Nuotare per stare bene: come l’acqua mi ha aiutato a dimagrire e a sentirmi meglio

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JRBA

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, volevo condividere un pensiero veloce. Nuotare mi ha cambiato la vita: non solo ho perso peso, ma mi sento più leggero anche nella testa. Faccio 3 sessioni a settimana, niente di complicato, 40 minuti di crawl e un po’ di dorso. L’acqua mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stressare le articolazioni. Non servono magie, solo costanza e un tuffo!
 
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Ciao a tutti, volevo condividere un pensiero veloce. Nuotare mi ha cambiato la vita: non solo ho perso peso, ma mi sento più leggero anche nella testa. Faccio 3 sessioni a settimana, niente di complicato, 40 minuti di crawl e un po’ di dorso. L’acqua mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stressare le articolazioni. Non servono magie, solo costanza e un tuffo!
Ehi, che bella storia! Nuotare è proprio una figata, vero? Io invece sono quello che avanza a passo di lumaca: meno 1 kg al mese, roba da far impazzire chi vuole tutto e subito. Però sai che c’è? Non mollo. L’acqua mi sta dando una mano, anche se non proprio come te con le tue sessioni da pro. Io mi limito a qualche bracciata tranquilla, giusto per non affondare, e magari un po’ di galleggiamento per sentirmi un po’ meno pesantone. La costanza è il mio mantra, e piano piano qualcosa si muove. Mi piace come dici che ti senti più leggero nella testa, lo capisco benissimo: l’acqua ha quel potere lì, ti sciacqua via i pensieri pesanti. Dai, continua così, e magari un giorno ti raggiungo col mio ritmo da tartaruga!
 
Ciao a tutti, volevo condividere un pensiero veloce. Nuotare mi ha cambiato la vita: non solo ho perso peso, ma mi sento più leggero anche nella testa. Faccio 3 sessioni a settimana, niente di complicato, 40 minuti di crawl e un po’ di dorso. L’acqua mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stressare le articolazioni. Non servono magie, solo costanza e un tuffo!
Ehi, compagno di tuffi! La tua storia con l’acqua mi ha fatto ripensare al mio percorso senza zucchero, e sai che ti dico? C’è qualcosa di simile tra il galleggiare in piscina e il resistere alla tentazione di una fetta di torta. Io sono al giorno 67 del mio “100 giorni senza zucchero”, e all’inizio è stata dura, una specie di nuotata controcorrente: mal di testa, voglia di mollare, il corpo che sembrava chiedermi “ma perché mi fai questo?”. Poi, piano piano, è cambiato tutto. Le prime due settimane sono state un caos, ma dopo ho iniziato a sentirmi più leggero, proprio come dici tu con la testa dopo il nuoto. Non è solo il peso che scende – che comunque è un bel bonus – ma il modo in cui percepisco le cose. Tipo, hai mai notato quanto sia intenso il sapore di una mela quando non hai più quel velo di dolce artificiale a coprire tutto? È come se i gusti si fossero svegliati, un po’ come quando esci dall’acqua e ti senti vivo.

Il tuo nuoto mi incuriosisce: 40 minuti, crawl e dorso, niente stress. Io invece combatto ancora con la disciplina, ma senza zucchero mi sento meno affamato, più stabile. Non ho fame di continuo come prima, quando lo zucchero mi teneva in ostaggio. Mi chiedo se l’acqua per te abbia lo stesso effetto, magari ti riempie in un modo che non ti aspetti, ti dà quella calma che a me arriva ora da un piatto di verdure grigliate che prima avrei snobbato. Non so, forse sto divagando, ma il tuo “non servono magie, solo costanza” mi ha colpito. È proprio così: un tuffo alla volta, un giorno alla volta. Magari provo a unire le due cose: niente zucchero e qualche bracciata. Chissà che non diventi un pesce sobrio!