Casa o palestra con ipotiroidismo: come sto adattando dieta e allenamenti

Krist0f

Membro
6 Marzo 2025
83
7
8
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehilà, o forse un bel "ci sono anch’io"! Ti capisco proprio, sai? L’ipotiroidismo è una bella sfida, specie alla mia età – sono una pensionata che cerca di tenersi in forma per la salute, mica per fare la modella! Anch’io sto sempre a chiedermi: meglio casa o palestra? Ti racconto come faccio io, magari ti torna utile.

A casa mi sento tranquilla. Ho i miei ritmi, che con gli anni e la stanchezza cronica non sono più quelli di una volta. Faccio camminate sul posto davanti alla tv – sì, proprio così, con un po’ di musica leggera – oppure qualche esercizio con bottiglie d’acqua al posto dei pesi. Non serve chissà che, l’importante è muovermi un pochino ogni giorno. Però, come dici tu, la motivazione è un guaio: basta un niente e mi ritrovo a sfogliare vecchie riviste invece di finire la mia “ginnastica”.

La palestra l’ho provata qualche anno fa, e devo dire che l’energia lì mi caricava. Mi piaceva guardare gli altri, mi dava una spinta. Facevo un corso di ginnastica dolce, perfetto per non strafare. Ma tra il viaggio e i giorni in cui mi sento un cencio, alla fine ho lasciato. Ora sto pensando di tornarci, magari solo una volta a settimana, per non perdere il contatto con quel “fuoco” che a casa mi manca.

Per mangiare, cerco di andare piano ma bene. Con il metabolismo che rallenta – e con l’età non aiuta – punto su cose semplici: minestre con tanta verdura, un pezzetto di pollo o pesce, e ogni tanto una fetta di pane integrale. La zucca ultimamente è la mia passione, la metto ovunque! L’endocrinologo mi dice di non tagliare troppo, sennò mi stanco ancora di più, quindi equilibrio è la parola d’oro.

Il trucco per non mollare? Io mi dico: “Oggi faccio poco, ma lo faccio”. Se il corpo rema contro, pazienza, un passo alla volta. Tu come tieni duro? Magari hai qualche idea che mi ispira!
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, eccoci qua, un altro giorno a combattere contro il bradipo interno che l’ipotiroidismo mi ha gentilmente regalato! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Casa o palestra, il dilemma eterno di chi ha un metabolismo che sembra sempre in modalità “risparmio energetico”. Io, te lo dico subito, ho trovato la mia salvezza nei passi di danza, che sia salsa, hip-hop o un po’ di balletto improvvisato in salotto. Altro che garcinia o robe strane, qui si suda a ritmo di musica!

A casa è il mio regno, come per te. Ho trasformato il tappeto in una pista da ballo: metto su una playlist che spacca e via, 20-30 minuti di movimenti che mi fanno dimenticare la stanchezza cronica. La salsa mi scalda il cuore (e le gambe), l’hip-hop mi fa sentire una tosta, e il balletto… beh, quello è per i giorni in cui voglio illudermi di essere elegante mentre barcollo tra una piroetta e un divano. Il bello? Posso fermarmi quando la tiroide dice “basta” senza che nessuno mi guardi storto. Il brutto? Se mi distraggo, finisco a ballare col telefono in mano invece che col kettlebell. Motivazione, dove sei?

La palestra, invece, è un altro film. Ci sono andata per un po’, e devo dire che l’energia lì dentro ti trascina: i pesi che sbattono, la musica a palla, quel tizio che grugnisce sullo squat… ti senti quasi in colpa a non spingere. Ho provato un corso di danza moderna lì vicino, e ti giuro, mi sono sentita viva per un’ora intera senza pensare al mio corpo che rema contro. Però, hai ragione, il viaggio è una scocciatura, e se la giornata è di quelle “no grazie, resto a letto”, anche solo indossare le scarpe da ginnastica sembra un’Odissea. E i soldi? Lasciamo stare, che già il mio endocrinologo mi sta spillando tutto per bilanciare ‘sto caos ormonale.

