Ciao, il tuo messaggio mi ha proprio colpito! La yoga della risata sembra una cosa super interessante, non ne avevo mai sentito parlare, ma capisco benissimo quel bisogno di “pulire” la mente. Lo stress è un nemico tremendo quando si cerca di cambiare abitudini, e se ridere ti aiuta a non buttarti sul cibo, direi che è una strada da provare. Fammi sapere come va coi gruppi, sono curioso anch’io!
Ti racconto un po’ della mia esperienza con l’online coaching, visto che sto seguendo un programma con un trainer e un dietologo a distanza. La combo di camminare e mangiare leggero di cui parli è anche il mio punto di partenza, ma con loro ho una struttura più definita. Tipo, il trainer mi manda piani di allenamento personalizzati, quasi sempre camminate veloci o esercizi leggeri a casa, e il dietologo mi ha fatto un piano alimentare che non è una dieta drastica, ma più un modo di mangiare che posso tenere a lungo. La cosa bella? Non mi sento mai “a dieta”, ma più come se stessi imparando a vivere meglio.
I plus di questo formato sono tanti. Prima di tutto, la comodità: non devo andare in palestra o in studio, tutto si fa via app o videochiamate. Le consulenze sono regolari, ogni due settimane, e mi tengono focalizzato. Parlo con loro dei progressi, ma anche delle giornate no, tipo quando mi sembra di non vedere risultati o quando cedo a una pizza di troppo. Non mi giudicano, ma mi aiutano a capire come ripartire senza sensi di colpa. Poi, il fatto che il piano è su misura per me mi dà fiducia: non è una roba generica da rivista, ma qualcosa che si adatta ai miei ritmi e al mio corpo.
Ci sono anche dei contro, eh. A volte mi manca il contatto umano diretto, tipo il supporto di un gruppo come quello che cerchi tu per la yoga della risata. Fare tutto online può sembrare un po’ freddo, e se non sei disciplinato, rischi di mollare. All’inizio facevo fatica a seguire il ritmo, soprattutto con le camminate, perché trovavo scuse tipo “piove” o “sono stanco”. Il trainer mi ha aiutato a impostare obiettivi piccoli, tipo 20 minuti al giorno, e ora è diventata un’abitudine. Un altro lato negativo è che devi essere bravo a comunicare quello che provi, perché loro non ti vedono di persona e non possono cogliere certi segnali. Io cerco di essere super onesto nei report che mando, così riescono a capire se qualcosa non va.
Sul lungo termine, sto vedendo che funziona. Non è una cosa lampo, i chili scendono piano (tipo 4 in tre mesi), ma mi sento più energico e la bilancia non è più il mio unico metro di giudizio. La chiave, per me, è stata imparare a non vedere il percorso come una corsa, ma come un cambiamento che deve durare. La tua idea di aggiungere qualcosa di nuovo come la yoga della risata mi piace, perché rompe la monotonia e tiene alta la motivazione. Tu come gestisci la routine per non annoiarti? E com’è andata con la bilancia ultimamente? Racconta, che sono tutto orecchi!