Basta scuse: dimagrisco con figli, lavoro e zero grano!

JagaFan17

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6 Marzo 2025
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Ehi, non ho tempo per i convenevoli, quindi vado dritto al punto. Tra figli che urlano, riunioni infinite e una casa che sembra un campo di battaglia, trovare un attimo per me stessa è come cercare un ago in un pagliaio. Però, sapete una cosa? Basta scuse. Se voglio dimagrire, lo faccio, punto. E no, non mi serve un personal trainer da mille euro o un frigo pieno di roba introvabile per diete assurde. Mangio senza glutine perché mi fa stare meglio, non perché è di moda, e vi giuro che si può fare anche con due spicci e zero tempo.
La mattina è un delirio, vero? Sveglia alle 6, prepara i bambini, corri al lavoro, e magari ti sei pure dimenticata di mangiare. Il mio trucco? Preparo tutto la sera. Non parlo di insalatine tristi, ma di robe concrete: verdure già tagliate, pollo grigliato che puoi buttare in padella in cinque minuti, o del riso basmati che sta bene con tutto. Metto tutto in contenitori e via, pranzo pronto per me e cena per la famiglia. Non serve essere uno chef stellato, basta organizzarsi. E se i bambini fanno storie perché vogliono pizza? Gli dico che la verdura è la benzina dei supereroi. Funziona otto volte su dieci.
Per le allenamenti, lasciate perdere le palestre fighette o le app che ti fanno sudare due ore. Io ho 20 minuti, forse, tra una lavatrice e una telefonata del capo. Faccio circuiti in salotto: squat, plank, qualche jumping jack finché non mi tremano le gambe. Non serve nemmeno un tappetino, solo voglia di non mollare. E se i figli vogliono unirsi, meglio ancora: li metto a fare la gara di chi salta più in alto. Si divertono, io sudo, tutti contenti.
Il vero segreto, però, è smettere di pensare che “domani sarà più facile”. Non lo sarà. Ci sarà sempre una recita scolastica, una scadenza al lavoro o un virus che ti rovina i piani. Quindi, fate pace con il caos e infilate le vostre priorità dove potete. Io mi sono stufata di guardarmi allo specchio e sentirmi uno straccio. Non sono perfetta, ma sto cambiando, un’insalata e un plank alla volta. E se ce la faccio io, con tre riunioni al giorno e due bimbi che sembrano usciti da un film horror, allora non avete scuse nemmeno voi. Forza, muovetevi!
 
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Ehi, non ho tempo per i convenevoli, quindi vado dritto al punto. Tra figli che urlano, riunioni infinite e una casa che sembra un campo di battaglia, trovare un attimo per me stessa è come cercare un ago in un pagliaio. Però, sapete una cosa? Basta scuse. Se voglio dimagrire, lo faccio, punto. E no, non mi serve un personal trainer da mille euro o un frigo pieno di roba introvabile per diete assurde. Mangio senza glutine perché mi fa stare meglio, non perché è di moda, e vi giuro che si può fare anche con due spicci e zero tempo.
La mattina è un delirio, vero? Sveglia alle 6, prepara i bambini, corri al lavoro, e magari ti sei pure dimenticata di mangiare. Il mio trucco? Preparo tutto la sera. Non parlo di insalatine tristi, ma di robe concrete: verdure già tagliate, pollo grigliato che puoi buttare in padella in cinque minuti, o del riso basmati che sta bene con tutto. Metto tutto in contenitori e via, pranzo pronto per me e cena per la famiglia. Non serve essere uno chef stellato, basta organizzarsi. E se i bambini fanno storie perché vogliono pizza? Gli dico che la verdura è la benzina dei supereroi. Funziona otto volte su dieci.
Per le allenamenti, lasciate perdere le palestre fighette o le app che ti fanno sudare due ore. Io ho 20 minuti, forse, tra una lavatrice e una telefonata del capo. Faccio circuiti in salotto: squat, plank, qualche jumping jack finché non mi tremano le gambe. Non serve nemmeno un tappetino, solo voglia di non mollare. E se i figli vogliono unirsi, meglio ancora: li metto a fare la gara di chi salta più in alto. Si divertono, io sudo, tutti contenti.
Il vero segreto, però, è smettere di pensare che “domani sarà più facile”. Non lo sarà. Ci sarà sempre una recita scolastica, una scadenza al lavoro o un virus che ti rovina i piani. Quindi, fate pace con il caos e infilate le vostre priorità dove potete. Io mi sono stufata di guardarmi allo specchio e sentirmi uno straccio. Non sono perfetta, ma sto cambiando, un’insalata e un plank alla volta. E se ce la faccio io, con tre riunioni al giorno e due bimbi che sembrano usciti da un film horror, allora non avete scuse nemmeno voi. Forza, muovetevi!
Grande! 💪 Hai ragione, basta scuse, si fa e basta! Io sono in piena prep per una gara, quindi dieta e allenamenti sono tiratissimi. La mattina? Pollo, riso e verdure pesate al grammo, tutto pronto dalla sera prima. Non ho tempo per fronzoli, ma con un po’ di organizzazione si incastra tutto, figli e lavoro inclusi. Per la palestra, 30 minuti di pesi e cardio a casa, tra un set e l’altro faccio respirare il caos. 😅 Muoversi è la chiave, sempre, anche con la vita che corre! Forza, continua così! 🔥
 
