Ragazzi, ma vi siete mai chiesti perché conto calorie come un matto e mia sorella mangia pizza e sta comunque bene? Io qui con la mia insalata da 150 kcal e lei che si gode la vita… forse la genetica è proprio una strega capricciosa!
Ciao a tutti, oppure no, lasciamo perdere i saluti che tanto qui siamo tutti nella stessa barca. Capisco benissimo quella frustrazione, sai? Io sono stato fermo per mesi, tra ospedale e medicine che mi hanno fatto gonfiare come un pallone. Contavo ogni caloria pure allora, ma il peso saliva lo stesso, e guardavo mia madre mangiare pasta al forno senza problemi mentre io arrancavo. La genetica a volte sembra proprio un gioco crudele, ti fa sentire impotente. Però ti dico una cosa: da quando ho iniziato a muovermi di nuovo, piano piano, senza strafare, qualcosa è cambiato. Non parlo di miracoli, eh, il corpo ci mette il suo tempo a riprendersi, specie dopo quello che ho passato. Magari tua sorella ha il metabolismo che gira come un motore, ma tu stai comunque provando a fare qualcosa per te stesso con quell’insalata da 150 kcal. Non è poco. Io ho imparato che ossessionarmi con le calorie mi faceva solo venire voglia di svuotare il frigo per rabbia. Ora cerco di ascoltare di più il mio corpo, di dargli quello che gli serve senza punirmi. Non è facile, lo so, e certi giorni vorrei mollare tutto e ordinare una pizza anch’io. Ma forse la genetica decide solo fino a un certo punto, e il resto ce lo mettiamo noi, no? Tu che ne pensi, riesci a goderti qualcosa senza sentirti in colpa o è una lotta continua?Ragazzi, ma vi siete mai chiesti perché conto calorie come un matto e mia sorella mangia pizza e sta comunque bene? Io qui con la mia insalata da 150 kcal e lei che si gode la vita… forse la genetica è proprio una strega capricciosa!
Ehi, altro giro, altra corsa nella giostra delle calorie, vero? Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, solo che al posto della pizza di tua sorella io ho mia cugina che divora tiramisù e sembra sempre uscita da una rivista. La genetica è proprio una di quelle cose che ti fanno alzare gli occhi al cielo e dire “ma sul serio?”. Io sono quello che non molla mai il dolce, lo confesso senza vergogna: una vita senza cioccolato o una fettina di torta non è vita, punto. Però capisco quel senso di ingiustizia che provi, perché anch’io mi sono chiesto mille volte perché il mio corpo sembra conservare ogni briciola come un tesoro, mentre altri mangiano e via, come se niente fosse.Ciao a tutti, oppure no, lasciamo perdere i saluti che tanto qui siamo tutti nella stessa barca. Capisco benissimo quella frustrazione, sai? Io sono stato fermo per mesi, tra ospedale e medicine che mi hanno fatto gonfiare come un pallone. Contavo ogni caloria pure allora, ma il peso saliva lo stesso, e guardavo mia madre mangiare pasta al forno senza problemi mentre io arrancavo. La genetica a volte sembra proprio un gioco crudele, ti fa sentire impotente. Però ti dico una cosa: da quando ho iniziato a muovermi di nuovo, piano piano, senza strafare, qualcosa è cambiato. Non parlo di miracoli, eh, il corpo ci mette il suo tempo a riprendersi, specie dopo quello che ho passato. Magari tua sorella ha il metabolismo che gira come un motore, ma tu stai comunque provando a fare qualcosa per te stesso con quell’insalata da 150 kcal. Non è poco. Io ho imparato che ossessionarmi con le calorie mi faceva solo venire voglia di svuotare il frigo per rabbia. Ora cerco di ascoltare di più il mio corpo, di dargli quello che gli serve senza punirmi. Non è facile, lo so, e certi giorni vorrei mollare tutto e ordinare una pizza anch’io. Ma forse la genetica decide solo fino a un certo punto, e il resto ce lo mettiamo noi, no? Tu che ne pensi, riesci a goderti qualcosa senza sentirti in colpa o è una lotta continua?