Solo 1 kg in un mese, ma la mia mente non molla!

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Oggi mi sono pesata e indovinate un po’? Un altro misero chilo in meno dopo un mese intero. Uno! Uno solo! Eppure, sapete cosa? Non mollo. La bilancia sembra prendermi in giro, ma la mia testa è ancora qui, a combattere. Mi dico che è un passo, un piccolo, lentissimo passo, ma pur sempre qualcosa.
A volte mi sembra di essere una tartaruga in una gara di velocità, però poi penso: le tartarughe arrivano comunque al traguardo, no? Mi aggrappo a questa idea come a una scialuppa in mezzo al mare. Non sto seguendo diete folli o allenamenti da pazzi, solo un po’ di calma, un po’ di respiri profondi e qualche passeggiata quando la testa non urla troppo. Forse è questo che mi tiene a galla, non lo so.
Mi capita di guardarmi allo specchio e pensare: “Ma perché non succede più in fretta?”. Poi però mi fermo, chiudo gli occhi, provo a immaginare che il mio corpo stia tipo… meditando da solo, capite? Come se stesse trovando il suo ritmo, lentissimo ma suo. È strano da dire, ma a volte sento che questa lentezza mi sta insegnando qualcosa, anche se non so bene cosa.
Voi come fate a non perdere la pazienza? Io ogni tanto mi arrabbio, ma poi mi dico: “Ok, un chilo è meglio di niente, no?”. Scrivetemi qualcosa, dai, che ho bisogno di un po’ di energia da voi. Non voglio mollare, anche se a volte mi sembra di essere l’unica a cui serve un’eternità per vedere un cambiamento. Forza, siamo in questo viaggio insieme, giusto?
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Oggi mi sono pesata e indovinate un po’? Un altro misero chilo in meno dopo un mese intero. Uno! Uno solo! Eppure, sapete cosa? Non mollo. La bilancia sembra prendermi in giro, ma la mia testa è ancora qui, a combattere. Mi dico che è un passo, un piccolo, lentissimo passo, ma pur sempre qualcosa.
A volte mi sembra di essere una tartaruga in una gara di velocità, però poi penso: le tartarughe arrivano comunque al traguardo, no? Mi aggrappo a questa idea come a una scialuppa in mezzo al mare. Non sto seguendo diete folli o allenamenti da pazzi, solo un po’ di calma, un po’ di respiri profondi e qualche passeggiata quando la testa non urla troppo. Forse è questo che mi tiene a galla, non lo so.
Mi capita di guardarmi allo specchio e pensare: “Ma perché non succede più in fretta?”. Poi però mi fermo, chiudo gli occhi, provo a immaginare che il mio corpo stia tipo… meditando da solo, capite? Come se stesse trovando il suo ritmo, lentissimo ma suo. È strano da dire, ma a volte sento che questa lentezza mi sta insegnando qualcosa, anche se non so bene cosa.
Voi come fate a non perdere la pazienza? Io ogni tanto mi arrabbio, ma poi mi dico: “Ok, un chilo è meglio di niente, no?”. Scrivetemi qualcosa, dai, che ho bisogno di un po’ di energia da voi. Non voglio mollare, anche se a volte mi sembra di essere l’unica a cui serve un’eternità per vedere un cambiamento. Forza, siamo in questo viaggio insieme, giusto?
Ehi, tartaruga da corsa, mi sa che ti capisco più di quanto vorrei! Un chilo in un mese sembra poco, vero? Eppure, leggendo quello che scrivi, mi viene da dire: cavolo, sei proprio tosta. Non molli, e questo è già un sacco. Io sono uno studente, vivo in dormitorio, e ti giuro che tra budget risicato e zero tempo per respirare, perdere anche solo un etto mi sembra un miracolo. Però sai che ti dico? Quel chilo che hai perso è tuo, te lo sei guadagnato con la tua testa dura, e questo vale più di qualsiasi numero sulla bilancia.

La pazienza… uff, quella è una bestia nera pure per me. Tipo, guardo i miei coinquilini che mangiano pizza ogni sera e non mettono su un grammo, e io qui a contare gli spicci per comprarmi un po’ di riso integrale. Mi arrabbio, sì, ma poi penso: ok, sto facendo qualcosa per me, non per loro. Tu dici che la lentezza ti sta insegnando qualcosa, e mi sa che hai ragione. Io, per esempio, sto imparando a non buttarmi giù ogni volta che lo specchio non mi dà quello che voglio. È un processo, no? Tipo quando studi per un esame e capisci una cosa alla volta, mica tutto insieme.

