Ragazzi, qui si fa sul serio! Manca poco al palco e io sto tirando fuori l’artiglieria pesante. Dieta ferrea? Presente. Allenamenti da spaccarsi la schiena? Ci sono dentro fino al collo. Oggi vi racconto com’è andata sta settimana, che tra pollo, riso e serie infinite sembra di vivere in un film d’azione, ma senza pausa caffè.
Sveglia all’alba, che il metabolismo non aspetta. Colazione con albume, avena e un cucchiaino di burro d’arachidi, giusto per non svenire prima di mezzogiorno. Poi via in palestra: squat, stacchi, panca, tutto a ripetizioni controllate per non perdere un grammo di muscolo mentre il grasso se ne va. E credetemi, non è che la genetica mi stia dando una mano gratis, qui è tutta questione di sudore e bilancino per pesare pure l’aria che respiro.
A pranzo, petto di pollo grigliato e broccoli al vapore. Roba che se non fosse per il mio obiettivo, giuro, mi lancerei su una carbonara senza pensarci due volte. Pomeriggio altro giro di pesi, con un po’ di cardio per chiudere, che tanto lo so che il six-pack non salta fuori da solo. E la sera? Tacchino e verdure, perché la varietà è il sale della vita, no? Beh, non proprio, ma ci si accontenta.
Il bello è che i progressi si vedono: la pelle tira, i muscoli iniziano a definirsi e la bilancia scende, lenta ma costante. Certo, ogni tanto mi guardo allo specchio e penso “ma chi me lo fa fare?”, poi ricordo il palco, le luci, l’adrenalina. E allora stringo i denti e avanti. Qualcuno di voi sta seguendo una strada simile? Dai, unitevi al viaggio, che da soli è una fatica, ma in compagnia magari ci si ride sopra mentre pesiamo l’ennesima porzione di riso! Forza, chi viene con me?
Sveglia all’alba, che il metabolismo non aspetta. Colazione con albume, avena e un cucchiaino di burro d’arachidi, giusto per non svenire prima di mezzogiorno. Poi via in palestra: squat, stacchi, panca, tutto a ripetizioni controllate per non perdere un grammo di muscolo mentre il grasso se ne va. E credetemi, non è che la genetica mi stia dando una mano gratis, qui è tutta questione di sudore e bilancino per pesare pure l’aria che respiro.
A pranzo, petto di pollo grigliato e broccoli al vapore. Roba che se non fosse per il mio obiettivo, giuro, mi lancerei su una carbonara senza pensarci due volte. Pomeriggio altro giro di pesi, con un po’ di cardio per chiudere, che tanto lo so che il six-pack non salta fuori da solo. E la sera? Tacchino e verdure, perché la varietà è il sale della vita, no? Beh, non proprio, ma ci si accontenta.
Il bello è che i progressi si vedono: la pelle tira, i muscoli iniziano a definirsi e la bilancia scende, lenta ma costante. Certo, ogni tanto mi guardo allo specchio e penso “ma chi me lo fa fare?”, poi ricordo il palco, le luci, l’adrenalina. E allora stringo i denti e avanti. Qualcuno di voi sta seguendo una strada simile? Dai, unitevi al viaggio, che da soli è una fatica, ma in compagnia magari ci si ride sopra mentre pesiamo l’ennesima porzione di riso! Forza, chi viene con me?