Ragazzi, possibile che debba essere sempre una lotta trovare un equilibrio con questa dieta vegana? Sono anni che cerco di farla funzionare, di perdere qualche chilo senza sentirmi uno straccio, ma sembra una missione impossibile. All’inizio ero entusiasta, pensavo che eliminare carne e latticini mi avrebbe fatto sentire leggera e piena di energia, ma la realtà è che mi ritrovo spesso stanca, con la testa che gira e una fame che non si placa mai. Non fraintendetemi, amo i principi dietro questa scelta, ma quando si tratta di dimagrire senza crollare è un altro discorso.
Ho provato di tutto: legumi a non finire, verdure di ogni tipo, cereali integrali, persino quei frullati verdi che sembrano usciti da un film di fantascienza. Ma alla fine della giornata mi sento come se mancasse qualcosa. Ho letto da qualche parte che potrebbe essere una questione di bilanciare meglio i nutrienti, tipo ferro o vitamine, ma chi ha il tempo di fare calcoli da scienziato ogni volta che cucina? E poi, parliamoci chiaro, non è che io voglia passare la vita a pesare spinaci o a contare quanti ceci ci sono nel piatto.
L’altro giorno ho fatto un esperimento: una zuppa di lenticchie e cavolo nero, con un po’ di curcuma e un filo d’olio extravergine. Buona, eh, non dico di no, però dopo due ore ero di nuovo lì a fissare il frigo come se dovesse darmi risposte. Forse esagero con le porzioni, o forse no, ma possibile che sia così complicato? Vorrei solo una ricetta semplice, saziante, che non mi faccia sentire come se stessi rinunciando a tutto. Qualcuno di voi ce l’ha fatta a trovare questo benedetto equilibrio? Io sono a un passo dal mollare, giuro. Datemi una mano, perché così non reggo più.
Ho provato di tutto: legumi a non finire, verdure di ogni tipo, cereali integrali, persino quei frullati verdi che sembrano usciti da un film di fantascienza. Ma alla fine della giornata mi sento come se mancasse qualcosa. Ho letto da qualche parte che potrebbe essere una questione di bilanciare meglio i nutrienti, tipo ferro o vitamine, ma chi ha il tempo di fare calcoli da scienziato ogni volta che cucina? E poi, parliamoci chiaro, non è che io voglia passare la vita a pesare spinaci o a contare quanti ceci ci sono nel piatto.
L’altro giorno ho fatto un esperimento: una zuppa di lenticchie e cavolo nero, con un po’ di curcuma e un filo d’olio extravergine. Buona, eh, non dico di no, però dopo due ore ero di nuovo lì a fissare il frigo come se dovesse darmi risposte. Forse esagero con le porzioni, o forse no, ma possibile che sia così complicato? Vorrei solo una ricetta semplice, saziante, che non mi faccia sentire come se stessi rinunciando a tutto. Qualcuno di voi ce l’ha fatta a trovare questo benedetto equilibrio? Io sono a un passo dal mollare, giuro. Datemi una mano, perché così non reggo più.