Ragazzi, ma vi rendete conto? Io ho detto addio a quelle schifezze frizzanti e ho perso 20 kg, e voi ancora lì a riempirvi di zuccheri! Basta scuse, la pianificazione dei pasti è tutto: acqua, verdure e via. Non è stato facile, ma guardate i risultati. E voi, sempre con quella robaccia in mano!
Ciao a tutti, capisco l’entusiasmo per i tuoi 20 kg persi, davvero un gran risultato! Però, sinceramente, non credo che demonizzare le bevande zuccherate o imporsi regole ferree sia la chiave per tutti. Ognuno ha un percorso diverso. Io, per esempio, sono anni che cerco di ascoltarmi di più, di capire cosa mi chiede il corpo, senza etichettare cibi come “schifezze” o “permessi”. Non è questione di pianificare ogni pasto con acqua e verdure – che, per carità, funzionano per te e va benissimo – ma di smettere di vedere il cibo come un nemico da combattere.
Quando dici “basta scuse”, sembra quasi che chi non segue il tuo metodo sia pigro o incapace. Eppure, non è sempre così lineare. Magari qualcuno sta ancora lì con la sua lattina in mano perché dietro c’è altro: stress, abitudini radicate, o semplicemente il bisogno di un momento di conforto. Perdere peso non è solo questione di volontà o di dire addio a qualcosa; a volte è più un lavoro su cosa ci spinge a cercare certe cose, no? Io ho smesso di contare calorie e di pesarmi ogni giorno, e sai che ti dico? Mi sento più leggera dentro, anche se la bilancia non è scesa quanto la tua.
Non sto dicendo che il tuo approccio sia sbagliato, assolutamente, i risultati parlano da soli. Ma forse, invece di puntare il dito su chi ancora “beve robaccia”, potremmo chiederci: perché lo fanno? E se per loro funzionasse un cammino meno rigido, più personale? Intuire cosa ci serve davvero, senza divieti assoluti, potrebbe essere una strada altrettanto valida. Che ne pensi?