Yoga e meditazione: altro che chitosan, ho perso chili e trovato la pace!

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, lasciate che ve lo dica senza giri di parole: mentre voi vi affannate con pillole e polverine inutili, io ho trasformato il mio corpo e la mia testa con yoga e meditazione. Altro che quei rimedi da quattro soldi che vi propinano! Ho buttato giù i chili di troppo, e non parlo di due o tre, ma di un cambiamento vero, che si vede e si sente. E sapete qual è il bello? Non ho dovuto ingoiare schifezze o contare calorie come ossessi.
Pratico yoga ogni mattina, e non è solo una questione di posizioni: è il respiro, la concentrazione, il modo in cui ti riallinei con te stesso. La meditazione poi è il colpo da maestro: ti siedi, chiudi gli occhi e lasci andare tutto lo stress che ti fa mangiare schifezze senza nemmeno accorgertene. Altro che soluzioni rapide, qui si tratta di disciplina e di prendere il controllo della propria vita.
Quando ero sovrappeso, mi sentivo uno straccio, sempre stanco e incasinato. Ora? Mi guardo allo specchio e vedo uno che ce l’ha fatta, non grazie a qualche trucco da due lire, ma con qualcosa di profondo. E il peso non torna, perché non è una dieta del momento, è un modo di essere. Voi continuate pure a cercare scorciatoie, ma non venite a dirmi che non vi avevo avvisato: yoga e meditazione sono la vera rivoluzione, il resto è solo fumo negli occhi. Provateci, se avete il coraggio di cambiare sul serio.
 
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Ragazzi, lasciate che ve lo dica senza giri di parole: mentre voi vi affannate con pillole e polverine inutili, io ho trasformato il mio corpo e la mia testa con yoga e meditazione. Altro che quei rimedi da quattro soldi che vi propinano! Ho buttato giù i chili di troppo, e non parlo di due o tre, ma di un cambiamento vero, che si vede e si sente. E sapete qual è il bello? Non ho dovuto ingoiare schifezze o contare calorie come ossessi.
Pratico yoga ogni mattina, e non è solo una questione di posizioni: è il respiro, la concentrazione, il modo in cui ti riallinei con te stesso. La meditazione poi è il colpo da maestro: ti siedi, chiudi gli occhi e lasci andare tutto lo stress che ti fa mangiare schifezze senza nemmeno accorgertene. Altro che soluzioni rapide, qui si tratta di disciplina e di prendere il controllo della propria vita.
Quando ero sovrappeso, mi sentivo uno straccio, sempre stanco e incasinato. Ora? Mi guardo allo specchio e vedo uno che ce l’ha fatta, non grazie a qualche trucco da due lire, ma con qualcosa di profondo. E il peso non torna, perché non è una dieta del momento, è un modo di essere. Voi continuate pure a cercare scorciatoie, ma non venite a dirmi che non vi avevo avvisato: yoga e meditazione sono la vera rivoluzione, il resto è solo fumo negli occhi. Provateci, se avete il coraggio di cambiare sul serio.
Ciao a tutti, mi riconosco tantissimo in quello che hai scritto! Anch’io ero uno di quelli che cercavano la pillolina magica o la dieta lampo per sistemare tutto in fretta, ma alla fine mi ritrovavo sempre al punto di partenza, con l’ansia a mille e il frigo come migliore amico. Poi ho scoperto lo yoga e la meditazione, e ti giuro, è stato come accendere una luce in una stanza che era sempre stata buia.

Non è che sono dimagrito e basta, è proprio la testa che è cambiata. Prima vivevo con un groviglio di pensieri, sempre preoccupato per qualcosa, e questo mi spingeva a mangiare schifezze per calmarmi. Tipo, mi facevo fuori un pacco di biscotti senza nemmeno rendermene conto, solo per spegnere quel rumore nella testa. Con lo yoga ho iniziato a respirare sul serio, non solo a tirare avanti. Faccio una sessione al mattino, niente di complicato, magari una ventina di minuti con qualche posizione semplice, e già lì sento che il corpo si scioglie e la mente si placa. La meditazione poi è diventata il mio momento sacro: mi siedo, chiudo gli occhi e lascio andare tutto. Non è facile all’inizio, ti vengono mille pensieri, ma col tempo impari a non farti travolgere.

