Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a chiacchierare di bilanciamenti e obiettivi"? Sono nel mezzo del mio percorso con un coach online e un nutrizionista a distanza, e devo dire che l’esperienza ha i suoi alti e bassi. Vi racconto com’è andata finora, con qualche dettaglio sulle consulenze regolari che sto seguendo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, mi collego da casa quando mi va e ho sempre accesso a un piano personalizzato. Il mio coach mi manda workout da fare, spesso con spiegazioni chiare, e il nutrizionista mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie abitudini alimentari senza farmi sentire in gabbia. Le consulenze, che faccio ogni due settimane via video, sono un momento utile per fare il punto: mi pesano, mi misurano (o meglio, mi faccio misurare io e mando i dati), e mi danno feedback su cosa sta funzionando o no. Mi piace che mi tengano d’occhio, mi dà una spinta a non mollare, soprattutto nei giorni in cui la motivazione è sottozero.
Poi ci sono i contro, perché non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano diretto: un trainer in palestra ti corregge al volo se sbagli un movimento, mentre online devi stare attentissimo a non fare errori da solo. Le videochiamate possono essere utili, ma non sempre riescono a sostituire una presenza fisica. E poi, diciamocelo, serve una disciplina di ferro: nessuno ti corre dietro se salti un giorno, e la tentazione di sgarrare è sempre lì. Un altro punto è la connessione: se salta la linea durante una consulenza, perdi tempo e concentrazione.
Le consulenze regolari sono il cuore del programma. Di solito durano una quarantina di minuti: si parla di progressi, ostacoli, e si aggiustano dieta o allenamenti se serve. Ultimamente, per esempio, abbiamo rivisto le porzioni perché mi sentivo troppo stanca, e il nutrizionista mi ha suggerito di aumentare un po’ i carboidrati. Il coach invece mi sta spingendo a migliorare la costanza, perché ho avuto un mese altalenante. Non è sempre facile aprirsi su come mi sento, ma sto imparando che essere sincera aiuta loro a darmi consigli più mirati.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà ma ti chiede responsabilità. Per me sta funzionando, anche se ogni tanto mi manca quel "dai, ce la fai!" detto di persona. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, mi collego da casa quando mi va e ho sempre accesso a un piano personalizzato. Il mio coach mi manda workout da fare, spesso con spiegazioni chiare, e il nutrizionista mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie abitudini alimentari senza farmi sentire in gabbia. Le consulenze, che faccio ogni due settimane via video, sono un momento utile per fare il punto: mi pesano, mi misurano (o meglio, mi faccio misurare io e mando i dati), e mi danno feedback su cosa sta funzionando o no. Mi piace che mi tengano d’occhio, mi dà una spinta a non mollare, soprattutto nei giorni in cui la motivazione è sottozero.
Poi ci sono i contro, perché non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano diretto: un trainer in palestra ti corregge al volo se sbagli un movimento, mentre online devi stare attentissimo a non fare errori da solo. Le videochiamate possono essere utili, ma non sempre riescono a sostituire una presenza fisica. E poi, diciamocelo, serve una disciplina di ferro: nessuno ti corre dietro se salti un giorno, e la tentazione di sgarrare è sempre lì. Un altro punto è la connessione: se salta la linea durante una consulenza, perdi tempo e concentrazione.
Le consulenze regolari sono il cuore del programma. Di solito durano una quarantina di minuti: si parla di progressi, ostacoli, e si aggiustano dieta o allenamenti se serve. Ultimamente, per esempio, abbiamo rivisto le porzioni perché mi sentivo troppo stanca, e il nutrizionista mi ha suggerito di aumentare un po’ i carboidrati. Il coach invece mi sta spingendo a migliorare la costanza, perché ho avuto un mese altalenante. Non è sempre facile aprirsi su come mi sento, ma sto imparando che essere sincera aiuta loro a darmi consigli più mirati.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà ma ti chiede responsabilità. Per me sta funzionando, anche se ogni tanto mi manca quel "dai, ce la fai!" detto di persona. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?