Basta con i consigli inutili: cerco una dieta seria per chi ha problemi di salute come me!

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ne capisce qualcosa! Sono stufa marcia di leggere consigli da quattro soldi tipo "bevi acqua e dimagrisci" o "fai due passi e risolvi tutto". Ho 52 anni, diabete di tipo 2 e un colesterolo che sembra il punteggio di un videogioco, più articolazioni che scricchiolano come un vecchio tavolo. Non sono qui per sentirmi dire "mangia meno e muoviti di più", perché non è così semplice e chi lo pensa non ha idea di cosa significhi convivere con questi problemi.
Il mio endocrinologo mi ha dato una lista di cose da evitare lunga un chilometro: niente fritti, niente zuccheri raffinati, grassi saturi solo a guardarli mi sento male. Mi ha detto di puntare su fibre, proteine magre e grassi "buoni", ma non mi ha dato un piano vero e proprio, solo un "fai attenzione". Io invece voglio una dieta seria, qualcosa che funzioni per chi come me deve tenere a bada glicemia e colesterolo senza morire di fame o passare la giornata a contare calorie come un matematico.
Ho provato a fare da sola: per un mese ho mangiato solo pollo alla griglia, verdure bollite e un filo d’olio d’oliva, ma alla fine mi sentivo uno straccio, sempre stanca e con la voglia di buttarmi su una lasagna. I valori sono scesi un po’, sì, ma non abbastanza da giustificare la sofferenza. La nutrizionista dell’ospedale mi ha detto di aggiungere legumi e pesce, tipo salmone o sgombro, ma non mi fido a improvvisare: l’ultima volta che ho esagerato con i ceci, la glicemia è schizzata lo stesso. E poi, con le ginocchia che mi ritrovo, non posso nemmeno camminare troppo per "bruciare" quello che mangio.
Qualcuno di voi con problemi simili ha trovato una soluzione che non sia la solita pappina insipida o robe da fitness guru? Cerco qualcosa di pratico, che non mi faccia impazzire a pesare tutto e che tenga davvero sotto controllo ‘sta benedetta salute. Basta chiacchiere inutili, per favore: se sapete qualcosa che funziona, scrivetelo, altrimenti lasciate perdere. Grazie a chi capisce davvero di cosa parlo.
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ne capisce qualcosa! Sono stufa marcia di leggere consigli da quattro soldi tipo "bevi acqua e dimagrisci" o "fai due passi e risolvi tutto". Ho 52 anni, diabete di tipo 2 e un colesterolo che sembra il punteggio di un videogioco, più articolazioni che scricchiolano come un vecchio tavolo. Non sono qui per sentirmi dire "mangia meno e muoviti di più", perché non è così semplice e chi lo pensa non ha idea di cosa significhi convivere con questi problemi.
Il mio endocrinologo mi ha dato una lista di cose da evitare lunga un chilometro: niente fritti, niente zuccheri raffinati, grassi saturi solo a guardarli mi sento male. Mi ha detto di puntare su fibre, proteine magre e grassi "buoni", ma non mi ha dato un piano vero e proprio, solo un "fai attenzione". Io invece voglio una dieta seria, qualcosa che funzioni per chi come me deve tenere a bada glicemia e colesterolo senza morire di fame o passare la giornata a contare calorie come un matematico.
Ho provato a fare da sola: per un mese ho mangiato solo pollo alla griglia, verdure bollite e un filo d’olio d’oliva, ma alla fine mi sentivo uno straccio, sempre stanca e con la voglia di buttarmi su una lasagna. I valori sono scesi un po’, sì, ma non abbastanza da giustificare la sofferenza. La nutrizionista dell’ospedale mi ha detto di aggiungere legumi e pesce, tipo salmone o sgombro, ma non mi fido a improvvisare: l’ultima volta che ho esagerato con i ceci, la glicemia è schizzata lo stesso. E poi, con le ginocchia che mi ritrovo, non posso nemmeno camminare troppo per "bruciare" quello che mangio.
Qualcuno di voi con problemi simili ha trovato una soluzione che non sia la solita pappina insipida o robe da fitness guru? Cerco qualcosa di pratico, che non mi faccia impazzire a pesare tutto e che tenga davvero sotto controllo ‘sta benedetta salute. Basta chiacchiere inutili, per favore: se sapete qualcosa che funziona, scrivetelo, altrimenti lasciate perdere. Grazie a chi capisce davvero di cosa parlo.
Ehilà, capisco benissimo la tua frustrazione, sai? Anch’io sono stanca di sentir parlare di miracoli che non esistono, soprattutto quando la salute ci mette lo zampino. Ho 48 anni, un po’ di sovrappeso e una glicemia che fa i capricci, quindi ti scrivo con il cuore in mano, da chi ci sta provando sul serio. Non ho diabete come te, ma il colesterolo alto e le articolazioni che protestano le conosco fin troppo bene, quindi mi sa che siamo sulla stessa barca.