Per non perdere la pazienza, io mi invento robe semplici. Tipo, faccio squat mentre aspetto che l’acqua bolla per la pasta – due minuti, ma almeno muovo il sedere! Oppure cammino veloce tra una lezione e l’altra, che tanto il campus è grande e il tempo è poco. Sul cibo, ti butto lì una cosa che faccio io: prendo i fiocchi d’avena, ci metto un po’ d’acqua calda, una mela tagliata a pezzi e un pizzico di cannella che ho fregato dalla cucina comune. Costa niente, riempie e mi fa sentire meno “povero studente disperato”. Magari prova, chissà.

Comunque, non sei sola in questa maratona da tartarughe. Un chilo è meglio di niente, e pure meglio di un chilo in più, no? Dai, scrivici ancora, che la tua energia ce la rimandi pure a noi. Siamo in viaggio insieme, passo dopo passo, lentissimo ma vero!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Oggi mi sono pesata e indovinate un po’? Un altro misero chilo in meno dopo un mese intero. Uno! Uno solo! Eppure, sapete cosa? Non mollo. La bilancia sembra prendermi in giro, ma la mia testa è ancora qui, a combattere. Mi dico che è un passo, un piccolo, lentissimo passo, ma pur sempre qualcosa.
A volte mi sembra di essere una tartaruga in una gara di velocità, però poi penso: le tartarughe arrivano comunque al traguardo, no? Mi aggrappo a questa idea come a una scialuppa in mezzo al mare. Non sto seguendo diete folli o allenamenti da pazzi, solo un po’ di calma, un po’ di respiri profondi e qualche passeggiata quando la testa non urla troppo. Forse è questo che mi tiene a galla, non lo so.
Mi capita di guardarmi allo specchio e pensare: “Ma perché non succede più in fretta?”. Poi però mi fermo, chiudo gli occhi, provo a immaginare che il mio corpo stia tipo… meditando da solo, capite? Come se stesse trovando il suo ritmo, lentissimo ma suo. È strano da dire, ma a volte sento che questa lentezza mi sta insegnando qualcosa, anche se non so bene cosa.
Voi come fate a non perdere la pazienza? Io ogni tanto mi arrabbio, ma poi mi dico: “Ok, un chilo è meglio di niente, no?”. Scrivetemi qualcosa, dai, che ho bisogno di un po’ di energia da voi. Non voglio mollare, anche se a volte mi sembra di essere l’unica a cui serve un’eternità per vedere un cambiamento. Forza, siamo in questo viaggio insieme, giusto?
Ehi, sai che c’è? Quel chilo che hai perso è tuo, te lo sei guadagnato con i tuoi tempi, e questo è quello che conta. Non serve correre come matti o incastrarsi in regole assurde. Il corpo sa quello che fa, anche quando va piano. Io la pazienza la trovo ascoltandomi: mangio quando ho fame, mi muovo quando mi va, e dopo una passeggiata magari mi godo qualcosa di buono senza farmi mille problemi. Forse è questo il trucco, no? Fidarsi di sé stessi, un passo alla volta. Tu continua così, che la tartaruga mica si ferma!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Oggi mi sono pesata e indovinate un po’? Un altro misero chilo in meno dopo un mese intero. Uno! Uno solo! Eppure, sapete cosa? Non mollo. La bilancia sembra prendermi in giro, ma la mia testa è ancora qui, a combattere. Mi dico che è un passo, un piccolo, lentissimo passo, ma pur sempre qualcosa.
A volte mi sembra di essere una tartaruga in una gara di velocità, però poi penso: le tartarughe arrivano comunque al traguardo, no? Mi aggrappo a questa idea come a una scialuppa in mezzo al mare. Non sto seguendo diete folli o allenamenti da pazzi, solo un po’ di calma, un po’ di respiri profondi e qualche passeggiata quando la testa non urla troppo. Forse è questo che mi tiene a galla, non lo so.
Mi capita di guardarmi allo specchio e pensare: “Ma perché non succede più in fretta?”. Poi però mi fermo, chiudo gli occhi, provo a immaginare che il mio corpo stia tipo… meditando da solo, capite? Come se stesse trovando il suo ritmo, lentissimo ma suo. È strano da dire, ma a volte sento che questa lentezza mi sta insegnando qualcosa, anche se non so bene cosa.
Voi come fate a non perdere la pazienza? Io ogni tanto mi arrabbio, ma poi mi dico: “Ok, un chilo è meglio di niente, no?”. Scrivetemi qualcosa, dai, che ho bisogno di un po’ di energia da voi. Non voglio mollare, anche se a volte mi sembra di essere l’unica a cui serve un’eternità per vedere un cambiamento. Forza, siamo in questo viaggio insieme, giusto?
Ehi, capisco perfettamente quel mix di frustrazione e voglia di non mollare! Un chilo in un mese può sembrare una presa in giro, vero? Anche io a volte mi sento così, come se il corpo andasse al rallentatore mentre la testa scalpita per vedere risultati. Però sai, mi sto abituando a questa lentezza con la yoga e un po’ di cardio buttato dentro qua e là. Non è che brucio calorie come un atleta, ma sento che il mio corpo si muove, respira, e piano piano si trasforma.

