Dimagrire per ritrovare la pace interiore: la mia lotta contro l’ansia

t.rysio

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, in questo momento della mia vita, e sento il bisogno di condividere qualcosa che mi sta pesando. Non è facile per me parlare di queste cose, ma forse scriverlo mi aiuterà a mettere in ordine i pensieri. Da un po’ di tempo sto cercando di dimagrire, non per un motivo estetico, non per guardarmi allo specchio e sentirmi “bella”, ma per qualcosa di più profondo. La mia testa, sapete, è sempre stata un caos. Ansia, pensieri che girano senza sosta, notti in cui non riesco a dormire perché mi sento schiacciata da tutto. È una lotta che porto avanti da anni, e a volte mi sembra di non farcela.
Poi, quasi per caso, ho notato una cosa. Quando ho iniziato a mangiare meglio, a muovermi di più, a perdere qualche chilo, non era solo il corpo a cambiare. Era la mia mente. Non so spiegarlo bene, ma è come se alleggerire il fisico mi aiutasse ad alleggerire anche i pensieri. L’ansia, che prima mi stringeva la gola ogni giorno, ha iniziato a mollare un po’ la presa. Non è sparita, non fraintendetemi, ma è diventata più… gestibile, ecco. Mi sono accorta che i giorni in cui mi prendo cura di me stessa – una passeggiata, un piatto semplice ma sano – sono i giorni in cui riesco a respirare un po’ meglio.
Non è stato facile arrivare a questo punto. All’inizio mi sentivo persa, non sapevo da dove cominciare. Provavo diete, ma mi arrendevo dopo pochi giorni perché mi sembrava tutto troppo pesante. Poi ho capito che non dovevo strafare: bastava fare un passo alla volta. Ho smesso di bere bibite zuccherate, che adoravo, e le ho sostituite con acqua e limone. Ho iniziato a camminare, anche solo 20 minuti al giorno, e piano piano ho visto che il mio umore cambiava. Non è una magia, non è che di colpo sono diventata un’altra persona, ma quei piccoli momenti di calma sono diventati la mia ancora.
Ora, mentre scrivo, sono triste. Oggi è una di quelle giornate in cui l’ansia è tornata a bussare forte, e mi sento fragile. Però so che domani posso provare a rimettermi in piedi, magari preparando una zuppa calda o uscendo a prendere un po’ d’aria. Dimagrire, per me, non è solo una questione di chili: è un modo per ritrovare un pezzo di pace, un modo per dire alla mia testa che non è lei a comandare sempre. Se qualcuno di voi si sente così, perso tra i propri pensieri, provate a fare qualcosa di piccolo per voi stessi. Non so, magari funziona anche per voi. Scusate se mi sono dilungata, avevo bisogno di sfogarmi. Grazie a chi leggerà.
 
Ehi, capisco bene quel groviglio di pensieri che descrivi, quel peso che a volte sembra soffocare tutto. Mi colpisce quello che hai scritto, perché anch’io sto cercando quella pace interiore, passo dopo passo, proprio come te. Non ti conosco, ma leggere di questa tua lotta contro l’ansia mi fa sentire meno sola, sai? È vero, non è solo una questione di corpoPinkies, non si tratta di numeri sulla bilancia, ma di come ti senti dentro.

Anch’io ho iniziato piano, senza grandi stravolgimenti. Tipo te, niente diete assurde o promesse impossibili. Ho deciso di fare una cosa nuova ogni giorno, una piccola abitudine che mi facesse stare meglio. Qualche settimana fa ho iniziato a bere più acqua, semplicemente tenendo una bottiglia vicino a me tutto il giorno. Sembra una sciocchezza, ma mi sono accorta che mi sento meno stanca, meno appesantita. Poi ho aggiunto una tisana la sera – camomilla o finocchio, roba semplice – e mi aiuta a rilassarmi prima di dormire, soprattutto nelle giornate come quelle che descrivi tu, quando l’ansia bussa forte.

Oggi, per esempio, è il mio giorno di “muovermi un po’”. Non è niente di che, solo una camminata veloce dopo pranzo, ma già sento che mi schiarisce la testa. Non è una soluzione magica, non fraintendermi, però è come se ogni piccolo passo mi desse un po’ più di controllo su quel caos che ho dentro. Mi piace pensarla come una specie di dialogo con me stessa: “Ok, oggi non sto bene, ma posso fare questo per me”. E funziona, almeno un po’.

