100 giorni senza zucchero: la mia esperienza tra crisi e scoperte

6 Marzo 2025
83
14
8
Ciao a tutti,
sono al giorno 73 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e volevo condividere un po’ com’è andata finora. All’inizio è stato un disastro, non lo nego: i primi 10-15 giorni sono stati una vera lotta. Avevo mal di testa, ero irritabile e sognavo dolci quasi ogni notte. Pensavo di non farcela, soprattutto perché, seguendo una dieta vegetariana, mi sembrava già di essermi "privato" abbastanza. Ma poi, piano piano, le cose sono cambiate.
La "lomka", come la chiamo io, è sparita verso la terza settimana. Mi sono accorto che non cercavo più quel gusto dolce a tutti i costi. È stato strano, ma anche liberatorio. Ora, quando mangio, sento sapori che prima ignoravo: il dolce naturale delle carote, la cremosità di un avocado maturo, persino il sapore intenso di una semplice zucchina grigliata. Non pensavo che eliminare lo zucchero potesse farmi riscoprire così tanto il cibo che già amavo.
Devo dire che il mio umore è più stabile, dormo meglio e mi sento meno gonfio. Non è tutto perfetto, chiaro: a volte mi manca quel conforto di un biscotto o una cioccolata calda, soprattutto dopo una giornata pesante. Però sto imparando a sostituirli con altro, tipo una tisana speziata o una manciata di mandorle. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la pelle sembra più luminosa.
Qualcuno di voi ha notato cambiamenti simili? O magari ha qualche trucco per i momenti di craving? Mi piacerebbe sapere come ve la state cavando, se siete in questo percorso o ci state pensando. Alla fine, credo che ne valga la pena, anche solo per capire quanto lo zucchero conditionsava il mio palato senza che me ne rendessi conto.
 
Ciao a tutti,
sono al giorno 73 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e volevo condividere un po’ com’è andata finora. All’inizio è stato un disastro, non lo nego: i primi 10-15 giorni sono stati una vera lotta. Avevo mal di testa, ero irritabile e sognavo dolci quasi ogni notte. Pensavo di non farcela, soprattutto perché, seguendo una dieta vegetariana, mi sembrava già di essermi "privato" abbastanza. Ma poi, piano piano, le cose sono cambiate.
La "lomka", come la chiamo io, è sparita verso la terza settimana. Mi sono accorto che non cercavo più quel gusto dolce a tutti i costi. È stato strano, ma anche liberatorio. Ora, quando mangio, sento sapori che prima ignoravo: il dolce naturale delle carote, la cremosità di un avocado maturo, persino il sapore intenso di una semplice zucchina grigliata. Non pensavo che eliminare lo zucchero potesse farmi riscoprire così tanto il cibo che già amavo.
Devo dire che il mio umore è più stabile, dormo meglio e mi sento meno gonfio. Non è tutto perfetto, chiaro: a volte mi manca quel conforto di un biscotto o una cioccolata calda, soprattutto dopo una giornata pesante. Però sto imparando a sostituirli con altro, tipo una tisana speziata o una manciata di mandorle. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la pelle sembra più luminosa.
Qualcuno di voi ha notato cambiamenti simili? O magari ha qualche trucco per i momenti di craving? Mi piacerebbe sapere come ve la state cavando, se siete in questo percorso o ci state pensando. Alla fine, credo che ne valga la pena, anche solo per capire quanto lo zucchero conditionsava il mio palato senza che me ne rendessi conto.
Ciao!

73 giorni sono un bel traguardo, complimenti per la costanza, soprattutto considerando le difficoltà iniziali che hai descritto. Quello che racconti sui cambiamenti nel gusto è verissimo, ed è una delle cose più belle che si scoprono quando si elimina lo zucchero. Io sono una fanatica del detox da anni, e ti assicuro che il tuo palato sta solo iniziando a "risvegliarsi". Se vuoi amplificare questa sensazione, ti consiglio di provare un succo detox semplice: carote, zenzero e un po’ di mela verde. Non è dolce come lo zucchero, ma dà una carica naturale pazzesca e aiuta a tenere a bada quei momenti di craving che citi.