Io faccio spesso una sequenza di yoga tipo il Saluto al Sole, magari ripetuto un po’ più veloce per scaldarmi, e poi ci aggiungo qualche salto o una corsa leggera. Non è niente di estremo, ma mi fa sudare e mi tiene la mente impegnata. Forse potresti provare a mischiare qualcosa di simile, tanto per dare una scossa a quella tartaruga che dici tu! Non dico che i chili spariranno in una notte, ma almeno ti senti un po’ più in controllo.

La pazienza è una bestia dura da domare, eh? Io mi arrabbio ancora, specie quando vedo che dopo un anno intero i progressi sono lenti come una lumaca. Però poi mi metto sul tappetino, faccio un bel respiro profondo e penso: “Va bene, sto costruendo qualcosa, anche se ci vuole tempo”. Non sei sola in questo viaggio eterno, siamo un sacco a remare nella stessa barca. Dai, un passo alla volta, che alla fine le tartarughe vincono sempre, no?
 
Ehi, capisco perfettamente quel mix di frustrazione e voglia di non mollare! Un chilo in un mese può sembrare una presa in giro, vero? Anche io a volte mi sento così, come se il corpo andasse al rallentatore mentre la testa scalpita per vedere risultati. Però sai, mi sto abituando a questa lentezza con la yoga e un po’ di cardio buttato dentro qua e là. Non è che brucio calorie come un atleta, ma sento che il mio corpo si muove, respira, e piano piano si trasforma.

Io faccio spesso una sequenza di yoga tipo il Saluto al Sole, magari ripetuto un po’ più veloce per scaldarmi, e poi ci aggiungo qualche salto o una corsa leggera. Non è niente di estremo, ma mi fa sudare e mi tiene la mente impegnata. Forse potresti provare a mischiare qualcosa di simile, tanto per dare una scossa a quella tartaruga che dici tu! Non dico che i chili spariranno in una notte, ma almeno ti senti un po’ più in controllo.

La pazienza è una bestia dura da domare, eh? Io mi arrabbio ancora, specie quando vedo che dopo un anno intero i progressi sono lenti come una lumaca. Però poi mi metto sul tappetino, faccio un bel respiro profondo e penso: “Va bene, sto costruendo qualcosa, anche se ci vuole tempo”. Non sei sola in questo viaggio eterno, siamo un sacco a remare nella stessa barca. Dai, un passo alla volta, che alla fine le tartarughe vincono sempre, no?
Guarda, un chilo in un mese è praticamente un insulto, lo capisco. Ti pesi, ti aspetti chissà cosa e invece la bilancia ti ride in faccia con quel numeretto minuscolo. Ma lasciatelo dire: stai sottovalutando il potenziale del tuo corpo e della tua testa. Non serve a niente piagnucolare sulla lentezza, quello che conta è come usi il tempo. Io ho trovato la mia arma segreta nel pole dance, e no, non è solo per fare la figa sullo specchio — funziona, punto. È un allenamento che ti spacca tutto il corpo, dalle braccia alle gambe, fino al core che nemmeno sapevi di avere. E sì, i risultati si vedono, altro che tartarughe.

Non sto dicendo che le tue passeggiate siano inutili, per carità, ma se vuoi dare una svegliata a quel ritmo da meditazione che dici, prova a salire su un palo. All’inizio ti senti una patata che cerca di arrampicarsi, lo ammetto, ma poi capisci come funziona: ogni movimento è una lotta contro la gravità, ogni posizione ti costringe a tirare fuori forza che non sapevi di avere. Io sono partita da zero, con i muscoli molli e la grazia di un sacco di patate, e dopo qualche mese riuscivo a fare inversioni e tenute che mi hanno scolpito braccia e addominali come niente altro. Non è solo questione di chili, è che ti senti potente, e questo la bilancia non lo misura.

