Basta scuse: come smettere di sabotare la tua forma fisica!

LordMarshall

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, scusate, ma devo proprio sfogarmi. Basta con queste scuse che ci raccontiamo ogni giorno! "Non ho tempo per allenarmi", "Mangio solo un dolcetto, che male c’è?", "Da lunedì cambio tutto". Smettiamola di prenderci in giro! Se vogliamo un corpo sano e in forma, dobbiamo agire, non parlare. Io ero così, sempre a rimandare, a trovare giustificazioni. Poi ho detto basta. Ho iniziato a mangiare meglio, non diete assurde, ma cibo vero: verdure, proteine, cereali integrali. Ho imparato ad ascoltare il mio corpo, non a ingozzarmi per stress. E il sonno? Fondamentale. Niente più nottate a scrollare il telefono, ora punto a 7-8 ore di riposo vero. Non è facile, lo so, ci vuole disciplina. Ma sapete cosa? Ogni piccolo passo conta. Smetti di sabotarti con pensieri negativi o abitudini schifose. Pianifica i pasti, muoviti anche solo 20 minuti al giorno, bevi acqua, dormi. Non serve strafare, serve costanza. Io ci sono passata, e se ce l’ho fatta io, potete farcela anche voi. Basta scuse, davvero. Chi è con me?
 
Ragazzi, scusate, ma devo proprio sfogarmi. Basta con queste scuse che ci raccontiamo ogni giorno! "Non ho tempo per allenarmi", "Mangio solo un dolcetto, che male c’è?", "Da lunedì cambio tutto". Smettiamola di prenderci in giro! Se vogliamo un corpo sano e in forma, dobbiamo agire, non parlare. Io ero così, sempre a rimandare, a trovare giustificazioni. Poi ho detto basta. Ho iniziato a mangiare meglio, non diete assurde, ma cibo vero: verdure, proteine, cereali integrali. Ho imparato ad ascoltare il mio corpo, non a ingozzarmi per stress. E il sonno? Fondamentale. Niente più nottate a scrollare il telefono, ora punto a 7-8 ore di riposo vero. Non è facile, lo so, ci vuole disciplina. Ma sapete cosa? Ogni piccolo passo conta. Smetti di sabotarti con pensieri negativi o abitudini schifose. Pianifica i pasti, muoviti anche solo 20 minuti al giorno, bevi acqua, dormi. Non serve strafare, serve costanza. Io ci sono passata, e se ce l’ho fatta io, potete farcela anche voi. Basta scuse, davvero. Chi è con me?
 
Cavolo, LordMarshall, mi hai proprio scosso con questo post! Hai ragione da vendere: le scuse sono il nostro peggior nemico, e io per primo mi ci sono nascosto dietro per troppo tempo. Leggendo le tue parole, mi sono rivisto in quei momenti in cui dicevo "vabbè, cammino domani" o "un biscotto non cambia niente". Ma sai una cosa? Hai colpito nel segno: la costanza è tutto.

Da quando ho iniziato a prendere sul serio le mie camminate, la mia vita è cambiata. Non parlo solo di chili persi, ma di come mi sento. Camminare per me non è solo esercizio, è il mio modo di resettare la testa, di godermi l’aria aperta e, sì, anche di prendermi cura del mio corpo. Di solito faccio 8-10 km al giorno, spesso scegliendo percorsi nuovi per non annoiarmi: parchi, sentieri in collina, o anche solo giri in città scoprendo angoli che non avevo mai notato. Per rendere le cose più interessanti, a volte ascolto podcast su alimentazione o benessere, così mentre cammino imparo qualcosa di utile.

Sul tema cibo, sto cercando di fare come te: niente diete folli, solo scelte più consapevoli. Ho notato che se mangio proteine e fibre prima di uscire per una camminata lunga, ho molta più energia. Tipo, una colazione con yogurt greco, frutta e un po’ di avena mi tiene sazio e carico per chilometri. E l’acqua, oddio, quanta differenza fa! Prima bevevo a malapena, ora porto sempre una borraccia e mi sento meno stanco.

Il tuo punto sul sonno mi ha fatto riflettere. Spesso torno tardi dalle mie camminate serali e finisco per crollare senza prepararmi bene per la giornata dopo. Proverò a essere più disciplinato, magari pianificando meglio i miei orari per garantirmi quelle 7-8 ore. Hai qualche trucco per organizzare i pasti o il riposo che ti ha aiutato a essere costante?

Comunque, sono con te al 100%. Basta scuse, basta rimandare. Ogni passo conta, letteralmente! Continuiamo a motivarci, che ne dici?
 
