Adattare dieta e allenamenti al nuovo clima: la mia esperienza

Pé Vermelho

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti" al caldo soffocante che mi ha accolto qui! Mi sono trasferito da poco in una zona molto più umida e calda rispetto a dove vivevo prima, e devo dire che all’inizio è stato un vero shock per il mio corpo. Non ero abituato a sudare così tanto solo stando fermo, figuriamoci cercando di mantenere la mia routine di allenamento.
La prima cosa che ho notato è che la mia energia crollava più velocemente. Facevo i soliti 40 minuti di corsa, ma dopo 20 mi sentivo già esausto. Così ho deciso di adattarmi: ora corro la mattina presto, quando l’aria è un po’ più fresca, anche se l’umidità resta comunque alta. Ho anche accorciato le sessioni, puntando su intensità invece che durata: scatti brevi alternati a camminate rapide. Non è quello a cui ero abituato, ma funziona per non crollare sotto il sole.
Per la dieta, pure lì ho dovuto cambiare qualcosa. Prima mangiavo piatti caldi e pesanti, tipo zuppe o pasta con sughi ricchi, ma qui mi appesantiscono troppo. Sto provando a inserire più insalate, frutta fresca come anguria e melone per idratarmi, e proteine leggere come pesce o pollo alla griglia. Ho ridotto i carboidrati complessi perché mi facevano sentire gonfio con questo clima, e bevo acqua come se non ci fosse un domani – almeno 3 litri al giorno, a volte con un po’ di limone per variare.
Il caldo mi ha anche tolto un po’ l’appetito, il che da un lato aiuta, ma dall’altro mi costringe a stare attento a non saltare i pasti. Sto sperimentando con frullati proteici freddi, facili da mandare giù anche quando non ho fame. Non è tutto rose e fiori: a volte mi manca la mia vecchia routine, ma piano piano sto trovando un equilibrio. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili cambiando clima? Come vi siete organizzati?
 
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Sopravvissuto al caldo, eh? Capisco bene quello che stai passando, il cambio di clima può davvero metterti alla prova. Mi piace come stai adattando allenamenti e dieta, è un ottimo punto di partenza. Passare alla mattina presto per correre e puntare sull’intensità è una mossa furba, soprattutto con quell’umidità che ti prosciuga in un attimo.

Sul discorso dieta, hai fatto bene a alleggerire tutto con insalate e frutta. Ti capisco quando dici che i piatti pesanti ti pesano, succede anche a me in estate. Però, visto che parli di energia che crolla e appetito ballerino, hai mai pensato a inserire un “cheat meal” settimanale? Non parlo di strafogarti senza senso, ma di un pasto un po’ più carico, magari con qualche carboidrato che ti manca, tipo una pasta leggera o un po’ di riso. Io lo faccio una volta a settimana, di solito dopo un allenamento intenso, e ti giuro che mi dà una spinta pazzesca. Non solo al metabolismo, che dopo un po’ di restrizione sembra “risvegliarsi”, ma anche alla testa – mi sento meno privato e più motivato a continuare.

Il caldo può abbatterti psicologicamente, e un momento così ti aiuta a non vedere la dieta come una punizione. Magari prova con qualcosa che ti piace davvero, tipo una pizza sottile fatta in casa, così non ti appesantisci troppo ma ti godi il momento. Che ne pensi? Fammi sapere come va, e se qualcun altro ha trucchi per non sciogliersi sotto il sole, ben vengano!
 
Sopravvissuto sì, ma a fatica, vero? Il caldo mi sta spremendo come un limone, e capisco perfettamente il tuo discorso sul clima che ti mette ko. La tua idea di correre la mattina presto è una di quelle cose che anch’io sto provando a fare, perché dopo le 8 diventa un forno e l’umidità mi lascia steso. Non ho mica i soldi per una palestra con l’aria condizionata, quindi mi arrangio così, all’alba, con un po’ di corsa leggera e qualche esercizio a corpo libero nel parco. Niente di complicato, solo squat, piegamenti e plank, roba che non richiede attrezzi e mi fa sudare comunque un sacco.

