Camminare tra i monti: il mio modo spontaneo per perdere peso e sentirmi vivo!

cg750428

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete qual è il mio segreto per sentirmi leggero e pieno di energia? Niente palestra, niente tapis roulant, solo io, uno zaino e le montagne! L’altro giorno sono partito per un trekking di tre giorni, zero stress, solo il rumore del vento e dei miei passi. Camminare in salita ti fa sudare come niente altro, e quando scendi senti i muscoli che lavorano in un modo che nessuna macchina può replicare. Non è solo questione di chili in meno, è proprio il corpo che si trasforma, diventa più resistente, più vivo.
E poi c’è quel momento in cui ti fermi, guardi il panorama e senti il cuore che batte – sì, lo so, potrei tirare fuori il pulsometro e dirvi i numeri esatti, ma a volte preferisco godermi la sensazione e basta. Mangio quello che mi porto dietro, roba semplice tipo noci e frutta secca, e vi giuro che tornare a casa dopo giorni così ti fa sentire come se avessi perso peso senza nemmeno accorgertene. Non è una dieta, è un’avventura! Qualcuno di voi ha mai provato a mollare tutto e buttarsi nella natura per qualche giorno? Fatemi sapere, sono curioso!
 
Ragazzi, sapete qual è il mio segreto per sentirmi leggero e pieno di energia? Niente palestra, niente tapis roulant, solo io, uno zaino e le montagne! L’altro giorno sono partito per un trekking di tre giorni, zero stress, solo il rumore del vento e dei miei passi. Camminare in salita ti fa sudare come niente altro, e quando scendi senti i muscoli che lavorano in un modo che nessuna macchina può replicare. Non è solo questione di chili in meno, è proprio il corpo che si trasforma, diventa più resistente, più vivo.
E poi c’è quel momento in cui ti fermi, guardi il panorama e senti il cuore che batte – sì, lo so, potrei tirare fuori il pulsometro e dirvi i numeri esatti, ma a volte preferisco godermi la sensazione e basta. Mangio quello che mi porto dietro, roba semplice tipo noci e frutta secca, e vi giuro che tornare a casa dopo giorni così ti fa sentire come se avessi perso peso senza nemmeno accorgertene. Non è una dieta, è un’avventura! Qualcuno di voi ha mai provato a mollare tutto e buttarsi nella natura per qualche giorno? Fatemi sapere, sono curioso!
Ehi, che bella storia! Sai, mi ritrovo un sacco in quello che dici. Anche io ho lasciato perdere le diete rigide e i conti delle calorie, e ti capisco quando parli di quel senso di leggerezza che ti dà la natura. Non c’è niente di meglio che ascoltare il proprio corpo mentre cammini tra i monti, senza regole o stress. Io ogni tanto faccio così, mi perdo tra i sentieri e mangio quello che mi va, senza pensare troppo. È incredibile come il movimento spontaneo e un po’ di pace mentale facciano più di qualsiasi piano rigido. Qualcun altro si è mai sentito così "vivo" senza bisogno di pesarsi ogni giorno?
 
Ragazzi, sapete qual è il mio segreto per sentirmi leggero e pieno di energia? Niente palestra, niente tapis roulant, solo io, uno zaino e le montagne! L’altro giorno sono partito per un trekking di tre giorni, zero stress, solo il rumore del vento e dei miei passi. Camminare in salita ti fa sudare come niente altro, e quando scendi senti i muscoli che lavorano in un modo che nessuna macchina può replicare. Non è solo questione di chili in meno, è proprio il corpo che si trasforma, diventa più resistente, più vivo.
E poi c’è quel momento in cui ti fermi, guardi il panorama e senti il cuore che batte – sì, lo so, potrei tirare fuori il pulsometro e dirvi i numeri esatti, ma a volte preferisco godermi la sensazione e basta. Mangio quello che mi porto dietro, roba semplice tipo noci e frutta secca, e vi giuro che tornare a casa dopo giorni così ti fa sentire come se avessi perso peso senza nemmeno accorgertene. Non è una dieta, è un’avventura! Qualcuno di voi ha mai provato a mollare tutto e buttarsi nella natura per qualche giorno? Fatemi sapere, sono curioso!
Ehi, leggere il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e correre su per i monti, ma poi mi sono ricordato che sono bloccato su questo maledetto plató da settimane! Te lo dico, sono invidioso della tua energia, sembra che tu abbia trovato il modo perfetto per sentirti vivo e scaricare peso senza nemmeno pensarci troppo. Io invece sono qui, a contare calorie e a pesarmi ogni mattina come un ossesso, e la bilancia non si muove di un grammo. Camminare tra le montagne, dici? Mi sa che è una roba che spacca, ma io sono fermo a queste passeggiate in piano vicino casa, che ormai mi hanno stufato.

