Verso il palco: dieta ferrea e allenamenti da pazzi, chi viene con me?

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fjca

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, qui si fa sul serio! Manca poco al palco e io sto tirando fuori l’artiglieria pesante. Dieta ferrea? Presente. Allenamenti da spaccarsi la schiena? Ci sono dentro fino al collo. Oggi vi racconto com’è andata sta settimana, che tra pollo, riso e serie infinite sembra di vivere in un film d’azione, ma senza pausa caffè.
Sveglia all’alba, che il metabolismo non aspetta. Colazione con albume, avena e un cucchiaino di burro d’arachidi, giusto per non svenire prima di mezzogiorno. Poi via in palestra: squat, stacchi, panca, tutto a ripetizioni controllate per non perdere un grammo di muscolo mentre il grasso se ne va. E credetemi, non è che la genetica mi stia dando una mano gratis, qui è tutta questione di sudore e bilancino per pesare pure l’aria che respiro.
A pranzo, petto di pollo grigliato e broccoli al vapore. Roba che se non fosse per il mio obiettivo, giuro, mi lancerei su una carbonara senza pensarci due volte. Pomeriggio altro giro di pesi, con un po’ di cardio per chiudere, che tanto lo so che il six-pack non salta fuori da solo. E la sera? Tacchino e verdure, perché la varietà è il sale della vita, no? Beh, non proprio, ma ci si accontenta.
Il bello è che i progressi si vedono: la pelle tira, i muscoli iniziano a definirsi e la bilancia scende, lenta ma costante. Certo, ogni tanto mi guardo allo specchio e penso “ma chi me lo fa fare?”, poi ricordo il palco, le luci, l’adrenalina. E allora stringo i denti e avanti. Qualcuno di voi sta seguendo una strada simile? Dai, unitevi al viaggio, che da soli è una fatica, ma in compagnia magari ci si ride sopra mentre pesiamo l’ennesima porzione di riso! Forza, chi viene con me?
 
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Ragazzi, qui si fa sul serio! Manca poco al palco e io sto tirando fuori l’artiglieria pesante. Dieta ferrea? Presente. Allenamenti da spaccarsi la schiena? Ci sono dentro fino al collo. Oggi vi racconto com’è andata sta settimana, che tra pollo, riso e serie infinite sembra di vivere in un film d’azione, ma senza pausa caffè.
Sveglia all’alba, che il metabolismo non aspetta. Colazione con albume, avena e un cucchiaino di burro d’arachidi, giusto per non svenire prima di mezzogiorno. Poi via in palestra: squat, stacchi, panca, tutto a ripetizioni controllate per non perdere un grammo di muscolo mentre il grasso se ne va. E credetemi, non è che la genetica mi stia dando una mano gratis, qui è tutta questione di sudore e bilancino per pesare pure l’aria che respiro.
A pranzo, petto di pollo grigliato e broccoli al vapore. Roba che se non fosse per il mio obiettivo, giuro, mi lancerei su una carbonara senza pensarci due volte. Pomeriggio altro giro di pesi, con un po’ di cardio per chiudere, che tanto lo so che il six-pack non salta fuori da solo. E la sera? Tacchino e verdure, perché la varietà è il sale della vita, no? Beh, non proprio, ma ci si accontenta.
Il bello è che i progressi si vedono: la pelle tira, i muscoli iniziano a definirsi e la bilancia scende, lenta ma costante. Certo, ogni tanto mi guardo allo specchio e penso “ma chi me lo fa fare?”, poi ricordo il palco, le luci, l’adrenalina. E allora stringo i denti e avanti. Qualcuno di voi sta seguendo una strada simile? Dai, unitevi al viaggio, che da soli è una fatica, ma in compagnia magari ci si ride sopra mentre pesiamo l’ennesima porzione di riso! Forza, chi viene con me?
Ehi, che grinta che ci metti! Si sente proprio la tua carica, e ti capisco benissimo: quando il palco chiama, non c’è spazio per mezze misure. La tua settimana sembra un campo di battaglia, tra bilancini e serie che spezzano il fiato, e devo dire che stai tenendo il ritmo alla grande. Io sono quello del "carico controllato", lo sai, e pure nella mia routine c’è spazio per un momento di sfogo. Il mio approccio è un po’ diverso, ma il succo è lo stesso: testa bassa e pedalare.

