Mangio come un lupo e non ingrasso: trucchi per muscoli senza ciccia!

MichalN

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, mangio come un matto e la bilancia non si sposta, ma i muscoli? Quelli sì che crescono, piano, ma senza quella maledetta ciccia che rovina tutto. Non sono qui per dirvi di pesare l’insalata o contare calorie come ossessi, no, io sono quello che divora piatti interi e poi si allena come se il mondo finisse domani. La mia filosofia è semplice: tanto cibo, ma furbo, e pesi che ti fanno sudare l’anima.
Partiamo dal mattino, che è un caos organizzato. Io butto giù 5 uova, sì, cinque, ma solo due tuorli, il resto albumi, mischiati con avena, non quella fina da tisana, ma quella grossa che ti riempie. Ci spalmo sopra burro di arachidi, non una cucchiaiata da signorina, ma una bella dose che sembra un murale. Acqua, caffè nero, niente zucchero, che tanto il dolce me lo dà la vita quando vedo le vene spuntare dopo i piegamenti.
A pranzo è guerra. Riso basmati, non poco, tipo 150 grammi cotto, che sembra una montagna, con pollo grigliato, ma non triste, lo bagno con olio d’oliva e spezie che pizzicano il naso. Verdure? Sì, ma non mi perdo in broccoli mosci, io vado di peperoni o zucchine saltate, che hanno sapore e non mi fanno sentire un coniglio. Poi, se ho fame, ci aggiungo una manciata di mandorle, così, per non far piangere lo stomaco.
Cena è dove esagero, ma con stile. Manzo magro, 200 grammi, cotto appena, rosso dentro, che sembra vivo, con patate dolci schiacciate, non quelle bianche che ti appiccicano i jeans. Ci metto un filo d’olio, sale, e un po’ di aglio, perché tanto non bacio nessuno dopo la palestra. E prima di dormire, caso strano, un cucchiaio di ricotta magra con cacao amaro, che mi tiene i muscoli al caldo mentre sogno i manubri.
Allenamento? Non sono uno che corre come un criceto sul tapis roulant. Io spingo, tiro, sollevo. Panca, stacchi, squat, tutto pesante, ma con la testa, che se ti spezzi la schiena poi non cresci più. Tre, quattro volte a settimana, un’ora e mezza di guerra, e il resto del tempo lo passo a mangiare o a guardarmi allo specchio per vedere se i bicipiti hanno deciso di salutarmi.
Non è una dieta da manuale, lo so, ma funziona per me, che brucio tutto come un forno. Se avete trucchi vostri per far crescere i muscoli senza sembrare un palloncino, sparate pure, che io sono tutto orecchie. Però, vi avverto, se mi dite di bere solo frullati verdi, vi mando a zappare!
 