Anch’io all’inizio volevo una dieta "seria", qualcosa di strutturato, ma sai cosa ho scoperto? Che forse non serve un piano rigido, ma un modo di fare che cresce piano piano, senza farmi diventare matta. Non sono una che si pesa il cibo al grammo o che corre la maratona – con le mie ginocchia, poi, figurati! – però sto provando a cambiare una cosa alla volta, tipo piccoli passi che alla fine portano da qualche parte. Ti racconto com’è andata finora, magari qualcosa ti torna utile.

Un mese fa ho iniziato solo con l’acqua: ne bevevo pochissima, tipo un bicchiere al giorno, e ora sono arrivata a un litro e mezzo. Non è che mi ha fatto dimagrire da sola, chiaro, ma mi sento meno gonfia e stanca. Poi ho aggiunto una colazione decente: prima saltavo tutto e arrivavo a pranzo affamata, ora mi faccio due fette di pane integrale con un po’ di ricotta magra e una manciata di noci – fibre e grassi buoni, come dice il tuo medico, ma senza impazzire. La glicemia al mattino ringrazia, e pure il colesterolo sembra più tranquillo.

Settimana scorsa ho messo in tavola i legumi, ma con calma: niente ceci a quintali come hai fatto tu (capisco lo spavento!), ma una porzione piccola di lenticchie con verdure, tipo una minestra semplice. Non peso niente, vado a occhio, e per ora non mi ha sballato nulla. Il pesce sto provando a inserirlo adesso: ieri ho preso uno sgombro al forno con un filo d’olio e del limone, niente di complicato, e mi è piaciuto pure. Non è la lasagna, certo, ma non mi sono sentita uno straccio come col pollo bollito infinito.

Il punto è che non sto cercando di strafare: aggiungo una cosa sana ogni tanto e vedo come va. Non conto calorie, non mi massacro se sgarro, ma piano piano i valori stanno migliorando – non di colpo, ma si muovono. Le ginocchia non mi permettono chissà che, però cinque minuti di stretching al mattino li faccio, giusto per non arrugginire del tutto. Non è una "dieta" da manuale, ma per me funziona perché è vivibile.

Tu che dici, potrebbe essere un’idea? Magari prova a partire con poco, tipo l’acqua o una colazione che ti tenga su, e poi aggiungi altro senza fretta. Non è la soluzione magica, lo so, ma almeno non ti senti in gabbia. Se hai qualche trucco che hai già testato, condividilo, eh, che qui siamo tutti a caccia di cose pratiche! Forza, che ce la facciamo, un passo alla volta.
 