Il mal di testa e l’irritabilità dei primi giorni sono normali, è il corpo che si disintossica. Lo zucchero crea una dipendenza vera e propria, e toglierlo di colpo può essere uno shock. Per questo, quando qualcuno mi chiede consigli, dico sempre: fate attenzione a non esagerare con il detox troppo rigido all’improvviso, rischiate di mollare tutto. Magari, per i giorni pesanti che dici, prova a mixare una tisana con cannella e un cucchiaino di miele grezzo – non è zucchero raffinato e ti coccola senza sensi di colpa.

Sul tuo umore stabile e la pelle luminosa, non è un’impressione! Eliminare lo zucchero riduce l’infiammazione nel corpo, e la pelle ne beneficia tantissimo. Io ho notato lo stesso dopo un mese di detox a base di frullati verdi: spinaci, cetriolo e un po’ di limone. Niente di complicato, ma il risultato si vede. Tu hai provato qualcosa del genere o sei più sul cibo solido?

Per i momenti di voglia di dolce, oltre alle mandorle che già usi, ti direi di tenere a portata di mano un frullato veloce: banana matura, latte di mandorla e un pizzico di cacao amaro. È cremoso, soddisfa e non ti fa sgarrare. Fammi sapere come procedi verso il giorno 100, sono curiosa! E sì, ne vale assolutamente la pena, hai ragione: lo zucchero ci controlla più di quanto pensiamo.
 
Ciao a tutti,
sono al giorno 73 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e volevo condividere un po’ com’è andata finora. All’inizio è stato un disastro, non lo nego: i primi 10-15 giorni sono stati una vera lotta. Avevo mal di testa, ero irritabile e sognavo dolci quasi ogni notte. Pensavo di non farcela, soprattutto perché, seguendo una dieta vegetariana, mi sembrava già di essermi "privato" abbastanza. Ma poi, piano piano, le cose sono cambiate.
La "lomka", come la chiamo io, è sparita verso la terza settimana. Mi sono accorto che non cercavo più quel gusto dolce a tutti i costi. È stato strano, ma anche liberatorio. Ora, quando mangio, sento sapori che prima ignoravo: il dolce naturale delle carote, la cremosità di un avocado maturo, persino il sapore intenso di una semplice zucchina grigliata. Non pensavo che eliminare lo zucchero potesse farmi riscoprire così tanto il cibo che già amavo.
Devo dire che il mio umore è più stabile, dormo meglio e mi sento meno gonfio. Non è tutto perfetto, chiaro: a volte mi manca quel conforto di un biscotto o una cioccolata calda, soprattutto dopo una giornata pesante. Però sto imparando a sostituirli con altro, tipo una tisana speziata o una manciata di mandorle. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la pelle sembra più luminosa.
Qualcuno di voi ha notato cambiamenti simili? O magari ha qualche trucco per i momenti di craving? Mi piacerebbe sapere come ve la state cavando, se siete in questo percorso o ci state pensando. Alla fine, credo che ne valga la pena, anche solo per capire quanto lo zucchero conditionsava il mio palato senza che me ne rendessi conto.
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti allo zucchero", visto che siamo in questo strano viaggio insieme! Sono al giorno 58 dei miei 100 giorni senza zucchero e, leggendo il tuo post, mi sono rivista tantissimo in quello che hai scritto. Io sto cercando di arrivare al mio obiettivo per il matrimonio – mancano ancora un paio di mesi e voglio sentirmi al top quel giorno, non solo per il vestito, ma per me stessa. Il tuo "disastro" iniziale lo capisco fin troppo bene: i primi giorni per me sono stati un incubo, con una stanchezza assurda e una voglia di dolce che mi faceva quasi arrabbiare con me stessa. Essere irritabile è un eufemismo, mio fiancé mi guardava come se fossi posseduta!

Poi, come dici tu, qualcosa è scattato. Non so nemmeno io quando di preciso, forse intorno al giorno 20, ma ho iniziato a notare che non mi serviva più quella "botta" dolce per tirarmi su. Anch’io sono vegetariana, quindi ti capisco sul sentirci già un po’ "limitati" – all’inizio mi sembrava di esagerare a rinunciare anche allo zucchero, ma ora mi rendo conto che non era una privazione, era più una specie di reset. È vero quello che dici sui sapori: non avrei mai pensato che una fettina di mela cotta al forno con un pizzico di cannella potesse sembrarmi un dessert da ristorante stellato.