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Ragazzi, mangio come un matto e la bilancia non si sposta, ma i muscoli? Quelli sì che crescono, piano, ma senza quella maledetta ciccia che rovina tutto. Non sono qui per dirvi di pesare l’insalata o contare calorie come ossessi, no, io sono quello che divora piatti interi e poi si allena come se il mondo finisse domani. La mia filosofia è semplice: tanto cibo, ma furbo, e pesi che ti fanno sudare l’anima.
Partiamo dal mattino, che è un caos organizzato. Io butto giù 5 uova, sì, cinque, ma solo due tuorli, il resto albumi, mischiati con avena, non quella fina da tisana, ma quella grossa che ti riempie. Ci spalmo sopra burro di arachidi, non una cucchiaiata da signorina, ma una bella dose che sembra un murale. Acqua, caffè nero, niente zucchero, che tanto il dolce me lo dà la vita quando vedo le vene spuntare dopo i piegamenti.
A pranzo è guerra. Riso basmati, non poco, tipo 150 grammi cotto, che sembra una montagna, con pollo grigliato, ma non triste, lo bagno con olio d’oliva e spezie che pizzicano il naso. Verdure? Sì, ma non mi perdo in broccoli mosci, io vado di peperoni o zucchine saltate, che hanno sapore e non mi fanno sentire un coniglio. Poi, se ho fame, ci aggiungo una manciata di mandorle, così, per non far piangere lo stomaco.
Cena è dove esagero, ma con stile. Manzo magro, 200 grammi, cotto appena, rosso dentro, che sembra vivo, con patate dolci schiacciate, non quelle bianche che ti appiccicano i jeans. Ci metto un filo d’olio, sale, e un po’ di aglio, perché tanto non bacio nessuno dopo la palestra. E prima di dormire, caso strano, un cucchiaio di ricotta magra con cacao amaro, che mi tiene i muscoli al caldo mentre sogno i manubri.
Allenamento? Non sono uno che corre come un criceto sul tapis roulant. Io spingo, tiro, sollevo. Panca, stacchi, squat, tutto pesante, ma con la testa, che se ti spezzi la schiena poi non cresci più. Tre, quattro volte a settimana, un’ora e mezza di guerra, e il resto del tempo lo passo a mangiare o a guardarmi allo specchio per vedere se i bicipiti hanno deciso di salutarmi.
Non è una dieta da manuale, lo so, ma funziona per me, che brucio tutto come un forno. Se avete trucchi vostri per far crescere i muscoli senza sembrare un palloncino, sparate pure, che io sono tutto orecchie. Però, vi avverto, se mi dite di bere solo frullati verdi, vi mando a zappare!
Ehi, che dire, il tuo post mi ha lasciato a bocca aperta! Sembra che hai trovato il santo graal del mangiare tanto e restare scolpito, e io, che passo le giornate inchiodato alla sedia in ufficio, ti guardo con gli occhi a cuoricino. Mangiare come un lupo e vedere i muscoli crescere senza quella ciccia maledetta? Sei un genio o un mago, non lo so, ma voglio rubarti qualche segreto.

Io sono il classico tipo da scrivania, quello con il caffè in una mano e il mouse nell’altra, e il massimo del movimento che faccio è andare alla macchinetta dell’acqua. Però, sto cercando di cambiare, piano piano, senza stravolgermi la vita, perché tra riunioni e scadenze il tempo per la palestra è un miraggio. La tua filosofia del “tanto cibo, ma furbo” mi piace da matti, e quel mix di uova e avena al mattino mi ha fatto venire l’acquolina. Io di solito mi limito a un caffè e una brioche, che mi tiene sveglio ma mi lascia con lo stomaco che brontola entro le dieci. Proverò a buttarmi sugli albumi, magari con un po’ di miele al posto del burro di arachidi, che qui in ufficio mi guardano strano se spalmo roba come un muratore.

A pranzo, il tuo riso basmati con pollo mi ispira, anche perché posso prepararlo la sera prima e portarmelo dietro. In ufficio c’è il microonde, quindi potrei scaldarmi una bella porzione e aggiungere un filo d’olio buono, di quello che sa di Mediterraneo. Le verdure saltate sono una genialata, i peperoni li adoro, e magari ci metto un pizzico di origano, che mi ricorda casa. Il problema è che dopo pranzo mi viene sempre quella voglia di dolce, e finisco per saccheggiare la ciotola di caramelle della collega. Le mandorle potrebbero essere la salvezza, me le segno!

La tua cena è da re, io al massimo arrivo a una fettina di tacchino e un’insalata veloce, perché dopo otto ore seduto sono troppo stanco per cucinare. Però quel manzo con le patate dolci mi sta chiamando, magari provo a farne una versione più leggera per non sentirmi un pachiderma prima di dormire. La ricotta con il cacao amaro, invece, è un’idea che ti copio subito: semplice, veloce e sembra un premio dopo una giornata a combattere con le email.

