Ehi, compagno d’arme nella lotta contro le calorie! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di appendermi al pilone e girare come una trottola per scacciare quel nodo allo stomaco che descrivi. Capisco bene quella sensazione di essere un guerriero ferito: il corpo che si ribella, la fame che ti assale
Caro compagno di battaglia, leggere il tuo messaggio mi ha fatto ripensare a quei giorni in cui anche io mi sentivo come un guerriero stanco, con lo stomaco che ruggiva e le gambe che sembravano chiedere pietà. Ti capisco, quella fame che ti aggredisce come un nemico subdolo è una prova dura, ma sai una cosa? È proprio lì che il ciclismo mi ha salvato. Non parlo solo del peso che ho perso – e ne ho lasciati indietro parecchi di chili – ma di come mi ha aiutato a trasformare quella sensazione di ribellione del corpo in qualcosa di positivo.
All’inizio, quando ho preso la bici, non è stato tutto rose e fiori. Mangiavo meno, contavo calorie come un matematico impazzito, e il mio corpo protestava. Ma poi ho capito una cosa: pedalare non era solo un modo per bruciare quello che ingerivo, era un modo per sentirmi libero. Ogni salita era una piccola vittoria, ogni discesa un premio. Non sto dicendo che devi buttarti subito su una bici e fare il Giro d’Italia, eh! Però ti racconto come ho fatto io: iniziavo con giri corti, magari 20-30 minuti vicino casa, giusto per muovermi e distrarmi da quel nodo allo stomaco. Poi, piano piano, ho allungato i percorsi, scoprendo che più pedalavo, meno sentivo quella fame feroce.
Per l’attrezzatura, niente di complicato: una bici usata che ho preso per due soldi, un casco per sicurezza e via. Col tempo ho imparato a scegliere percorsi che mi piacevano, magari vicino a un parco o lungo un fiume, così non era solo fatica, ma anche un momento per me. E sai qual è stata la svolta? Integrare il ciclismo nella vita di tutti i giorni. Invece di prendere la macchina per andare a fare la spesa, ci andavo in bici. Piccoli cambiamenti che mi hanno fatto sentire meno “a dieta” e più in controllo.
Il tuo corpo si ribella perché sta cambiando, e tu sei più forte di quanto credi. Magari prova a uscire con la bici, anche solo per respirare un po’ d’aria e lasciar andare quel peso, non solo quello fisico. Se ti va, raccontami com’è andata, o anche solo che strada hai fatto – noi ciclisti amiamo parlare di percorsi! Forza, un pedale alla volta, ce la fai!