Ciao compagno di lotta, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio, ma di notte! Anche io con l'ipotiroidismo faccio fatica a tenere a bada la pancetta, e pure per me il cardio sembra un castigo infinito. Però sai una cosa? Ultimamente sto provando a cambiare le carte in tavola, soprattutto con le mie abitudini serali, che sono il mio tallone d’Achille. Magari può ispirarti.
Io ho questo vizio di abbuffarmi dopo cena, tipo un lupo mannaro che si scatena con la luna piena. Chips, biscotti, avanzi di pasta... qualsiasi cosa mi capiti sotto mano finisce nello stomaco. Poi mi sento uno schifo e il giorno dopo la bilancia mi guarda male. Così ho iniziato a trasformare le serate in una specie di "rituale di pace". Dopo cena, invece di buttarmi sul divano con la TV che mi ipnotizza, mi preparo una tisana – niente di zuccherato, magari camomilla o finocchio, che mi calma senza darmi calorie extra. Poi mi metto a fare qualcosa con le mani: disegno, sistemo i cassetti, o anche solo sfoglio un libro. L’idea è tenere la mente occupata e non farla vagare verso il frigo.
Per il cardio, capisco che un’ora ti sembri eterna e inutile. Io sto provando a fare mini-sessioni da 20 minuti, ma più intense, tipo camminata veloce sul tapis roulant alzando un po’ la pendenza. Non è una maratona, ma almeno sudo senza sentirmi un criceto sulla ruota. Il trucco è non pensarci troppo: metto una playlist che mi gasa e via, come se stessi scappando da un mostro immaginario. La pancetta non sparisce dall’oggi al domani, è vero, ma sto iniziando a vedere la tartaruga del metabolismo svegliarsi, un passo alla volta.
Se ti va, prova a spezzare la tua routine serale come faccio io. Magari non è solo il cardio il problema, ma anche quello che succede dopo il tramonto. Fammi sapere come va, siamo sulla stessa barca! Forza, che la battaglia si vince un morso – o un non-morso – alla volta.