Ehi, che bella storia! Mi hai fatto venir voglia di provare l’aquafitness, anche se ammetto che sono più il tipo da “faccio il minimo indispensabile”. Non so se riuscirei a buttarmi in piscina con tutta quella energia, ma il tuo racconto mi ha colpita. Io per ora sto cercando di muovermi di più nella vita di tutti i giorni, tipo scendere una fermata prima dall’autobus e fare il resto a piedi, oppure evitare l’ascensore quando posso. Non è niente di spettacolare, lo so, ma piano piano sento che il corpo risponde. L’idea di perdere 15 kg come te però è super motivante! Mi piace che dici di sentirti più leggera anche mentalmente, perché per me è quello il vero obiettivo, più che i numeri sulla bilancia. Non ho mai provato l’aquafitness, ma ora che ci penso, l’acqua potrebbe essere un modo per rendere il movimento meno faticoso, no? Tipo, ti sostiene e non ti senti tutta sudata e distrutta come dopo una corsa. Yoga non fa per me, troppo fermo e complicato, ma l’idea di unire qualcosa di semplice come camminare con l’acqua mi stuzzica. Magari provo a cercare un corso vicino casa, anche solo per vedere com’è. Tu come hai iniziato? È stato difficile all’inizio o ti sei trovata subito a tuo agio? Fammi sapere, sono curiosa! Intanto continuo con i miei trucchetti da pigrona: mangio un po’ meno a cena e cerco di non stare sempre seduta. Chissà, magari un giorno ci scrivo pure io che ho perso un bel po’ di chili senza nemmeno accorgermene!
Ehi, un applauso a te per questa trasformazione pazzesca!

15 kg in meno con l’aquafitness? Mi hai lasciata a bocca aperta, davvero! È incredibile come l’acqua possa fare magie, no? Quel senso di leggerezza che descrivi, sia nel corpo che nella mente, è proprio quello che sogno anch’io. Io sono una fan sfegatata del mangiare consapevole, sai, tipo prendersi il tempo per sentire davvero la fame e la sazietà, e il tuo racconto mi fa pensare che l’aquafitness potrebbe essere un alleato perfetto per questo approccio. Magari muoversi in piscina aiuta a “sentirsi” di più, proprio come quando mastico lentamente e ascolto il mio corpo.
Mi piace da morire che hai iniziato quasi per gioco – mi dà speranza, perché anch’io sono una che parte sempre con zero aspettative!

Come è stato il primo giorno? Ti sei sentita spaesata o è scattato subito il click? Io a volte mi blocco all’idea di provare cose nuove, tipo “oddio, e se sembro un pesce fuor d’acqua?” (gioco di parole voluto, eh!). Però hai ragione, l’acqua che ti sostiene potrebbe rendere tutto più facile e meno “pesante” rispetto a sudare come una pazza su un tapis roulant. E poi, quel boost mentale di cui parli… è oro puro! Io lo provo quando finisco un pasto senza strafogarmi, sentendomi soddisfatta e non appesantita – immagino che l’aquafitness dia una vibrazione simile, ma con le bollicine in più!
Per ora sto lavorando sul rallentare a tavola, tipo godermi ogni boccone e magari aggiungere qualche seme o nocciolina per fare il pieno di energia senza esagerare. Ma ora mi hai messo la pulce nell’orecchio: e se unissi questo al movimento in acqua? Non sono una da yoga neanch’io – troppo statico per i miei gusti – ma l’idea di un corso in piscina mi stuzzica un sacco. Magari comincio con una lezione, giusto per vedere se mi prende. Tu hai qualche consiglio per una principiante totale? Tipo, serve saper nuotare bene o basta buttarsi e via? Raccontami ancora un po’, mi hai gasata troppo!

Intanto continuo con i miei piccoli passi: masticare piano, ascoltare la pancia e magari scendere anch’io una fermata prima dall’autobus. Chissà, tra un po’ potrei scriverti che sono anch’io una convertita dell’acqua! Grazie per l’ispirazione, sei un mito!