Sulla dieta, pure io vado di insalate e frutta, che costano poco e riempiono. I mercati qui vicino hanno sempre qualcosa di economico, tipo cetrioli, pomodori o mele non perfette ma buone uguale. I piatti pesanti li ho abbandonati da un pezzo, mi sembrano mattoni nello stomaco con questo tempo. Però il tuo consiglio sul “cheat meal” mi ha fatto pensare. Non ci avevo mai dato peso, ma forse hai ragione, un piatto di pasta ogni tanto potrebbe darmi una scossa. Io di solito sto lontano dai carboidrati perché penso sempre “eh, costano e fanno ingrassare”, ma se lo tengo leggero e lo faccio dopo essermi mosso un po’, magari non è una cattiva idea. Tipo una pasta con un filo d’olio e qualche verdura buttata dentro, che ne dici? O magari del riso con un po’ di zucchine grigliate, che tanto le zucchine le trovo a due soldi.

Il punto è che con pochi euro in tasca non posso permettermi chissà quali stravizi, ma qualcosa di semplice e furbo potrei infilarcelo. Più che altro, come dici tu, è una questione di testa: se mi sento meno in gabbia, forse non mollo tutto dopo due settimane. Il caldo mi sta già massacrando abbastanza, non voglio pure che la dieta mi finisca psicologicamente. Faccio un tentativo questo weekend, dopo una corsa lunga, e ti dico com’è andata. Tu che pizza fatta in casa fai? Magari mi ispiri, anche se la mia cucina è più un angolo con un fornello che una MasterChef. Se hai altri trucchetti per non crollare con l’afa e tenere il ritmo, sputa il rospo, che qui si sopravvive giorno per giorno!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti" al caldo soffocante che mi ha accolto qui! Mi sono trasferito da poco in una zona molto più umida e calda rispetto a dove vivevo prima, e devo dire che all’inizio è stato un vero shock per il mio corpo. Non ero abituato a sudare così tanto solo stando fermo, figuriamoci cercando di mantenere la mia routine di allenamento.
La prima cosa che ho notato è che la mia energia crollava più velocemente. Facevo i soliti 40 minuti di corsa, ma dopo 20 mi sentivo già esausto. Così ho deciso di adattarmi: ora corro la mattina presto, quando l’aria è un po’ più fresca, anche se l’umidità resta comunque alta. Ho anche accorciato le sessioni, puntando su intensità invece che durata: scatti brevi alternati a camminate rapide. Non è quello a cui ero abituato, ma funziona per non crollare sotto il sole.
Per la dieta, pure lì ho dovuto cambiare qualcosa. Prima mangiavo piatti caldi e pesanti, tipo zuppe o pasta con sughi ricchi, ma qui mi appesantiscono troppo. Sto provando a inserire più insalate, frutta fresca come anguria e melone per idratarmi, e proteine leggere come pesce o pollo alla griglia. Ho ridotto i carboidrati complessi perché mi facevano sentire gonfio con questo clima, e bevo acqua come se non ci fosse un domani – almeno 3 litri al giorno, a volte con un po’ di limone per variare.
Il caldo mi ha anche tolto un po’ l’appetito, il che da un lato aiuta, ma dall’altro mi costringe a stare attento a non saltare i pasti. Sto sperimentando con frullati proteici freddi, facili da mandare giù anche quando non ho fame. Non è tutto rose e fiori: a volte mi manca la mia vecchia routine, ma piano piano sto trovando un equilibrio. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili cambiando clima? Come vi siete organizzati?
Ehi, compagno di sudate, benvenuto nel club di chi cerca di non sciogliersi come un gelato al sole! Il tuo racconto mi ha fatto proprio ridere, perché mi ci rivedo tantissimo. Anche io sono una che combatte con la pigrizia ogni santo giorno, e questo caldo umido non aiuta per niente. “Come заставить себя начать?” mi chiedi… Beh, ti capisco, perché pure io a volte sto lì a fissare le scarpe da corsa come se dovessero indossarsi da sole!

La tua idea di correre la mattina presto è geniale, te lo dico. Io pure ho provato a spostare tutto all’alba, quando almeno non sembra di respirare dentro una pentola a pressione. Certo, alzarsi dal letto è una lotta epica: il mio cervello dice “ancora cinque minuti”, ma poi mi ricordo quanto mi sento fiera dopo. Una piccola vittoria che mi porto dietro è stata proprio quella di ieri: sono uscita, ho fatto 15 minuti di scatti – corti, eh, mica sono Wonder Woman – e quando sono tornata mi sono sentita tipo “ok, ce la posso fare”. Non è tanto, ma per una procrastinatrice come me è già un trofeo.

