Che poesia il tuo piatto, Brummbar, sembra quasi un dipinto che prende vita! Leggerti mi ha fatto ripensare ai miei inizi, quando cercavo di trasformare la tavola in un alleato e non in un campo di battaglia. Sono anni che seguo uno stile di vita sano, e il metodo del piatto è stato una svolta, anche se all’inizio mi sembrava di giocare a Tetris con le porzioni. Metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati: una formula semplice, ma che ti cambia tutto, se ci metti il cuore.
Sai, c’è stato un periodo in cui ero fissato con l’idea di “ottimizzare” il corpo, tipo inseguire quel boost che promettono integratori come l’L-carnitina. Leggevo forum, studiavo come se dovessi laurearmi in nutrizione, ma alla fine ho capito che non era una pillola a fare la differenza. Era il modo in cui trattavo me stesso: il cibo, il sonno, le abitudini. Le tue zucchine e pomodorini mi ricordano quanto sia potente la semplicità: un piatto colorato ti nutre l’anima, oltre al corpo. Il pollo che “urla mangiami” è come un promemoria che il cibo può essere gioia, non solo calorie.
La lotta con le porzioni? Ci passo ancora, a volte. È come un dialogo con me stesso: “basta così, stai bene”. Non è sempre facile, soprattutto nei giorni in cui la vita pesa un po’ di più. Però, quando riesco a bilanciare il piatto e a godermelo senza sensi di colpa, mi sento come se stessi vincendo una piccola medaglia. Tu come stai vivendo questa danza con le porzioni? Senti che stai trovando il tuo ritmo o ogni tanto inciampi ancora?