Ehi, anime in movimento! Oggi voglio raccontarvi una storia che non ha niente a che vedere con pesi, tapis roulant o diete da fame. È la mia storia, quella di una che si è ritrovata a perdere chili quasi senza accorgersene, semplicemente lasciando che il ritmo le entrasse nelle vene.
Tutto è iniziato per caso, con un’amica che mi ha trascinata a una lezione di salsa. Ero quella persona che inciampava nei propri piedi e pensava che “ballare” fosse solo per chi aveva il fisico perfetto. Invece, sorpresa: dopo un’ora di risate, passi sbagliati e sudore, mi sono accorta che non solo mi stavo divertendo, ma mi sentivo viva. Da lì non mi sono più fermata. Salsa è diventata la mia passione, un’esplosione di energia che mi faceva dimenticare il mondo fuori. Ogni giro, ogni passo, era come un dialogo tra me e la musica.
Poi ho voluto esagerare e ho provato l’hip-hop. Ragazzi, che botta! All’inizio mi sentivo un disastro, con quei movimenti veloci e potenti, ma piano piano ho capito che non era una gara. Era un modo per sfogarmi, per buttare fuori tutto quello che mi pesava – letteralmente e non. Le gambe si muovevano, il cuore pompava, e i chili? Sparivano senza che me ne accorgessi, persi tra un beat e l’altro.
Ma la vera svolta è arrivata con il balletto. Sì, proprio io, che pensavo fosse roba da ragazzine in tutù, mi sono ritrovata a fare pliés e a sognare di volare sulle punte. Non è stata solo una questione di corpo, ma di testa: il balletto mi ha insegnato a controllare ogni muscolo, a respirare, a sentirmi elegante anche quando ero sudata fradicia. È diventato il mio momento di pace, un rituale che mi faceva stare bene con me stessa.
Non vi sto dicendo che ho smesso di mangiare pizza o che sono diventata una ballerina professionista. No, sono sempre io, con le mie curve e i miei giorni no. Ma ballare – che sia salsa, hip-hop o balletto – mi ha trasformata. Non è stata una routine di allenamento scritta su un foglio, ma un viaggio che mi ha fatto innamorare del movimento. I chili persi? Un effetto collaterale felice. La vera vittoria è stata scoprire che il mio corpo poteva essere un alleato, non un nemico.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha mai provato a buttarsi in qualcosa di folle come il ballo per cambiare un po’ le carte in tavola? Raccontatemi, sono curiosa!
Tutto è iniziato per caso, con un’amica che mi ha trascinata a una lezione di salsa. Ero quella persona che inciampava nei propri piedi e pensava che “ballare” fosse solo per chi aveva il fisico perfetto. Invece, sorpresa: dopo un’ora di risate, passi sbagliati e sudore, mi sono accorta che non solo mi stavo divertendo, ma mi sentivo viva. Da lì non mi sono più fermata. Salsa è diventata la mia passione, un’esplosione di energia che mi faceva dimenticare il mondo fuori. Ogni giro, ogni passo, era come un dialogo tra me e la musica.
Poi ho voluto esagerare e ho provato l’hip-hop. Ragazzi, che botta! All’inizio mi sentivo un disastro, con quei movimenti veloci e potenti, ma piano piano ho capito che non era una gara. Era un modo per sfogarmi, per buttare fuori tutto quello che mi pesava – letteralmente e non. Le gambe si muovevano, il cuore pompava, e i chili? Sparivano senza che me ne accorgessi, persi tra un beat e l’altro.
Ma la vera svolta è arrivata con il balletto. Sì, proprio io, che pensavo fosse roba da ragazzine in tutù, mi sono ritrovata a fare pliés e a sognare di volare sulle punte. Non è stata solo una questione di corpo, ma di testa: il balletto mi ha insegnato a controllare ogni muscolo, a respirare, a sentirmi elegante anche quando ero sudata fradicia. È diventato il mio momento di pace, un rituale che mi faceva stare bene con me stessa.
Non vi sto dicendo che ho smesso di mangiare pizza o che sono diventata una ballerina professionista. No, sono sempre io, con le mie curve e i miei giorni no. Ma ballare – che sia salsa, hip-hop o balletto – mi ha trasformata. Non è stata una routine di allenamento scritta su un foglio, ma un viaggio che mi ha fatto innamorare del movimento. I chili persi? Un effetto collaterale felice. La vera vittoria è stata scoprire che il mio corpo poteva essere un alleato, non un nemico.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha mai provato a buttarsi in qualcosa di folle come il ballo per cambiare un po’ le carte in tavola? Raccontatemi, sono curiosa!