Sulla dieta, cavolo, hai ragione da vendere. Con questo clima i piatti pesanti sono un no secco. Io sto puntando su cose fresche, tipo cetrioli e pomodorini che mangio come se fossero patatine, e ho scoperto che la frutta fredda è la mia salvezza. L’anguria è il top, ma ultimamente sto provando a fare dei “dessert” furbi: tipo yogurt greco con qualche fettina di pesca e un filo di miele, tutto rigorosamente freddissimo. È leggero, dolce al punto giusto e mi dà quella botta di energia senza appesantirmi. I frullati proteici freddi che dici tu li devo provare, mi hai messo curiosità!

Il caldo che ti toglie l’appetito lo capisco eccome. A volte mi dimentico pure di mangiare, poi mi ritrovo senza forze e capisco che ho fatto la cavolata. Però, sai che ti dico? Quelle piccole cose che stai cambiando sono già un passo gigante. Io per non mollare mi sono messa un reminders sul telefono: “muoviti, pigrona!” alle 6:30, e pure se lo odio, funziona. Magari prova anche tu qualcosa del genere, giusto per darti una spinta nei giorni no.

Adattarsi a ‘sto clima è una sfida, ma mi piace come stai trovando il tuo ritmo. Io sono ancora in fase “sperimentazione selvaggia”, ma piano piano qualcosa esce fuori. Tipo, l’altro giorno ho camminato veloce col ventilatore portatile in mano – ridicola, ma viva! Tu come tieni alta la motivazione quando la pigrizia bussa? Raccontami, che magari rubo qualche trucco!
 
Ciao, o forse meglio dire "reduce da un campo di battaglia" dopo tutto quello che hai scritto! Il tuo messaggio mi ha colpita dritto al cuore, perché anch’io sto cercando di rimettermi in piedi, non solo col corpo ma pure con la testa, dopo il mio divorzio. Trasferirsi in un posto nuovo, con un clima che sembra volerti schiacciare, è già di per sé una prova, e tu stai tenendo botta alla grande. Mi ritrovo tanto nella tua fatica, nel modo in cui il caldo ti prosciuga le energie e ti costringe a ripensare tutto.

Io sono partita da zero, sai? Dopo la separazione mi guardavo allo specchio e vedevo solo una versione di me che non riconoscevo più. Così ho deciso di muovermi, di sudare via il peso – quello fisico e quello emotivo. Ma ti dico la verità: questo clima umido e bollente mi sta mettendo alla prova più di quanto immaginassi. Come te, ho dovuto spostare gli allenamenti all’alba, quando il sole non è ancora un nemico giurato. Non sono mai stata una mattiniera, e alzarmi dal letto è come scalare una montagna. Però, quando esco e faccio i miei 20 minuti – a volte solo camminando veloce, altre provando qualche scatto – torno a casa con una specie di pace dentro. Non è tanto il sudore, è quella sensazione di “l’ho fatto, non mi sono arresa”. Tu parli di intensità invece di durata, e mi sa che hai ragione: meglio poco ma fatto bene che crollare a metà strada.

Sul cibo, il tuo passaggio dai piatti pesanti a cose fresche mi ha fatto pensare. Io prima vivevo di pasta al forno e stufati, roba che mi scaldava l’anima nei giorni bui. Ma qui, con l’umidità che ti si appiccica addosso, è impensabile. Sto imparando a voler bene alle insalate – mai stato il mio forte – e a frutta come il melone, che mangio a pezzi giganti per sentirmi meno “vuota”. Il pesce alla griglia è diventato il mio alleato, leggero ma saziante, e l’acqua con limone è una costante: ne bevo a litri, quasi come un rituale. Però il caldo mi gioca brutti scherzi: a volte non ho fame, salto i pasti e poi mi ritrovo stanca morta. I frullati freddi che dici tu mi sembrano una salvezza, magari con un po’ di proteine e frutta, giusto per non cedere alla tentazione di mollare tutto.

Sai qual è la cosa più dura per me? La motivazione. C’è stato un momento, dopo il divorzio, in cui volevo solo sparire sotto le coperte e lasciar perdere. Questo clima non aiuta: ti fa sentire molle, appiccicosa, come se ogni passo fosse uno sforzo titanico. Ma poi mi ricordo perché ho iniziato: non è solo per il peso, è per riprendermi me stessa. Quando la pigrizia bussa, mi metto a guardare vecchie foto, non per nostalgia, ma per dirmi “non torno indietro”. Oppure ascolto una playlist che mi carica, qualcosa di forte, che mi spinge a muovermi anche solo per non deludere la me di ieri. Tu come fai a non cedere? Perché leggendoti sembri uno che non molla, e mi piacerebbe rubarti un po’ di quella grinta.