Il peso l’ho perso quasi senza accorgermene, perché non è più una lotta contro la bilancia. Non sto lì a pesare il cibo o a sentirmi in colpa se sgarro. Mangio meglio, sì, ma non per forza piatti tristi: mi piace sperimentare, tipo fare dei dolcetti con la frutta e lo yogurt greco, roba che ti soddisfa senza appesantirti. E il bello è che non ho più quella fame nervosa che mi faceva crollare ogni volta. È come se lo yoga e la meditazione mi avessero insegnato a volermi bene, a non punirmi col cibo o con lo stress.

Quando ero più pesante, mi sentivo sempre giù, come se fossi intrappolato in un corpo che non mi apparteneva. Ora mi sento leggero, non solo fuori ma anche dentro. Non è una questione di chili, è proprio la pace che trovi quando smetti di correre dietro a soluzioni veloci e inizi a costruire qualcosa di vero. Ti capisco quando dici che è una rivoluzione, perché lo è davvero. Io non torno indietro, e se qualcuno mi legge e ci sta pensando, gli dico: provaci. Non serve essere perfetti, basta iniziare.
 
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Ragazzi, lasciate che ve lo dica senza giri di parole: mentre voi vi affannate con pillole e polverine inutili, io ho trasformato il mio corpo e la mia testa con yoga e meditazione. Altro che quei rimedi da quattro soldi che vi propinano! Ho buttato giù i chili di troppo, e non parlo di due o tre, ma di un cambiamento vero, che si vede e si sente. E sapete qual è il bello? Non ho dovuto ingoiare schifezze o contare calorie come ossessi.
Pratico yoga ogni mattina, e non è solo una questione di posizioni: è il respiro, la concentrazione, il modo in cui ti riallinei con te stesso. La meditazione poi è il colpo da maestro: ti siedi, chiudi gli occhi e lasci andare tutto lo stress che ti fa mangiare schifezze senza nemmeno accorgertene. Altro che soluzioni rapide, qui si tratta di disciplina e di prendere il controllo della propria vita.
Quando ero sovrappeso, mi sentivo uno straccio, sempre stanco e incasinato. Ora? Mi guardo allo specchio e vedo uno che ce l’ha fatta, non grazie a qualche trucco da due lire, ma con qualcosa di profondo. E il peso non torna, perché non è una dieta del momento, è un modo di essere. Voi continuate pure a cercare scorciatoie, ma non venite a dirmi che non vi avevo avvisato: yoga e meditazione sono la vera rivoluzione, il resto è solo fumo negli occhi. Provateci, se avete il coraggio di cambiare sul serio.
Ehi, il tuo post mi ha colpito davvero! Anch’io sto tornando piano piano in forma dopo un periodo duro, con chili presi tra ospedale e medicine. Yoga e meditazione? Ci sto provando, e hai ragione: non è solo il corpo che cambia, è proprio la testa. Dopo mesi a sentirmi perso, ora sto ritrovando un po’ di pace e controllo. Niente pillole o scorciatoie, solo respiri profondi e piccoli passi. Grazie per la spinta, mi sa che insisto!
 
Ciao a tutti, devo dire che leggere il tuo messaggio mi ha fatto riflettere un sacco. Anch’io sono partito da una situazione simile, non proprio rose e fiori: il medico mi ha messo davanti a una scelta chiara, o cambiavo qualcosa o rischiavo di ritrovarmi con diabete e pressione alle stelle. Pesavo troppo, mi sentivo uno straccio, sempre stanco, con il fiatone pure a fare due gradini. Non è stato facile ammetterlo, ma quel campanello d’allarme mi ha spinto a muovermi.

Ho iniziato a perdere peso per la salute, non per guardarmi allo specchio e sentirmi un modello. E sai una cosa? Lo yoga e la meditazione, come dici tu, stanno facendo la differenza. Non sono mai stato uno da tappetino e incenso, eppure mi sono ricreduto. All’inizio pensavo fosse roba troppo lenta per me, che sono sempre stato abituato a correre da una cosa all’altra. Invece, quelle sessioni al mattino, con il respiro che piano piano si calma e i muscoli che si sciolgono, mi hanno dato una marcia in più. Non è solo questione di chili che scendono – e ne ho persi parecchi, non lo nego – ma di come mi sento dentro. Prima vivevo con un peso che non era solo sul corpo, ma proprio nella testa: ansia, stress, quella voglia di mangiarmi tutto per riempire i buchi. Ora, con la meditazione, sto imparando a lasciar andare, a non farmi travolgere.