Cavolo, leggerti mi ha fatto quasi scendere una lacrima. Hai ragione, la vita è un casino e trovare un angolo per noi stessi sembra impossibile. Io sono sotto con la prep per la gara, e ti giuro, a volte guardo il frigo e mi sento schiacciato. Pollo, albumi, verdure... tutto pesato, tutto calcolato, ma il tempo? Quello non c’è mai. La sera mi trascino a preparare i pasti per il giorno dopo, con la testa che urla "molla tutto". Però sai che c’è? Continuo. Perché se mollo, mi guardo allo specchio e vedo solo rimpianti. Tu con i tuoi circuiti in salotto sei un’ispirazione, davvero. Io infilo serie di squat tra una mail e una lavatrice, e anche se è dura, ogni goccia di sudore mi ricorda perché lo faccio. Dai, non molliamo, un passo alla volta.
 
Ehi, non ho tempo per i convenevoli, quindi vado dritto al punto. Tra figli che urlano, riunioni infinite e una casa che sembra un campo di battaglia, trovare un attimo per me stessa è come cercare un ago in un pagliaio. Però, sapete una cosa? Basta scuse. Se voglio dimagrire, lo faccio, punto. E no, non mi serve un personal trainer da mille euro o un frigo pieno di roba introvabile per diete assurde. Mangio senza glutine perché mi fa stare meglio, non perché è di moda, e vi giuro che si può fare anche con due spicci e zero tempo.
La mattina è un delirio, vero? Sveglia alle 6, prepara i bambini, corri al lavoro, e magari ti sei pure dimenticata di mangiare. Il mio trucco? Preparo tutto la sera. Non parlo di insalatine tristi, ma di robe concrete: verdure già tagliate, pollo grigliato che puoi buttare in padella in cinque minuti, o del riso basmati che sta bene con tutto. Metto tutto in contenitori e via, pranzo pronto per me e cena per la famiglia. Non serve essere uno chef stellato, basta organizzarsi. E se i bambini fanno storie perché vogliono pizza? Gli dico che la verdura è la benzina dei supereroi. Funziona otto volte su dieci.
Per le allenamenti, lasciate perdere le palestre fighette o le app che ti fanno sudare due ore. Io ho 20 minuti, forse, tra una lavatrice e una telefonata del capo. Faccio circuiti in salotto: squat, plank, qualche jumping jack finché non mi tremano le gambe. Non serve nemmeno un tappetino, solo voglia di non mollare. E se i figli vogliono unirsi, meglio ancora: li metto a fare la gara di chi salta più in alto. Si divertono, io sudo, tutti contenti.
Il vero segreto, però, è smettere di pensare che “domani sarà più facile”. Non lo sarà. Ci sarà sempre una recita scolastica, una scadenza al lavoro o un virus che ti rovina i piani. Quindi, fate pace con il caos e infilate le vostre priorità dove potete. Io mi sono stufata di guardarmi allo specchio e sentirmi uno straccio. Non sono perfetta, ma sto cambiando, un’insalata e un plank alla volta. E se ce la faccio io, con tre riunioni al giorno e due bimbi che sembrano usciti da un film horror, allora non avete scuse nemmeno voi. Forza, muovetevi!
Ehi, che energia in questo post! Mi ci ritrovo tantissimo, sai? Quel caos quotidiano che sembra voler inghiottire ogni buon proposito… eppure eccoci qui, a dimostrare che si può fare! Io sono quella che ha trasformato le camminate in un’arma segreta per dimagrire, e visto che siamo in tema di “basta scuse”, voglio condividere come sto rendendo la mia routine di camminate non solo utile, ma anche super divertente.

