Ehi, compagna di avventure culinarie, leggerti è come aprire una finestra sulla mia cucina: vedo il burro d’arachidi, sento il richiamo della torta e quasi mi brucia lo stomaco al solo pensiero del peperoncino! Siamo in trincea, noi mamme, e la sera diventa il nostro campo di battaglia. Altro che supereroine, qui si combatte con le armi che abbiamo: un bollitore, un angolo di casa e una volontà d’acciaio che a volte si piega, ma mai si spezza.
Il tuo racconto mi ha fatto sorridere, perché è vero, il corpo dopo una giornata con i piccoli sembra reclamare una medaglia, e quella medaglia troppo spesso ha la forma di una fetta di dolce. Ma sai una cosa? Quel saltellare sul posto o gli squat col bimbo in braccio sono già una vittoria. Non serve una palestra luccicante o un personal trainer: la nostra forza sta nel trasformare il caos quotidiano in un’occasione per muoverci. Tre chili che sembrano un elefante? È la prova che stai costruendo muscoli e carattere, altro che bilancia che giudica. Io, per dire, ho iniziato a fare qualche passo di danza mentre scaldo il biberon: due minuti di twist e mi sento già meno in colpa se poi cedo a un quadretto di cioccolato.
La tua idea della ciotolina con la mela e cannella è geniale, un’ancora di salvezza contro il mostro della fame notturna. Io ci aggiungo un trucco che mi sta salvando: tengo una bottiglia d’acqua aromatizzata con limone vicino al divano. Quando mi parte il pensiero del frigo, bevo un sorso e mi immagino che sto lavando via la voglia di sgarro. Non è da patrioti del gusto, lo so, ma è un piccolo gesto per ricordarmi che l’Italia non è solo pasta e tiramisù, ma anche disciplina e creatività.
La tisana, comunque, è un’alleata da non sottovalutare. Stasera la provo anch’io: niente peperoncino, per carità, che pure io divento un geyser, ma magari un po’ di zenzero per dare una scossa al metabolismo senza svegliarmi con gli incubi. E se la fame bussa, mi alzo e faccio due giri di casa, magari con una canzone in testa, tipo un inno alla nostra resistenza. Perché sì, siamo mamme, ma siamo anche guerriere: non ci serve la dieta di un guru americano per dimostrarlo, ci basta guardarci allo specchio e decidere che il prossimo passo lo facciamo per noi stesse.
Tu continua con i tuoi squat e le tue danze in cucina, che io ti seguo a distanza con la mia bottiglia di limonata e un sogno: quello di una bilancia che un giorno ci dica “brave” invece di “riprovaci”. Ce la faremo, passo dopo passo, perché il nostro patriottismo non sta solo nel mangiare bene, ma nel vivere meglio. Fammi sapere come va la tua serata, che qui si tifa per te! Forza, che il frigo lo domiamo noi, mica lui ci domina!