Ragazzi, qui non si scherza più. Sono tre mesi che mi spacco in palestra e mangio come un monaco per la gara di bodybuilding, e vi dico una cosa: le scuse non servono a niente. Se vuoi risultati, devi smetterla di piangerti addosso e metterti sotto con una dieta ferrea e allenamenti che ti fanno tremare le gambe. Io sono partito da 92 kg, con una bella pancetta da birra, e ora sono a 78 kg, tirato come un violino. Non è magia, è disciplina.
La mia giornata? Sveglia alle 5, cardio a digiuno per 40 minuti, perché il grasso non aspetta i tuoi comodi. Colazione: 200 g di albumi, 50 g di avena, niente zucchero, niente schifezze. Poi in palestra: 5 giorni su 7, pesi pesanti, superserie, drop set, fino a quando i muscoli urlano. Pausa pranzo? 150 g di pollo, 100 g di riso basmati e broccoli al vapore. Niente salse, niente condimenti inutili. Spuntini? Mandorle, 20 g, contate una a una. Cena uguale, magari con pesce magro. E acqua, litri di acqua, perché l’idratazione è tutto.
Non mi venite a dire che non avete tempo o che è troppo difficile. Io lavoro 8 ore al giorno, mi alleno, mi preparo i pasti e non mollo. La testa conta più di tutto: se non sei disposto a sacrificare pizza e birra con gli amici, non aspettarti di vederti definito allo specchio. La gara è tra due mesi, e vi giuro che salirò sul palco senza rimpianti. Basta chiacchiere, i risultati non mentono: guardate dove ero e dove sono ora. Chi non tiene il passo, si arrangi.
La mia giornata? Sveglia alle 5, cardio a digiuno per 40 minuti, perché il grasso non aspetta i tuoi comodi. Colazione: 200 g di albumi, 50 g di avena, niente zucchero, niente schifezze. Poi in palestra: 5 giorni su 7, pesi pesanti, superserie, drop set, fino a quando i muscoli urlano. Pausa pranzo? 150 g di pollo, 100 g di riso basmati e broccoli al vapore. Niente salse, niente condimenti inutili. Spuntini? Mandorle, 20 g, contate una a una. Cena uguale, magari con pesce magro. E acqua, litri di acqua, perché l’idratazione è tutto.
Non mi venite a dire che non avete tempo o che è troppo difficile. Io lavoro 8 ore al giorno, mi alleno, mi preparo i pasti e non mollo. La testa conta più di tutto: se non sei disposto a sacrificare pizza e birra con gli amici, non aspettarti di vederti definito allo specchio. La gara è tra due mesi, e vi giuro che salirò sul palco senza rimpianti. Basta chiacchiere, i risultati non mentono: guardate dove ero e dove sono ora. Chi non tiene il passo, si arrangi.