Parto con una confessione: non sono mai stata una fan delle palestre o di quei workout intensi che ti lasciano senza fiato e con la sensazione di aver scalato l’Everest. Però camminare? Quello sì che è il mio mondo. Non serve attrezzatura, non serve un abbonamento, solo un paio di scarpe comode e la voglia di muovere le gambe. Vivo in una città piena di salite e vicoletti, e ogni giorno mi invento un percorso diverso per non annoiarmi. Un giorno faccio il giro del parco vicino casa, con gli auricolari che sparano la mia playlist preferita, un altro esploro un quartiere che non conosco, come se fossi una turista. A volte mi porto dietro i bambini e trasformiamo la passeggiata in una caccia al tesoro: “Chi trova per primo un gatto nero vince!”. Ridono, corrono, e io macino chilometri senza nemmeno accorgermene.

Il bello delle camminate è che si incastrano ovunque. Hai 15 minuti prima di andare a prendere i bimbi a scuola? Esci e fai un giro veloce dell’isolato. Riunione finita prima del previsto? Invece di scorrere il telefono, metti un passo dietro l’altro. Io ho iniziato a sfruttare ogni ritaglio di tempo, e ti giuro, quei 20-30 minuti al giorno fanno la differenza. Non solo per il peso – che piano piano sta scendendo – ma anche per la testa. Camminare mi scarica lo stress, mi fa sentire leggera, come se ogni passo lasciasse a terra un pezzetto di preoccupazione. E poi, vuoi mettere il gusto di scoprire angolini nascosti della tua città? L’altro giorno ho trovato un bar minuscolo con un caffè da urlo, e ora è la mia “ricompensa” dopo una camminata lunga.

Per rendere tutto più interessante, mi sono data delle piccole sfide. Tipo: questa settimana arrivo a 10.000 passi al giorno, la prossima provo a fare una salita che di solito evito perché “uff, troppo ripida”. Oppure mi metto a contare le fontanelle che incontro, o decido che ogni 2 chilometri mi fermo a fare 10 squat vicino a una panchina. Sembra una sciocchezza, ma queste cose tengono alta la motivazione. E se proprio sono in giornata no, con i figli che fanno capricci e il lavoro che mi fa impazzire, mi dico: “Ok, almeno 10 minuti, forza”. E sai una cosa? Quei 10 minuti diventano sempre di più, perché una volta che inizi, non vuoi più fermarti.

Sul cibo, ti capisco alla grande. Anch’io preparo tutto la sera, perché la mattina è una corsa contro il tempo. Verdure, proteine, qualcosa di semplice ma gustoso. E quando i bimbi storcono il naso, gioco la carta del “superpotere”: “Mangia le carote, che ti fanno vedere al buio come un ninja!”. Non sempre funziona, ma almeno ci provo. Camminare mi aiuta anche a non ossessionarmi con la bilancia: se so che ho fatto i miei passi, mi sento già a posto con me stessa, anche se ho sgarrato con un pezzo di focaccia.

Il tuo post mi ha fatto venire ancora più voglia di andare avanti. Hai ragione, non sarà mai “il momento perfetto”, ma chi se ne importa? Io mi sto costruendo il mio spazio, un passo alla volta, tra un capriccio dei bimbi e una mail del capo. E se ogni tanto mi guardo allo specchio e vedo che le cose stanno cambiando, beh, è una vittoria che vale più di qualsiasi dieta da copertina. Dai, continua a ispirarci, e magari un giorno ci incontriamo per una camminata insieme, che ne dici? Forza, un passo dopo l’altro, ce la facciamo!
 
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Guarda, JagaFan17, il tuo post è un pugno di energia e lo apprezzo davvero, ma leggendoti mi è salita una punta di amarezza. Non fraintendermi, adoro il tuo entusiasmo e il modo in cui incastri tutto quel caos quotidiano per ritagliarti spazio per te stessa. È ammirevole, sul serio. Però, mentre leggevo della tua organizzazione e di come ti muovi tra verdure pronte e circuiti in salotto, non riuscivo a togliermi dalla testa una cosa: non sempre basta la forza di volontà. A volte, anche con tutta la grinta del mondo, il corpo ti rema contro, e io ci sto sbattendo la testa proprio ora.

