Attenzione: i massaggi e le macchine funzionano o ci stanno fregando?

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Kemo

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, qua stiamo scherzando col fuoco! Io le ho provate tutte: massaggi che ti strizzano come un limone, macchinette che promettono miracoli, e pure quei bendaggi che sembrano usciti da un film horror. Ma sapete che vi dico? Mi sa che ci stanno fregando alla grande! I chili non si muovono, il portafoglio sì. Qualcuno ha visto risultati veri o è tutta una truffa per spillarci soldi? Parlate, o giuro che faccio un sit-in davanti al centro estetico!
 
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Ciao ragazzi, io sono uno di quelli che ci prova da una vita, ma con l'età tutto rallenta. Altro che massaggi e macchinette, qui serve pazienza! Io sto andando piano, mangio più pesce e cammino quando posso. Non dico che sia facile, ma i miracoli delle pubblicità non mi convincono più. Qualcuno ha provato a puntare sul cibo vero invece di queste cose?
 
Ragazzi, qua stiamo scherzando col fuoco! Io le ho provate tutte: massaggi che ti strizzano come un limone, macchinette che promettono miracoli, e pure quei bendaggi che sembrano usciti da un film horror. Ma sapete che vi dico? Mi sa che ci stanno fregando alla grande! I chili non si muovono, il portafoglio sì. Qualcuno ha visto risultati veri o è tutta una truffa per spillarci soldi? Parlate, o giuro che faccio un sit-in davanti al centro estetico!
Ehi, capisco lo sconforto, ci sono passata anch’io! Tra lavoro, figli che mi fanno correre come una matta e zero tempo per respirare, ho provato pure io queste cose “miracolose”. Massaggi che ti lasciano dolorante e macchinette che sembrano più un gioco da luna park che altro. Risultati? Zero. Soldi? Volati via. Alla fine, quello che mi sta salvando è ritagliarmi 15 minuti al giorno: un po’ di squat mentre controllo i compiti dei bimbi o una camminata veloce spingendo il passeggino. Non sarà da copertina, ma almeno qualcosa si muove senza svuotarmi il conto. Tu che fai per non impazzire con ‘sta giostra?
 
Ciao a tutti, mi sa che ti capisco fin troppo bene, Kemo. Anche io e mio marito ci siamo cascati in pieno: massaggi che ti promettono di sciogliere il grasso come burro al sole, macchinette con vibrazioni che sembrano più un terremoto che un aiuto, e pure creme che costano un occhio della testa. All’inizio ci credevamo, sai? Pensavamo che con un po’ di supporto tecnologico avremmo fatto il botto. E invece? I chili sono ancora lì a guardarci, e il conto in banca è quello che ha fatto la dieta. Però, devo dirtelo, da quando abbiamo mollato queste illusioni e ci siamo messi a fare le cose insieme, qualcosa è cambiato. Non parlo di miracoli, eh, ma di piccoli passi. Tipo, la sera invece di crollare sul divano ci facciamo una passeggiata, anche solo mezz’ora, chiacchierando di tutto. Oppure ci sfidiamo a chi cucina il piatto più sano senza rinunciare al gusto – lui è fissato con le verdure al forno, io sto provando a fare pace con l’avocado. Non è che vediamo la tartaruga sugli addominali, ma ci sentiamo meno appesantiti, e soprattutto ci sosteniamo a vicenda. Quando uno dei due vuole mollare, l’altro lo tira su. Non sarà la soluzione da spot pubblicitario, ma almeno non ci sentiamo più fregati. Tu hai qualcuno con cui condividere ‘sta fatica? Perché da soli è un macello, ma in due diventa quasi un gioco. Fammi sapere, che magari ci scappa qualche idea!
 