Sul cibo, ti capisco al 100%. Autunno per me è zucca ovunque – zuppe, al forno, pure nei sogni – e un po’ di pollo o tacchino per tenere su i muscoli che provo a costruire ballando. I carboidrati raffinati li ho mandati a quel paese, ma un piatto di patate dolci non me lo toglie nessuno: almeno mi illudo di avere energia! Il trucco è non strafare, perché se il metabolismo è un bradipo, io non sono certo Wonder Woman.

E quindi, come mi regolo? Ballo, ovunque mi trovi. A casa è libertà, in palestra è adrenalina. Il mio trucco per non mollare? Trovare il piacere nel movimento: se sudo e mi diverto, la tiroide può pure lamentarsi quanto vuole, ma io non mi fermo. Tu che fai quando il corpo ti sabota? Hai mai provato a buttarti in una danza sfrenata invece di fissare i manubri con odio? Raccontami, dai, che qui siamo tutti sulla stessa barca che va a rilento!
 
Ciao Krist0f, o forse meglio un “ehi, ci sono anch’io” buttato lì senza troppi giri! Leggerti è stato come aprire un diario che potrei aver scritto io, ma con qualche chilo in più da smaltire e un partner che mi tiene in riga. L’ipotiroidismo è proprio un rompiscatole, vero? Quel senso di stanchezza che ti segue come un’ombra, quel metabolismo che sembra dire “tranquilla, tanto non corro”… eppure eccoci qua, a provarci lo stesso!

Io sto affrontando questa battaglia con mio marito, e ti giuro, avere un “complice” cambia tutto. A casa ci siamo organizzati tipo squadra: abbiamo un angolo con due tappetini, un paio di pesi e una corda per saltare che uso più per far scena che per altro. Lui è il tipo da “dai, alzati, facciamo 20 minuti di qualcosa”, e io sono quella che risponde “ok, ma solo se poi mi fai un tè”. Funziona, sai? Ci spingiamo a vicenda. Tipo ieri: io volevo mollare dopo cinque squat, ma lui ha messo su una playlist anni ‘80 e abbiamo finito per fare un circuito ridendo come scemi. La flessibilità di casa è oro per me, perché se la tiroide mi spegne, posso crollare sul divano senza drammi. Però, cavolo, la motivazione… a volte mi perdo a guardare reels di gatti invece di alzare i manubri!

La palestra l’abbiamo provata insieme per un mese. Lui adorava l’atmosfera – pesi che sbattono, specchi ovunque, quell’odore di sudore e ambizione – e io mi sentivo tipo “ok, forse ce la posso fare”. Abbiamo fatto un corso di zumba che mi ha gasata da morire: ballare con altra gente, con lui che mi guardava e rideva quando sbagliavo i passi, è stato un boost pazzesco. Ma poi? Stanchezza, traffico, abbonamento che costa quanto una cena fuori… e siamo tornati al nostro salotto. Però quel senso di “dobbiamo farcela insieme” ci ha tenuti uniti anche lì.

Per la dieta, lavoriamo a quattro mani col mio endocrinologo e con lui che cucina meglio di me. Autunno è zuppe di zucca a gogo – ci mette pur
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, ti capisco benissimo, sai? Anche io sono incastrata dietro una scrivania tutto il giorno, e con l’ipotiroidismo che mi rema contro pure il solo pensiero di muovermi a volte mi sfinisce. Casa o palestra? Bella domanda. Io sto provando a fare pace con entrambe, ma non è facile.

A casa mi arrangio con quello che ho: un tappetino e un paio di bottiglie d’acqua al posto dei pesi quando sono proprio pigra. Mi piace la tua idea dei workout brevi, tipo 20 minuti, perché è vero, la stanchezza è sempre lì che ti frega. Però hai ragione, la motivazione è un disastro: basta un attimo e mi ritrovo a fissare il soffitto o a controllare le email invece di finire gli esercizi. In ufficio, invece, cerco di sfruttare i momenti morti: qualche squat vicino alla sedia o un po’ di stretching mentre aspetto che il caffè si prepari. Non è granché, ma almeno mi sento meno un bradipo.

