Ehi, qualcuno mi spiega perché dobbiamo complicarci la vita con queste diete assurde? Io sono stufa di leggere liste infinite di cibi vietati, contare calorie come se fosse un lavoro e passare ore a cucinare robe strane che poi sanno di cartone. Basta, non ce la faccio più. Alla fine, sapete cosa funziona per me? Mangio meno e cammino, punto. Non serve altro.
Tipo, invece di riempirmi il piatto fino all’orlo, ne metto un po’ meno. Non sto lì a pesare ogni grammo, ma se prima mi facevo due porzioni di pasta, ora me ne basta una. E non è che mi privo di tutto, eh. Se ho voglia di un pezzo di pane o di un frutto tipo una mela, me lo prendo e amen. Non devo seguire chissà quale tabella o sentirmi in colpa. È solo questione di non esagerare, no?
E poi cammino. Non parlo di maratone o di ammazzarmi in palestra, che poi dopo due giorni mollo perché mi annoio. Semplicemente, scendo una fermata prima dal bus o faccio due passi dopo cena invece di buttarmi sul divano. Mezz’ora al giorno, a volte anche meno, e già vedo la differenza. Non è che devo sudare sette camicie o comprarmi attrezzature da fitness che poi finiscono a prendere polvere.
Il punto è che tutti questi ostacoli ce li mettiamo da soli. Ti dicono “devi fare questo, devi eliminare quello, devi soffrire per dimagrire”. Ma perché? Io voglio vivere, non passare la giornata a combattere con una bilancia. Mangiare meno e muoversi un po’ è semplice, non mi stressa e funziona. Non sarà da copertina di rivista, ma almeno non mi sento intrappolata in un incubo di regole assurde. Qualcun altro la pensa come me o sono l’unica stanca di ‘sta follia?
Tipo, invece di riempirmi il piatto fino all’orlo, ne metto un po’ meno. Non sto lì a pesare ogni grammo, ma se prima mi facevo due porzioni di pasta, ora me ne basta una. E non è che mi privo di tutto, eh. Se ho voglia di un pezzo di pane o di un frutto tipo una mela, me lo prendo e amen. Non devo seguire chissà quale tabella o sentirmi in colpa. È solo questione di non esagerare, no?
E poi cammino. Non parlo di maratone o di ammazzarmi in palestra, che poi dopo due giorni mollo perché mi annoio. Semplicemente, scendo una fermata prima dal bus o faccio due passi dopo cena invece di buttarmi sul divano. Mezz’ora al giorno, a volte anche meno, e già vedo la differenza. Non è che devo sudare sette camicie o comprarmi attrezzature da fitness che poi finiscono a prendere polvere.
Il punto è che tutti questi ostacoli ce li mettiamo da soli. Ti dicono “devi fare questo, devi eliminare quello, devi soffrire per dimagrire”. Ma perché? Io voglio vivere, non passare la giornata a combattere con una bilancia. Mangiare meno e muoversi un po’ è semplice, non mi stressa e funziona. Non sarà da copertina di rivista, ma almeno non mi sento intrappolata in un incubo di regole assurde. Qualcun altro la pensa come me o sono l’unica stanca di ‘sta follia?