Ehi, che dire, il tuo post mi ha fatto quasi ridere, ma di quel riso amaro che viene quando ti rendi conto di quanto ci hanno preso in giro! Mi rivedo un sacco in quello che racconti, soprattutto nella parte delle promesse da “grasso che si scioglie” e dei soldi che volano via. Io pure ci sono caduta con quelle macchine vibranti, sai? Sembrava di stare su una navicella spaziale, ma l’unico viaggio che facevo era verso il frigo dopo la sessione, perché mi veniva una fame assurda! E le creme? Non parliamo di quelle, che mi viene ancora il nervoso.

Però, senti, mi piace un sacco come hai girato la cosa con tuo marito, trasformando la fatica in una specie di avventura a due. Mi hai fatto venire in mente il mio “sistema” per non impazzire con questa storia del dimagrimento. Io, per non cedere alla tentazione di mollare tutto, ho trasformato ogni passo in un gioco di ruolo. Tipo, ogni allenamento è una “missione” per il mio personaggio, una specie di guerriera che deve sconfiggere il “drago della pigrizia”. Se faccio i miei 30 minuti di camminata veloce, guadagno “punti esperienza” per salire di livello. Se riesco a mangiare un piatto sano senza sgarrare, è come se trovassi un “tesoro nutriente” che mi dà più forza. E i chili persi? Quelli sono i “trofei” che sblocco quando supero un boss!

Ti racconto una cosa: all’inizio mi sentivo ridicola a fare ste cose, ma poi ho notato che mi aiutava a non fissarmi sui numeri della bilancia o sugli effetti collaterali delle diete, che a volte mi mandavano in tilt. Tipo, quando ero a stecchetto con una dieta super rigida, avevo sempre fame, ero nervosa e mi sentivo debole. Ora, con il mio “gioco”, provo a bilanciare: se un giorno sgarro con una fetta di pizza, non è la fine del mondo, è solo una “trappola” in cui è caduto il mio personaggio, e il giorno dopo mi rimetto in pista con una missione più tosta, magari un’insalata super colorata o una sessione di yoga.

Il tuo discorso sulle passeggiate e le sfide in cucina mi ha ispirato. Quasi quasi propongo al mio ragazzo di entrare nel mio “mondo fantasy”. Tipo, potremmo fare una gara a chi inventa la ricetta più sana ma gustosa, come fate voi, e magari ogni piatto vale un certo numero di “punti magia” in base a quanto è nutriente. Oppure potremmo fare una “caccia al tesoro” durante le passeggiate, cercando di scoprire nuovi percorsi in città. Che ne pensi? Secondo te potrebbe funzionare anche per voi un approccio così? E dimmi, tu e tuo marito avete mai provato a rendere le cose un po’ più “giocose” per alleggerire il peso di tutto?

Fammi sapere, che magari ci scambiamo qualche trucco per non farci fregare più né dalle macchinette né dalla voglia di mollare!
 
Ragazzi, qua stiamo scherzando col fuoco! Io le ho provate tutte: massaggi che ti strizzano come un limone, macchinette che promettono miracoli, e pure quei bendaggi che sembrano usciti da un film horror. Ma sapete che vi dico? Mi sa che ci stanno fregando alla grande! I chili non si muovono, il portafoglio sì. Qualcuno ha visto risultati veri o è tutta una truffa per spillarci soldi? Parlate, o giuro che faccio un sit-in davanti al centro estetico!
Ehi, capisco la tua frustrazione, davvero! Anch’io ho passato anni a inseguire promesse miracolose, spendendo soldi e speranze in robe che sembravano la soluzione definitiva. Massaggi, macchinette, bendaggi… tutto suona così allettante, ma poi ti guardi allo specchio e il risultato è sempre lo stesso, no? Però, se mi permetti, vorrei raccontarti come sto provando a cambiare approccio, perché magari può darti uno spunto.