Per il craving, ti confesso che ogni tanto mi manca quel rituale di fine giornata con una tazza di tè e un quadratino di cioccolato. Sto provando a sostituirlo con una tisana alla vaniglia – non è la stessa cosa, ma mi dà comunque quella sensazione di coccola. La pelle più luminosa l’ho notata anch’io, e pure il gonfiore è sparito, soprattutto la mattina. Mi sento più leggera, anche se a volte mi chiedo se resisterò fino alla fine. Il matrimonio è una motivazione forte, ma ci sono giorni in cui mi dico "ma chi me lo fa fare?". Poi leggo esperienze come la tua e mi ricordo perché ho iniziato.

Tu come stai tenendo duro per i tuoi ultimi giorni? Hai qualche evento speciale in vista che ti spinge a continuare? Io sto tenendo un piccolo diario del percorso, segno quello che mangio e come mi sento – mi aiuta a non mollare. Se hai qualche trucco per i momenti no, fammi sapere, perché tra preparativi e stress, ogni tanto la tentazione torna a bussare! Grazie per aver condiviso, mi ha dato una spinta in più per andare avanti.
 
Ehi, sopravvissuto al giorno 73, complimenti! Io sono al 42 dei miei 100 giorni senza zucchero e ti giuro, leggere della tua "lomka" mi ha fatto sentire meno sola. Anche per me i primi giorni sono stati un caos, con mal di testa e una voglia matta di affondare la faccia in una torta. Pure io vegetariana, quindi capisco quel senso di "ma non è già abbastanza?". Però hai ragione, dopo un po’ cambia tutto. Ora una manciata di noci mi sembra un lusso, e il gonfiore? Sparito. Per i momenti di crisi sto provando con infusi alla cannella, mi salvano quando sogno un dolce. Tu come stai affrontando gli ultimi giorni? Qualche segreto da passare? Grazie per il racconto, mi ha dato una bella carica!
 
Ciao a tutti,
sono al giorno 73 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e volevo condividere un po’ com’è andata finora. All’inizio è stato un disastro, non lo nego: i primi 10-15 giorni sono stati una vera lotta. Avevo mal di testa, ero irritabile e sognavo dolci quasi ogni notte. Pensavo di non farcela, soprattutto perché, seguendo una dieta vegetariana, mi sembrava già di essermi "privato" abbastanza. Ma poi, piano piano, le cose sono cambiate.
La "lomka", come la chiamo io, è sparita verso la terza settimana. Mi sono accorto che non cercavo più quel gusto dolce a tutti i costi. È stato strano, ma anche liberatorio. Ora, quando mangio, sento sapori che prima ignoravo: il dolce naturale delle carote, la cremosità di un avocado maturo, persino il sapore intenso di una semplice zucchina grigliata. Non pensavo che eliminare lo zucchero potesse farmi riscoprire così tanto il cibo che già amavo.
Devo dire che il mio umore è più stabile, dormo meglio e mi sento meno gonfio. Non è tutto perfetto, chiaro: a volte mi manca quel conforto di un biscotto o una cioccolata calda, soprattutto dopo una giornata pesante. Però sto imparando a sostituirli con altro, tipo una tisana speziata o una manciata di mandorle. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la pelle sembra più luminosa.
Qualcuno di voi ha notato cambiamenti simili? O magari ha qualche trucco per i momenti di craving? Mi piacerebbe sapere come ve la state cavando, se siete in questo percorso o ci state pensando. Alla fine, credo che ne valga la pena, anche solo per capire quanto lo zucchero conditionsava il mio palato senza che me ne rendessi conto.
Ehi, complimenti per i 73 giorni, non è roba da poco! Io lo zucchero l’ho mollato da un po’ e ti capisco, all’inizio è una guerra, ma poi il corpo si abitua. Per i momenti di crisi, prova a spezzare la giornata con spuntini sani, tipo un po’ di frutta secca o un pezzo di verdura cruda. A me ha aiutato tenere il ritmo e non pensare ai dolci. La pelle più luminosa? Idem, l’ho notato anch’io. Tieni duro, ormai ci sei quasi!
 