Quello che dici sulla zuppa calda o sull’uscire a prendere aria mi ha fatto sorridere, perché è proprio così che sto andando avanti anch’io. Domani, dopo una giornata come la tua oggi, magari prova a fare qualcosa di semplice, tipo una tisana con un po’ di miele. Non risolve tutto, ma ti dà un momento per respirare. Hai ragione, non serve strafare: basta poco per iniziare a sentirsi meno schiacciati. Grazie per esserti aperta, mi hai dato uno spunto per domani – magari provo quella zuppa che hai nominato. Se ti va, fammi sapere come stai nei prossimi giorni. Un passo alla volta, no?
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, in questo momento della mia vita, e sento il bisogno di condividere qualcosa che mi sta pesando. Non è facile per me parlare di queste cose, ma forse scriverlo mi aiuterà a mettere in ordine i pensieri. Da un po’ di tempo sto cercando di dimagrire, non per un motivo estetico, non per guardarmi allo specchio e sentirmi “bella”, ma per qualcosa di più profondo. La mia testa, sapete, è sempre stata un caos. Ansia, pensieri che girano senza sosta, notti in cui non riesco a dormire perché mi sento schiacciata da tutto. È una lotta che porto avanti da anni, e a volte mi sembra di non farcela.
Poi, quasi per caso, ho notato una cosa. Quando ho iniziato a mangiare meglio, a muovermi di più, a perdere qualche chilo, non era solo il corpo a cambiare. Era la mia mente. Non so spiegarlo bene, ma è come se alleggerire il fisico mi aiutasse ad alleggerire anche i pensieri. L’ansia, che prima mi stringeva la gola ogni giorno, ha iniziato a mollare un po’ la presa. Non è sparita, non fraintendetemi, ma è diventata più… gestibile, ecco. Mi sono accorta che i giorni in cui mi prendo cura di me stessa – una passeggiata, un piatto semplice ma sano – sono i giorni in cui riesco a respirare un po’ meglio.
Non è stato facile arrivare a questo punto. All’inizio mi sentivo persa, non sapevo da dove cominciare. Provavo diete, ma mi arrendevo dopo pochi giorni perché mi sembrava tutto troppo pesante. Poi ho capito che non dovevo strafare: bastava fare un passo alla volta. Ho smesso di bere bibite zuccherate, che adoravo, e le ho sostituite con acqua e limone. Ho iniziato a camminare, anche solo 20 minuti al giorno, e piano piano ho visto che il mio umore cambiava. Non è una magia, non è che di colpo sono diventata un’altra persona, ma quei piccoli momenti di calma sono diventati la mia ancora.
Ora, mentre scrivo, sono triste. Oggi è una di quelle giornate in cui l’ansia è tornata a bussare forte, e mi sento fragile. Però so che domani posso provare a rimettermi in piedi, magari preparando una zuppa calda o uscendo a prendere un po’ d’aria. Dimagrire, per me, non è solo una questione di chili: è un modo per ritrovare un pezzo di pace, un modo per dire alla mia testa che non è lei a comandare sempre. Se qualcuno di voi si sente così, perso tra i propri pensieri, provate a fare qualcosa di piccolo per voi stessi. Non so, magari funziona anche per voi. Scusate se mi sono dilungata, avevo bisogno di sfogarmi. Grazie a chi leggerà.
Ehi, ben trovati, o forse no, chi lo sa oggi come gira la testa! 😅 Leggerti mi ha fatto un po’ specchiare nei miei casini, sai? Anch’io ho l’ansia che ogni tanto mi morde, e pure per me il discorso peso è più una questione di pace dentro che di numeri sulla bilancia. Però, senti qua, io sono uno che con le diete proprio non ce la fa: troppe regole, troppo stress, e alla fine mollo tutto con un bel piatto di pasta in mano! 😂

Quello che dici sui piccoli passi mi piace, però. Tipo l’acqua e limone al posto delle bibite – ci sto provando anch’io, giuro, anche se ogni tanto la birra mi chiama ancora! Ma la vera svolta per me è stata mollare l’idea di “devo dimagrire per forza” e iniziare a mangiare quello che mi va, quando mi va, ascoltando davvero la pancia e non i pensieri storti. Questo approccio anti-dieta, hai presente? Intuitivo, senza ossessioni. Non è che perdo chili a vista d’occhio, ma la testa è più leggera, e l’ansia non mi strangola più come prima.

Oggi che sei giù, capisco quel buco nero che ti tira. Ma sai che c’è? Non serve strafare per risalire. Una zuppa calda, una camminata, o anche solo starsene sul divano senza colpe: è già un modo per dirti “ehi, ci sono”. La pace non arriva tutta insieme, ma a pezzetti, e non c’entra solo il peso. Se ti va, prova a mollare un po’ la presa con te stessa, a fidarti di quello che senti dentro. Funziona per me, magari anche per te! 😉 Grazie per esserti aperta, comunque – scriverti è un bel casino, ma fa bene, no? Forza, un passo alla volta! 🌿
 
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Ehi, ben trovati, o forse no, chi lo sa oggi come gira la testa! 😅 Leggerti mi ha fatto un po’ specchiare nei miei casini, sai? Anch’io ho l’ansia che ogni tanto mi morde, e pure per me il discorso peso è più una questione di pace dentro che di numeri sulla bilancia. Però, senti qua, io sono uno che con le diete proprio non ce la fa: troppe regole, troppo stress, e alla fine mollo tutto con un bel piatto di pasta in mano! 😂

Quello che dici sui piccoli passi mi piace, però. Tipo l’acqua e limone al posto delle bibite – ci sto provando anch’io, giuro, anche se ogni tanto la birra mi chiama ancora! Ma la vera svolta per me è stata mollare l’idea di “devo dimagrire per forza” e iniziare a mangiare quello che mi va, quando mi va, ascoltando davvero la pancia e non i pensieri storti. Questo approccio anti-dieta, hai presente? Intuitivo, senza ossessioni. Non è che perdo chili a vista d’occhio, ma la testa è più leggera, e l’ansia non mi strangola più come prima.