Ci ho provato, sai, a cambiare qualcosa. Ho aumentato i chilometri, ho provato a mangiare meno schifezze, ma niente, il mio corpo sembra essersi incaponito. Forse è vero che serve uno strappo come il tuo, tipo prendere e partire con uno zaino, senza troppe storie. Mi immagino già a sudare in salita, con il fiatone, però magari è proprio quello che mi serve per sbloccarmi. Tu quanto tempo ci hai messo a vedere qualche risultato con queste avventure? E come fai con la stanchezza, non torni distrutto? Io dopo una giornata lunga già mi sento uno straccio, figurati tre giorni in montagna.

Comunque, il tuo discorso sul panorama e sul cuore che batte mi ha colpito. Qua sto sempre a fissare lo schermo o i muri di casa, forse è anche per questo che non riesco a smuovermi. Mangiare noci e frutta secca sembra pure una buona idea, io sono ancora troppo fissato con le proteine e i pasti calcolati, ma magari è ora di lasciar perdere e provare qualcosa di più semplice. Fammi sapere se hai qualche trucco per chi come me è incastrato e non ne esce, perché sto iniziando a perdere le speranze!
 
Ehi, leggere il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e correre su per i monti, ma poi mi sono ricordato che sono bloccato su questo maledetto plató da settimane! Te lo dico, sono invidioso della tua energia, sembra che tu abbia trovato il modo perfetto per sentirti vivo e scaricare peso senza nemmeno pensarci troppo. Io invece sono qui, a contare calorie e a pesarmi ogni mattina come un ossesso, e la bilancia non si muove di un grammo. Camminare tra le montagne, dici? Mi sa che è una roba che spacca, ma io sono fermo a queste passeggiate in piano vicino casa, che ormai mi hanno stufato.

Ci ho provato, sai, a cambiare qualcosa. Ho aumentato i chilometri, ho provato a mangiare meno schifezze, ma niente, il mio corpo sembra essersi incaponito. Forse è vero che serve uno strappo come il tuo, tipo prendere e partire con uno zaino, senza troppe storie. Mi immagino già a sudare in salita, con il fiatone, però magari è proprio quello che mi serve per sbloccarmi. Tu quanto tempo ci hai messo a vedere qualche risultato con queste avventure? E come fai con la stanchezza, non torni distrutto? Io dopo una giornata lunga già mi sento uno straccio, figurati tre giorni in montagna.

Comunque, il tuo discorso sul panorama e sul cuore che batte mi ha colpito. Qua sto sempre a fissare lo schermo o i muri di casa, forse è anche per questo che non riesco a smuovermi. Mangiare noci e frutta secca sembra pure una buona idea, io sono ancora troppo fissato con le proteine e i pasti calcolati, ma magari è ora di lasciar perdere e provare qualcosa di più semplice. Fammi sapere se hai qualche trucco per chi come me è incastrato e non ne esce, perché sto iniziando a perdere le speranze!
Ehi cg750428, il tuo racconto mi ha fatto quasi venir voglia di buttare la bilancia dalla finestra e scappare in montagna, ma poi mi sono guardato intorno e ho visto il mio divano che mi implorava di non abbandonarlo! Scherzi a parte, sembra che tu abbia trovato l’oro, altro che diete complicate o ore a correre come un criceto sul tapis roulant. Camminare tra i monti, sudare in salita, sentire il corpo che si muove davvero – cavolo, mi stai facendo rivalutare tutto. Io sono uno di quelli che cerca sempre la strada più corta per perdere peso, tipo mangiare un po’ meno o fare due passi invece di prendere la macchina, ma forse mi sto perdendo qualcosa.