Ehi, ti capisco, è una lotta vera con diabete e colesterolo! Io sto provando la yoga del riso per buttare giù lo stress – sai, meno ansia, meno fame nervosa. Non è una dieta, ma mi sta aiutando a non mangiarmi tutto quando sono a pezzi 😅. Tu hai mai provato qualcosa per rilassarti? Magari insieme a legumi e pesce potrebbe funzionare! Con le mie articolazioni scricchiolanti cammino poco, ma ridere mi salva. Se trovi un club di yoga del riso vicino, fammi sapere, ci vediamo lì? 😉 Forza, un sorriso alla volta!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ne capisce qualcosa! Sono stufa marcia di leggere consigli da quattro soldi tipo "bevi acqua e dimagrisci" o "fai due passi e risolvi tutto". Ho 52 anni, diabete di tipo 2 e un colesterolo che sembra il punteggio di un videogioco, più articolazioni che scricchiolano come un vecchio tavolo. Non sono qui per sentirmi dire "mangia meno e muoviti di più", perché non è così semplice e chi lo pensa non ha idea di cosa significhi convivere con questi problemi.
Il mio endocrinologo mi ha dato una lista di cose da evitare lunga un chilometro: niente fritti, niente zuccheri raffinati, grassi saturi solo a guardarli mi sento male. Mi ha detto di puntare su fibre, proteine magre e grassi "buoni", ma non mi ha dato un piano vero e proprio, solo un "fai attenzione". Io invece voglio una dieta seria, qualcosa che funzioni per chi come me deve tenere a bada glicemia e colesterolo senza morire di fame o passare la giornata a contare calorie come un matematico.
Ho provato a fare da sola: per un mese ho mangiato solo pollo alla griglia, verdure bollite e un filo d’olio d’oliva, ma alla fine mi sentivo uno straccio, sempre stanca e con la voglia di buttarmi su una lasagna. I valori sono scesi un po’, sì, ma non abbastanza da giustificare la sofferenza. La nutrizionista dell’ospedale mi ha detto di aggiungere legumi e pesce, tipo salmone o sgombro, ma non mi fido a improvvisare: l’ultima volta che ho esagerato con i ceci, la glicemia è schizzata lo stesso. E poi, con le ginocchia che mi ritrovo, non posso nemmeno camminare troppo per "bruciare" quello che mangio.
Qualcuno di voi con problemi simili ha trovato una soluzione che non sia la solita pappina insipida o robe da fitness guru? Cerco qualcosa di pratico, che non mi faccia impazzire a pesare tutto e che tenga davvero sotto controllo ‘sta benedetta salute. Basta chiacchiere inutili, per favore: se sapete qualcosa che funziona, scrivetelo, altrimenti lasciate perdere. Grazie a chi capisce davvero di cosa parlo.
Ehi, salve a chi ha ancora un po’ di pazienza per leggere ‘sti papiri! Ti capisco eccome, altroché se ti capisco. Ho 48 anni, un bel mix di insulinoresistenza e trigliceridi che sembrano usciti da un film horror, e pure io sono stufa di sentirmi dire "mangia una carota e vedrai che passa". Anch’io ho le articolazioni che suonano come un’orchestrina scordata, quindi i grandi classici tipo "cammina un’ora al giorno" li lascio ai maratoneti del weekend. La tua lasagna tentatrice? La sogno pure io, ma so che dopo mi troverei col glucometro a fare gli straordinari.

Da un annetto sto seguendo un programma con un coach online e un dietologo che mi controllano a distanza. Non è la bacchetta magica, te lo dico subito, ma rispetto al "fai da te" con pollo scondito e verdure tristi è un altro mondo. Il bello è che mi hanno dato un piano vero, non le solite due righe di "evita questo e quello". Tipo, mi hanno fatto inserire legumi come lenticchie o fagioli cannellini, ma in porzioni che non mi mandano la glicemia in tilt, e pesce grasso come sgombro o sardine due volte a settimana per il colesterolo. Non sto lì a pesare ogni foglia d’insalata col bilancino da farmacista, mi hanno dato delle linee guida semplici: una manciata di questo, un palmo di quello, e via. La fibra me la gioco con verdure crude quando le tollero o con un po’ di avena al mattino, che non è il massimo del divertimento ma tiene a bada la fame.

I pro? Non mi sento più un automa affamato, e i valori stanno migliorando, anche se piano. Il coach mi scrive ogni settimana, gli mando foto di quello che mangio e lui mi dice dove sto sbagliando senza farmi sentire una cretina. Il dietologo invece aggiusta il tiro ogni mese, tipo quando ho scoperto che troppi ceci mi facevano lo sgambetto glicemico: abbiamo tagliato un po’ e aggiunto più proteine magre. I contro? Costa, non te lo nascondo, e devi avere la disciplina di seguire le indicazioni senza sgarrare troppo. A volte mi scoccio a mandare messaggi o a fare il check, ma è meglio di brancolare nel buio come facevo prima.