Sono come te, sempre di corsa tra lavoro, figli e una casa che sembra vivere di vita propria. Ho provato a fare come dici tu: preparo i pasti la sera, cerco di mangiare sano, infilo qualche esercizio quando i bimbi dormono o mentre aspetto che finisca la lavatrice. Ho anche scaricato un’app per contare le calorie, perché pensavo che tenere tutto sotto controllo mi avrebbe aiutata a perdere peso senza spendere un euro in diete strane o integratori. E all’inizio funzionava: un chilo in meno, poi due, e mi sentivo una guerriera. Ma poi, bum, il mio corpo ha deciso di fare il ribelle. E non parlo solo di stanchezza o di un po’ di fame, parlo di roba che ti fa dubitare di tutto quello che stai facendo.

Tipo, hai mai avuto quella sensazione di essere sempre stanca, anche se dormi? O quel mal di testa che arriva puntuale ogni pomeriggio, come un ospite indesiderato? Io sì, e all’inizio pensavo fosse lo stress, il solito “corri corri” della vita. Poi ho notato che mi sentivo gonfia, anche mangiando poco, e la mia pelle, che non ha mai dato problemi, ha iniziato a fare i capricci. Ho fatto due più due e ho capito che forse il mio modo di mangiare, tutto super controllato e “sano”, stava avendo degli effetti che non avevo previsto. Ho letto un po’ in giro – non su siti di diete alla moda, ma su forum e articoli seri – e ho scoperto che a volte, quando tagli troppo o cambi di colpo quello che mangi, il corpo può reagire male. Mancanza di nutrienti, squilibri ormonali, persino problemi con la tiroide se esageri senza accorgertene. E io, che pensavo di fare tutto giusto, mi sono ritrovata a chiedermi se sto davvero aiutando il mio corpo o se lo sto solo stressando ancora di più.

Non sto dicendo che il tuo approccio sia sbagliato, sia chiaro. Preparare i pasti in anticipo e muoversi in casa è una strategia geniale, e ti invidio per come riesci a rendere tutto così naturale. Ma vorrei lanciare un pensiero a chi, come me, sta provando a fare pace con il caos e a dimagrire senza spendere una fortuna, ma si scontra con questi “effetti collaterali” che nessuno ti racconta. Non parlo delle diete senza glutine come la tua, che fai per stare meglio e che rispetto tantissimo, ma di quelle abitudini “sane” che sembrano perfette sulla carta, ma poi ti lasciano con un senso di sconfitta. Tipo contare ogni caloria e scoprire che hai tagliato troppo, o eliminare i carboidrati e ritrovarti senza energia per correre dietro ai figli.

Io ora sto cercando di aggiustare il tiro. Continuo a preparare i miei pasti, ma sto provando a essere meno fiscale: un po’ più di pasta integrale, un po’ più di grassi buoni come olio d’oliva o avocado quando me lo posso permettere. Per muovermi, faccio come te, esercizi veloci in casa, ma ho aggiunto qualche minuto di stretching perché ho letto che aiuta con la stanchezza muscolare. E sto cercando di ascoltare di più il mio corpo: se mi sento uno straccio, magari mi concedo una pausa invece di forzarmi a fare altri 10 squat. Non è facile, perché una parte di me vorrebbe vedere risultati subito, come te che parli di guardarti allo specchio e sentirti diversa. Ma sto imparando che a volte il progresso non è solo un numero sulla bilancia, ma anche sentirsi meno “in lotta” con se stessi.

Il tuo post mi ha fatto riflettere, davvero. Hai ragione quando dici che non ci sono scuse e che il momento perfetto non esiste. Ma credo che dobbiamo anche ricordarci di non ignorare i segnali che il corpo ci manda. Non voglio tornare a sentirmi uno straccio, come dici tu, ma non voglio nemmeno combattere una guerra contro me stessa solo per entrare in un paio di jeans più piccoli. Magari possiamo ispirarci a vicenda: tu con la tua grinta, io con il mio “ascoltarmi di più”. Che ne pensi? Intanto, continuo a seguirti, perché il tuo modo di affrontare il caos è una spinta pazzesca. Ma ti prego, dimmi che ogni tanto anche tu hai una giornata in cui tutto va storto e il piano salta, così mi sento meno sola!