Sul movimento, ti invidio. Io non ho la forza di volontà per sollevare pesi come te, ma sto cercando di infilare qualcosa nella mia routine da bradipo. Tipo, ogni ora mi alzo dalla sedia e faccio dieci squat vicino alla scrivania, anche se i colleghi mi guardano come se fossi matto. In pausa pranzo, invece, ho iniziato a fare una passeggiata veloce intorno all’isolato, venti minuti, niente di epico, ma almeno muovo le gambe e prendo un po’ d’aria. Quando sono proprio ispirato, faccio pure qualche piegamento appoggiandomi al bordo della scrivania, ma non ditelo al capo!

Il tuo approccio mi ha gasato, davvero. Non sono uno da bilancia ossessiva o da frullati tristi, quindi sapere che si può mangiare bene e vedere risultati mi dà speranza. Magari non diventerò mai un armadio come te, ma se riesco a tirare fuori un po’ di muscoli senza sembrare una ciambella gonfia, sono già felice. Hai altri trucchi per noi sedentari che vogliamo migliorare senza vivere in palestra? Io ti leggo con il blocco notes in mano, pronto a prendere appunti!
 
Ehi, che dire, il tuo post mi ha lasciato a bocca aperta! Sembra che hai trovato il santo graal del mangiare tanto e restare scolpito, e io, che passo le giornate inchiodato alla sedia in ufficio, ti guardo con gli occhi a cuoricino. Mangiare come un lupo e vedere i muscoli crescere senza quella ciccia maledetta? Sei un genio o un mago, non lo so, ma voglio rubarti qualche segreto.

Io sono il classico tipo da scrivania, quello con il caffè in una mano e il mouse nell’altra, e il massimo del movimento che faccio è andare alla macchinetta dell’acqua. Però, sto cercando di cambiare, piano piano, senza stravolgermi la vita, perché tra riunioni e scadenze il tempo per la palestra è un miraggio. La tua filosofia del “tanto cibo, ma furbo” mi piace da matti, e quel mix di uova e avena al mattino mi ha fatto venire l’acquolina. Io di solito mi limito a un caffè e una brioche, che mi tiene sveglio ma mi lascia con lo stomaco che brontola entro le dieci. Proverò a buttarmi sugli albumi, magari con un po’ di miele al posto del burro di arachidi, che qui in ufficio mi guardano strano se spalmo roba come un muratore.

A pranzo, il tuo riso basmati con pollo mi ispira, anche perché posso prepararlo la sera prima e portarmelo dietro. In ufficio c’è il microonde, quindi potrei scaldarmi una bella porzione e aggiungere un filo d’olio buono, di quello che sa di Mediterraneo. Le verdure saltate sono una genialata, i peperoni li adoro, e magari ci metto un pizzico di origano, che mi ricorda casa. Il problema è che dopo pranzo mi viene sempre quella voglia di dolce, e finisco per saccheggiare la ciotola di caramelle della collega. Le mandorle potrebbero essere la salvezza, me le segno!

La tua cena è da re, io al massimo arrivo a una fettina di tacchino e un’insalata veloce, perché dopo otto ore seduto sono troppo stanco per cucinare. Però quel manzo con le patate dolci mi sta chiamando, magari provo a farne una versione più leggera per non sentirmi un pachiderma prima di dormire. La ricotta con il cacao amaro, invece, è un’idea che ti copio subito: semplice, veloce e sembra un premio dopo una giornata a combattere con le email.

Sul movimento, ti invidio. Io non ho la forza di volontà per sollevare pesi come te, ma sto cercando di infilare qualcosa nella mia routine da bradipo. Tipo, ogni ora mi alzo dalla sedia e faccio dieci squat vicino alla scrivania, anche se i colleghi mi guardano come se fossi matto. In pausa pranzo, invece, ho iniziato a fare una passeggiata veloce intorno all’isolato, venti minuti, niente di epico, ma almeno muovo le gambe e prendo un po’ d’aria. Quando sono proprio ispirato, faccio pure qualche piegamento appoggiandomi al bordo della scrivania, ma non ditelo al capo!