Non è una dieta da copertina, non perdo chili come una star di Instagram, ma sto tenendo sotto controllo la salute senza impazzire. La stanchezza è diminuita, e pure il desiderio di abbuffarmi di schifezze si è calmato. Se cerchi qualcosa di pratico e non ti fidi a improvvisare, magari un percorso così potrebbe funzionare. Certo, ci vuole un po’ di fiducia in chi ti segue, ma almeno non sei sola a combattere con ‘sto casino di numeri e scricchiolii vari. Fammi sapere se ti interessa, che ti racconto di più!
 
Ehi, salve a chi ha ancora un po’ di pazienza per leggere ‘sti papiri! Ti capisco eccome, altroché se ti capisco. Ho 48 anni, un bel mix di insulinoresistenza e trigliceridi che sembrano usciti da un film horror, e pure io sono stufa di sentirmi dire "mangia una carota e vedrai che passa". Anch’io ho le articolazioni che suonano come un’orchestrina scordata, quindi i grandi classici tipo "cammina un’ora al giorno" li lascio ai maratoneti del weekend. La tua lasagna tentatrice? La sogno pure io, ma so che dopo mi troverei col glucometro a fare gli straordinari.

Da un annetto sto seguendo un programma con un coach online e un dietologo che mi controllano a distanza. Non è la bacchetta magica, te lo dico subito, ma rispetto al "fai da te" con pollo scondito e verdure tristi è un altro mondo. Il bello è che mi hanno dato un piano vero, non le solite due righe di "evita questo e quello". Tipo, mi hanno fatto inserire legumi come lenticchie o fagioli cannellini, ma in porzioni che non mi mandano la glicemia in tilt, e pesce grasso come sgombro o sardine due volte a settimana per il colesterolo. Non sto lì a pesare ogni foglia d’insalata col bilancino da farmacista, mi hanno dato delle linee guida semplici: una manciata di questo, un palmo di quello, e via. La fibra me la gioco con verdure crude quando le tollero o con un po’ di avena al mattino, che non è il massimo del divertimento ma tiene a bada la fame.

I pro? Non mi sento più un automa affamato, e i valori stanno migliorando, anche se piano. Il coach mi scrive ogni settimana, gli mando foto di quello che mangio e lui mi dice dove sto sbagliando senza farmi sentire una cretina. Il dietologo invece aggiusta il tiro ogni mese, tipo quando ho scoperto che troppi ceci mi facevano lo sgambetto glicemico: abbiamo tagliato un po’ e aggiunto più proteine magre. I contro? Costa, non te lo nascondo, e devi avere la disciplina di seguire le indicazioni senza sgarrare troppo. A volte mi scoccio a mandare messaggi o a fare il check, ma è meglio di brancolare nel buio come facevo prima.

Non è una dieta da copertina, non perdo chili come una star di Instagram, ma sto tenendo sotto controllo la salute senza impazzire. La stanchezza è diminuita, e pure il desiderio di abbuffarmi di schifezze si è calmato. Se cerchi qualcosa di pratico e non ti fidi a improvvisare, magari un percorso così potrebbe funzionare. Certo, ci vuole un po’ di fiducia in chi ti segue, ma almeno non sei sola a combattere con ‘sto casino di numeri e scricchiolii vari. Fammi sapere se ti interessa, che ti racconto di più!
Ehilà, un saluto a chi ancora non si è stufato di leggere le nostre storie! Ti capisco proprio, sai? Anch’io sono nella tua barca, o meglio, in una barchetta che cerca di non affondare tra glicemia ballerina e colesterolo che fa i capricci. Ho 45 anni, un po’ di sovrappeso e un metabolismo che sembra essersi preso una vacanza lunga. Le ginocchia? Un disastro, scricchiolano come se avessi un percussionista dentro, quindi capisco bene quando dici che camminare troppo non è un’opzione.

Io ho trovato un mio ritmo con le passeggiate serali. Non sono una di quelle che macina chilometri come un atleta, eh, ma ogni sera, prima di dormire, esco e faccio almeno 3-4 chilometri, a passo tranquillo. Non è la soluzione a tutti i mali, lo so, ma mi sta aiutando a perdere peso piano piano e, soprattutto, a sentirmi meno uno straccio. All’inizio pesavo 82 chili, ora sono a 77 dopo qualche mese, e per me è già una vittoria. Non è solo per i numeri sulla bilancia, però: dopo queste camminate mi sento calma, dormo meglio e la testa si svuota da tutto il caos della giornata. Certo, con le articolazioni che mi ritrovo, sto attenta a non strafare: scelgo percorsi piatti, tipo il parco vicino casa o la strada lungo il fiume, e uso scarpe comode che ammortizzano bene.

