Ciao a tutti,
sto provando a gestire i miei pasti fuori casa con l’ipotiroidismo, e ammetto che non è sempre facile. Quando ho ricevuto la diagnosi, il mio endocrinologo mi ha spiegato che il metabolismo lento può rendere più difficile mantenere il peso sotto controllo, soprattutto se non sto attenta alle scelte alimentari. Mangiare fuori, poi, è una sfida a parte, perché non sempre so cosa c’è nei piatti o come bilanciare tutto. Però, con un po’ di organizzazione, sto trovando il modo di non deragliare.
Per prima cosa, cerco sempre di informarmi prima sui menu. Molti ristoranti ormai hanno i menu online, e questo mi aiuta a pianificare. Evito cibi troppo processati o ricchi di zuccheri semplici, perché ho notato che mi fanno sentire gonfia e stanca. Preferisco piatti con proteine magre, come pollo o pesce, e verdure non troppo condite. Ad esempio, se ordino un’insalata, chiedo sempre il condimento a parte per controllare le quantità.
Un altro trucco che mi sta aiutando è portare con me uno spuntino sano, tipo una manciata di mandorle o una barretta proteica senza zuccheri aggiunti. Così, se il servizio è lento o se ho un calo di energia, non finisco per ordinare qualcosa di impulsivo. Il mio medico mi ha consigliato di non saltare mai i pasti, perché con l’ipotiroidismo il corpo tende a “rallentare” ancora di più se non riceve energia regolare.
Per quanto riguarda le bevande, sto attenta a non esagerare con alcol o bibite zuccherate. Di solito scelgo acqua frizzante o tisane, che mi danno un po’ di soddisfazione senza calorie extra. Ho anche imparato a non sentirmi in colpa se ogni tanto mi concedo qualcosa, ma cerco di farlo in modo consapevole, magari dividendo un dolce con qualcuno invece di mangiarlo tutto da sola.
Un aspetto importante per me è stato capire che non si tratta solo di “tenere duro” per un po’, ma di trovare un equilibrio che funzioni a lungo termine. In passato ho fatto diete drastiche, e il peso tornava sempre indietro, a volte pure con gli interessi. Ora, con l’aiuto del mio endocrinologo e di un nutrizionista, sto imparando a fare scelte che non mi facciano sentire privata di tutto, anche quando mangio fuori.
Voi come fate a gestire i pasti fuori casa? Avete qualche strategia che vi aiuta a rimanere costanti senza stressarvi troppo? Mi piacerebbe confrontarmi!
sto provando a gestire i miei pasti fuori casa con l’ipotiroidismo, e ammetto che non è sempre facile. Quando ho ricevuto la diagnosi, il mio endocrinologo mi ha spiegato che il metabolismo lento può rendere più difficile mantenere il peso sotto controllo, soprattutto se non sto attenta alle scelte alimentari. Mangiare fuori, poi, è una sfida a parte, perché non sempre so cosa c’è nei piatti o come bilanciare tutto. Però, con un po’ di organizzazione, sto trovando il modo di non deragliare.
Per prima cosa, cerco sempre di informarmi prima sui menu. Molti ristoranti ormai hanno i menu online, e questo mi aiuta a pianificare. Evito cibi troppo processati o ricchi di zuccheri semplici, perché ho notato che mi fanno sentire gonfia e stanca. Preferisco piatti con proteine magre, come pollo o pesce, e verdure non troppo condite. Ad esempio, se ordino un’insalata, chiedo sempre il condimento a parte per controllare le quantità.
Un altro trucco che mi sta aiutando è portare con me uno spuntino sano, tipo una manciata di mandorle o una barretta proteica senza zuccheri aggiunti. Così, se il servizio è lento o se ho un calo di energia, non finisco per ordinare qualcosa di impulsivo. Il mio medico mi ha consigliato di non saltare mai i pasti, perché con l’ipotiroidismo il corpo tende a “rallentare” ancora di più se non riceve energia regolare.
Per quanto riguarda le bevande, sto attenta a non esagerare con alcol o bibite zuccherate. Di solito scelgo acqua frizzante o tisane, che mi danno un po’ di soddisfazione senza calorie extra. Ho anche imparato a non sentirmi in colpa se ogni tanto mi concedo qualcosa, ma cerco di farlo in modo consapevole, magari dividendo un dolce con qualcuno invece di mangiarlo tutto da sola.
Un aspetto importante per me è stato capire che non si tratta solo di “tenere duro” per un po’, ma di trovare un equilibrio che funzioni a lungo termine. In passato ho fatto diete drastiche, e il peso tornava sempre indietro, a volte pure con gli interessi. Ora, con l’aiuto del mio endocrinologo e di un nutrizionista, sto imparando a fare scelte che non mi facciano sentire privata di tutto, anche quando mangio fuori.
Voi come fate a gestire i pasti fuori casa? Avete qualche strategia che vi aiuta a rimanere costanti senza stressarvi troppo? Mi piacerebbe confrontarmi!