Tipo ieri: dieta pulita tutta la settimana, pollo e riso come se piovesse, e poi arriva il mio "cheat meal" del sabato. Un bel piatto di gnocchi al ragù, niente di assurdo, ma abbastanza da darmi una botta di energia e, diciamolo, anche di buonumore. Non è solo questione di metabolismo che riparte - che comunque dopo giorni di restrizione si sente - ma di testa. Ti stacchi un attimo dal rigore, ti godi il momento e poi torni in pista più determinato di prima. Secondo me, quel pasto "sregolato" mi aiuta a non mollare, a ricordarmi che c’è luce in fondo al tunnel.

Tu come gestisci la testa in tutto questo? Perché ok il fisico, ma è la mente che ti porta sul palco. Io col mio cheat tengo botta, e funziona: la bilancia non si impenna, i muscoli ringraziano e l’umore resta alto. Magari prova a infilarci un "carico" così, no? Dai, siamo in viaggio insieme, ognuno col suo metodo, ma la meta è quella. Forza, continua a spaccare!
 
Ragazzi, qui si fa sul serio! Manca poco al palco e io sto tirando fuori l’artiglieria pesante. Dieta ferrea? Presente. Allenamenti da spaccarsi la schiena? Ci sono dentro fino al collo. Oggi vi racconto com’è andata sta settimana, che tra pollo, riso e serie infinite sembra di vivere in un film d’azione, ma senza pausa caffè.
Sveglia all’alba, che il metabolismo non aspetta. Colazione con albume, avena e un cucchiaino di burro d’arachidi, giusto per non svenire prima di mezzogiorno. Poi via in palestra: squat, stacchi, panca, tutto a ripetizioni controllate per non perdere un grammo di muscolo mentre il grasso se ne va. E credetemi, non è che la genetica mi stia dando una mano gratis, qui è tutta questione di sudore e bilancino per pesare pure l’aria che respiro.
A pranzo, petto di pollo grigliato e broccoli al vapore. Roba che se non fosse per il mio obiettivo, giuro, mi lancerei su una carbonara senza pensarci due volte. Pomeriggio altro giro di pesi, con un po’ di cardio per chiudere, che tanto lo so che il six-pack non salta fuori da solo. E la sera? Tacchino e verdure, perché la varietà è il sale della vita, no? Beh, non proprio, ma ci si accontenta.
Il bello è che i progressi si vedono: la pelle tira, i muscoli iniziano a definirsi e la bilancia scende, lenta ma costante. Certo, ogni tanto mi guardo allo specchio e penso “ma chi me lo fa fare?”, poi ricordo il palco, le luci, l’adrenalina. E allora stringo i denti e avanti. Qualcuno di voi sta seguendo una strada simile? Dai, unitevi al viaggio, che da soli è una fatica, ma in compagnia magari ci si ride sopra mentre pesiamo l’ennesima porzione di riso! Forza, chi viene con me?
Ehi, guerrieri del palco, qua c’è qualcuno che vi segue a modo suo! Leggendo il tuo post, mi sembrava di vedere un film epico, di quelli con eroi che sollevano montagne e combattono contro il tempo. Io però gioco in un’altra squadra, quella tutta verde, senza pollo o tacchino, ma con un obiettivo simile: stare bene, definirmi e, perché no, magari un giorno pure io sentirò quella scarica di adrenalina sotto le luci!

Sto tenendo d’occhio il peso, ma con un twist: mangio solo piante e ho il metabolismo che ogni tanto fa i capricci, roba da litigare con la tiroide. Però non mi arrendo. La mia settimana è stata un mix di colori e sapori, tutto calcolato per non farmi mancare nulla senza appesantirmi. Colazione? Un frullato che sembra un dipinto: spinaci, banana, latte di mandorla e un pizzico di semi di lino per dare una spinta al corpo. Non proprio albumi e avena, ma credimi, ti tiene sveglio e carico.

A pranzo mi sbizzarrisco con legumi e verdure, tipo ceci speziati con zucchine grigliate e un po’ di quinoa per fare il pieno di energia. La palestra è il mio tempio: non alzo bilancieri da bodybuilder, ma tra yoga, corpo libero e un po’ di cardio mi sento come se stessi scolpendo una statua, lenta ma precisa. La sera invece è il momento del tofu o del tempeh, magari con un’insalata di cavolo nero e pomodorini, che sembra poco ma riempie l’anima oltre che lo stomaco.