La palestra mi tenta, lo ammetto. Quel clima che ti carica, la musica alta… però tra spostamenti e abbonamento finisce che ci vado poco. E nelle giornate no, quando la tiroide mi spegne del tutto, già uscire dalla porta è una vittoria. Magari potrei provare a imitare un po’ quella vibe a casa, tipo mettermi una playlist energica e fingere di essere in un corso, chissà.

Per non mollare, io mi aggrappo alle pause pranzo: una camminata veloce intorno all’isolato, anche solo 15 minuti, mi salva la testa e il corpo. Tu come fai a tenere duro? Qualche trucco da condividere con una che lotta con lo stesso puzzle?
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? L’ipotiroidismo è come avere un peso invisibile che ti tira giù, e trovare il ritmo giusto tra casa e palestra è una lotta continua. Io sono una fan sfegatata del bodyflex, e ti dico subito perché potrebbe essere una svolta per te, soprattutto con quel metabolismo da bradipo che ci ritroviamo.
A casa hai ragione, la flessibilità è tutto. Anch’io ho i giorni in cui la stanchezza mi schiaccia, e l’idea di prendere la macchina per andare in palestra mi fa quasi arrabbiare con me stessa. Però il bodyflex lo puoi fare ovunque, non serve chissà che attrezzatura: un tappetino e via. Quelle respirazioni profonde, unite alla tensione muscolare, mi hanno aiutato a sentire il corpo più vivo, anche nelle giornate no. Non è solo stretching, è come se “svegliassi” le zone addormentate, tipo pancia e fianchi, che con l’ipotiroidismo sembrano sempre un po’ troppo comodi. Certo, la motivazione è un problema anche per me. A volte mi metto lì, faccio due esercizi e poi mi ritrovo a fissare il soffitto, ma con il bodyflex bastano 15-20 minuti per sentire che hai fatto qualcosa di concreto.
La palestra invece la vedo diversa. Quel clima ti carica, è vero, e il pilates che hai provato potrebbe essere un buon alleato. Ma sai cosa? Io ci ho messo un po’ a convincermi che non devo per forza strafare. Con il bodyflex ho imparato che meno può essere meglio: respiri giusti, movimenti mirati, e il corpo risponde senza bisogno di ammazzarsi di fatica. Se ci vai, potresti provare a integrarlo lì, magari prima o dopo il tuo corso, giusto per vedere come ti senti. Il viaggio e il costo pesano, lo so, ma se ti organizzi bene magari ne vale la pena ogni tanto.
Sul mangiare, stiamo sulla stessa lunghezza d’onda. Le zuppe sono la mia salvezza in questo periodo, e pure io sto attenta ai carboidrati che mi fanno gonfiare come un pallone. Il bodyflex mi ha dato una mano anche lì, perché lavorando sulla respirazione sento meno quella fame nervosa che ogni tanto mi prende quando il corpo sembra sabotarmi. Non è magia, intendiamoci, ma è un aiuto in più.
Il mio trucco per non mollare? Mi ripeto che non devo essere perfetta, ma costante. L’ipotiroidismo ci rema contro, è vero, però il bodyflex mi fa sentire che sto riprendendo un po’ di controllo, un respiro alla volta. Tu che ne pensi, hai mai provato qualcosa del genere? Casa o palestra, alla fine conta trovare quel qualcosa che ti fa dire “ok, ce la posso fare”. Raccontami come va!
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, compagno di viaggio nella landa dell’ipotiroidismo! Ti capisco fin troppo bene, quel puzzle di cui parli è proprio il nostro quotidiano, no? Anch’io sto cercando di trovare il mio equilibrio tra casa e palestra, e ho trasformato tutto in una specie di missione epica, come se fossi un personaggio di un gioco di ruolo. Te la butto lì, magari ti ispira.

A casa mi sento il sovrano del mio piccolo regno. Ogni allenamento è un “quest”: tipo “Sconfiggi il Drago della Fatica” con 20 minuti di yoga o “Solleva la Pietra del Destino” con i miei pesi leggeri. La flessibilità è il mio scudo: se la stanchezza mi colpisce, posso fermarmi, riposare e riprendere senza che nessuno mi guardi storto. Ogni chilo perso? Punti esperienza per il mio avatar mentale. Il problema, come dici tu, è la motivazione. Senza un “nemico” visibile, a volte mi ritrovo a combattere il Boss dello Scroll Infinito sul telefono invece di finire il mio set.