Non fraintendermi, non è una passeggiata. Ci vuole costanza, e qualche giorno molli il colpo perché la vita ti tira da tutte le parti. Ma quando ti siedi, chiudi gli occhi e ti concentri sul respiro, succede qualcosa. Non è magia, è come se rimettessi in ordine i pezzi. E il corpo segue: niente più schifezze ingurgitate senza senso, niente più sensi di colpa. Non ho toccato polverine o robe strane, solo un tappetino e un po’ di volontà. La bilancia dice che sto andando nella direzione giusta, ma la vera vittoria è che non mi sveglio più con quella stanchezza che ti spegne.

Il tuo “rivoluzione” lo capisco bene: non è una soluzione veloce, è un cammino. E forse è proprio questo il punto, no? Non si tratta di correre dietro a un numero, ma di riprendersi in mano la vita. Grazie per averlo scritto così diretto, mi hai dato una bella carica per continuare. Se ce l’hai fatta tu, posso farcela anch’io, passo dopo passo.
 
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Ehi, leggere il tuo messaggio mi ha colpito davvero. Mi rivedo in tante cose che hai scritto, soprattutto quel senso di stanchezza che ti trascini dietro e la sensazione di non avere il controllo. Anch’io sto lottando con il peso, ma nel mio caso c’è di mezzo un bel casino ormonale – ipotiroidismo, per essere precisi. Non è solo questione di “mangia meno e muoviti di più”, come ti dicono quelli che non capiscono. Il metabolismo fa i capricci, e pure con la forza di volontà a volte ti sembra di sbattere contro un muro.

Ho iniziato a lavorarci con il mio endocrinologo, e ti assicuro che all’inizio ero scettica. Mi ha messo sotto tiroide sintetica per bilanciare gli ormoni, ma mi ha anche detto chiaro e tondo che senza cambiare stile di vita non sarebbe servito a niente. La dieta è stata la prima cosa da sistemare: ho dovuto tagliare un po’ di cose che adoravo, tipo il pane e i dolci, perché con il mio problema gli zuccheri e i carboidrati semplici mi mandano in tilt. Non seguo una roba rigida tipo paleo, ma mi sto tenendo su proteine, verdure e grassi sani – roba che mi dà energia senza farmi sentire gonfia o stanca dopo due ore. È un equilibrio complicato, perché se sgarro troppo il corpo me la fa pagare, ma piano piano sto capendo cosa funziona per me.

Lo yoga l’ho scoperto quasi per caso, e ammetto che all’inizio mi sembrava una perdita di tempo. Io, con i miei ritmi lenti da lumaca per colpa della tiroide, pensavo che servisse qualcosa di più strong per smuovermi. Invece, hai ragione tu: quelle sessioni, anche solo 20 minuti al mattino, mi stanno aiutando a rimettermi in sesto. Non è tanto per i chili – anche se ne ho persi un po’, e non mi lamento – ma per come mi sento. Prima ero sempre nervosa, con la testa piena di pensieri, e il corpo seguiva a ruota: fame nervosa, gonfiore, zero forze. Con la meditazione sto imparando a fermarmi, a non lasciarmi sopraffare. È strano dirlo, ma respirare e basta per qualche minuto mi dà una lucidità che non avevo da anni.

Le giornate no ci sono, eccome. Quando gli ormoni ballano, ti svegli che sembri uno zombie e l’ultima cosa che vuoi è un tappetino o una verdura al vapore. Però, come dici tu, è un cammino. Non sto cercando il fisico perfetto, voglio solo sentirmi viva, non un peso per me stessa. Il tuo post mi ha dato una spinta, perché dimostra che non serve strafare o inseguire soluzioni miracolose. Basta iniziare, un passo alla volta, e il resto viene. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto sentire meno sola in questa battaglia. Continuiamo così, no?
 
