Ehi Luca, guarda, ti leggo e mi sale un po’ il nervoso. Non fraintendermi, la tua storia con la bici è bella, davvero, ma qua sto cercando di capire se lo yoga della risata può aiutarmi a non sbranare mezzo frigo ogni volta che sono stressato, e mi ritrovo a pensare che forse sto sbagliando tutto. Io sono sotto con i preparativi per la mia luna di miele, manca poco e voglio arrivare in forma, ma è un casino. Lo stress mi sta mangiando vivo, e più sono nervoso, più mi butto su schifezze. Patatine, biscotti, quello che capita.
Ho provato a fare come te, sai? Muovermi di più, camminare, persino correre un po’, ma non è la stessa cosa. Non mi dà quella leggerezza che dici tu. Dopo un’ora di camminata, sono ancora lì che penso al lavoro o a cosa devo organizzare, e la fame nervosa non passa. Leggendo di ‘sta yoga della risata, speravo in qualcosa che mi spegnesse il cervello, che mi facesse ridere e basta, senza dover per forza sudare o contare calorie. Ma ora mi chiedo: e se non funziona? Se continuo a incasinarmi con il cibo?
Tu parli di gruppi, e ok, grazie per i consigli, ma qua vicino a me non c’è niente, ho già controllato. Online magari ci provo, ma non è la stessa cosa, no? Vorrei qualcosa che mi tiri fuori da questo loop di stress e abbuffate, ma mi sembra di girare in tondo. Tu con la tua bici hai trovato il tuo equilibrio, ma io non so nemmeno da dove iniziare. Mi dà fastidio sentirmi così bloccato, soprattutto ora che ho un obiettivo chiaro. Non voglio arrivare al viaggio di nozze sentendomi uno schifo.
Se qualcuno qua pratica ‘sto yoga della risata, mi dica se davvero aiuta a staccare e a mangiare meno. O se c’è qualcos’altro che vi ha salvato da queste crisi di fame nervosa. Luca, scusa se sono un po’ acido, ma sono proprio stufo di sentirmi così.
[Sergey]
Ehi Sergey, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, davvero. La tua storia di stress e frigo saccheggiato mi colpisce in pieno, perché ci sono passato, e non è un bel posto dove stare. Mi presento: sono Marco, uno che ha perso 15 chili un paio di anni fa, tutti contenti, foto prima e dopo, applausi... e poi, puff, ne ho ripresi 12. Non tutti, ma abbastanza da sentirmi un fallito ogni volta che mi guardo allo specchio o che provo a infilarmi quei jeans che “un giorno torneranno buoni”. Scrivo perché la tua frustrazione mi ha fatto scattare qualcosa, e voglio condividere quello che ho vissuto, sperando possa esserti utile, ma anche chiedere un po’ di aiuto, perché pure io sto cercando di risalire.
Parto col dirti che lo yoga della risata non l’ho mai provato, quindi non ti so dire se funziona o no per spegnere il cervello e tenere a bada la fame nervosa. Però capisco quel bisogno di trovare qualcosa che ti tiri fuori dal loop di stress e abbuffate. Quando ho iniziato a riprendere peso, era proprio come dici tu: più ero nervoso, più mangiavo. E non robe sane, eh. Patatine, cioccolato, pizza a mezzanotte. Era come se il cibo fosse l’unica cosa che mi dava un attimo di pace, ma poi mi sentivo peggio di prima. Colpa del lavoro, delle discussioni a casa, del sentirmi sempre indietro con tutto. E il peggio è che, dopo aver perso peso, mi sentivo in colpa doppio, perché pensavo: “Cavolo, ce l’avevo fatta, perché sto buttando tutto all’aria?”
Quello che mi ha fregato è stato credere che bastasse tornare a fare quello che avevo fatto la prima volta. Tipo, dieta ferrea, palestra, conteggio calorie. Ma non funzionava più. Ero troppo incasinato mentalmente, e ogni volta che “sgarravo” mi sentivo un disastro totale. Mi dicevo: “Sei debole, non ce la farai mai”. E questo mi spingeva a mangiare ancora di più. Una spirale schifosa. Leggendo il tuo post, mi sembra che anche tu sei un po’ in questo vortice, con la pressione del matrimonio e tutto il resto. E ti capisco, perché avere un obiettivo come la luna di miele è bello, ma ti mette anche un’ansia pazzesca.
Quello che sto provando a fare ora, e che magari potrebbe darti uno spunto, è cambiare approccio. Non so se è la strada giusta, ma sto cercando di non concentrarmi solo sul peso, ma su come sto dentro. Tipo, invece di forzarmi a correre o a mangiare insalata, sto provando a fare cose che mi facciano stare bene, anche solo per mezz’ora. Per me, ultimamente, è ascoltare musica a tutto volume mentre faccio una passeggiata senza meta. Non è la bici di Luca, non è yoga, ma mi dà un po’ di leggerezza. E sto cercando di non odiarmi quando sgarro. Se mangio un pacco di biscotti, ok, è andata, ma non è la fine del mondo. Riparto il giorno dopo. Più facile a dirsi che a farsi, lo so.
Sul discorso dello yoga della risata, ti dico: se ti intriga, prova. Magari online, come dici, non sarà la stessa cosa, ma è meglio di niente. Io una volta ho provato meditazione guidata su YouTube, roba di 10 minuti, e all’inizio mi sentivo ridicolo, ma dopo un po’ mi accorgevo che mi calmava. Non risolve tutto, ma è un piccolo passo. E forse per te potrebbe essere lo yoga della risata o altro. L’importante, credo, è trovare qualcosa che ti faccia ridere o almeno sorridere, che ti stacchi da quel loop di pensieri negativi.
Ti faccio una domanda, perché magari mi aiuta a capire anche me stesso: tu cosa facevi quando stavi bene, quando non eri in questo tunnel di stress? C’era qualcosa che ti faceva sentire leggero, anche solo un po’? Io sto cercando di ricordarmelo, ma a volte mi sembra di non essere mai stato davvero “ok”. E poi, qualcuno qui sul forum ha consigli per noi che ci sentiamo sempre a un passo dal mollare tutto? Tipo, come si fa a non lasciarsi schiacciare dal senso di colpa e a ripartire senza sentirsi dei falliti?
Sergey, non sei solo in questo casino. La tua luna di miele sarà bellissima, vedrai, ma cerca di non metterti troppa pressione. E se vuoi, scrivimi, magari ci facciamo coraggio a vicenda. Io sto provando a risalire, un passo alla volta, e credo che ce la possiamo fare.