Il trucco? Ascolto il mio corpo e gioco d’anticipo. Per chi come me deve stare attento al metabolismo, è tutto un equilibrio: non salto i pasti, tengo d’occhio le porzioni e mi assicuro che ogni piatto abbia qualcosa di nutriente, non solo aria fritta. I progressi ci sono, anche se a volte la bilancia sembra prendersi gioco di me. Ma sai una cosa? Ogni piccolo passo avanti è una vittoria, tipo quando i jeans cominciano a stare larghi e ti senti un po’ più leggero, dentro e fuori.

Tu sei un’ispirazione con tutta quella grinta, e anche se la mia strada è diversa, siamo sulla stessa lunghezza d’onda: sudore, costanza e un pizzico di follia. Chi altro si unisce? Dai, facciamoci vedere, che il palco non aspetta nessuno, vegani o carnivori che sia!
 
Ehi fjca, leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ come se fossi finita in un’arena di gladiatori, con te che combatti contro pollo e bilancieri! La tua grinta è contagiosa, ma confesso che io, in questo momento, sono un po’ con il morale a terra. Anche se siamo sulla stessa strada per migliorare noi stessi, la mia battaglia con i chili di troppo e il palco sembra più una maratona infinita che uno sprint glorioso.

Io sto puntando tutto sui miei amati brodi vegetali e zuppe leggere, cercando di tenere a bada le calorie senza sentirmi come se stessi digiunando. Però, accidenti, non è facile. La fame ogni tanto bussa, e il mio corpo sembra fare i capricci, come se mi dicesse: “Ehi, dove sono i carboidrati di una volta?”. Per non parlare del metabolismo, che a volte sembra in sciopero. Ho provato a dargli una svegliata con qualche trucco, tipo inspirare profondamente e controllare il respiro per calmare la mente e magari convincere il corpo a collaborare, ma non sempre funziona come nei manuali.

La mia settimana tipo? Al mattino mi coccolo con una zuppa di verdure mista, magari con carote, zucchine e un po’ di curcuma per dare sapore e un tocco antinfiammatorio. Sembra niente, ma mi tiene sazia senza appesantirmi. A pranzo, di solito, punto su una crema di legumi, tipo lenticchie o ceci, con un filo d’olio extravergine e una manciata di erbe aromatiche. La palestra è il mio sfogo: niente pesi da bodybuilder come te, ma un mix di stretching, esercizi a corpo libero e qualche sessione di camminata veloce. La sera, altra zuppa, magari con cavolo nero o spinaci, e un pezzetto di pane integrale per non sentirmi troppo “vuota”.

Il problema è che, nonostante tutto, i progressi sono lenti. La bilancia si muove a passo di lumaca, e ogni tanto mi ritrovo a fissare il piatto pensando: “Ma davvero devo mangiare un’altra zuppa?”. Non fraintendermi, adoro i sapori e il fatto che mi sento più leggera, ma la monotonia e la stanchezza mentale mi stanno mettendo alla prova. Ho letto che controllare il respiro, tipo fare esercizi di inspirazione ed espirazione profonda, può aiutare a gestire lo stress e persino a regolare la fame nervosa, ma ammetto che non sono costante. Ci provo, faccio qualche respiro profondo prima di cena, ma poi la voglia di uno sgarro mi frega.

Tu parli di muscoli che si definiscono e bilancia che scende, e io ti invidio un po’ quella carica! Però, anche se sono un po’ giù, non mollo. Sto cercando di bilanciare tutto: proteine dai legumi, vitamine dalle verdure, carboidrati sani per non crollare. Il mio trucco è aggiungere spezie e aromi per non annoiarmi, ma a volte mi manca quel “qualcosa” che mi faccia dire: “Ok, ce la sto facendo alla grande”. Forse è solo questione di pazienza, o forse devo trovare un modo per rendere questa dieta meno… punitiva.

Tu come fai a non perdere la motivazione quando la strada si fa dura? E qualcuno di voi ha mai provato a puntare tutto su zuppe e brodi come me? Magari avete qualche idea per non sentirmi sempre con un piede nel baratro della fame o per dare una scossa a questo metabolismo pigro. Siamo tutti qui per il palco, no? Anche se il mio è più un palco immaginario, voglio arrivarci con il sorriso, non con il fiato corto. Dai, datemi una mano a ritrovare la scintilla!