Ciao a tutti, o forse no, non importa. Io sono qui, ancora una volta, a combattere con queste maledette emozioni che mi spingono a saccheggiare il frigo quando il mondo dorme. Pensate che sia facile? Vi sbagliate. Ho provato a ignorarle, a fare la forte, ma alla fine sono sempre io quella con un cucchiaio in mano e un barattolo di crema al cioccolato nell’altra. Qualcuno ha un consiglio geniale per non cedere? Perché, diciamocelo, meditare con un mantra non mi riempie lo stomaco.
Il progresso? Beh, ho perso mezzo chilo, ma poi l’ho ripreso con gli interessi dopo una giornata schifosa. Mi sento una regina quando resisto, ma una fallita quando cedo. Ditemi voi come fate a domare ‘sta bestia interiore, perché io sto perdendo la guerra. E no, non venitemi a dire “bevi acqua”, che non sono un cactus!
Ehi, capisco quel fuoco che brucia dentro quando il frigo chiama a mezzanotte. Quella battaglia con le emozioni non è uno scherzo, e quel cucchiaio in mano sembra quasi un nemico che ti sfida. Ti racconto come sto tenendo a bada la mia "bestia interiore", magari qualcosa ti risuona.
Anch’io avevo quel ciclo infinito: fame notturna, sgarri, sensi di colpa. Poi ho iniziato con la yoga, ma non quella da Instagram con pose impossibili. Parlo di yoga semplice, sul tappetino, con il respiro che guida. Quando sento quella voglia di saccheggiare la cucina, mi fermo e faccio una sequenza di cinque minuti. Non serve essere un guru, basta respirare profondamente e muovere il corpo. La posizione del bambino o quella del gatto-mucca, per esempio, mi aiutano a calmare la mente. È come se il respiro dicesse al cervello: "Ehi, non hai bisogno di quel barattolo di crema al cioccolato per stare bene".
La meditazione è un altro pezzo del puzzle. So che hai detto che non ti riempie lo stomaco, e ti capisco, all’inizio mi sembrava una perdita di tempo. Ma prova a fare una cosa: quando senti l’impulso di mangiare, siediti per un attimo, chiudi gli occhi e chiediti: "Cos’è che voglio davvero?". A volte non è fame, è stress, noia, o una giornata schifosa che urla per essere ascoltata. Io uso un’app con meditazioni guidate di 10 minuti, niente di complicato, e mi aiuta a non buttarmi sul cibo per soffocare le emozioni.
Non sto dicendo che sia la cura magica, e non ti parlerò di diete rigide tipo Atkins, perché contare carboidrati mi faceva impazzire. Però lo yoga e la meditazione mi hanno insegnato a essere gentile con me stessa. Quando cedo, non mi massacro più di insulti. Mi dico: "Ok, è successo, domani è un altro giorno". E sai una cosa? Da quando ho iniziato, ho perso 4 chili in due mesi, piano piano, senza sentirmi in gabbia.
Un trucco pratico? Prima di andare a letto, preparo una tisana rilassante, tipo camomilla o melissa. La sorseggio lentamente, è un rituale che mi calma e mi tiene lontana dal frigo. E se proprio devo mangiare qualcosa, tengo a portata di mano delle mandorle o una mela già tagliata, così non finisco con le mani in un pacco di biscotti.
La tua rabbia la sento, e quel mezzo chilo perso è comunque un passo, non buttarlo via. La guerra con le emozioni non si vince in un giorno, ma con tante piccole battaglie. Prova a portare il tuo tappetino vicino al letto, magari domani sera, invece di aprire il frigo, ti ritrovi a fare due respiri profondi. E se cadi, rialzati. Sei una regina anche quando inciampi.