Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora crede alle favole delle calorie"!
Oggi voglio proprio sfogarmi un po’ su questa mania del contare calorie quando si mangia fuori, perché, diciamocelo, non è che funzioni poi così tanto, no? Io seguo Montignac da un po’ e vi assicuro che guardare il cibo solo attraverso il numerino delle calorie è come guidare con il freno a mano tirato: arrivi da qualche parte, sì, ma a che costo?
Quando esci a mangiare, che sia una pizzeria, un ristorante o anche solo un bar, il problema non è solo "quante" calorie metti nel piatto, ma "quali" carboidrati stai scegliendo. Prendiamo una situazione classica: sei fuori, ordini una pasta al pomodoro e magari un bicchiere di vino. Con il conteggio calorie dici "ok, sto sui 500 kcal, ci sto dentro". Ma poi ti senti gonfio, stanco e la bilancia non si muove di un grammo nei giorni dopo. Perché? Perché quella pasta probabilmente era fatta con farina raffinata, un "cattivo" carboidrato con un indice glicemico altissimo che ti spara l’insulina alle stelle e ti fa accumulare grasso. Altro che deficit calorico!
Con Montignac invece vai a colpo sicuro: scegli i "buoni" carboidrati, quelli con un IG basso. Tipo? Facciamo un esempio pratico. Sei al ristorante e invece della pasta bianca prendi un piatto di lenticchie con verdure (IG sotto il 50) o magari del riso integrale se lo trovi (sempre meglio della solita polenta fritta!). Abbini una proteina magra, tipo del pesce, e stai tranquillo: non solo mangi bene, ma il tuo corpo ringrazia e i risultati si vedono nel tempo. Niente picchi di zucchero, niente fame dopo due ore, niente sensi di colpa.
Vi lascio una mini-tabella che mi porto sempre dietro quando mangio fuori, giusto per darvi un’idea:

Fatemi sapere cosa ne pensate, eh! Qualcuno di voi ha mai provato a mollare il conteggio calorie per dare una chance all’indice glicemico? Dai, confrontiamoci!

Quando esci a mangiare, che sia una pizzeria, un ristorante o anche solo un bar, il problema non è solo "quante" calorie metti nel piatto, ma "quali" carboidrati stai scegliendo. Prendiamo una situazione classica: sei fuori, ordini una pasta al pomodoro e magari un bicchiere di vino. Con il conteggio calorie dici "ok, sto sui 500 kcal, ci sto dentro". Ma poi ti senti gonfio, stanco e la bilancia non si muove di un grammo nei giorni dopo. Perché? Perché quella pasta probabilmente era fatta con farina raffinata, un "cattivo" carboidrato con un indice glicemico altissimo che ti spara l’insulina alle stelle e ti fa accumulare grasso. Altro che deficit calorico!
Con Montignac invece vai a colpo sicuro: scegli i "buoni" carboidrati, quelli con un IG basso. Tipo? Facciamo un esempio pratico. Sei al ristorante e invece della pasta bianca prendi un piatto di lenticchie con verdure (IG sotto il 50) o magari del riso integrale se lo trovi (sempre meglio della solita polenta fritta!). Abbini una proteina magra, tipo del pesce, e stai tranquillo: non solo mangi bene, ma il tuo corpo ringrazia e i risultati si vedono nel tempo. Niente picchi di zucchero, niente fame dopo due ore, niente sensi di colpa.
Vi lascio una mini-tabella che mi porto sempre dietro quando mangio fuori, giusto per darvi un’idea:
- Buoni (IG < 55): lenticchie, ceci, quinoa, pane integrale vero (non quello finto dei supermercati!), verdure crude o cotte al vapore.
- Cattivi (IG > 70): patatine fritte, pizza con farina 00, riso bianco, dolci zuccherati, birra (eh sì, anche quella!).

Fatemi sapere cosa ne pensate, eh! Qualcuno di voi ha mai provato a mollare il conteggio calorie per dare una chance all’indice glicemico? Dai, confrontiamoci!