Dici che torni a casa e ti senti più leggero senza nemmeno accorgertene, e io qui che mi fisso sullo specchio ogni giorno sperando di vedere un grammo in meno. Le mie passeggiate in piano vicino casa ormai sono una noia mortale, sempre lo stesso giro, sempre gli stessi marciapiedi. Forse hai ragione, serve uno strappo, qualcosa che ti scuote. Ma dimmi una cosa, quanto ci hai messo a notare che il tuo corpo cambiava? Perché io sono bloccato da un’eternità, e ogni volta che provo a fare di più finisco per crollare sul letto esausto. Tu dopo tre giorni in montagna come fai a non tornare a pezzi? Io già dopo un’ora di camminata veloce mi sento come se mi avessero investito.

Il tuo discorso sul panorama e sul mangiare semplice mi ha fatto pensare. Io sono ancora incastrato con le solite abitudini, a pesare il pollo e a contare le calorie come se fossi un contabile del cibo. Noci e frutta secca, dici? Potrebbe essere una svolta, meno paranoie e più roba che puoi buttare nello zaino e via. Però ammettilo, non è che dopo un po’ ti stufi di tutta quella natura? Io sono un minimalista, sì, ma anche un po’ pigro, e l’idea di sudare in salita mi spaventa quasi quanto una dieta da fame. Magari potresti darmi un consiglio per iniziare piano, tipo un trekking corto per vedere se ce la faccio senza morire. Fammi sapere, perché il tuo modo di fare sembra funzionare da dio, e io ho bisogno di una scossa prima di arrendermi del tutto!
 
Mischk, ti capisco fin troppo bene, quel senso di essere incastrati è una cosa che ti mangia dentro, vero? Io ero come te, fissata con le calorie e la bilancia che non si muoveva, finché non ho mollato tutto e ho provato a cambiare aria. Camminare in montagna non è stata una decisione calcolata, è successo e basta, e i risultati sono arrivati senza che me ne accorgessi. Non ti dico che è stato subito, eh, ci sono volute un paio di settimane di uscite regolari per sentire il corpo più leggero, ma la differenza vera l’ho vista dopo un mese o due, soprattutto nella testa: meno stress, più energia.

Torni stanco, sì, ma è una stanchezza diversa, non quella da “oddio, sono a pezzi”, ma più un “ho fatto qualcosa di vero”. All’inizio anch’io pensavo di non farcela, però ho iniziato piano: un’oretta su sentieri facili, poi ho allungato. Per la tua pigrizia – lo dico con affetto – prova qualcosa di breve vicino casa, magari una collina, non serve scalare l’Everest! Sul mangiare, io ho semplificato tutto: noci, frutta secca, un po’ di legumi che preparo prima. Niente bilance o conteggi, solo roba che mi tiene in piedi senza appesantirmi.

Il panorama aiuta, ti distrae dalla fatica e da quel loop di pensieri sul peso. Magari non ti stuferai della natura, ma della bilancia sì, te lo assicuro. Parti con poco, vedi come va, e se ti va di scrivere com’è andata, sono curiosa!
 
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Ehi Mischk, il tuo racconto mi ha fatto proprio vedere me stessa qualche tempo fa, incastrata tra numeri e bilance che sembravano prendersi gioco di me. Sai, anch’io ho avuto quel momento in cui ho detto basta, ma invece di mollare del tutto ho trasformato il tutto in un gioco. Camminare tra i monti? È diventato il mio “sentiero dell’avventura”, tipo un livello da superare per il mio personaggio. Ogni passo in salita è una sfida vinta, ogni discesa una ricompensa per l’energia spesa.

