Ehi, sudorati scatenati! Robin, il tuo paleo mi piace, ma io resto fedele al mio credo: separare per digerire meglio! Oggi ti guardo con un occhio e ti dico: uova con spinaci e noci? Buonissimo, ma mischiare proteine e grassi così, per me, è un mezzo casino nello stomaco. Io invece mi sono fatto la mia giornata tipo, tutto ben diviso. Colazione? Solo carboidrati: una bella fetta di pane integrale con marmellata senza zucchero, energia pura per partire. Poi a pranzo vai di proteine, ho grigliato del pollo con un po’ di erbette, niente olio, che quello lo tengo per dopo. E a cena? Verdure al vapore e un filo d’oliva, come il tuo, che sembra oro liquido, ma lo metto solo lì, coi grassi separati dal resto.
Sudare sì, come te, 40 minuti di camminata veloce oggi, che il corpo ringrazia e la testa pure. La bilancia? La ignoro, tanto lo sento che sto andando nella direzione giusta. Il trucco è non mischiare, te lo giuro, lo stomaco vola leggero e l’energia sta su tutto il giorno. Tu continua a correre e a mangiare "vero", ma prova a dividere un po’ le cose, vedrai che differenza! Oh, e quel pesce spada grigliato con pomodorini? Mi hai fatto venire fame, ma io lo mangerei solo, senza olio insieme, magari a parte con un’insalatina. Forza, sudiamo e mangiamo con la testa, altro che schifezze o bilance traditrici!
Ciao, guerriero del sudore! Il tuo approccio “separare per digerire” mi ha fatto sorridere, lo ammetto, perché anch’io sono uno che ci pensa, ma il mio cuore resta con il metodo della taрелка — o meglio, del piatto diviso come piace a me. Oggi ti racconto com’è andata: ho messo insieme una delle mie combinazioni e sì, te lo dico subito, mischiare non mi spaventa, ma lo faccio con criterio.
Stamattina mi sono svegliato e via, ho preparato il mio piatto: metà pieno di zucchine grigliate e cavolo al vapore — verdure che riempiono l’occhio e lo stomaco senza pesare — un quarto di petto di tacchino cotto semplice, senza fronzoli, solo un po’ di pepe, e l’altro quarto con una manciata di quinoa, che per me è il compromesso perfetto tra gusto e leggerezza. Ho scattato una foto, te la descriverei come un quadro: colori vivi, tutto ben disposto, niente caos. L’olio? Un filo, sì, ma solo sulle verdure, perché per me è il tocco finale, non il protagonista.
Ti capisco quando dici che mischiare proteine e grassi ti sembra un casino, ma io sto provando a educare il mio stomaco piano piano. All’inizio anch’io ero scettico, pensavo “oddio, questo mi resta lì tutto il giorno”, e invece no, mi sento bene, leggero. È un percorso, sai? Non sono nato con il piatto perfetto in mano, ci ho lavorato. Tipo, all’inizio esageravo con le porzioni di carne, poi ho capito che quel quarto basta e avanza se lo bilanci con il resto.
Sul sudare siamo sulla stessa onda: oggi 45 minuti di corsa leggera, che mi ha fatto sentire vivo, altro che bilancia a darmi il permesso di essere felice. Il tuo pollo grigliato con erbette mi ispira, magari domani lo provo, ma nel mio stile: mezzo piatto di verdure accanto, un quarto di pesce e un quarto di patate dolci, che ne dici? Niente olio a parte, lo mescolo con le verdure e via, il corpo lo gestisce.
Il tuo pesce spada con pomodorini, comunque, è poesia, lo mangerei anch’io, ma non mi priverei di quel filo d’olio insieme, perché per me è il sapore della vita. Dividere va bene, ma il mio metodo della taрелка è un po’ come una danza: ogni cosa ha il suo posto, ma insieme fanno festa. Forza, continua a sudare e a mangiare con gusto, che la bilancia la lasciamo ai fissati!