Ragazzi, ma vi capita mai di sentirvi strani senza zucchero?

lusitho

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6 Marzo 2025
92
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Ragazzi, non so se capita solo a me, ma queste prime settimane senza zucchero mi stanno facendo impazzire! Sono al giorno 37 del mio "100 giorni senza zucchero" e ancora non riesco a credere a quanto sia stato duro all'inizio. I primi 10 giorni? Un disastro. Mi sentivo stanco, irritabile, con una voglia matta di cioccolato che mi faceva quasi tremare. Tipo, guardavo una mela e pensavo "ma perché non sei una ciambella?". È normale sentirsi così strani senza zucchero o sono io che esagero?
Poi, piano piano, è cambiato qualcosa. Dopo un paio di settimane ho iniziato a notare che non mi sentivo più appesantito dopo i pasti. Niente più quella nebbia in testa che mi veniva dopo un dolce. E sapete la cosa più assurda? Ho scoperto che il sapore delle cose è... diverso? Tipo, l’altro giorno ho mangiato una carota cruda e mi sembrava dolcissima, quasi irreale. Prima non ci facevo nemmeno caso! Stessa cosa con la frutta: una fragola mi dà più soddisfazione di una fetta di torta di prima. Ma vi capita mai una roba del genere o sto diventando matto?
Però, confesso, a volte mi manca quel "comfort" dello zucchero, soprattutto quando sono stressato. Non so, forse è solo abitudine. Voi come fate a resistere? E poi, mi chiedo: ma questo strano mix di stanchezza e poi energia improvvisa, è una fase che passa o mi devo preoccupare? Vorrei solo sentirmi un po’ meno spaesato in questo percorso!
 
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Ragazzi, non so se capita solo a me, ma queste prime settimane senza zucchero mi stanno facendo impazzire! Sono al giorno 37 del mio "100 giorni senza zucchero" e ancora non riesco a credere a quanto sia stato duro all'inizio. I primi 10 giorni? Un disastro. Mi sentivo stanco, irritabile, con una voglia matta di cioccolato che mi faceva quasi tremare. Tipo, guardavo una mela e pensavo "ma perché non sei una ciambella?". È normale sentirsi così strani senza zucchero o sono io che esagero?
Poi, piano piano, è cambiato qualcosa. Dopo un paio di settimane ho iniziato a notare che non mi sentivo più appesantito dopo i pasti. Niente più quella nebbia in testa che mi veniva dopo un dolce. E sapete la cosa più assurda? Ho scoperto che il sapore delle cose è... diverso? Tipo, l’altro giorno ho mangiato una carota cruda e mi sembrava dolcissima, quasi irreale. Prima non ci facevo nemmeno caso! Stessa cosa con la frutta: una fragola mi dà più soddisfazione di una fetta di torta di prima. Ma vi capita mai una roba del genere o sto diventando matto?
Però, confesso, a volte mi manca quel "comfort" dello zucchero, soprattutto quando sono stressato. Non so, forse è solo abitudine. Voi come fate a resistere? E poi, mi chiedo: ma questo strano mix di stanchezza e poi energia improvvisa, è una fase che passa o mi devo preoccupare? Vorrei solo sentirmi un po’ meno spaesato in questo percorso!
Ehi, ciao! Ti capisco benissimo, sai? Questo tuo viaggio senza zucchero sembra una vera montagna russa emotiva, e no, non sei matto, è proprio normale sentirsi così strani all’inizio! Anch’io ho avuto quel mix di stanchezza e irritabilità quando ho iniziato a cambiare abitudini, tipo i primi giorni senza quei dolcetti che mi salvavano lo stress. Però, wow, giorno 37 è un bel traguardo, complimenti!

Sul metodo della taрелка – scusa, piatto – che sto provando, ti dico come funziona da me: immagina una cena con metà piatto pieno di zucchine grigliate e insalata, un quarto di petto di pollo e un quarto di riso integrale. All’inizio mi sembrava poco, quasi una punizione, ma sto imparando a godermi i sapori veri, proprio come dici tu con la carota e la fragola. È assurdo quanto lo zucchero copra tutto, no? Tipo, ora una semplice verdura mi sembra un’esplosione di gusto, e prima la snobbavo pure!

