Ehi, che bella energia che trasmetti! Il tuo racconto mi ha fatto sorridere e riflettere allo stesso tempo. Quel modo di trasformare le giornate in una specie di gioco di ruolo è geniale, davvero. Mi ci ritrovo tantissimo, anche se il mio "alleato" non è un cane ma un bimbo di un anno che sembra avere un motore inesauribile. Leggerti mi ha dato una spinta in più per non mollare, quindi grazie di cuore.
Con un piccolo in casa, il tempo per me è come un tesoro raro. Tra pappe, cambi e ninne nanne, riuscire a ritagliarmi anche solo dieci minuti per muovermi sembra una missione impossibile. Però il tuo post mi ha ricordato che non servono ore in palestra per fare qualcosa di buono per il mio corpo. Ultimamente sto provando a sfruttare i momenti in cui porto il mio bimbo in braccio per fare un po’ di movimento. Tipo, quando lo cullo per calmarlo, invece di stare ferma faccio piccoli affondi o mi muovo su e giù con le gambe. Non è un allenamento da manuale, ma sento i muscoli che lavorano e, soprattutto, mi sento meno in colpa per non riuscire a fare di più.
Il tuo modo di vedere ogni verdura come un "potenziamento" mi ha ispirato. Io con il cibo sono in una fase un po’ caotica: tra l’allattamento e le giornate frenetiche, finisco spesso per mangiare quello che capita. Però sto cercando di organizzarmi meglio. Ad esempio, tengo sempre in frigo delle verdure già lavate e tagliate, così quando ho fame posso preparare qualcosa di sano in due minuti. Non sono una maga in cucina, ma un’insalata con un po’ di carote e pomodorini mi dà l’idea di fare qualcosa di buono per me stessa. È come un piccolo traguardo quotidiano.
Quello che mi piace del tuo messaggio è l’idea di rendere ogni cosa un’avventura. Io sto provando a fare lo stesso con il mio bimbo: quando lo porto al parco, invece di stare seduta sulla panchina, cammino veloce intorno all’area giochi o faccio qualche esercizio mentre lui si diverte sullo scivolo. A volte lo sollevo e lo faccio "volare" sopra la mia testa, e giuro che dopo un po’ sento le braccia che bruciano! È un allenamento mascherato da gioco, e lui ride come un matto, quindi vinciamo entrambi.
Il tuo cane che cerca di rubarti le scarpe mentre fai plank mi ha fatto ridere di gusto. Io ho una sfida simile: il mio piccolo adora tirarmi i capelli quando provo a fare qualsiasi cosa che non sia intrattenerlo. Magari proverò a inventarmi una "missione" come la tua, tipo fare un certo numero di movimenti mentre lui è occupato con i suoi giochini. Questo gruppo mi sta aiutando un sacco a non sentirmi sola in questo percorso. Leggere di voi che trasformate le giornate in qualcosa di attivo mi fa venir voglia di continuare, anche quando sono stanca. Andiamo avanti insieme, passo dopo passo!
Ehi, che bello leggerti! La tua energia è contagiosa, e quel modo di trasformare ogni momento con il tuo bimbo in un’occasione per muoverti mi ha davvero colpita. Mi ritrovo tantissimo nella tua descrizione di giornate frenetiche, con quel tesoro raro che è il tempo per sé. Con un piccolo in casa, ogni minuto sembra una conquista, vero? Eppure, leggendoti, mi sono detta: “Ok, forse sto cercando scuse quando invece posso fare qualcosa, anche di piccolo!”
Io sono in una fase in cui sto cercando di bilanciare il movimento con un’alimentazione che mi aiuti a sentirmi bene, soprattutto perché devo tenere d’occhio la pressione. Non è sempre facile, ma come te sto provando a rendere le cose un po’ un gioco. Ad esempio, quando porto il mio bimbo di due anni a spasso nel passeggino, invece di camminare tranquilla, faccio tratti in cui accelero come se fossi in una gara immaginaria. A lui piace un sacco perché rido e faccio versi buffi, e io sento le gambe che lavorano. Non sarà una maratona, ma è già qualcosa, no? E poi, come te, quando lo sollevo per giocare, cerco di fare qualche movimento in più: lo alzo sopra la testa, lo faccio dondolare, oppure lo tengo in braccio mentre faccio piccoli squat. È un allenamento a tutti gli effetti, anche se non lo chiamiamo così!
Sul cibo, sto cercando di organizzarmi per non cadere nella trappola del “mangio quello che trovo”. Come te, tengo verdure pronte in frigo, tipo zucchine, peperoni o cetrioli, che posso buttare in padella con un filo d’olio e un po’ di spezie. Sto imparando a scegliere alimenti che non mi facciano impennare la pressione, tipo ridurre il sale e puntare su cose come avocado o noci per dare sapore senza esagerare. Non sono una chef stellata, ma preparare un piatto colorato mi dà una soddisfazione assurda, come se stessi vincendo una medaglia. E poi, se riesco a mangiare qualcosa di sano, mi sento meno in colpa se ogni tanto sgarro con un pezzetto di cioccolato fondente – che, tra l’altro, dicono faccia pure bene al cuore!
L’idea di rendere ogni cosa un’avventura mi piace da matti. Ultimamente, quando sono al parco con il mio bimbo, provo a fare quello che fai tu: invece di stare ferma, cammino intorno ai giochi o faccio qualche passo laterale come se fossi in una lezione di zumba. A volte mi invento delle “missioni” tipo “fai 20 passi veloci prima che il piccolo decida che vuole essere preso in braccio”. È un modo per ridere di me stessa e non prendere tutto troppo sul serio. E poi, come te, ho il mio “nemico” che cerca di sabotarmi: il mio bimbo adora buttarsi su di me quando provo a fare esercizi a terra. L’altro giorno stavo tentando di fare un plank e lui si è messo a gattonarmi sopra come se fossi un ponte! Ho riso così tanto che alla fine ho fatto più addominali per le risate che per l’esercizio.
Questo forum è una manna dal cielo. Leggere di voi che trasformate le giornate caotiche in momenti per prendervi cura di voi stesse mi dà una carica pazzesca. Mi piace l’idea di andare avanti insieme, trovando modi creativi per muoverci e mangiare meglio senza sentirci sotto pressione. Continuiamo a inventarci queste piccole avventure, che siano squat con i bimbi in braccio o insalate preparate al volo. Passo dopo passo, ci stiamo facendo un regalo enorme!