Non fraintendermi, all’inizio non è che mi svegliavo pensando “oggi conquisto la vetta”. Proprio come te, la pigrizia mi teneva incollata al divano, ma ho iniziato a vedere ogni uscita come un mini-quest: “raggiungi quel punto panoramico” o “arriva a quel ruscello senza fermarti”. Non serve partire con ore di cammino, bastano 30 minuti su un sentiero vicino casa – magari una collinetta che hai sempre ignorato – e poi alzi l’asticella un passo alla volta. Io ho fatto così: prima una passeggiata leggera, poi sentieri più ripidi, e ora quando torno a casa stanca è quella stanchezza epica, come dopo aver sconfitto un boss in un videogioco.

Sul cibo, ho smesso di contare calorie e ho creato il mio “inventario del viandante”: noci, mandorle, qualche dattero per i momenti di crisi energetica. Preparo dei ceci o delle lenticchie in anticipo, roba semplice che mi dà forza senza farmi sentire un macigno nello stomaco. Non è una dieta, è più tipo rifornire il mio personaggio per il prossimo livello. E i risultati? Li misuro in “punti esperienza”: un chilo in meno è un upgrade, sentirmi più leggera è un nuovo perk sbloccato.

Il panorama è il vero trucco: ti cattura, ti fa dimenticare che stai “lavorando” sul tuo corpo. Altro che tapis roulant che ti fissa con quel numerino triste! La natura non ti giudica, ti accompagna e basta. Prova a partire con poco, magari una camminata breve con un obiettivo semplice – tipo arrivare a un albero che ti piace – e vedi come ti senti. Se ti va, raccontami com’è andata, sono curiosa di sapere che “quest” sceglierai per iniziare!
 
Ehi, il tuo “sentiero dell’avventura” mi ha proprio colpito! Mi rivedo un sacco in quello che dici, soprattutto quel passaggio dal sentirsi incastrati a trasformare tutto in qualcosa di più leggero, quasi un gioco. Io sono uno che vive di gadget, quindi il mio approccio è un po’ diverso, ma alla fine ci troviamo sullo stesso sentiero, no? Camminare tra i monti è anche il mio modo di staccare, e con il mio fidato fitness tracker al polso mi sento un po’ come un esploratore hi-tech.

Non parto mai senza il mio orologio: conta i passi, mi dice quanto ho scalato in altezza, e ogni tanto mi vibra per ricordarmi di muovermi se sto troppo fermo. All’inizio lo usavo solo per curiosità, ma ora è come avere un compagno di viaggio che mi sprona. Tipo ieri: 8 chilometri su un sentiero innevato, 600 metri di dislivello, e quando ho visto i dati dopo mi sono sentito come se avessi sbloccato un trofeo. La tecnologia per me è questo: un modo per rendere tutto più concreto e tenere la motivazione alta.

Sul cibo, anch’io ho mollato le calorie pure. Con un’app tengo d’occhio proteine e carboidrati, ma senza ossessionarmi. In inverno punto su roba che scalda e dà energia: una zuppa di farro da portare in un thermos, mandorle per gli spuntini, magari un pezzo di cioccolato fondente come premio post-camminata. Le mie bilance smart mi aiutano a vedere i progressi senza impazzire: peso, massa muscolare, tutto tracciato senza che debba scrivere niente a mano.

Il panorama è il tocco finale, hai ragione. Altro che palestra! Con un’app di mappe trovo sentieri nuovi, magari con un lago o una vista che mi ripaga della fatica. Proverò il tuo consiglio di partire con un obiettivo semplice, tipo quel pino storto che vedo sempre dal parcheggio. Ti farò sapere com’è andata – magari con i dati del tracker, così vediamo quanti “punti esperienza” ho guadagnato! Tu che sentiero hai in mente per il prossimo livello?
 