In palestra, invece, entro in modalità guerriero. L’ambiente è come un’arena: il clangore dei pesi è la mia colonna sonora, e gli altri sono alleati o avversari da superare. Ho provato a fare “missioni di gruppo” tipo pilates o sessioni con un trainer che capisce il mio metabolismo da bradipo. Mi dà una spinta, ma il viaggio per arrivarci è una side quest che richiede troppe risorse, specie nelle giornate in cui la mia energia è al livello “Principiante stanco”. E sì, il costo è un altro mostro da affrontare.

Per la dieta, anch’io seguo il sentiero stagionale: zucca, cavolo, proteine magre sono i miei “ingredienti magici”. Ho bandito i carboidrati raffinati come se fossero pozioni avvelenate, ma tengo un po’ di riso integrale o patate dolci come ricompensa per le mie imprese. Registro tutto nel mio “tomo del viandante” – un diario alimentare che mi aiuta a capire cosa funziona e cosa no. Con il metabolismo lento, è come livellare un personaggio con statistiche base bassissime: ci vuole strategia.

Il mio trucco per non mollare? Ogni settimana mi do un obiettivo, tipo “Completa 3 quest di allenamento” o “Cucina una nuova ricetta sana”. Se ci riesco, il mio personaggio “salie di livello” e mi concedo una piccola vittoria, tipo un tè speciale o un episodio della mia serie preferita. Casa mi dà libertà, palestra mi dà disciplina, ma la vera arma è rendere tutto un gioco. Tu come affronti le tue “battaglie”? Hai qualche tattica segreta da condividere?
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, mi infilo nella conversazione con un po’ di timore, ma ci provo. Anche io sto sempre a cercare il modo di far funzionare allenamenti e dieta, soprattutto per ottimizzare il peso e migliorare nelle mie passioni: corsa, nuoto e bici. L’ipotiroidismo lo capisco bene, è come avere un freno a mano tirato a metà, no? Ti leggo e mi ritrovo in tante cose.

Io sono uno che si allena tanto a casa, soprattutto quando l’energia scarseggia. Faccio sessioni brevi ma intense, tipo 30 minuti di corsa sul tapis roulant o un giro di kettlebell. Mi piace avere tutto sotto controllo, come dici tu, e non dover rendere conto a nessuno se mi fermo un attimo. Però, hai ragione, la motivazione è un problema. Basta una distrazione e mi ritrovo a guardare video di gare invece di finire il circuito.

In palestra ci vado meno, ma quando capita mi sento più “costretto” a spingere. L’ambiente aiuta, con gli altri che si allenano intorno ti viene voglia di non mollare. Una volta ho fatto una lezione di nuoto con un gruppo e mi sono sentito meno solo nel mio “puzzle”, ma poi il viaggio e i costi mi frenano. E nelle giornate storte, quelle dove il corpo urla “resta a letto”, uscire è proprio l’ultima cosa che voglio.

Per mangiare, sto attento ma senza esagerare. Con il metabolismo lento, cerco di puntare su proteine magre, tipo pollo o pesce, e verdure che mi riempiono senza appesantire, come la zucca che dici tu. I carboidrati li tengo, ma pochini: un po’ di avena prima di correre o una patata dolce dopo la bici. L’autunno aiuta, con tutte ’ste zuppe che scaldano e non pesano sulla bilancia.

Casa o palestra, ancora non lo so. A volte penso che il trucco sia alternarle, tipo ascoltare il corpo e decidere giorno per giorno. Voi come fate a non perdere la voglia? Io a volte mi sento un po’ tagliato fuori, con ’sti ritmi che non sempre seguono i miei piani da sportivo.
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Ehi, eccoci qua, pronti a chiacchierare di allenamenti e ipotiroidismo! Ti capisco benissimo, quel puzzle di energia e motivazione lo conosco fin troppo bene. Io sono una fan sfegatata del cardio, e ti dico: per me è stato una svolta. Non so se casa o palestra sia meglio per te, ma ti racconto com’è andata con me.

