Ehi, nervoso cronico, ti capisco! Quel fascio di nervi che ti stringe il petto? Been there, done that. Anch’io sto cercando di dare un calcio all’ansia, e visto che siamo in tema “movimento che salva la testa”, ti racconto com’è andata con il mio online coaching, che tra l’altro mi sta tenendo in riga pure con la dieta invernale (perché, diciamocelo, il freddo fa venir voglia di polenta e tiramisù 24/7).
Ho iniziato da un paio di mesi con un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza. Il bello? Non devo uscire di casa quando fuori è un freezer, e nessuno mi giudica se sudo come un pinguino sotto il sole mentre faccio plank. Il programma è super soft, tipo il tuo stretching: un mix di yoga, esercizi a corpo libero e camminate veloci (che a volte finiscono con me che canto a squarciagola con le cuffie, ma questa è un’altra storia). La testa? Una meraviglia. Dopo ogni sessione mi sento come se avessi scaricato un chilo di pensieri pesanti. Non fraintendermi, l’ansia non sparisce del tutto, ma è come se qualcuno abbassasse il volume.
Il nutrizionista, poi, è un genio del male. Mi ha fatto una dieta invernale che non mi fa sentire a privazioni, con zuppe calde, legumi e pure qualche quadratino di cioccolato fondente (sì, ho pianto di gioia). Però, c’è un però. Il lato oscuro del coaching online è che devi essere tu il tuo stesso poliziotto. Nessuno ti corre dietro se salti un allenamento o se ti pappi mezzo pandoro in pigiama. La disciplina è tutta sulle tue spalle, e ammetto che qualche volta ho fatto la finta tonta con i report settimanali.
Le consulenze sono il momento clou. Ogni settimana faccio una call con il trainer, che mi chiede come sto e mi aggiusta il piano se serve. È tipo un confessore, ma invece di peccati gli racconto quante volte ho ceduto alle patatine. Il nutrizionista, invece, mi manda messaggi vocali che sembrano usciti da un film motivazionale. “Forza, il tuo corpo è una macchina, dagli il carburante giusto!”. Mi gasa, ma ogni tanto vorrei rispondergli: “Sì, ma la mia macchina vuole una pizza”.
Insomma, il movimento soft funziona eccome per l’ansia, e con il coaching online sto tenendo botta anche con l’alimentazione. Non è la bacchetta magica, ma tra un downward dog e una ciotola di minestrone, la testa respira. Tu che esercizi fai? E come tieni a bada la fame da inverno? Racconta, che qui si fa squadra!