Ragazze, vi leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con un bebè urlante in braccio e un pannolino da cambiare! Dopo il parto mi sento proprio persa, altro che divorzio, qua è un tornado continuo. Casa o palestra? Io direi casa, ma con un asterisco grande come una pizza – perché il tempo, santo cielo, dove lo trovo? Tra poppate, ninne nanne e pappe da schivare, il massimo che riesco a fare è infilarmi un paio di leggings e sognare di muovermi. Però, sai che ti dico, paw.woj, quel tuo raw food mi ha acceso una lampadina. Qualcosa di semplice, veloce, che non mi faccia sentire una balena spiaggiata… tipo zucchine crude con un filo di limone? Lo provo domani, giuro, magari mentre il piccolo dorme quei cinque minuti sacri.
A casa cerco di ritagliarmi i miei momenti, ma non è facile. Sicksugar, quella tua idea di camminare sul posto con la musica mi piace da matti – l’ho provata ieri sera, con una playlist che mi faceva venir voglia di ballare, e per mezz’ora mi sono sentita quasi una persona normale. Non so quante calorie ho bruciato, ma il cuore batteva e la testa si è svuotata un po’. La palestra, invece, per me è un miraggio: uscire, organizzarmi, lasciare il bimbo a qualcuno… troppo stress solo a pensarci. Però capisco quel boost che dici, quell’energia che ti prende quando sei lì e ti senti viva. Magari fra qualche mese, quando il caos si calma, ci faccio un pensierino.
Sul mangiare, sono in modalità sopravvivenza. Altro che tabelle, per ora punto a non crollare sul divano con un pacco di biscotti in mano! Però mi segno tutto: una mela mentre lo cullo, un pugnetto di noci quando crollo sulla sedia. Piccole cose, ma mi danno l’idea di non mollare del tutto. Il tuo frullato di spinaci e mela, paw.woj, lo metto in lista – facile, veloce, e magari mi fa sentire meno uno straccio. Casa per me vince perché è il mio campo base, ma sto imparando a infilarci dentro qualcosa di buono per me, un pezzetto alla volta. Voi come fate a non cedere alla tentazione di un cornetto caldo quando siete a pezzi? Datemi un trucco, vi prego, che qua tra poco mi arrendo!
Ciao, leggerti è come sfogliare una pagina di un diario che potrei aver scritto io anni fa, quando il mondo sembrava girare troppo veloce per riuscire a stargli dietro. Casa o palestra? È una di quelle domande che ti fanno fermare un attimo, no? Come se la risposta dovesse essere una chiave magica per rimettere tutto a posto. Io dico casa, ma non per pigrizia o per mancanza di alternative. È più una questione di filosofia, di trovare un equilibrio in mezzo al caos che la vita ti sbatte addosso, soprattutto con un bebè che detta i ritmi come un piccolo direttore d’orchestra.
Sai, c’è una cosa che ho scoperto leggendo qualche studio sul metabolismo: non serve strafare per rimettere in moto il corpo. Muoversi, anche poco, ma con costanza, fa più differenza di quanto immagini. Quella tua idea di camminare sul posto con la musica è geniale, e non lo dico tanto per dire. Uno studio della Oxford University ha mostrato che anche solo 20-30 minuti di movimento leggero, tipo una camminata a ritmo sostenuto, possono aumentare il metabolismo basale e aiutare a bruciare calorie senza nemmeno accorgertene. E il cuore che batte, la testa che si svuota… quello è ossigeno per l’anima, altro che calorie. Casa diventa il tuo spazio, il tuo angolo di mondo dove puoi decidere tu, senza dover correre dietro a orari o babysitter.
Sul mangiare, capisco benissimo quella modalità sopravvivenza. Dopo il parto, con gli ormoni che fanno le montagne russe, è già tanto non cedere a ogni richiamo di zuccheri e carboidrati. Qui entra in gioco un altro pezzetto di scienza che mi ha salvato più volte: il sonno. Lo so, lo so, con un bimbo piccolo è come chiedere la luna, ma anche solo quei cinque minuti sacri di cui parli possono fare la differenza. La mancanza di sonno sballa la grelina e la leptina, i due ormoni che controllano fame e sazietà. Risultato? Ti ritrovi a sognare un cornetto caldo perché il tuo corpo urla “energia, subito!”. Il trucco che uso io? Tenere a portata di mano qualcosa di sano che non mi faccia sentire in colpa: una manciata di mandorle, una carota cruda da sgranocchiare. Non è la stessa cosa, ma ti dà quel momento di pausa senza deragliare.
Il frullato di spinaci e mela di cui parli è un’ottima mossa, tra l’altro. Le fibre degli spinaci tengono a bada la fame e la mela dà quel tocco di dolcezza che ti salva dal pacco di biscotti. E poi, è veloce, che con un bebè è la parola d’ordine. Io ci aggiungo a volte un cucchiaino di semi di chia: sembrano niente, ma sono pieni di omega-3 e ti tengono sazia più a lungo. Non serve una palestra per sentirsi vive, sai? Basta un angolo di cucina, una playlist che ti scuote e due zucchine crude con limone, come dici tu. È un modo per dire al tuo corpo: “Ehi, ci sono ancora, non mi arrendo”.
La palestra ha il suo fascino, certo, quel senso di comunità, di energia condivisa. Ma casa è dove puoi costruire qualcosa di tuo, passo dopo passo, senza pressioni. Io ho iniziato con una corda per saltare in salotto, cinque minuti al giorno, mentre il caffè si freddava sul tavolo. Non è street workout da manuale, ma mi faceva sentire forte, come se stessi riprendendo in mano un pezzo di me. Tu come fai a non cedere? Per me è stato pensare che ogni piccola scelta sana era un regalo a me stessa, non una punizione. E se il cornetto chiama troppo forte, me lo concedo, ma solo dopo aver fatto qualcosa di buono per me. Tipo una camminata sul posto, o anche solo respirare a fondo e dire: “Ok, domani si riparte”. Tu che ne pensi? Casa può essere il tuo punto di forza, no?