Beh, eccomi qui a condividere qualche pensiero su questa eterna diatriba tra allenamenti a casa e palestra, senza troppi giri di parole o dogmi da seguire. Ognuno dovrebbe fare quello che funziona per il proprio corpo e la propria testa, punto. Non c’è una verità assoluta, né un tempio sacro da venerare, che sia il bilanciere della palestra o il tappetino in salotto.
Io, per esempio, ho iniziato a fare tutto a casa durante un periodo in cui non avevo né tempo né voglia di iscrivermi in palestra. Mi sono arrangiato con quello che avevo: un paio di manubri, una sbarra per trazioni attaccata alla porta e un po’ di spazio libero. All’inizio pensavo che mi mancasse l’atmosfera motivante della palestra, quelle luci al neon, gli specchi ovunque, la musica a tutto volume. Ma sai una cosa? Dopo un po’ ho capito che quella roba era più una distrazione che un aiuto. A casa comando io: decido io quando, come e quanto spingere. Se voglio fare 5 serie di squat e poi crollare sul divano a riprendere fiato, lo faccio. Nessun istruttore che mi guarda storto, nessun altro che occupa la panca quando ne ho più bisogno.
Certo, la palestra ha i suoi lati positivi: attrezzature più varie, pesi pesanti se cerchi davvero di spingerti al limite, e magari anche un po’ di competizione sana che ti spinge a dare di più. Ma è anche vero che spesso diventa un posto pieno di regole non scritte, di giudizi, di gente che si sente superiore perché solleva più kg di te. E poi, parliamoci chiaro, quante volte hai pagato l’abbonamento e ci sei andato sì e no due volte al mese? A casa, invece, non hai scuse: il tuo corpo, le tue regole, il tuo spazio. Se vuoi fare una sessione di 20 minuti o due ore, nessuno ti giudica.
L’importante, secondo me, è non cadere nell’idea che uno sia meglio dell’altro in assoluto. Se ti alleni a casa, non significa che sei meno serio o meno dedicato. Se vai in palestra, non significa che sei più forte o più in forma. È tutto relativo, dipende da quello che hai a disposizione, da quanto sei costante e da come il tuo corpo risponde. Io, per esempio, ho notato che a casa riesco a concentrarmi di più sulle sensazioni, sui movimenti, senza il rumore di fondo della palestra. Ma se un giorno deciderò di tornare in palestra, non sarà perché “devo” o perché è “la cosa giusta”. Sarà solo perché in quel momento mi va.
Alla fine, l’unico dogma che conta è ascoltare se stessi. Il resto sono chiacchiere. Tu cosa ne pensi? Hai provato entrambe le opzioni o hai trovato la tua dimensione? Sono curioso di sapere come la vedi tu, senza filtri.
Io, per esempio, ho iniziato a fare tutto a casa durante un periodo in cui non avevo né tempo né voglia di iscrivermi in palestra. Mi sono arrangiato con quello che avevo: un paio di manubri, una sbarra per trazioni attaccata alla porta e un po’ di spazio libero. All’inizio pensavo che mi mancasse l’atmosfera motivante della palestra, quelle luci al neon, gli specchi ovunque, la musica a tutto volume. Ma sai una cosa? Dopo un po’ ho capito che quella roba era più una distrazione che un aiuto. A casa comando io: decido io quando, come e quanto spingere. Se voglio fare 5 serie di squat e poi crollare sul divano a riprendere fiato, lo faccio. Nessun istruttore che mi guarda storto, nessun altro che occupa la panca quando ne ho più bisogno.
Certo, la palestra ha i suoi lati positivi: attrezzature più varie, pesi pesanti se cerchi davvero di spingerti al limite, e magari anche un po’ di competizione sana che ti spinge a dare di più. Ma è anche vero che spesso diventa un posto pieno di regole non scritte, di giudizi, di gente che si sente superiore perché solleva più kg di te. E poi, parliamoci chiaro, quante volte hai pagato l’abbonamento e ci sei andato sì e no due volte al mese? A casa, invece, non hai scuse: il tuo corpo, le tue regole, il tuo spazio. Se vuoi fare una sessione di 20 minuti o due ore, nessuno ti giudica.
L’importante, secondo me, è non cadere nell’idea che uno sia meglio dell’altro in assoluto. Se ti alleni a casa, non significa che sei meno serio o meno dedicato. Se vai in palestra, non significa che sei più forte o più in forma. È tutto relativo, dipende da quello che hai a disposizione, da quanto sei costante e da come il tuo corpo risponde. Io, per esempio, ho notato che a casa riesco a concentrarmi di più sulle sensazioni, sui movimenti, senza il rumore di fondo della palestra. Ma se un giorno deciderò di tornare in palestra, non sarà perché “devo” o perché è “la cosa giusta”. Sarà solo perché in quel momento mi va.
Alla fine, l’unico dogma che conta è ascoltare se stessi. Il resto sono chiacchiere. Tu cosa ne pensi? Hai provato entrambe le opzioni o hai trovato la tua dimensione? Sono curioso di sapere come la vedi tu, senza filtri.