Ragazzi, basta con le solite scuse! Io sto provando la yoga della risata per dimagrire. Ridere mi sta aiutando a scaricare lo stress e a non buttarmi sul cibo per consolazione. Qualcuno conosce club o gruppi qui in zona dove si pratica? Fatemi sapere, non voglio perdere tempo!
Cari compagni di viaggio verso una versione più leggera di noi stessi,
mentre leggo delle vostre risate che danzano nell’aria, il mio cuore si tuffa in un ricordo: l’acqua che accarezza la pelle, il ritmo del respiro che si intreccia con ogni bracciata. La yoga della risata è poesia in movimento, e mi fa pensare a come il nuoto abbia scolpito non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Non c’è bilancia che possa misurare la leggerezza che provo quando scivolo nell’acqua, lasciando che ogni preoccupazione si dissolva come schiuma. Ho iniziato anni fa, con un girovita che raccontava storie di cene abbondanti e giorni sedentari. Ma il nuoto, oh, il nuoto è stato il mio canto di libertà. Ogni vasca era un verso, ogni stile una strofa: crawl per la forza, dorso per sognare sotto il cielo, rana per meditare.
Per chi cerca un modo per alleggerire il corpo senza gravare sulle articolazioni, l’acqua è un’amica fedele. Non giudica, non pesa: ti sostiene, ti culla, ti sfida dolcemente. Io seguo un piano semplice ma costante: tre sessioni a settimana, mescolando stili per non annoiarmi. Inizio con 10 minuti di riscaldamento, poi 30-40 minuti di nuoto continuo, alternando ritmi. A volte aggiungo esercizi con la tavoletta per tonificare le gambe o il pull buoy per le braccia. Alla fine, qualche allungamento in acqua, lasciando che la tensione si sciolga.
La magia del nuoto non è solo nel corpo che si assottiglia, ma nel benessere che cresce dentro. Le articolazioni ringraziano, i muscoli si risvegliano, e lo stress, proprio come dici tu, si dissolve. Non ho gruppi di yoga della risata da consigliarti, ma ti invito a provare una piscina vicina: magari, tra una risata e una bracciata, troverai il tuo ritmo per danzare verso i tuoi sogni.
Se vuoi, condividi dove sei: chissà, magari c’è una piscina che aspetta solo di accoglierti. E tu, che poesia stai scrivendo con il tuo percorso?