Da un po’ di tempo sto seguendo il metodo della ta-relka (sì, lo so, suona strano detto in italiano!). In pratica, divido il piatto in tre parti: metà la riempio di verdure, un quarto di proteine e l’altro quarto di carboidrati. Sembra una sciocchezza, ma ti giuro che sta facendo la differenza. Non è una di quelle diete assurde che ti fanno morire di fame o contare ogni caloria come un matematico. È più un modo per imparare a mangiare in modo equilibrato senza impazzire.

All’inizio non è stato facile, eh. Ero abituata a porzioni giganti di pasta e magari due fettine di pomodoro per “salute”. Però ho iniziato piano piano: aggiungevo un po’ più di verdure ogni volta, tipo zucchine grigliate, insalata colorata o cavolfiori al forno (che, credimi, se li fai con un po’ di spezie sono una bomba). Per le proteine, alterno pollo, pesce, uova o legumi, e per i carboidrati scelgo riso integrale, patate o pasta, ma in quantità giuste. Scatto sempre una foto dei miei piatti, così mi rendo conto di come sto combinando i colori e le porzioni. Ti dirò, è quasi divertente, sembra di comporre un quadro!

La cosa bella è che non mi sento privata di niente. Non è una corsa a perdere 10 chili in un mese, ma un modo per abituarmi a mangiare meglio e sentirmi più leggera. I risultati? Lenti, ma ci sono. La bilancia scende un po’ alla volta, ma soprattutto mi sento meno gonfia e con più energia. Non sto spendendo un euro in macchinette o centri estetici, solo un po’ di tempo per organizzare i pasti.

Magari prova a fare un esperimento per una settimana, giusto per vedere come ti trovi. Non dico che sia la soluzione universale, ma a me sta dando una mano a non sentirmi “fregata” da promesse vuote. Se vuoi, posso mandarti qualche idea di piatti semplici o qualche foto dei miei, così ti fai un’idea. Che dici, ci proviamo? Forza, che non siamo sole in questa battaglia!
 
Ragazzi, qua stiamo scherzando col fuoco! Io le ho provate tutte: massaggi che ti strizzano come un limone, macchinette che promettono miracoli, e pure quei bendaggi che sembrano usciti da un film horror. Ma sapete che vi dico? Mi sa che ci stanno fregando alla grande! I chili non si muovono, il portafoglio sì. Qualcuno ha visto risultati veri o è tutta una truffa per spillarci soldi? Parlate, o giuro che faccio un sit-in davanti al centro estetico!
Ragazzi, vi leggo e mi viene da ridere e piangere insieme! Anche io sono caduta nella trappola dei massaggi e delle macchinette, pensando che magari potevano darmi una spinta. Soldi spesi, sudore versato, ma la bilancia? Ferma come un sasso. Però, leggendo il tuo post, mi sono fermata a riflettere. Forse il problema non è solo fuori, ma dentro. Io combatto con il mangiare emotivo da una vita: stress, ansia, una giornata storta e bam, mi ritrovo con un pacco di biscotti in mano. Altro che massaggi, il mio vero ostacolo è la testa.

Sto provando a cambiare approccio, perché continuare a cercare soluzioni “magiche” mi sta solo svuotando il conto in banca. Ultimamente, invece di buttarmi sul cibo quando sono nervosa, sto provando a fare cose diverse. Tipo, scrivere cosa mi passa per la testa, anche solo due righe su un quaderno, oppure fare una passeggiata veloce, pure se sono solo 10 minuti intorno a casa. Non è che funzioni sempre, eh, a volte cedo ancora, ma mi sembra di avere un po’ più di controllo. Ho anche iniziato a preparare cene più leggere, non proprio “da dieta”, ma qualcosa di semplice, tipo verdure grigliate con un po’ di proteine. Non so, mi dà l’idea di trattarmi bene senza strafare.

Voi come fate a non cedere quando la vita vi stressa? Avete qualche trucco per non aprire il frigo ogni volta che siete giù? Io sono stufa di sentirmi fregata, sia dalle macchinette che da me stessa. Magari condividere qui mi dà un po’ di forza per andare avanti.