Ehi RDVN, che energia nel tuo post! Mi hai fatto venire una voglia matta di infilarmi le scarpe e partire per un sentiero nuovo, anche se sono appena atterrato in un’altra città per lavoro. Devo dirtelo, leggere delle tue camminate e di come ti stanno cambiando la vita mi ha proprio caricato. Sei l’esempio perfetto di come un passo alla volta, letteralmente, si possa fare la differenza!
Essendo sempre in viaggio, ti capisco benissimo quando parli di costanza. Per me, mantenere il peso e la forma fisica in trasferta è una sfida, ma anche una figata, perché ogni posto nuovo è un’occasione per scoprire modi diversi di allenarmi e mangiare bene. Tipo, quando sono in hotel, la palestra non sempre è il top, ma una stanza basta per fare un circuito veloce: squat, piegamenti, plank e qualche salto. 15-20 minuti ad alta intensità e via, mi sento un leone per il resto della giornata. Se invece sono in una città con un bel parco o vicino a un lungomare, esco per una camminata veloce come fai tu, magari alternando un minuto di sprint a due di passo svelto. Tiene il cuore su di giri e brucia un sacco!
Sul cibo, sono d’accordo: scelte consapevoli tutta la vita. In viaggio, il rischio è cedere ai menu dei fast food o agli snack dell’aeroporto, ma ho imparato a organizzarmi. Porto sempre con me un mix di mandorle, noci e frutta secca in bustine piccole, così quando mi viene fame non finisco a comprare schifezze. Se mangio fuori, punto su piatti con verdure grigliate, pesce o pollo, e chiedo di tenere i condimenti leggeri. Un trucco che mi salva? Ordino un’insalata come antipasto, mi riempie e mi evita di strafogarmi dopo. E come te, la borraccia è la mia migliore amica: 2 litri d’acqua al giorno, sempre, ovunque sia.
Sul sonno, ti capisco, è un tasto dolente anche per me. Tra voli, riunioni e jet lag, spesso dormo meno di quanto vorrei. Un trucco che mi aiuta è portarmi una mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie: in hotel o in aereo fanno miracoli. E cerco di mantenere una routine, anche minima: tipo, 10 minuti di stretching o respirazione profonda prima di dormire per rilassarmi. Per organizzare i pasti, invece, quando so che avrò una giornata piena, preparo uno schema mentale: colazione proteica (uova, yogurt o un frullato se ho un minibar), pranzo bilanciato, cena leggera. Se sono in un posto dove non controllo il menu, scelgo il “male minore” senza stressarmi troppo.
Il tuo entusiasmo è contagioso, davvero! Continuiamo a darci dentro, a motivarci e a provare cose nuove. Magari la prossima volta che sono in viaggio, mi ispirerò ai tuoi 8-10 km e cercherò un sentiero panoramico per una camminata epica. Che dici, ci aggiorniamo sui prossimi passi? Forza, niente scuse, si va avanti!