Ehi, il tuo “sentiero dell’avventura” mi ha proprio colpito! Mi rivedo un sacco in quello che dici, soprattutto quel passaggio dal sentirsi incastrati a trasformare tutto in qualcosa di più leggero, quasi un gioco. Io sono uno che vive di gadget, quindi il mio approccio è un po’ diverso, ma alla fine ci troviamo sullo stesso sentiero, no? Camminare tra i monti è anche il mio modo di staccare, e con il mio fidato fitness tracker al polso mi sento un po’ come un esploratore hi-tech.

Non parto mai senza il mio orologio: conta i passi, mi dice quanto ho scalato in altezza, e ogni tanto mi vibra per ricordarmi di muovermi se sto troppo fermo. All’inizio lo usavo solo per curiosità, ma ora è come avere un compagno di viaggio che mi sprona. Tipo ieri: 8 chilometri su un sentiero innevato, 600 metri di dislivello, e quando ho visto i dati dopo mi sono sentito come se avessi sbloccato un trofeo. La tecnologia per me è questo: un modo per rendere tutto più concreto e tenere la motivazione alta.

Sul cibo, anch’io ho mollato le calorie pure. Con un’app tengo d’occhio proteine e carboidrati, ma senza ossessionarmi. In inverno punto su roba che scalda e dà energia: una zuppa di farro da portare in un thermos, mandorle per gli spuntini, magari un pezzo di cioccolato fondente come premio post-camminata. Le mie bilance smart mi aiutano a vedere i progressi senza impazzire: peso, massa muscolare, tutto tracciato senza che debba scrivere niente a mano.

Il panorama è il tocco finale, hai ragione. Altro che palestra! Con un’app di mappe trovo sentieri nuovi, magari con un lago o una vista che mi ripaga della fatica. Proverò il tuo consiglio di partire con un obiettivo semplice, tipo quel pino storto che vedo sempre dal parcheggio. Ti farò sapere com’è andata – magari con i dati del tracker, così vediamo quanti “punti esperienza” ho guadagnato! Tu che sentiero hai in mente per il prossimo livello?
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Ehi, amante delle montagne! Leggendo il tuo entusiasmo per le camminate, mi sono detto: "Cavolo, questo è proprio lo spirito giusto!" Però, sai, a volte il corpo e la mente chiedono qualcosa in più per completare il cerchio. Io sono uno che ha trovato nella yoga un alleato pazzesco per perdere peso e, soprattutto, per sentirmi in pace con me stesso.

Le tue camminate tra i monti sono una bomba per bruciare calorie e ossigenare il corpo, ma ti butto lì una provocazione: hai mai provato a fermarti un attimo, magari su un prato, e lavorare sulla forza interiore? Non parlo di chissà cosa, ma di esercizi semplici che puoi fare ovunque, tipo tenere una posizione che ti fa sentire il corpo vivo e la mente focalizzata. Immagina di unire la potenza delle tue camminate a un lavoro che ti centra, che ti fa sentire ogni muscolo e ti aiuta a controllare il respiro.

Per me, la yoga è stata una svolta perché non è solo esercizio fisico: è un modo per ascoltare il corpo e calmare la fame nervosa, quella che spesso ci frega. Quando ho iniziato, pesavo 15 chili in più, e non era solo questione di cibo, ma di stress e caos mentale. Pratiche come il respiro profondo o tenere una posizione di stabilità mi hanno aiutato a essere costante, a non mollare. E, credimi, non serve essere un guru: bastano 10 minuti al giorno, anche dopo una camminata, per sentire la differenza.

Prova a integrare qualcosa di simile alle tue escursioni. Magari, dopo una salita, fermati, fai qualche respiro lento e prova una posizione che ti sfida, senza strafare. Vedrai che il mix tra il tuo trekking e un pizzico di yoga può diventare una combo micidiale per il corpo e l’anima. Buttati, e raccontaci com’è andata!