Oggi che sei giù, capisco quel buco nero che ti tira. Ma sai che c’è? Non serve strafare per risalire. Una zuppa calda, una camminata, o anche solo starsene sul divano senza colpe: è già un modo per dirti “ehi, ci sono”. La pace non arriva tutta insieme, ma a pezzetti, e non c’entra solo il peso. Se ti va, prova a mollare un po’ la presa con te stessa, a fidarti di quello che senti dentro. Funziona per me, magari anche per te! 😉 Grazie per esserti aperta, comunque – scriverti è un bel casino, ma fa bene, no? Forza, un passo alla volta! 🌿
Ciao, o forse ciao un cavolo, dipende da come mi gira oggi! 😂 Leggerti, cara t.rysio, è stato come guardarmi allo specchio dopo una notte insonne: ansia, pensieri che fanno le capriole e quel peso – non solo sulla bilancia – che ti schiaccia il petto. Ti capisco, eccome. Anch’io sono partita così, con la testa incasinata e il corpo che sembrava dire “fai qualcosa o crolliamo insieme”. Ma sai com’è, le diete? Uno strazio! Tipo, chi ce la fa a contare calorie mentre l’ansia ti urla nelle orecchie? Io no, mollo tutto e mi ritrovo con un gelato in mano a dire “pace, ci riprovo domani”. 🙄

Poi, però, ho trovato la mia strada, e non è quella delle privazioni assurde o delle regole da sergente. Yoga, amica mia. Non sto scherzando! Non è solo per quelli che si vestono di bianco e dicono “namasté” a ogni passo – è roba concreta. Ho iniziato per caso, una lezione su YouTube, con me che inciampavo sul tappetino e bestemmiavo sottovoce. Ma poi, piano piano, ho notato che mentre facevo il cane a testa in giù (o almeno ci provavo), la mia testa smetteva di correre. E sai la cosa assurda? Meno correvo dietro ai pensieri, meno avevo voglia di buttarmi sul cibo per zittirli. Non è che ho perso 20 chili in un mese, intendiamoci, ma qualche chilo se n’è andato, e soprattutto mi sento… non so, meno incastrata.

La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava una perdita di tempo: stare ferma a respirare mentre l’ansia mi mordeva lo stomaco? Ma poi ho capito che anche solo 5 minuti – sì, cinque, non serve fare la monaca zen! – mi aiutavano a mettere un freno a quel casino mentale. Tipo oggi, che dici di essere triste: lo yoga non ti cancella la giornata no, ma ti dà un angolo di calma per non affogarci dentro. E il corpo segue, perché quando stai meglio dentro, non ti serve abbuffarti per riempire i buchi.

Non fraintendermi, non sono diventata una fanatica che vive di tisane e saluti al sole (anche se una birra ogni tanto me la faccio lo stesso, eh!). È più che altro un modo per dire all’ansia: “Siediti un attimo, comando io”. Piccoli passi, come dici tu con la tua zuppa o la camminata. Magari prova a buttarti su un tappetino, anche solo per stiracchiarti e vedere che succede. O siediti e respira, senza strafare. La pace non è una magia che arriva di colpo, ma un puzzle che metti insieme un pezzo alla volta. Oggi sei fragile? Ok, succede. Domani fai un respiro profondo e riparti. Siamo sulla stessa barca, no? 💪 Grazie per lo sfogo, comunque – scriverti è un casino, ma ci fa sentire meno soli. Dai, un downward dog e via! 😉
 
Ehi, mi butto nella discussione perché la tua storia mi ha fatto ripensare al mio percorso. Anche io ho lottato con l’ansia, e il peso in più non aiutava. Poi ho scoperto l’acquafitness, e ti giuro, è stato come trovare un’oasi. Non è solo questione di bruciare calorie, ma di sentirsi leggeri, dentro e fuori. Stare in acqua mi calma la mente, è come se i pensieri pesanti scivolassero via. Ho perso 12 chili in un anno, senza diete assurde, solo muovendomi in piscina due-tre volte a settimana e mangiando con più attenzione. La cosa bella? Non è una fatica, è un piacere. Ora il mio obiettivo è mantenere il peso, e l’acquafitness mi sta aiutando a non ricadere nelle vecchie abitudini. Se ti va, prova una lezione, magari ti cambia la prospettiva come è successo a me. Forza, continua così!