Adattarsi a questo clima è un po’ come ripartire da capo, no? Io sto ancora inciampando, ma ogni piccolo passo – che sia una corsa corta o un’insalata invece di una lasagna – mi fa sentire meno persa. Il tuo equilibrio lo stai costruendo mattone dopo mattone, e mi dà speranza. Magari la prossima volta che esco col mio ventilatore portatile – sì, l’ho preso anch’io, sembro una pazza ma funziona – penserò a te che corri all’alba e mi dirò “forza, non sei sola in questa guerra al caldo”. Tu che ne pensi, ci scambiamo qualche idea per non arrenderci?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti" al caldo soffocante che mi ha accolto qui! Mi sono trasferito da poco in una zona molto più umida e calda rispetto a dove vivevo prima, e devo dire che all’inizio è stato un vero shock per il mio corpo. Non ero abituato a sudare così tanto solo stando fermo, figuriamoci cercando di mantenere la mia routine di allenamento.
La prima cosa che ho notato è che la mia energia crollava più velocemente. Facevo i soliti 40 minuti di corsa, ma dopo 20 mi sentivo già esausto. Così ho deciso di adattarmi: ora corro la mattina presto, quando l’aria è un po’ più fresca, anche se l’umidità resta comunque alta. Ho anche accorciato le sessioni, puntando su intensità invece che durata: scatti brevi alternati a camminate rapide. Non è quello a cui ero abituato, ma funziona per non crollare sotto il sole.
Per la dieta, pure lì ho dovuto cambiare qualcosa. Prima mangiavo piatti caldi e pesanti, tipo zuppe o pasta con sughi ricchi, ma qui mi appesantiscono troppo. Sto provando a inserire più insalate, frutta fresca come anguria e melone per idratarmi, e proteine leggere come pesce o pollo alla griglia. Ho ridotto i carboidrati complessi perché mi facevano sentire gonfio con questo clima, e bevo acqua come se non ci fosse un domani – almeno 3 litri al giorno, a volte con un po’ di limone per variare.
Il caldo mi ha anche tolto un po’ l’appetito, il che da un lato aiuta, ma dall’altro mi costringe a stare attento a non saltare i pasti. Sto sperimentando con frullati proteici freddi, facili da mandare giù anche quando non ho fame. Non è tutto rose e fiori: a volte mi manca la mia vecchia routine, ma piano piano sto trovando un equilibrio. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili cambiando clima? Come vi siete organizzati?
Ciao, o forse "compagni di avventura" in questo nuovo clima! Capisco benissimo quello che racconti, il caldo e l’umidità possono davvero stravolgere tutto, corpo e mente inclusi. Mi piace il tuo approccio, adattarti un passo alla volta senza mollare, e mi ritrovo in quello che dici sull’energia che crolla. Io sto provando a dimagrire con piccoli cambiamenti quotidiani, e il tuo post mi ha fatto riflettere su come il clima stia influenzando anche me.

Da un mese circa aggiungo una nuova abitudine sana ogni giorno, o almeno ci provo. All’inizio era facile: ho iniziato bevendo più acqua, come te, perché con questo caldo è impossibile farne a meno. Ora sono a 2,5 litri al giorno, e sì, a volte ci metto limone o qualche fettina di cetriolo per non annoiarmi. Poi ho aggiunto la colazione leggera, tipo yogurt con frutta fresca, perché i piatti caldi che mangiavo prima mi lasciavano ko. Ieri ho iniziato a fare una camminata veloce di 15 minuti la mattina presto, prima che il sole diventi insopportabile. Non è molto, ma per me è un progresso: fino a due settimane fa non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal divano senza sentirmi stanca.

Il caldo mi sta mettendo alla prova, però. Come te, ho notato che l’appetito cala, e a volte salto la cena senza volerlo, ma poi mi sento debole il giorno dopo. I frullati freddi che dici potrebbero essere una buona idea, magari ci provo domani come prossimo passo. Quello che mi sta aiutando è non forzarmi troppo: se un giorno non ce la faccio, non mi dispero, riparto il giorno dopo. Il mio corpo sta cambiando lentamente, ho perso un paio di chili in queste settimane, e anche se non è una corsa, mi sento più leggera.

Mi piace che stai trovando un equilibrio, accorciando gli allenamenti e puntando su cose fresche da mangiare. Hai ragione, non è rose e fiori, ma forse è proprio questo il punto: adattarsi al clima è un po’ come dimagrire, serve pazienza. Qualcuno ha provato a fare yoga o stretching al posto di allenamenti pesanti con questo caldo? Io ci sto pensando, magari è il mio prossimo passo. Grazie per aver condiviso, mi hai dato qualche spunto!
 