Per mangiare, anch’io ho dovuto fare i conti con diabete e colesterolo, quindi capisco la frustrazione di quel “fai attenzione” senza un piano chiaro. Non sono una fanatica delle diete rigide, ma ho iniziato a organizzarmi meglio. Tipo, a cena spesso faccio una base di verdure cotte al vapore – zucchine, broccoli, cose così – con un po’ di olio extravergine, e ci abbino del pesce tipo merluzzo o sgombro, che mi hanno detto fa bene ai grassi nel sangue. I legumi li uso, ma con moderazione: una volta a settimana lenticchie o ceci, mai troppo perché pure a me la glicemia si lamenta se esagero. La mattina punto su qualcosa di semplice, tipo yogurt magro con un cucchiaio di semi di chia o un po’ di frutta non troppo zuccherina, come le mele. Non peso tutto al grammo, vado a occhio, ma sto attenta alle porzioni.

Non ti sto dicendo che è la dieta perfetta, eh, ognuno ha il suo corpo e i suoi limiti. Però queste passeggiate serali mi danno una mano a tenere tutto sotto controllo senza sentirmi in gabbia. Il medico mi ha detto che sto andando nella direzione giusta: la glicemia è più stabile e il colesterolo è sceso un po’, anche se non è ancora un miracolo. La cosa bella è che non mi sembra di morire di fame o di rinunciare a tutto. Certo, la lasagna la guardo da lontano e sospiro, ma sto imparando a non sentirmene privata.

Se ti va di provare qualcosa di simile, magari inizia con una passeggiata corta, giusto per vedere come ti senti. Io ho scoperto che il trucco è farla diventare un’abitudine, come lavarsi i denti: non ci penso troppo, esco e basta. Sul mangiare, ti direi di non improvvisare troppo coi legumi se hai paura della glicemia, ma magari chiedi al tuo endocrinologo se un piano con più pesce e fibre potrebbe andare per te. Non è una rivoluzione, ma a me sta dando una mano a stare meglio senza complicarmi la vita. Se ti va, scrivimi pure, che ti racconto i miei percorsi preferiti o come faccio a non crollare di noia mentre cammino!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ne capisce qualcosa! Sono stufa marcia di leggere consigli da quattro soldi tipo "bevi acqua e dimagrisci" o "fai due passi e risolvi tutto". Ho 52 anni, diabete di tipo 2 e un colesterolo che sembra il punteggio di un videogioco, più articolazioni che scricchiolano come un vecchio tavolo. Non sono qui per sentirmi dire "mangia meno e muoviti di più", perché non è così semplice e chi lo pensa non ha idea di cosa significhi convivere con questi problemi.
Il mio endocrinologo mi ha dato una lista di cose da evitare lunga un chilometro: niente fritti, niente zuccheri raffinati, grassi saturi solo a guardarli mi sento male. Mi ha detto di puntare su fibre, proteine magre e grassi "buoni", ma non mi ha dato un piano vero e proprio, solo un "fai attenzione". Io invece voglio una dieta seria, qualcosa che funzioni per chi come me deve tenere a bada glicemia e colesterolo senza morire di fame o passare la giornata a contare calorie come un matematico.
Ho provato a fare da sola: per un mese ho mangiato solo pollo alla griglia, verdure bollite e un filo d’olio d’oliva, ma alla fine mi sentivo uno straccio, sempre stanca e con la voglia di buttarmi su una lasagna. I valori sono scesi un po’, sì, ma non abbastanza da giustificare la sofferenza. La nutrizionista dell’ospedale mi ha detto di aggiungere legumi e pesce, tipo salmone o sgombro, ma non mi fido a improvvisare: l’ultima volta che ho esagerato con i ceci, la glicemia è schizzata lo stesso. E poi, con le ginocchia che mi ritrovo, non posso nemmeno camminare troppo per "bruciare" quello che mangio.
Qualcuno di voi con problemi simili ha trovato una soluzione che non sia la solita pappina insipida o robe da fitness guru? Cerco qualcosa di pratico, che non mi faccia impazzire a pesare tutto e che tenga davvero sotto controllo ‘sta benedetta salute. Basta chiacchiere inutili, per favore: se sapete qualcosa che funziona, scrivetelo, altrimenti lasciate perdere. Grazie a chi capisce davvero di cosa parlo.
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, sembra di navigare in un mare di consigli vaghi mentre cerchi una scialuppa di salvataggio concreta. Ho 48 anni, anche io con diabete di tipo 2 e colesterolo alto, e ti racconto cosa ha funzionato per me, senza fronzoli o promesse da guru.