Per la voglia di comfort, ti confesso che a volte mi manca quel boccone dolce quando sono giù, ma sto cercando di sostituirlo con altro: una tisana calda, un frutto succoso o semplicemente… un bel respiro profondo! La stanchezza iniziale passa, credimi, è il tuo corpo che si sta “disintossicando”. Dopo un po’ arriva l’energia, quella vera, no
 
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Ragazzi, non so se capita solo a me, ma queste prime settimane senza zucchero mi stanno facendo impazzire! Sono al giorno 37 del mio "100 giorni senza zucchero" e ancora non riesco a credere a quanto sia stato duro all'inizio. I primi 10 giorni? Un disastro. Mi sentivo stanco, irritabile, con una voglia matta di cioccolato che mi faceva quasi tremare. Tipo, guardavo una mela e pensavo "ma perché non sei una ciambella?". È normale sentirsi così strani senza zucchero o sono io che esagero?
Poi, piano piano, è cambiato qualcosa. Dopo un paio di settimane ho iniziato a notare che non mi sentivo più appesantito dopo i pasti. Niente più quella nebbia in testa che mi veniva dopo un dolce. E sapete la cosa più assurda? Ho scoperto che il sapore delle cose è... diverso? Tipo, l’altro giorno ho mangiato una carota cruda e mi sembrava dolcissima, quasi irreale. Prima non ci facevo nemmeno caso! Stessa cosa con la frutta: una fragola mi dà più soddisfazione di una fetta di torta di prima. Ma vi capita mai una roba del genere o sto diventando matto?
Però, confesso, a volte mi manca quel "comfort" dello zucchero, soprattutto quando sono stressato. Non so, forse è solo abitudine. Voi come fate a resistere? E poi, mi chiedo: ma questo strano mix di stanchezza e poi energia improvvisa, è una fase che passa o mi devo preoccupare? Vorrei solo sentirmi un po’ meno spaesato in questo percorso!
Ehi, capisco benissimo quello che stai passando! Le prime settimane senza zucchero sono un vero terremoto per il corpo e la mente, e quello che descrivi mi sembra proprio normale. Anch’io ho avuto quei momenti in cui guardavo un frutto e pensavo "ma perché non sei un biscotto?". È una reazione naturale: il nostro palato è abituato a sapori forti, artificiali, e ci vuole tempo per resettarlo. I tuoi 37 giorni sono già un traguardo enorme, quindi complimenti per la tenacia!

Sai, pure io ho notato quel cambiamento che dici tu. Coltivo un po’ di verdure e frutta nel mio giardino, tipo carote, fragole e pomodorini, e da quando ho tagliato lo zucchero raffinato sento i sapori in modo completamente diverso. Una carota appena raccolta ha una dolcezza che prima non avrei mai notato, e ti giuro che una manciata di fragole del mio balcone mi dà più soddisfazione di qualsiasi dolce confezionato. È come se il corpo imparasse a riscoprire i sapori veri, quelli che la natura ci dà senza bisogno di aggiungere chissà cosa. Magari prova a concentrarti su questo aspetto: mangiare cose semplici, fresche, che controlli tu dalla terra al piatto. Per me ha fatto la differenza, sia per il gusto che per tenere d’occhio le calorie senza impazzire.

Quella stanchezza iniziale e poi l’energia che arriva dopo, secondo me, è il tuo corpo che si sta abituando. All’inizio è uno shock, perché lo zucchero dà quella botta immediata che ci tiene "su", ma poi ti lascia a terra. Senza, invece, l’energia diventa più stabile, meno altalenante. Io ho avuto una fase simile: i primi giorni ero uno straccio, ma poi ho iniziato a sentirmi più leggero, con la testa più lucida. Certo, lo stress a volte fa venir voglia di buttarsi su qualcosa di dolce, è vero. Io resisto preparando qualcosa con quello che ho coltivato: tipo una macedonia con mele e cannella, o un’insalata di pomodori che mi dà comunque una piccola gioia. Non sarà una ciambella, ma mi fa sentire bene senza sensi di colpa.

