La mia esperienza con il coaching online: pro, contro e consulenze regolari

Dedo4ef0

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a chiacchierare di bilanciamenti e obiettivi"? Sono nel mezzo del mio percorso con un coach online e un nutrizionista a distanza, e devo dire che l’esperienza ha i suoi alti e bassi. Vi racconto com’è andata finora, con qualche dettaglio sulle consulenze regolari che sto seguendo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, mi collego da casa quando mi va e ho sempre accesso a un piano personalizzato. Il mio coach mi manda workout da fare, spesso con spiegazioni chiare, e il nutrizionista mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie abitudini alimentari senza farmi sentire in gabbia. Le consulenze, che faccio ogni due settimane via video, sono un momento utile per fare il punto: mi pesano, mi misurano (o meglio, mi faccio misurare io e mando i dati), e mi danno feedback su cosa sta funzionando o no. Mi piace che mi tengano d’occhio, mi dà una spinta a non mollare, soprattutto nei giorni in cui la motivazione è sottozero.
Poi ci sono i contro, perché non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano diretto: un trainer in palestra ti corregge al volo se sbagli un movimento, mentre online devi stare attentissimo a non fare errori da solo. Le videochiamate possono essere utili, ma non sempre riescono a sostituire una presenza fisica. E poi, diciamocelo, serve una disciplina di ferro: nessuno ti corre dietro se salti un giorno, e la tentazione di sgarrare è sempre lì. Un altro punto è la connessione: se salta la linea durante una consulenza, perdi tempo e concentrazione.
Le consulenze regolari sono il cuore del programma. Di solito durano una quarantina di minuti: si parla di progressi, ostacoli, e si aggiustano dieta o allenamenti se serve. Ultimamente, per esempio, abbiamo rivisto le porzioni perché mi sentivo troppo stanca, e il nutrizionista mi ha suggerito di aumentare un po’ i carboidrati. Il coach invece mi sta spingendo a migliorare la costanza, perché ho avuto un mese altalenante. Non è sempre facile aprirsi su come mi sento, ma sto imparando che essere sincera aiuta loro a darmi consigli più mirati.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà ma ti chiede responsabilità. Per me sta funzionando, anche se ogni tanto mi manca quel "dai, ce la fai!" detto di persona. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a chiacchierare di bilanciamenti e obiettivi"? Sono nel mezzo del mio percorso con un coach online e un nutrizionista a distanza, e devo dire che l’esperienza ha i suoi alti e bassi. Vi racconto com’è andata finora, con qualche dettaglio sulle consulenze regolari che sto seguendo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, mi collego da casa quando mi va e ho sempre accesso a un piano personalizzato. Il mio coach mi manda workout da fare, spesso con spiegazioni chiare, e il nutrizionista mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie abitudini alimentari senza farmi sentire in gabbia. Le consulenze, che faccio ogni due settimane via video, sono un momento utile per fare il punto: mi pesano, mi misurano (o meglio, mi faccio misurare io e mando i dati), e mi danno feedback su cosa sta funzionando o no. Mi piace che mi tengano d’occhio, mi dà una spinta a non mollare, soprattutto nei giorni in cui la motivazione è sottozero.
Poi ci sono i contro, perché non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano diretto: un trainer in palestra ti corregge al volo se sbagli un movimento, mentre online devi stare attentissimo a non fare errori da solo. Le videochiamate possono essere utili, ma non sempre riescono a sostituire una presenza fisica. E poi, diciamocelo, serve una disciplina di ferro: nessuno ti corre dietro se salti un giorno, e la tentazione di sgarrare è sempre lì. Un altro punto è la connessione: se salta la linea durante una consulenza, perdi tempo e concentrazione.
Le consulenze regolari sono il cuore del programma. Di solito durano una quarantina di minuti: si parla di progressi, ostacoli, e si aggiustano dieta o allenamenti se serve. Ultimamente, per esempio, abbiamo rivisto le porzioni perché mi sentivo troppo stanca, e il nutrizionista mi ha suggerito di aumentare un po’ i carboidrati. Il coach invece mi sta spingendo a migliorare la costanza, perché ho avuto un mese altalenante. Non è sempre facile aprirsi su come mi sento, ma sto imparando che essere sincera aiuta loro a darmi consigli più mirati.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà ma ti chiede responsabilità. Per me sta funzionando, anche se ogni tanto mi manca quel "dai, ce la fai!" detto di persona. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Ehi, ben trovati, o forse meglio dire "tutti a rapporto con la bilancia"? La tua esperienza con il coaching online mi ha fatto pensare a come sto portando avanti il mio approccio con il metodo della ta-relka – sì, lo so, suona strano in italiano, ma ormai lo chiamo così. Divido il piatto a occhio: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Non è sempre stato facile, ti capisco bene quando parli di disciplina d’acciaio. All’inizio mi sembrava di impazzire a pesare tutto mentalmente, ma ora ci sto prendendo la mano.

Io non ho un coach online, però mi sono fatta un po’ da guida da sola, scattando foto ai miei piatti per vedere se sto rispettando le proporzioni. Tipo ieri: zucchine grigliate che occupavano mezza porzione, un pezzo di pollo magro per le proteine e un po’ di riso integrale per i carboidrati. Niente di gourmet, ma funziona. Il trucco è stato abituarmi piano piano: prima riempivo il piatto come un maiale, ora sto imparando a non strafare. È una lotta contro me stessa, soprattutto quando lo stress mi urla "mangia tutto quello che trovi".