Quando ho iniziato, pesavo più di quanto volevo e la stanchezza della tiroide mi buttava giù. Poi ho scoperto la corsa, gli allenamenti HIIT e pure le serate a ballare con la musica a tutto volume. Altro che yoga tranquillo o pesi leggeri: io avevo bisogno di sentire il cuore che pompava e il sudore che colava! La corsa all’aperto mi dava una libertà pazzesca, tipo 30-40 minuti a buon ritmo, e l’HIIT a casa mi faceva bruciare energie in poco tempo, perfetto per le giornate storte. Ballare, invece, era il mio premio: un paio d’ore di zumba o anche solo scatenarmi in salotto mi rimettevano in sesto.

Per la palestra, ammetto che l’atmosfera mi carica. Quelle sessioni di gruppo, con la musica che ti spinge e gli altri che si danno da fare, mi facevano venir voglia di non mollare mai. Però capisco il problema del viaggio e dei costi: a volte è proprio un ostacolo, soprattutto se la tiroide ti rallenta.

Io dico: prova a buttarti sul cardio intenso, anche a casa! Non serve roba complicata, basta un po’ di spazio e una playlist che ti gasa. Magari alterna: un giorno HIIT, un giorno corri fuori, un altro balli. Sul cibo, fai bene a puntare su verdure e proteine, anche io tengo i carboidrati semplici sotto controllo, ma un piatto di patate dolci dopo un allenamento me lo godo senza sensi di colpa.

Il trucco per non mollare? Trova quello che ti fa sorridere mentre lo fai. Per me è stato il ritmo del cardio, per te potrebbe essere altro. Fammi sapere come va, sono curiosa!
 
Ehi, eccoci qua, pronti a chiacchierare di allenamenti e ipotiroidismo! Ti capisco benissimo, quel puzzle di energia e motivazione lo conosco fin troppo bene. Io sono una fan sfegatata del cardio, e ti dico: per me è stato una svolta. Non so se casa o palestra sia meglio per te, ma ti racconto com’è andata con me.

Quando ho iniziato, pesavo più di quanto volevo e la stanchezza della tiroide mi buttava giù. Poi ho scoperto la corsa, gli allenamenti HIIT e pure le serate a ballare con la musica a tutto volume. Altro che yoga tranquillo o pesi leggeri: io avevo bisogno di sentire il cuore che pompava e il sudore che colava! La corsa all’aperto mi dava una libertà pazzesca, tipo 30-40 minuti a buon ritmo, e l’HIIT a casa mi faceva bruciare energie in poco tempo, perfetto per le giornate storte. Ballare, invece, era il mio premio: un paio d’ore di zumba o anche solo scatenarmi in salotto mi rimettevano in sesto.

Per la palestra, ammetto che l’atmosfera mi carica. Quelle sessioni di gruppo, con la musica che ti spinge e gli altri che si danno da fare, mi facevano venir voglia di non mollare mai. Però capisco il problema del viaggio e dei costi: a volte è proprio un ostacolo, soprattutto se la tiroide ti rallenta.

Io dico: prova a buttarti sul cardio intenso, anche a casa! Non serve roba complicata, basta un po’ di spazio e una playlist che ti gasa. Magari alterna: un giorno HIIT, un giorno corri fuori, un altro balli. Sul cibo, fai bene a puntare su verdure e proteine, anche io tengo i carboidrati semplici sotto controllo, ma un piatto di patate dolci dopo un allenamento me lo godo senza sensi di colpa.

Il trucco per non mollare? Trova quello che ti fa sorridere mentre lo fai. Per me è stato il ritmo del cardio, per te potrebbe essere altro. Fammi sapere come va, sono curiosa!
Ehi, un saluto veloce mentre mi riprendo da una corsa! 😅 Krist0f, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio con quell’ipotiroidismo che ci complica la vita. Casa o palestra? Io sto ancora cercando di capirlo, proprio come te!