Anni fa ero come te, stanca di diete tristi e di sentirmi dire “mangia meno, muoviti di più”. Dopo un po’ di tentativi a vuoto, ho trovato un approccio che mi ha cambiato la vita, senza farmi impazzire con bilance o calorie. La chiave per me è stata costruire pasti bilanciati che tenessero la glicemia stabile e mi dessero energia, senza rinunciare al gusto. Non sono un nutrizionista, ma condivido quello che faccio, magari ti dà uno spunto.

Per prima cosa, ho imparato a strutturare i pasti attorno a fonti di proteine magre, perché mi saziano e non fanno schizzare la glicemia. Non solo pollo alla griglia (che dopo un po’ sembra cartone), ma anche tacchino, albumi d’uovo, fiocchi di latte magri o pesce come sgombro e merluzzo. Il salmone lo tengo per una volta a settimana, perché è più grasso, ma quei grassi “buoni” aiutano il colesterolo. Per esempio, una cena tipica per me è merluzzo al forno con limone e spezie, una montagna di verdure al vapore (zucchine, spinaci o cavolo) condite con un cucchiaio d’olio extravergine, e una piccola porzione di quinoa o lenticchie. I legumi li mangio, ma con moderazione, tipo 50-60 grammi cotti, per non esagerare con i carboidrati.

Parlando di carboidrati, ho tagliato zuccheri raffinati e roba bianca come pane e pasta normale, ma non ho eliminato tutto. Uso piccole porzioni di cereali integrali come farro, orzo o riso basmati, che hanno un impatto più мягкий sulla glicemia. La fibra è mia amica: verdure a foglia verde, broccoli, carote crude, ma anche semi di lino o chia (un cucchiaino nello yogurt magro). Questi mi aiutano a sentirmi piena e tengono il colesterolo a bada.

Un trucco che mi ha salvato? Pianifico i pasti in anticipo, così non improvviso e non finisco a sognare lasagne. Preparo 2-3 giorni di cibo in una volta: per esempio, una teglia di verdure al forno e porzioni di pesce o tacchino già pronte. Non peso tutto, ma uso il palmo della mano come guida: una porzione di proteine grande come il palmo, verdure quanto due pugni, e carboidrati complessi quanto un pugno chiuso. Semplice, no?

Per la stanchezza che dici, potrebbe essere che mangiavi troppo poco o mancava varietà. Io aggiungo sempre un po’ di grassi sani (olio d’oliva, mezzo avocado, una manciata di mandorle) e bevo tanto, non solo acqua, ma anche tisane senza zucchero per variare. Se i ceci ti hanno dato problemi, prova a mescolarli con verdure e una proteina, tipo un’insalata con lenticchie, spinaci e tacchino, così la glicemia si alza più lentamente.

Per le articolazioni, capisco il dramma. Io non posso fare grandi camminate, ma faccio 10-15 minuti di stretching o esercizi leggeri a casa, tipo alzare bottigliette d’acqua come pesi. Non brucio chissà quante calorie, ma mi tiene attiva senza stressare le ginocchia. Se vuoi, chiedi al tuo medico di un fisioterapista per esercizi adatti.

Non ti prometto miracoli, ma con questo approccio i miei valori sono migliorati (glicemia a digiuno sotto 100, colesterolo LDL sceso di 20 punti) e mi sento meno uno straccio. Se hai un endocrinologo, magari condividi un piano così e chiedi se va bene per te. Se vuoi dettagli su qualche ricetta o su come organizzo la settimana, scrivimi pure. Forza, non sei sola in questa battaglia!