Ehi, il tuo messaggio mi ha davvero preso in pieno! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio in certi momenti, soprattutto quando parli di quella lotta col corpo che non sempre risponde come vorresti. L’ipotiroidismo è una bella gatta da pelare, e ti capisco quando dici che non basta il classico “mangia meno, muoviti di più”. È frustrante, vero? Quando il metabolismo fa i capricci, sembra di correre una gara con un peso legato alle caviglie. Però, sai una cosa? Il fatto che tu stia affrontando tutto questo con il tuo endocrinologo, sistemando la dieta e trovando nello yoga un alleato, è già una vittoria enorme. Non è da tutti avere questa determinazione, quindi complimenti, davvero.

Io sono uno di quelli che vive per il running, in particolare per i lunghi, come le maratone. Per me, correre è il modo migliore per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, ma non è solo una questione di chili. È quella sensazione di libertà, di sapere che il tuo corpo può portarti lontano se lo tratti bene. Però, leggendo di te e del tuo percorso con yoga e meditazione, mi rendo conto di quanto sia importante trovare il proprio equilibrio, soprattutto quando hai un ostacolo come un problema ormonale. La tua storia mi ha fatto riflettere: non si tratta solo di bruciare calorie, ma di costruire uno stile di vita che ti faccia stare bene dentro e fuori.

Sul tema dell’alimentazione, ti racconto come faccio io, perché credo possa esserti utile. Quando preparo una maratona, l’alimentazione diventa il mio carburante. Non seguo diete strane, ma cerco di mangiare in modo che il corpo abbia energia senza appesantirsi. Per pranzo, ad esempio, punto su piatti semplici ma completi: una porzione di proteine magre, tipo pollo o pesce, un bel po’ di verdure al vapore o grigliate, e una fonte di carboidrati complessi, come quinoa o patate dolci. Questi ultimi mi danno la carica per i lunghi allenamenti senza i picchi di zucchero che fanno crash. Con il tuo ipotiroidismo, immagino che i carboidrati semplici siano un po’ il tuo nemico, no? Magari potresti provare a inserire qualcosa come il riso integrale o i legumi, che rilasciano energia lentamente e non mandano il metabolismo in tilt. Ovviamente, confrontati sempre con il tuo medico, ma sperimentare con cibi che ti sostengono senza gonfiarti potrebbe fare la differenza.

Sul running, ti dico: non sto cercando di convincerti a fare un mara (anche se, chissà, magari un giorno ti prende la voglia!). Però, se mai volessi provare qualcosa di più dinamico oltre allo yoga, anche solo una camminata veloce o una corsetta leggera può essere un bel modo per smuovere il corpo senza stressarlo troppo. La chiave, soprattutto con problemi come il tuo, è non strafare. Io stesso, quando mi alleno per una gara, sto attentissimo a non spingere troppo per evitare infortuni. Tipo, uso sempre scarpe adatte al mio tipo di appoggio, faccio stretching dopo ogni corsa e ascolto il corpo: se sono stanco, rallento. La prevenzione è tutto, perché un infortunio ti ferma e ti fa perdere la motivazione.

Il tuo discorso sulla meditazione mi ha colpito. Io non sono uno da tappetino, lo ammetto, ma durante le corse lunghe, quando sei solo con te stesso per ore, entri in una specie di stato meditativo. È come se il ritmo dei passi e il respiro ti aiutassero a mettere in ordine i pensieri. Magari è una cosa che potresti provare in movimento, se ti va, tipo una camminata consapevole, concentrandoti solo sul respiro e sui passi. Non so, potrebbe essere un ponte tra il tuo yoga e qualcosa di più attivo.

Chiudo dicendo che il tuo percorso è già una maratona, anche se non corri. Ogni passo che fai – che sia una sessione di yoga, un pranzo ben pensato o un momento di meditazione – è un pezzo di strada verso sentirti viva, come dici tu. Non sei sola, e il fatto che condividi qui ci dà forza a vicenda. Io continuo a macinare chilometri, tu continua con il tuo cammino. Facciamo il tifo l’uno per l’altra, ok?
 
