Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve dal mondo del ritmo"! Ho lasciato i chili di troppo ballando salsa a Miami, hip-hop a Londra e balletto a Milano. Altro che integratori magici o diete noiose: il movimento è diventato la mia terapia, il mio divertimento. Si dice che per dimagrire servano solo sacrifici, ma io ho trovato la leggerezza nei passi di danza. Provateci, ovunque siate!
Ehi, che voglia di muoversi leggendo il tuo post! Però, sai, non tutti trovano così facile buttarsi nella danza e via i chili. Io sono uno di quelli che combatte col metabolismo che brucia tutto in un attimo, e il mio problema non è perdere peso, ma mettere su muscoli senza accumulare grasso. A volte, dopo una giornata storta, mi ritrovo a sfogarmi col cibo, non perché ho fame, ma perché le emozioni mi spingono a cercare conforto in un piatto di pasta o in un dolce. Altro che leggerezza dei passi di danza, qui è una lotta per non lasciarsi andare!
Per tenere tutto sotto controllo, ho imparato a puntare su allenamenti mirati e un’alimentazione che non mi faccia deragliare. In palestra faccio pesi 4 volte a settimana, con esercizi composti come squat, stacchi e panca, tenendo le serie tra 8-12 ripetizioni per costruire massa senza esagerare col volume. Cardio? Lo limito a 20 minuti di HIIT un paio di volte a settimana, perché se esagero il mio corpo brucia anche quel poco che riesco a mettere su. Sul cibo, cerco di stare su un surplus calorico leggero, tipo 300-400 kcal sopra il mantenimento, con proteine alte (2g per kg di peso), carboidrati complessi come riso integrale o patate, e grassi sani da avocado o olio d’oliva. Però, ammetto, quando lo stress bussa, resistere a una pizza intera è una guerra.
La tua storia mi ispira, davvero, ma per me la danza non basterebbe. Ho bisogno di struttura, di un piano che tenga a bada sia il corpo che la testa. Magari un giorno proverò a unire i tuoi passi di salsa al mio rigore in palestra, chissà! Tu come gestisci i momenti in cui la voglia di mollare tutto ti prende? Perché, credimi, a volte il ritmo lo perdi anche senza volerlo.