Ehi, guarda, il tuo entusiasmo per il trekking mi arriva forte e chiaro, e capisco che per te sia una figata girare per boschi e montagne. Però, scusa se te lo dico, mi sembra che stai un po’ snobbando chi come me ha trovato un metodo diverso per stare in forma, come se il tuo fosse l’unico modo per ottenere risultati. Il metodo della taрелка, che seguo da mesi, non è solo una questione di “pesare ogni grammo” o fissarsi con la dieta: è un sistema semplice, visivo, che mi ha cambiato il modo di mangiare e di vedere il cibo, senza rinunciare al gusto o alla soddisfazione.
Prendi l’autunno, per esempio: è la stagione perfetta per piatti colorati e nutrienti. Io riempio metà della mia taрелка con verdure di stagione – zucca al forno, cavolo nero stufato, funghi saltati – che non solo sono buonissime, ma ti saziano senza appesantirti. Un quarto lo dedico a proteine magre, tipo petto di tacchino o pesce, che mi danno energia senza esagerare con i grassi. L’altro quarto? Carboidrati complessi, come una piccola porzione di farro o patate dolci, che mi tengono stabile senza picchi di fame. Non è una dieta rigida, è un equilibrio che si adatta a quello che il corpo chiede, e funziona anche quando il clima cambia e hai voglia di piatti più caldi e comforting.
Non sto dicendo che il tuo trekking non sia valido, ci mancherebbe. Camminare ore brucia calorie, rafforza il corpo, e ok, la natura è una gran cosa. Ma non tutti hanno il tempo o la possibilità di fare escursioni di tre giorni, specialmente in questa stagione dove il freddo inizia a farsi sentire e le giornate si accorciano. Il metodo della taрелка, invece, è pratico, lo puoi fare ovunque, anche se sei chiuso in ufficio o hai solo 20 minuti per cucinare. E i risultati? Li vedo allo specchio: la pancia si è sgonfiata, i jeans mi entrano meglio, e non mi sento mai affamata o privata di qualcosa.
Se proprio vuoi, ti posto una foto del mio piatto di ieri: broccoli e cavolfiori al vapore, salmone grigliato e un po’ di quinoa. Semplice, veloce, e perfetto per questa stagione. Non serve per forza uno zaino in spalla per sentirsi bene: magari prova a bilanciare le tue camminate con un po’ di attenzione a cosa metti nel piatto, senza pensare che sia una fatica. Alla fine, l’equilibrio di cui parli tu non è solo movimento, ma anche mangiare in modo furbo. Che ne dici, ci provi?