Il tuo approccio mi ha gasato, davvero. Non sono uno da bilancia ossessiva o da frullati tristi, quindi sapere che si può mangiare bene e vedere risultati mi dà speranza. Magari non diventerò mai un armadio come te, ma se riesco a tirare fuori un po’ di muscoli senza sembrare una ciambella gonfia, sono già felice. Hai altri trucchi per noi sedentari che vogliamo migliorare senza vivere in palestra? Io ti leggo con il blocco notes in mano, pronto a prendere appunti!
Ciao Michal, il tuo post è una ventata d’aria fresca in questo mare di diete tristi e bilance ossessive! Mangiare come un lupo e vedere i muscoli crescere senza ciccia è un sogno che molti di noi inseguono, e tu sembri aver trovato la chiave giusta. Mi piace un sacco il tuo approccio senza fronzoli, quel “tanto cibo, ma furbo” che sa di libertà e allo stesso tempo di testa sulle spalle. Io sono uno che passa la vita tra casa e lavoro, con poco tempo per allenarmi come te, ma sto provando a cambiare le cose, un passo alla volta, e il tuo racconto mi ha dato una bella spinta.

Partiamo dalla colazione: il tuo mix di uova e avena mi ha fatto venire fame solo a leggerti. Io di solito mi fermo a uno yogurt e un frutto, ma dopo un’ora sono già lì che cerco qualcosa da sgranocchiare. L’idea degli albumi con l’avena grossa mi intriga, magari ci aggiungo un cucchiaino di cannella per dargli un po’ di carattere senza esagerare con le calorie. Il burro di arachidi lo tengo per i giorni in cui mi sento audace, perché altrimenti rischio di mangiarne mezzo barattolo! Mangiare lentamente, però, è una cosa che sto imparando: mi siedo, respiro, assaporo ogni boccone. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a capire quando sono davvero sazio e non finisco per strafogarmi solo perché “è lì”.

A pranzo, il tuo riso basmati con pollo è una genialata per chi come me deve portarsi il pranzo da casa. Io lo preparo la sera, magari con un po’ di curcuma per colorarlo e qualche fettina di zucchina grigliata per non annoiarmi. Mi piace l’idea di usare spezie che danno sapore, così non sento il bisogno di buttarmi su salse pesanti. E sai una cosa? Sto provando a mangiare senza distrazioni, niente telefono o computer davanti, solo io e il mio piatto. All’inizio mi sembrava strano, ma ora riesco a godermi di più quello che ho nel piatto e a non cercare il bis per abitudine.

La tua cena è da applausi, quel manzo con le patate dolci sembra un lusso che non mi concedo spesso. Di solito punto su qualcosa di più veloce, tipo un filetto di pesce con un po’ di spinaci saltati, ma voglio provare la tua combo, magari riducendo un po’ le dosi per non appesantirmi troppo prima di dormire. La ricotta con cacao amaro, invece, è già nella mia lista della spesa: semplice, furba e perfetta per chiudere la giornata con un sorriso. Sto cercando di fare pace con la fame serale, ascoltando il mio corpo invece di mangiare solo perché è l’ora. A volte basta un cucchiaio di quella ricotta per sentirmi a posto, altre volte capisco che ho bisogno di qualcosa in più e non mi colpevolizzo.

Sul movimento, ti ammiro tantissimo. Io non sono tipo da pesi pesanti, ma sto inserendo piccole abitudini per non restare un blocco di marmo tutto il giorno. Faccio stretching al mattino, una decina di minuti per svegliarmi, e in ufficio cerco di alzarmi spesso, magari con qualche squat leggero vicino alla sedia. Non sarà la tua ora e mezza di guerra, ma per me è un inizio, e sto imparando ad apprezzare il momento in cui muovo il corpo, senza fretta o pressioni. Mangiare mindful mi sta aiutando anche qui: se ascolto i miei segnali, capisco quando ho energia da spendere e quando invece devo rallentare.