Ehi, il tuo post mi ha proprio colpito! Leggerti è stato come fare un tuffo in una storia che, in qualche modo, sento vicina, anche se il mio percorso è un po’ diverso. La tua passione per il running e quel modo di descrivere la libertà che provi quando corri mi hanno fatto pensare a quanto sia bello trovare un’attività che non solo modella il corpo, ma ti fa sentire vivo. E poi, complimenti per la tua dedizione alle maratone: è una cosa che richiede un sacco di disciplina, dentro e fuori dal tracciato. La tua riflessione su come l’equilibrio sia fondamentale, soprattutto con ostacoli come l’ipotiroidismo, mi ha fatto venire voglia di raccontarti la mia esperienza con il pole dance, perché credo che possa essere uno spunto per chi, come te o l’autrice del post, cerca un modo per stare bene e vedersi meglio allo specchio.

Io sono una di quelle che si è innamorata del pole dance quasi per caso. All’inizio pensavo fosse solo un’attività “da spettacolo”, ma dopo la prima lezione ho capito che è un allenamento totale, che ti sfida su tutti i fronti: forza, flessibilità, coordinazione e, sì, anche autostima. Non è solo questione di bruciare calorie (anche se, credimi, ne bruci tante!), ma di scolpire il corpo in modo armonioso. Braccia, addominali, glutei, gambe: ogni muscolo lavora, e dopo qualche mese ti ritrovi con una silhouette più definita e una postura che sembra dire “ehi, sono pronta a tutto”. Per me, che come te ho sempre voluto un corpo tonico ma senza passare ore in palestra, è stata una rivoluzione. E poi, c’è quella soddisfazione di riuscire in una figura nuova, che ti fa sentire forte e bella allo stesso tempo.

Parlando di alimentazione, ti capisco quando dici che è il tuo carburante. Anche per il pole dance serve energia, ma senza appesantirsi. Io non seguo diete rigide, però cerco di bilanciare tutto. Per esempio, a colazione vado di yogurt greco con frutta fresca e un po’ di granola, che mi dà la carica per la giornata. A pranzo, spesso opto per qualcosa di simile a quello che hai descritto tu: proteine magre (adoro il salmone o il tacchino), verdure di stagione e una piccola porzione di carboidrati come farro o quinoa. Con l’ipotiroidismo dell’autrice del post in mente, credo che un’alimentazione così possa essere un buon punto di partenza, perché è nutriente ma non sovraccarica il metabolismo. Io non sono un’esperta, ma ho notato che cibi integrali e poco processati mi fanno sentire più leggera e pronta per allenarmi. Magari, per chi ha un metabolismo lento, potrebbe essere utile provare pasti più frequenti ma leggeri, sempre sotto consiglio medico, claro.

Sul tema del movimento, il tuo consiglio di iniziare con una camminata veloce o una corsetta leggera mi sembra super azzeccato, soprattutto per chi vuole integrare qualcosa di dinamico senza strafare. Io, per esempio, prima di ogni lezione di pole dance faccio un riscaldamento che include un po’ di cardio leggero, tipo jumping jack o una camminata veloce sul posto, per svegliare il corpo. E poi, stretching, stretching e ancora stretching! È fondamentale per evitare infortuni e migliorare la flessibilità, che nel pole è tutto. Se l’autrice del post ama lo yoga, credo che il pole dance potrebbe piacerle: molte posizioni ricordano lo yoga, ma con quel twist di forza e grazia che ti fa sentire una rockstar. Non sto dicendo di abbandonare il tappetino, ma magari provare una lezione potrebbe essere una ventata di novità.

La parte sulla meditazione mi ha fatto riflettere. Tu parli di quello stato quasi meditativo che provi durante le corse lunghe, e io lo ritrovo nel pole dance quando sono completamente concentrata su una coreografia o su una figura complessa. È come se il mondo fuori sparisse, e ci sei solo tu, il palo e il tuo respiro. Penso che sia un po’ come lo yoga o la tua corsa: un momento in cui il corpo e la mente si parlano davvero. Per chi, come l’autrice, cerca pace oltre alla forma fisica, il pole potrebbe essere un modo per unire le due cose, perché è un’attività che ti costringe a essere presente, a sentire ogni muscolo e ogni movimento.

Chiudo dicendo che sia tu con i tuoi chilometri, sia l’autrice con il suo yoga, state già facendo un lavoro incredibile. Ogni passo, ogni posizione, ogni allenamento è un modo per costruire non solo un corpo più bello, ma una versione di voi stessi che vi piace di più. Io continuo a volteggiare intorno al palo, e vi faccio il tifo per i vostri percorsi. Continuiamo a ispirarci a vicenda, che ne dite?