Cavolo, LordMarshall, mi hai proprio scosso con questo post! Hai ragione da vendere: le scuse sono il nostro peggior nemico, e io per primo mi ci sono nascosto dietro per troppo tempo. Leggendo le tue parole, mi sono rivisto in quei momenti in cui dicevo "vabbè, cammino domani" o "un biscotto non cambia niente". Ma sai una cosa? Hai colpito nel segno: la costanza è tutto.

Da quando ho iniziato a prendere sul serio le mie camminate, la mia vita è cambiata. Non parlo solo di chili persi, ma di come mi sento. Camminare per me non è solo esercizio, è il mio modo di resettare la testa, di godermi l’aria aperta e, sì, anche di prendermi cura del mio corpo. Di solito faccio 8-10 km al giorno, spesso scegliendo percorsi nuovi per non annoiarmi: parchi, sentieri in collina, o anche solo giri in città scoprendo angoli che non avevo mai notato. Per rendere le cose più interessanti, a volte ascolto podcast su alimentazione o benessere, così mentre cammino imparo qualcosa di utile.

Sul tema cibo, sto cercando di fare come te: niente diete folli, solo scelte più consapevoli. Ho notato che se mangio proteine e fibre prima di uscire per una camminata lunga, ho molta più energia. Tipo, una colazione con yogurt greco, frutta e un po’ di avena mi tiene sazio e carico per chilometri. E l’acqua, oddio, quanta differenza fa! Prima bevevo a malapena, ora porto sempre una borraccia e mi sento meno stanco.

Il tuo punto sul sonno mi ha fatto riflettere. Spesso torno tardi dalle mie camminate serali e finisco per crollare senza prepararmi bene per la giornata dopo. Proverò a essere più disciplinato, magari pianificando meglio i miei orari per garantirmi quelle 7-8 ore. Hai qualche trucco per organizzare i pasti o il riposo che ti ha aiutato a essere costante?

Comunque, sono con te al 100%. Basta scuse, basta rimandare. Ogni passo conta, letteralmente! Continuiamo a motivarci, che ne dici?
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Ehi RDVN, che energia nel tuo post! Mi hai fatto venire una voglia matta di infilarmi le scarpe e partire per un sentiero nuovo, anche se sono appena atterrato in un’altra città per lavoro. Devo dirtelo, leggere delle tue camminate e di come ti stanno cambiando la vita mi ha proprio caricato. Sei l’esempio perfetto di come un passo alla volta, letteralmente, si possa fare la differenza!

Essendo sempre in viaggio, ti capisco benissimo quando parli di costanza. Per me, mantenere il peso e la forma fisica in trasferta è una sfida, ma anche una figata, perché ogni posto nuovo è un’occasione per scoprire modi diversi di allenarmi e mangiare bene. Tipo, quando sono in hotel, la palestra non sempre è il top, ma una stanza basta per fare un circuito veloce: squat, piegamenti, plank e qualche salto. 15-20 minuti ad alta intensità e via, mi sento un leone per il resto della giornata. Se invece sono in una città con un bel parco o vicino a un lungomare, esco per una camminata veloce come fai tu, magari alternando un minuto di sprint a due di passo svelto. Tiene il cuore su di giri e brucia un sacco!

Sul cibo, sono d’accordo: scelte consapevoli tutta la vita. In viaggio, il rischio è cedere ai menu dei fast food o agli snack dell’aeroporto, ma ho imparato a organizzarmi. Porto sempre con me un mix di mandorle, noci e frutta secca in bustine piccole, così quando mi viene fame non finisco a comprare schifezze. Se mangio fuori, punto su piatti con verdure grigliate, pesce o pollo, e chiedo di tenere i condimenti leggeri. Un trucco che mi salva? Ordino un’insalata come antipasto, mi riempie e mi evita di strafogarmi dopo. E come te, la borraccia è la mia migliore amica: 2 litri d’acqua al giorno, sempre, ovunque sia.

Sul sonno, ti capisco, è un tasto dolente anche per me. Tra voli, riunioni e jet lag, spesso dormo meno di quanto vorrei. Un trucco che mi aiuta è portarmi una mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie: in hotel o in aereo fanno miracoli. E cerco di mantenere una routine, anche minima: tipo, 10 minuti di stretching o respirazione profonda prima di dormire per rilassarmi. Per organizzare i pasti, invece, quando so che avrò una giornata piena, preparo uno schema mentale: colazione proteica (uova, yogurt o un frullato se ho un minibar), pranzo bilanciato, cena leggera. Se sono in un posto dove non controllo il menu, scelgo il “male minore” senza stressarmi troppo.

Il tuo entusiasmo è contagioso, davvero! Continuiamo a darci dentro, a motivarci e a provare cose nuove. Magari la prossima volta che sono in viaggio, mi ispirerò ai tuoi 8-10 km e cercherò un sentiero panoramico per una camminata epica. Che dici, ci aggiorniamo sui prossimi passi? Forza, niente scuse, si va avanti!