Il tuo stile mi ha ispirato, davvero. Non punto a diventare un colosso da palestra, ma a sentirmi bene, con un po’ di muscoli che spuntano senza quella ciccia che mi fa sbuffare davanti allo specchio. Un trucco che sto provando e che magari ti piace? Preparo porzioni abbondanti di verdure croccanti, tipo finocchi o carote crude, da tenere a portata di mano: saziano, tengono la bocca occupata e non pesano sullo stomaco. Se hai altri consigli per noi che vogliamo crescere senza gonfiarci, buttali pure sul tavolo, che io sono qui con la penna pronta! Grazie per la carica che ci hai dato, continua così!
 
Ragazzi, mangio come un matto e la bilancia non si sposta, ma i muscoli? Quelli sì che crescono, piano, ma senza quella maledetta ciccia che rovina tutto. Non sono qui per dirvi di pesare l’insalata o contare calorie come ossessi, no, io sono quello che divora piatti interi e poi si allena come se il mondo finisse domani. La mia filosofia è semplice: tanto cibo, ma furbo, e pesi che ti fanno sudare l’anima.
Partiamo dal mattino, che è un caos organizzato. Io butto giù 5 uova, sì, cinque, ma solo due tuorli, il resto albumi, mischiati con avena, non quella fina da tisana, ma quella grossa che ti riempie. Ci spalmo sopra burro di arachidi, non una cucchiaiata da signorina, ma una bella dose che sembra un murale. Acqua, caffè nero, niente zucchero, che tanto il dolce me lo dà la vita quando vedo le vene spuntare dopo i piegamenti.
A pranzo è guerra. Riso basmati, non poco, tipo 150 grammi cotto, che sembra una montagna, con pollo grigliato, ma non triste, lo bagno con olio d’oliva e spezie che pizzicano il naso. Verdure? Sì, ma non mi perdo in broccoli mosci, io vado di peperoni o zucchine saltate, che hanno sapore e non mi fanno sentire un coniglio. Poi, se ho fame, ci aggiungo una manciata di mandorle, così, per non far piangere lo stomaco.
Cena è dove esagero, ma con stile. Manzo magro, 200 grammi, cotto appena, rosso dentro, che sembra vivo, con patate dolci schiacciate, non quelle bianche che ti appiccicano i jeans. Ci metto un filo d’olio, sale, e un po’ di aglio, perché tanto non bacio nessuno dopo la palestra. E prima di dormire, caso strano, un cucchiaio di ricotta magra con cacao amaro, che mi tiene i muscoli al caldo mentre sogno i manubri.
Allenamento? Non sono uno che corre come un criceto sul tapis roulant. Io spingo, tiro, sollevo. Panca, stacchi, squat, tutto pesante, ma con la testa, che se ti spezzi la schiena poi non cresci più. Tre, quattro volte a settimana, un’ora e mezza di guerra, e il resto del tempo lo passo a mangiare o a guardarmi allo specchio per vedere se i bicipiti hanno deciso di salutarmi.
Non è una dieta da manuale, lo so, ma funziona per me, che brucio tutto come un forno. Se avete trucchi vostri per far crescere i muscoli senza sembrare un palloncino, sparate pure, che io sono tutto orecchie. Però, vi avverto, se mi dite di bere solo frullati verdi, vi mando a zappare!
Ehi, che forza il tuo post! 😄 Mi ha fatto quasi venir fame, ma quella buona, quella che ti spinge a fare sul serio. Dopo il mio divorzio, sai, ho deciso di rimettermi in gioco, non solo per guardarmi allo specchio senza sospirare, ma per sentirmi di nuovo vivo. E il tuo modo di mangiare e allenarti mi ha dato una bella scossa! 💪

Io sono ancora un po’ un disastro organizzato in cucina, ma ci sto provando. La mattina parto con una ciotola di yogurt greco, un po’ di miele e noci, che mi fanno sentire un guerriero anche se fuori piove. A pranzo, come te, amo il riso, ma ci butto dentro tacchino o pesce, con verdure grigliate che sanno di estate. La cena è il mio momento di gloria: un bel pezzo di salmone, patate al forno croccanti e un’insalata che non mi fa sentire troppo “santarellino”. 😅 Se sgarro? Beh, un quadratino di cioccolato fondente non ha mai ucciso nessuno, no?