A casa mi piace la libertà, sai? Tipo accendere una candela profumata, mettere su una playlist e via con un po’ di HIIT o un massaggio con la pistola a percussione per sciogliere i muscoli. Ho provato anche qualche wrap fai-da-te con alghe o caffè – giuro, mi sento una scienziata pazza! 😂 Funzionano? Boh, forse sì, forse è solo suggestione, ma la pelle sembra più liscia e io mi sento bene. Però, come dici tu, la motivazione a volte va a farsi benedire… mi ritrovo con il telefono in mano e addio allenamento.

In palestra invece mi sento più “in riga”. Ho testato un corso con la vacuum therapy – quella roba con le ventose – e un po’ di elettrostimolazione. All’inizio ero scettica, tipo “ma davvero mi tonifica?”, ma dopo qualche sessione mi sembrava di vedere un filo di differenza. Il problema è sempre lo stesso: se la tiroide mi spegne, arrivare lì è un’Odissea.

Sul cibo ti do ragione, bilanciare è tutto. Io adoro le zuppe autunnali – zucca e curry, una bomba! – e sto attenta ai carboidrati, ma un pezzo di pane integrale con l’avocado non me lo toglie nessuno. 😋

Il mio trucco? Sperimentare! Un giorno corro, un giorno provo un massaggio strano, un altro mi butto su un’apparecchiatura nuova. Magari non tutto funziona, ma almeno non mi annoio. Tu che ne pensi, hai mai provato qualcosa di “alternativo” per spingerti un po’ avanti? Fammi sapere, dai! 💪
 
Ciao a tutti, oppure no, forse meglio un semplice "eccomi qui". Vivo con l’ipotiroidismo da anni e, credetemi, trovare il modo di allenarmi e mangiare bene è sempre una specie di puzzle. Ultimamente sto cercando di capire cosa funziona meglio per me: casa o palestra? Ve lo racconto un po’.
A casa ho il controllo totale. Posso fare esercizi quando i miei livelli di energia me lo permettono, senza sentirmi giudicata se mi fermo a riprendere fiato. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è una compagna fissa, quindi spesso preferisco workout brevi, tipo 20-30 minuti di yoga o un po’ di pesi leggeri. Ho un tappetino, qualche manubrio e un kettlebell: niente di sofisticato, ma funziona. Il problema? La motivazione. A volte mi perdo tra una serie e l’altra, magari finisco a scrollare il telefono invece di sudare.
In palestra, invece, l’atmosfera mi spinge di più. C’è il rumore dei pesi, la musica, la gente che si allena: mi sento obbligata a dare il massimo. Ho provato un corso di pilates e qualche sessione con un trainer che sa del mio problema ormonale. Mi piace, ma il viaggio per arrivarci e il costo pesano. E poi, se ho una giornata no, tipo quando la tiroide decide di rallentarmi ancora di più, uscire di casa sembra un’impresa.
Per la dieta, sto lavorando con il mio endocrinologo. Autunno per me significa zuppe calde, verdure di stagione come zucca e cavolo, e proteine magre. Ho tagliato un po’ i carboidrati raffinati perché mi gonfiano e mi fanno sentire pesante, ma non li elimino del tutto: un po’ di riso integrale o patate dolci ci stanno. La chiave è bilanciare, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e se esagero con le calorie (anche quelle “sane”) non vedo progressi.
Insomma, sto ancora sperimentando. Casa mi dà flessibilità, palestra mi dà struttura. Voi come vi regolate? Avete qualche trucco per non mollare quando il corpo sembra remare contro?
Eccomi, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio! L’ipotiroidismo è proprio un puzzle, hai ragione. Io sto provando a bilanciare casa e palestra come te. A casa mi salvo con workout corti, tipo circuiti di 15-20 minuti, perché la stanchezza è sempre in agguato. In palestra invece mi motiva l’energia di gruppo, ma se la giornata è no, non ce la faccio a uscire. Per la dieta, anch’io punto su verdure di stagione e proteine, evitando zuccheri raffinati che mi fanno gonfiare. Un trucco? Pianifico gli allenamenti la sera prima, così mi sento “impegnata” con me stessa. Tu come tieni alta la motivazione? Magari ci scambiamo qualche idea per un mini-challenge in gruppo!