Sul contatto umano che manca, ti do ragione. A volte mi piacerebbe un nutrizionista che mi dica in faccia "brava, continua così", invece di dovermelo dire da sola davanti allo specchio. Però il metodo della ta-relka mi sta aiutando a non crollare, anche nei giorni in cui vorrei solo pizza. Tu come gestisci quei momenti in cui la testa ti rema contro? Le consulenze ti danno una spinta vera o è più un controllo di routine?
 
Ehi, pronti a fare due chiacchiere senza bilancia sotto mano? La tua storia con il coaching online mi ha fatto riflettere su come sto cercando di tenere la rotta con il mio approccio minimalista. Niente coach o piani complicati per me, ma un sistema che mi sta salvando: il trucco del “piatto furbo”. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma è tipo quello che chiami ta-relka, solo che io lo faccio ancora più semplice: guardo il piatto e mi assicuro che ci sia tanto colore (verdure), un po’ di proteine e un pizzico di carboidrati. Non peso niente, vado a occhio, e questo mi ha tolto un sacco di stress.

Per esempio, oggi a pranzo ho messo insieme un’insalata di spinaci e pomodorini, un uovo sodo e una fettina di pane integrale. Non è da chef stellato, ma mi riempie senza appesantirmi. Il segreto, almeno per me, è stato iniziare con piccoli cambiamenti: prima aggiungevo solo più verdure, poi ho iniziato a ridurre le porzioni di pasta o riso. Non fraintendermi, ogni tanto la voglia di una carbonara mi travolge, ma sto imparando a non farmi prendere dal panico se sgarrò. Bevo un bicchiere d’acqua con un goccio di limone, respiro, e riparto.

Sul discorso del contatto umano, ti capisco al 100%. A volte mi manca qualcuno che mi dia una pacca sulla spalla o che mi dica “ehi, stai andando bene”. Farsi da coach da soli è liberante, ma anche un po’ solitario. Per questo sto pensando di unirmi a un gruppo di camminate qui vicino, niente di intenso, giusto per muovermi e chiacchierare con qualcuno che ha i miei stessi obiettivi. Tu come fai a non perderti d’animo? Le consulenze online ti aiutano davvero a sentirti “vista” o sono più un promemoria per rimanere in pista? E quando ti senti giù, c’è qualche trucco che usi per non mollare tutto? Io, per dire, mi premio con una tisana bella fresca al limone quando riesco a rispettare il mio piatto furbo per qualche giorno di fila. Sembra una sciocchezza, ma mi dà un piccolo boost!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a chiacchierare di bilanciamenti e obiettivi"? Sono nel mezzo del mio percorso con un coach online e un nutrizionista a distanza, e devo dire che l’esperienza ha i suoi alti e bassi. Vi racconto com’è andata finora, con qualche dettaglio sulle consulenze regolari che sto seguendo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, mi collego da casa quando mi va e ho sempre accesso a un piano personalizzato. Il mio coach mi manda workout da fare, spesso con spiegazioni chiare, e il nutrizionista mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie abitudini alimentari senza farmi sentire in gabbia. Le consulenze, che faccio ogni due settimane via video, sono un momento utile per fare il punto: mi pesano, mi misurano (o meglio, mi faccio misurare io e mando i dati), e mi danno feedback su cosa sta funzionando o no. Mi piace che mi tengano d’occhio, mi dà una spinta a non mollare, soprattutto nei giorni in cui la motivazione è sottozero.
Poi ci sono i contro, perché non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano diretto: un trainer in palestra ti corregge al volo se sbagli un movimento, mentre online devi stare attentissimo a non fare errori da solo. Le videochiamate possono essere utili, ma non sempre riescono a sostituire una presenza fisica. E poi, diciamocelo, serve una disciplina di ferro: nessuno ti corre dietro se salti un giorno, e la tentazione di sgarrare è sempre lì. Un altro punto è la connessione: se salta la linea durante una consulenza, perdi tempo e concentrazione.
Le consulenze regolari sono il cuore del programma. Di solito durano una quarantina di minuti: si parla di progressi, ostacoli, e si aggiustano dieta o allenamenti se serve. Ultimamente, per esempio, abbiamo rivisto le porzioni perché mi sentivo troppo stanca, e il nutrizionista mi ha suggerito di aumentare un po’ i carboidrati. Il coach invece mi sta spingendo a migliorare la costanza, perché ho avuto un mese altalenante. Non è sempre facile aprirsi su come mi sento, ma sto imparando che essere sincera aiuta loro a darmi consigli più mirati.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà ma ti chiede responsabilità. Per me sta funzionando, anche se ogni tanto mi manca quel "dai, ce la fai!" detto di persona. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Ehi, che bella condivisione! Il tuo racconto mi ha fatto proprio pensare al mio percorso con un coach online. La libertà di gestire tutto da casa è top, vero? Io adoro non dover correre in palestra, però concordo: la disciplina è tutto. Sul controllo delle porzioni, anche a me hanno fatto un mezzo restyling della dieta, tipo bilanciare meglio i pasti per non crollare di energia. Le consulenze via video sono utili, ma a volte vorrei un coach che mi dica "occhio, quella porzione è un po’ generosa!" di persona. Tu come fai a restare super costante? Spiffera qualche trucco!