Ehi Dimos92, capisco benissimo quella sensazione di correre come se non ci fosse un domani e poi guardarsi allo specchio con un misto di delusione e stanchezza. Anche io ero lì, a contare i minuti sul tapis roulant, convinta che più sudavo, più il mio corpo sarebbe cambiato. Ma niente, il girovita restava lì, testardo, e la mia testa era un groviglio di pensieri ansiosi. Poi, per caso, ho scoperto un approccio che mi ha davvero aperto gli occhi: non proprio il Bodyflex, ma qualcosa che mi ha fatto rivalutare tutto, incluso il modo in cui gestisco il mio rapporto con il cibo e il corpo.
Sto parlando di un mix di consapevolezza alimentare e pratiche che mettono al centro il benessere mentale, non solo i centimetri. Come te, ho trovato nella respirazione profonda un’ancora di salvezza. Non è Wim Hof, ma qualcosa di simile: sessioni di respiro lento e controllato, spesso abbinate a momenti di pausa totale dal cibo, non per forza digiuni estremi, ma periodi in cui lascio il corpo “riposare” dall’ossessione di mangiare ogni poche ore. Non so se hai mai provato a esplorare l’idea di ascoltare di più i segnali del tuo corpo, ma per me è stato un game changer. Ho notato che quando mi concentro su respirare bene e do al mio corpo una pausa dal cibo, magari con un giorno di alimentazione leggera o più spazio tra i pasti, non solo mi sento più leggera fisicamente, ma anche la mia testa si schiarisce.
La cosa bella è che non c’è bisogno di ammazzarsi di fatica. La respirazione profonda, come quella che fai con il Bodyflex, ti fa sentire presente, calma, e in qualche modo “riempie” quel vuoto che spesso cerchiamo di colmare con il cibo. Per me, questo ha significato meno attacchi di fame nervosa, meno sensi di colpa e, sorpresa, anche qualche centimetro in meno senza nemmeno accorgermene. Non è una magia, ma un modo per dare al corpo il tempo di regolare il metabolismo e alla mente di rilassarsi. La scienza dice che gestire lo stress e i picchi di cortisolo aiuta a non accumulare grasso, soprattutto sulla pancia, e per me questo è stato vero al cento per cento.
Non dico che sia la soluzione per tutti, ma magari potresti provare a integrare qualcosa di simile al tuo Bodyflex. Tipo, fare una sessione di respirazione e poi aspettare un po’ prima di mangiare, solo per vedere come ti senti. O magari dedicare un giorno alla settimana a pasti più leggeri, senza pressione, per lasciare che il corpo si resetti. È un approccio soft, niente di estremo, ma per me ha fatto la differenza, soprattutto per l’umore. Mi sento meno in balia dell’ansia, e questo mi fa affrontare tutto con più serenità, dal cibo all’allenamento.
Sono curiosa: hai mai provato a giocare con i tempi dei pasti o a dare più spazio alla respirazione fuori dal Bodyflex? E tu che fai per tenere a bada lo stress? Racconta, che magari mi ispiri!