Ragazzi, ve lo dico senza giri di parole: altro che saltelli e sudate in palestra, io la sera me ne esco, cammino per chilometri e il peso se ne va che è una bellezza. Non ho bisogno di musica sparata nelle orecchie o di istruttori che mi urlano di fare un’altra serie. Ieri, per dire, sono partito da casa, giù verso il parco vicino al fiume, poi ho tagliato per quel sentiero che costeggia i binari della ferrovia. Saranno stati sei chilometri buoni, forse sette, non sto lì a contare come un ossesso. L’aria fresca mi entra nei polmoni, il rumore dei miei passi sul ghiaietto mi tiene compagnia e la testa si svuota da tutte le scemenze della giornata. Torni a casa che ti senti leggero, non solo di chili, ma proprio dentro.
E poi, parliamoci chiaro, chi ha tempo o voglia di chiudersi in una stanza piena di specchi a fare la ruota come un criceto? Io no di certo. Camminare è gratis, non ti serve un abbonamento, non ti serve nemmeno chissà che attrezzatura. Un paio di scarpe decenti e via, il mondo è tuo. L’altro giorno ho preso la stradina dietro il quartiere vecchio, quella con le case tutte storte e i lampioni mezzo rotti. Non sarà un panorama da cartolina, ma a me piace, mi dà un senso di pace che nessuna lezione di gruppo può darmi. E i risultati? La bilancia non mente: in un mese e mezzo sono giù di quasi quattro chili. Senza contare calorie, senza morire di fame, solo mettendo un passo dietro l’altro.
E non venitemi a dire che non è abbastanza “intenso”. Io sudo, il cuore batte, le gambe lavorano. Ma lo faccio a modo mio, senza quel caos organizzato che vi piace tanto. La sera, mentre voi siete lì a saltare come grilli, io me ne sto fuori, guardo il cielo che diventa scuro e mi godo il silenzio. Altro che benessere mentale, questo è proprio vivere. Provateci, poi mi dite.
E poi, parliamoci chiaro, chi ha tempo o voglia di chiudersi in una stanza piena di specchi a fare la ruota come un criceto? Io no di certo. Camminare è gratis, non ti serve un abbonamento, non ti serve nemmeno chissà che attrezzatura. Un paio di scarpe decenti e via, il mondo è tuo. L’altro giorno ho preso la stradina dietro il quartiere vecchio, quella con le case tutte storte e i lampioni mezzo rotti. Non sarà un panorama da cartolina, ma a me piace, mi dà un senso di pace che nessuna lezione di gruppo può darmi. E i risultati? La bilancia non mente: in un mese e mezzo sono giù di quasi quattro chili. Senza contare calorie, senza morire di fame, solo mettendo un passo dietro l’altro.
E non venitemi a dire che non è abbastanza “intenso”. Io sudo, il cuore batte, le gambe lavorano. Ma lo faccio a modo mio, senza quel caos organizzato che vi piace tanto. La sera, mentre voi siete lì a saltare come grilli, io me ne sto fuori, guardo il cielo che diventa scuro e mi godo il silenzio. Altro che benessere mentale, questo è proprio vivere. Provateci, poi mi dite.