In palestra sto imparando a non aver paura dei pesi. Non sono ancora al tuo livello di “guerra”, ma quando finisco gli squat e vedo che le gambe tengono, mi sento un supereroe. 🦸‍♂️ Il tuo approccio mi piace, niente ossessioni, solo cibo vero e sudore. Magari un giorno arrivo a tirar su manubri come i tuoi! 😎 Hai qualche consiglio per uno come me, che vuole muscoli ma sta ancora costruendo la strada? Prometto di non bere frullati verdi! 😉
 
Ehi Michal, che bomba il tuo post! 💥 Leggerti è come prendere una scossa di energia, mi hai fatto venir voglia di correre in cucina e poi in palestra, tutto in un colpo solo! 😄 Io sono il classico tipo che vuole cambiare, ma ogni tanto si perde tra “domani inizio” e una fetta di pizza che chiama dal frigo. Però, sai, sto cercando di darmi una svegliata, perché voglio una vita che mi faccia sorridere ogni giorno, e il tuo approccio mi ha proprio ispirato! 🌟

Dopo un periodo un po’ grigio – diciamo che il 2024 non è stato proprio un arcobaleno – ho deciso che voglio sentirmi forte, non solo fuori, ma anche dentro. Non punto a diventare un bodybuilder, ma a guardarmi allo specchio e pensare: “Ehi, non sei niente male!”. La tua filosofia di “tanto cibo furbo e pesi che fanno sudare” mi ha dato una spinta pazzesca. Mi piace che non sei lì a pesare ogni grammo di lattuga, perché, onestamente, chi ha tempo per quello? 😅

In cucina, sto ancora imparando a non bruciare tutto. La mattina mi butto su una ciotola di yogurt greco bello denso, ci metto un filo di miele, una manciata di noci e qualche fettina di banana, che mi fanno sentire come se fossi in vacanza su un’isola tropicale. 🏝️ A pranzo, mi sono innamorato del riso basmati come te – lo abbino a tacchino grigliato o a un filetto di salmone, con zucchine o peperoni saltati in padella con un po’ di olio e origano, che mi ricordano le cene da mia nonna. La cena è il mio momento di gloria: una bistecca di manzo magra, patate al forno croccanti fuori e morbide dentro, e un’insalatona con pomodorini e rucola, così mi sento virtuoso ma non troppo. 😜 Se sgarro? Un pezzetto di cioccolato fondente 85%, che per me è come un abbraccio dopo una giornata lunga.

In palestra, sto iniziando a fare pace con i pesi. Non sono ancora al tuo livello di “spingo, tiro, sollevo”, ma quando finisco una serie di squat e le gambe tremano ma tengono, mi sento un po’ Hulk. 💪 Faccio tre allenamenti a settimana, un mix di pesi e un po’ di cardio – sì, lo so, hai detto niente tapis roulant, ma ogni tanto ci casco! 😅 Il tuo racconto di allenamenti intensi mi ha fatto venir voglia di provare gli stacchi, ma ho un po’ paura di farli male. Tu come hai iniziato? C’è qualche trucco per non sembrare un principiante totale? E magari un consiglio per organizzare i pasti senza impazzire, perché a volte mi sembra di passare più tempo a cucinare che a vivere! 😓

Il tuo post mi ha ricordato che non serve essere perfetti, basta essere costanti e godersi il viaggio. Voglio muscoli, sì, ma soprattutto voglio quella sensazione di essere in controllo, di sapere che sto costruendo qualcosa di buono per me. Grazie per la carica, Michal! 🙌 Se hai qualche dritta per uno che sta ancora trovando la sua strada, sono tutto orecchie. E tranquillo, i frullati verdi li lascio agli altri! 😎