La pazienza? Io non ce l’ho, e non la voglio. Per questo il pole dance mi ha preso: è un allenamento che ti sfida subito, non ti lascia lì a contare i respiri profondi mentre il tempo passa. Tu parli di immaginare il corpo che medita, ma io ti dico di farlo sudare e arrampicare. Certo, serve tecnica — non ti improvvisi, devi imparare a girare, a tenere il palo senza scivolare come un pinguino sul ghiaccio — ma una volta che ci prendi la mano, è una droga. E i progressi li vedi nello specchio, non solo in quel chilo triste sul display.

Non sto qui a dirti che sei sulla strada sbagliata, ognuno ha il suo viaggio, ma se vuoi smettere di sentirti l’unica che arranca, alza il livello. Le tartarughe arrivano al traguardo, sì, ma io preferisco volare sul palo e lasciare la gara agli altri. Tu che dici, ti va di provare qualcosa che ti tiri fuori da quel loop di calma e passi lenti? Fidati, non c’è niente di più soddisfacente che guardarti allo specchio e pensare: “Questo l’ho costruito io”. Forza, non sei qui per accontentarti, no?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Oggi mi sono pesata e indovinate un po’? Un altro misero chilo in meno dopo un mese intero. Uno! Uno solo! Eppure, sapete cosa? Non mollo. La bilancia sembra prendermi in giro, ma la mia testa è ancora qui, a combattere. Mi dico che è un passo, un piccolo, lentissimo passo, ma pur sempre qualcosa.
A volte mi sembra di essere una tartaruga in una gara di velocità, però poi penso: le tartarughe arrivano comunque al traguardo, no? Mi aggrappo a questa idea come a una scialuppa in mezzo al mare. Non sto seguendo diete folli o allenamenti da pazzi, solo un po’ di calma, un po’ di respiri profondi e qualche passeggiata quando la testa non urla troppo. Forse è questo che mi tiene a galla, non lo so.
Mi capita di guardarmi allo specchio e pensare: “Ma perché non succede più in fretta?”. Poi però mi fermo, chiudo gli occhi, provo a immaginare che il mio corpo stia tipo… meditando da solo, capite? Come se stesse trovando il suo ritmo, lentissimo ma suo. È strano da dire, ma a volte sento che questa lentezza mi sta insegnando qualcosa, anche se non so bene cosa.
Voi come fate a non perdere la pazienza? Io ogni tanto mi arrabbio, ma poi mi dico: “Ok, un chilo è meglio di niente, no?”. Scrivetemi qualcosa, dai, che ho bisogno di un po’ di energia da voi. Non voglio mollare, anche se a volte mi sembra di essere l’unica a cui serve un’eternità per vedere un cambiamento. Forza, siamo in questo viaggio insieme, giusto?
Ehi, tartaruga da corsa, ti capisco alla grande! Un chilo al mese è come vincere una medaglia d’oro nella gara della pazienza, credimi. Sai, anch’io sono in questo viaggio lento ma testardo, e ti dico come mi tengo su: scale, scale e ancora scale! Altro che passeggiate romantiche, io mi faccio le rampe come se fossi in una missione segreta. Sprint a tutta velocità per un piano, poi passo lento come se stessi contemplando l’universo. Le gambe bruciano, le chiappe ringraziano, e il fiatone mi ricorda che sono viva!

Non so te, ma io mi premio con una cena che sembra un abbraccio: un piatto colorato, verdure croccanti, un po’ di proteine, e magari un cucchiaio di hummus per sentirmi un po’ chef. Niente di complicato, ma mi fa sentire che sto dando al mio corpo qualcosa di buono, senza sentirmi in prigione. La bilancia può fare la stronza, ma quando sento i muscoli più tonici dopo quelle scale, penso: “Ok, qualcosa sta accadendo, anche se va a passo di lumaca”.

Per la pazienza, ti dico il mio trucco: mi immagino che ogni chilo perso sia un piccolo trofeo, e ogni cena sana un punto in più nella mia classifica personale. Tu tieni duro, che le tartarughe come noi magari arrivano dopo, ma arrivano con stile. Dai, racconta, tu come ti coccoli mentre lotti con ‘sta bilancia burlona?