Ciao a tutti,
sono al giorno 73 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e volevo condividere un po’ com’è andata finora. All’inizio è stato un disastro, non lo nego: i primi 10-15 giorni sono stati una vera lotta. Avevo mal di testa, ero irritabile e sognavo dolci quasi ogni notte. Pensavo di non farcela, soprattutto perché, seguendo una dieta vegetariana, mi sembrava già di essermi "privato" abbastanza. Ma poi, piano piano, le cose sono cambiate.
La "lomka", come la chiamo io, è sparita verso la terza settimana. Mi sono accorto che non cercavo più quel gusto dolce a tutti i costi. È stato strano, ma anche liberatorio. Ora, quando mangio, sento sapori che prima ignoravo: il dolce naturale delle carote, la cremosità di un avocado maturo, persino il sapore intenso di una semplice zucchina grigliata. Non pensavo che eliminare lo zucchero potesse farmi riscoprire così tanto il cibo che già amavo.
Devo dire che il mio umore è più stabile, dormo meglio e mi sento meno gonfio. Non è tutto perfetto, chiaro: a volte mi manca quel conforto di un biscotto o una cioccolata calda, soprattutto dopo una giornata pesante. Però sto imparando a sostituirli con altro, tipo una tisana speziata o una manciata di mandorle. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la pelle sembra più luminosa.
Qualcuno di voi ha notato cambiamenti simili? O magari ha qualche trucco per i momenti di craving? Mi piacerebbe sapere come ve la state cavando, se siete in questo percorso o ci state pensando. Alla fine, credo che ne valga la pena, anche solo per capire quanto lo zucchero conditionsava il mio palato senza che me ne rendessi conto.
Ehi, che bella condivisione! Leggerti al giorno 73 di questa sfida mi ha davvero ispirato. Io e mio marito stiamo provando a fare un percorso simile, non proprio "senza zucchero" al 100%, ma stiamo cercando di tagliare il più possibile i dolci e i cibi processati per arrivare al nuovo anno sentendoci più leggeri e in forma. E, devo dirtelo, leggere della tua esperienza mi dà un sacco di speranza!

All’inizio anche per noi è stato durissimo. Io sono una che viveva per il tiramisù del weekend, mentre lui non rinunciava mai alla sua Coca serale. I primi giorni senza quelle abitudini ci guardavamo come due naufraghi, tipo “ma perché ci stiamo facendo questo?”. Però, avere un partner in questa cosa cambia tutto. Ci sosteniamo a vicenda: quando uno dei due ha un momento di debolezza, l’altro cerca di tirarlo su. Per esempio, l’altro giorno avevo una voglia matta di cioccolato, e lui mi ha trascinato a fare una passeggiata per distrarmi. Alla fine, mi sono sentita persino meglio di quanto mi avrebbe fatto una tavoletta!

Devo dire che anche noi stiamo notando dei cambiamenti, simili ai tuoi. Tipo, l’altro ieri ho mangiato una mela e mi sembrava una bomba di dolcezza, una cosa assurda! E poi, come dici tu, l’umore è più stabile. Mio marito dice che si sveglia con più energia, e io mi sento meno appesantita dopo i pasti. Non so se è solo suggestione, ma anche a me sembra che la pelle sia un po’ più bella, meno spenta.

Per i momenti di craving, noi ci siamo inventati una specie di rituale: quando ci viene voglia di qualcosa di dolce, prepariamo una tisana alla cannella o un frullato con frutta fresca e un po’ di latte di mandorla. Non è proprio la stessa cosa, ma ci dà quella sensazione di “coccola” senza sgarrare. E poi, cucinare insieme queste alternative è diventato un momento carino per noi, ci ridiamo sopra e ci sentiamo complici.

La tua storia mi fa pensare che forse dovremmo provare a essere ancora più rigorosi, magari azzerando proprio lo zucchero come fai tu. Mi spaventa un po’, ma leggere che dopo la terza settimana le cose migliorano mi dà coraggio. Tu come gestisci le giornate no? Tipo, quando sei stressato o hai bisogno di conforto? E un’altra curiosità: hai notato differenze nel peso o nella forma fisica? Io e mio marito non ci pesiamo spesso, ma ci piacerebbe capire se questo percorso può aiutarci anche in quel senso per il nostro obiettivo di Capodanno.

Grazie ancora per aver condiviso, è bello sapere che non siamo soli in questa “battaglia”!