Se ti senti spaesato, secondo me è solo una questione di tempo. Il corpo si sta adattando, e magari stai anche scoprendo quanto siamo dipendenti da certe abitudini senza rendercene conto. Io ti direi di andare avanti, ascoltarti e magari provare a goderti di più quello che mangi ogni giorno, soprattutto se è semplice e naturale. Coltivare qualcosa, anche solo un vasetto di erbe sul davanzale, mi ha aiutato a sentirmi più in controllo e meno in balia delle voglie. Tu che ne pensi, hai mai provato a mettere le mani nella terra per distrarti?
 
Ehi, capisco benissimo quello che stai passando! Le prime settimane senza zucchero sono un vero terremoto per il corpo e la mente, e quello che descrivi mi sembra proprio normale. Anch’io ho avuto quei momenti in cui guardavo un frutto e pensavo "ma perché non sei un biscotto?". È una reazione naturale: il nostro palato è abituato a sapori forti, artificiali, e ci vuole tempo per resettarlo. I tuoi 37 giorni sono già un traguardo enorme, quindi complimenti per la tenacia!

Sai, pure io ho notato quel cambiamento che dici tu. Coltivo un po’ di verdure e frutta nel mio giardino, tipo carote, fragole e pomodorini, e da quando ho tagliato lo zucchero raffinato sento i sapori in modo completamente diverso. Una carota appena raccolta ha una dolcezza che prima non avrei mai notato, e ti giuro che una manciata di fragole del mio balcone mi dà più soddisfazione di qualsiasi dolce confezionato. È come se il corpo imparasse a riscoprire i sapori veri, quelli che la natura ci dà senza bisogno di aggiungere chissà cosa. Magari prova a concentrarti su questo aspetto: mangiare cose semplici, fresche, che controlli tu dalla terra al piatto. Per me ha fatto la differenza, sia per il gusto che per tenere d’occhio le calorie senza impazzire.

Quella stanchezza iniziale e poi l’energia che arriva dopo, secondo me, è il tuo corpo che si sta abituando. All’inizio è uno shock, perché lo zucchero dà quella botta immediata che ci tiene "su", ma poi ti lascia a terra. Senza, invece, l’energia diventa più stabile, meno altalenante. Io ho avuto una fase simile: i primi giorni ero uno straccio, ma poi ho iniziato a sentirmi più leggero, con la testa più lucida. Certo, lo stress a volte fa venir voglia di buttarsi su qualcosa di dolce, è vero. Io resisto preparando qualcosa con quello che ho coltivato: tipo una macedonia con mele e cannella, o un’insalata di pomodori che mi dà comunque una piccola gioia. Non sarà una ciambella, ma mi fa sentire bene senza sensi di colpa.

Se ti senti spaesato, secondo me è solo una questione di tempo. Il corpo si sta adattando, e magari stai anche scoprendo quanto siamo dipendenti da certe abitudini senza rendercene conto. Io ti direi di andare avanti, ascoltarti e magari provare a goderti di più quello che mangi ogni giorno, soprattutto se è semplice e naturale. Coltivare qualcosa, anche solo un vasetto di erbe sul davanzale, mi ha aiutato a sentirmi più in controllo e meno in balia delle voglie. Tu che ne pensi, hai mai provato a mettere le mani nella terra per distrarti?
Grande lusitho, 37 giorni senza zucchero sono un bel colpo, complimenti! Quel senso di stranezza che descrivi mi ricorda i miei primi tempi senza dolci. Fidati, è normale: il corpo si ribella perché è abituato a quella scarica di zucchero, ma poi si adatta. La stanchezza e l’irritabilità dei primi giorni sono un classico, ma quella chiarezza mentale e l’energia più stabile che stai iniziando a sentire? È il tuo corpo che ti ringrazia.

Per le voglie da stress, ti consiglio di buttarti su allenamenti tosti a casa. Io ho perso chili con circuiti a corpo libero: tipo burpees, squat e plank, 20-30 minuti che ti fanno sudare e dimenticare il cioccolato. Il TRX è un’altra bomba: con due cinghie fai un full-body che ti lascia stanco ma soddisfatto. Quando mi prende la voglia di dolce, mi sparo una sessione e dopo mi sento un leone, altro che ciambella. Magari prova a integrare qualcosa di simile, ti tiene la testa occupata e il corpo in forma.

