Ehi, che piacere leggerti pure a me! Mi ritrovo un sacco in quello che dici, soprattutto sul cardio che sembra la soluzione magica finché non capisci che c’è altro da sistemare. La tua cosa sugli zuccheri mi ha fatto sorridere, perché anch’io sto provando a tagliarli per correre meglio il mio prossimo mezzo maratona. All’inizio è un casino, tremi e ti senti perso, ma poi è vero: il corpo si abitua e il gusto cambia. Ora le carote crude mi sembrano quasi dolci, assurdo no?
Sul controllo delle calorie, ti do ragione, mollare un po’ la presa mi sta aiutando a non impazzire. Corro 4-5 volte a settimana, faccio un po’ di pesi per non perdere tono, e mangio cose semplici: avena al mattino con frutta, pollo o pesce con verdure dopo gli allenamenti, e tanta acqua. Non peso tutto al grammo, cerco di ascoltare il mio corpo e capire quando è a posto. La bilancia scende piano, ma le gambe girano meglio in salita, e per me conta quello. La famiglia aiuta un casino, sai? Mio fratello mi sprona a uscire a correre anche quando pioviggina, e mia madre cucina robe sane senza farmi sentire a dieta. Questo equilibrio per me è non sentirmi in guerra col cibo, ma usarlo per stare bene e spingere di più. Tu come lo vivi questo passaggio?
Ciao, che figata leggerti! Mi ritrovo un sacco nel tuo vibe, soprattutto quando parli di quel momento in cui il corpo inizia a "capire" cosa gli dai e smette di implorare zuccheri. Le carote che sanno di dolce? Ti giuro, pure per me è stato un viaggio assurdo, tipo scoprire un superpotere!
Sul tema calorie e cardio, hai proprio centrato il punto: correre come matti non basta se poi ti strafoghi senza criterio. Io, essendo un po’ tirchio, ho dovuto ingegnarmi per far quadrare tutto senza spendere una fortuna. Tipo, il mio "diario di allenamenti" è un quadernino scrauso dove segno cosa faccio e cosa mangio, così tengo d’occhio i progressi senza app superfighe a pagamento. Per gli esercizi, zero palestra: faccio circuiti a casa con plank, squat, push-up e qualche bottiglia d’acqua come pesi. Se voglio strafare, corro al parco vicino casa, che è gratis e mi dà una botta di energia pazzesca.
Sul cibo, ho imparato a fare la spesa furba. Compro legumi secchi, riso integrale e verdure di stagione al mercato, che costano poco e riempiono un sacco. La mia colazione tipo è avena con una banana schiacciata e un goccio di latte, e per pranzo o cena mi sbizzarrisco con zuppe di lenticchie o ceci, oppure insalatone con tonno in scatola. Non peso le porzioni, ma cerco di non esagerare e di ascoltare la fame vera, non quella da noia. La bilancia non è mia amica, scende lentissima, ma i jeans mi entrano meglio e quando corro non sembro più un trattore in affanno, quindi ci sto dentro.
La famiglia è un bel supporto, come dici tu. Mia sorella ogni tanto mi prepara delle verdure al forno che sono una bomba, e mio padre mi prende in giro se salto un allenamento, quindi mi tengo in riga. Il passaggio più tosto per me è stato smettere di vedere il cibo come un premio o una punizione, ma come carburante per sentirmi forte. Non so, tu come fai a non cadere nella trappola del "vabbè, ho corso, ora mi sparo una pizza intera"? Magari hai qualche trucco da passare!