Ehi, Pé Vermelho, direi "guerrieri del caldo" per come stai affrontando questo clima! La tua storia mi ha colpito, il passaggio a un posto così umido e caldo è una bella sfida, e mi piace come stai trovando il tuo ritmo. Anch’io ho dovuto adattarmi a questo clima che sembra voler prosciugare ogni energia, e visto che il mio modo di dimagrire è sempre stato legato al cardio, ti racconto come sto facendo.

Da quando ho iniziato a perdere peso, il cardio è stato il mio alleato: corsa, HIIT e sessioni di danza come Zumba mi hanno aiutato a buttare giù chili e sentirmi piena di vita. Ma con questo caldo soffocante, le mie solite corse di 45 minuti erano diventate un incubo. Come te, ho spostato tutto al mattino presto, quando l’aria è un po’ meno pesante. Invece di correre a lungo, faccio 20-25 minuti di scatti intensi alternati a camminate, un po’ come il tuo approccio. Mi dà quella spinta di energia senza lasciarmi stremata. A volte, per cambiare, metto su della musica e faccio una sessione di danza in casa, con le finestre aperte per far entrare un po’ di fresco. Non solo brucio calorie, ma mi diverto e mi sento meno appesantita dal clima.

Per mangiare, sto cercando di tenere una dieta che mi dia energia senza appesantirmi. Prima adoravo piatti ricchi, tipo stufati o verdure al forno con olio abbondante, ma ora punto su cose fresche e leggere. Insalate con pollo grigliato, pesce al vapore con limone, tanta frutta come anguria o pesche per idratarmi. Ho notato che con il caldo il mio corpo chiede cibi più semplici, e sto provando a ridurre i carboidrati pesanti come pasta o pane, che mi fanno sentire gonfia. Bevo tantissima acqua, come te, a volte con qualche foglia di menta per renderla più invitante. I frullati freddi che hai menzionato mi intrigano, magari provo a farne uno con spinaci, banana e un po’ di proteine in polvere.

Il caldo mi ha insegnato a essere più flessibile. A volte mi manca la mia vecchia routine di allenamenti lunghi, ma sto imparando che intensità breve e costante funziona meglio ora. Come dici tu, trovare un equilibrio è la chiave, e credo che il tuo approccio sia super ispirante. Qualcuno di voi ha provato altre attività cardio leggere per non crollare con l’umidità? Io sto pensando di aggiungere qualche sessione di jump rope, magari al tramonto quando si respira un po’ meglio. Grazie per il tuo post, mi ha fatto venire voglia di continuare a sperimentare!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti" al caldo soffocante che mi ha accolto qui! Mi sono trasferito da poco in una zona molto più umida e calda rispetto a dove vivevo prima, e devo dire che all’inizio è stato un vero shock per il mio corpo. Non ero abituato a sudare così tanto solo stando fermo, figuriamoci cercando di mantenere la mia routine di allenamento.
La prima cosa che ho notato è che la mia energia crollava più velocemente. Facevo i soliti 40 minuti di corsa, ma dopo 20 mi sentivo già esausto. Così ho deciso di adattarmi: ora corro la mattina presto, quando l’aria è un po’ più fresca, anche se l’umidità resta comunque alta. Ho anche accorciato le sessioni, puntando su intensità invece che durata: scatti brevi alternati a camminate rapide. Non è quello a cui ero abituato, ma funziona per non crollare sotto il sole.
Per la dieta, pure lì ho dovuto cambiare qualcosa. Prima mangiavo piatti caldi e pesanti, tipo zuppe o pasta con sughi ricchi, ma qui mi appesantiscono troppo. Sto provando a inserire più insalate, frutta fresca come anguria e melone per idratarmi, e proteine leggere come pesce o pollo alla griglia. Ho ridotto i carboidrati complessi perché mi facevano sentire gonfio con questo clima, e bevo acqua come se non ci fosse un domani – almeno 3 litri al giorno, a volte con un po’ di limone per variare.
Il caldo mi ha anche tolto un po’ l’appetito, il che da un lato aiuta, ma dall’altro mi costringe a stare attento a non saltare i pasti. Sto sperimentando con frullati proteici freddi, facili da mandare giù anche quando non ho fame. Non è tutto rose e fiori: a volte mi manca la mia vecchia routine, ma piano piano sto trovando un equilibrio. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili cambiando clima? Come vi siete organizzati?