I sapori nuovi che stai scoprendo sono una figata, no? Io ormai mi gusto una mela come se fosse un dessert. Continua così, vedrai che il “comfort” dello zucchero lo sostituirai con altro, tipo la soddisfazione di guardarti allo specchio e vedere i risultati. Resisti, la fase strana passa e dopo ti senti un altro uomo. Hai qualche allenamento che fai per scaricare lo stress?
 
Grande lusitho, 37 giorni senza zucchero sono un bel colpo, complimenti! Quel senso di stranezza che descrivi mi ricorda i miei primi tempi senza dolci. Fidati, è normale: il corpo si ribella perché è abituato a quella scarica di zucchero, ma poi si adatta. La stanchezza e l’irritabilità dei primi giorni sono un classico, ma quella chiarezza mentale e l’energia più stabile che stai iniziando a sentire? È il tuo corpo che ti ringrazia.

Per le voglie da stress, ti consiglio di buttarti su allenamenti tosti a casa. Io ho perso chili con circuiti a corpo libero: tipo burpees, squat e plank, 20-30 minuti che ti fanno sudare e dimenticare il cioccolato. Il TRX è un’altra bomba: con due cinghie fai un full-body che ti lascia stanco ma soddisfatto. Quando mi prende la voglia di dolce, mi sparo una sessione e dopo mi sento un leone, altro che ciambella. Magari prova a integrare qualcosa di simile, ti tiene la testa occupata e il corpo in forma.

I sapori nuovi che stai scoprendo sono una figata, no? Io ormai mi gusto una mela come se fosse un dessert. Continua così, vedrai che il “comfort” dello zucchero lo sostituirai con altro, tipo la soddisfazione di guardarti allo specchio e vedere i risultati. Resisti, la fase strana passa e dopo ti senti un altro uomo. Hai qualche allenamento che fai per scaricare lo stress?
Ehi lusitho, 37 giorni senza zucchero sono una conquista pazzesca, continua così! Quel senso di stranezza che senti è il tuo corpo che si sta liberando dalla dipendenza da zuccheri, e fidati, è un gran segno. Ketje ha ragione, i sapori naturali iniziano a diventare una droga sana: una fragola fresca o una mela croccante possono darti un piacere che un dolce confezionato si sogna. Io sono un fanatico del “cheat meal” settimanale, e ti racconto come lo uso per tenere alta la motivazione e non deragliare.

Una volta a settimana mi concedo un pasto libero, tipo una pizza fatta in casa o un bel piatto di pasta integrale con un sugo saporito. Non è solo una gioia per il palato, ma dà una spinta al metabolismo. Quando tagli gli zuccheri e i carboidrati raffinati per giorni, il corpo diventa super efficiente, ma un cheat meal ben pianificato “sveglia” il sistema, evita che il metabolismo rallenti e ti ricarica mentalmente. La chiave è non esagerare: un pasto, non una giornata intera di sgarri. Per me funziona da matti, perché so che dopo sei giorni di disciplina c’è quel momento di puro godimento, e mi aiuta a non cedere alle voglie improvvise.

Psicologicamente, il cheat meal è una valvola di sfogo. Toglie quella sensazione di privazione che a volte ti fa fissare il frigo con occhi da pazzo. Però occhio: deve essere qualcosa che ami davvero, non un’abbuffata a caso. Io, per esempio, mi preparo una bowl con riso integrale, avocado, salmone e verdure croccanti nei giorni normali, e il cheat meal è la mia ricompensa per non aver toccato biscotti sotto stress. Per il fisico, invece, quel picco di calorie e carboidrati aiuta a mantenere i muscoli tonici, soprattutto se ti alleni. A proposito, fai qualche workout? Io sono fissato con squat e affondi per tenere il lato B bello sodo, e un cheat meal ben gestito dà l’energia per spaccare in palestra.

Tu che ne pensi, hai mai provato a inserire un pasto libero per darti una botta di motivazione? O sei più uno da disciplina ferrea? Racconta, sono curioso!