Ragazzi, vi butto lì il mio pensiero su questa sfida epica: casa o palestra per far sudare tutta la famiglia? Premetto che da quando abbiamo deciso di metterci in forma tutti insieme, io, mio marito e i due piccoli terremoti, è stato un mix di risate e momenti da "ma chi me l’ha fatto fare".
Partiamo dalla casa. Allenarsi tra le mura domestiche è una manna per la logistica. Niente orari fissi, niente corse per arrivare in palestra prima che chiuda. Abbiamo trasformato il salotto in una mini palestra: un tappetino, qualche pesetto e video su YouTube. Il bello? Puoi farlo in pigiama, senza giudizio. E i bambini adorano saltellare con noi, anche se spesso finiscono per usare i manubri come spade giocattolo. Il risparmio è un altro punto forte: niente abbonamenti, solo una connessione internet e un po’ di creatività . Però, diciamocelo, la motivazione a casa a volte crolla. Basta un divano che ti chiama o una pila di piatti da lavare, e addio workout. Senza contare che lo spazio è quello che è: se sei in quattro a saltare, rischi di abbattere un lampadario.
Ora, la palestra. Qui si fa sul serio. L’ambiente ti gasa, c’è la musica, gli attrezzi giusti e, ammettiamolo, vedere altra gente che suda ti fa venire voglia di non mollare. Per la famiglia è un’esperienza diversa: noi abbiamo trovato una palestra con corsi per bambini, così mentre io e mio marito ci sfiniamo sul tapis roulant, loro si divertono con attività pensate per loro. È un modo per insegnargli che muoversi è figo, senza forzarli. Il contro? Costa. E non poco, soprattutto se devi pagare per tutti. Poi c’è il fattore tempo: tra andare, allenarsi e tornare, ti parte mezza giornata. E se uno dei bimbi ha il raffreddore? Salta tutto.
Insomma, la mia conclusione è che dipende da come siete organizzati e da cosa vi motiva di più. A casa hai flessibilità e risparmi, ma serve disciplina d’acciaio. In palestra hai l’atmosfera e l’attrezzatura, ma devi incastrare tutto e aprire il portafoglio. Noi per ora alterniamo: due giorni a casa con workout familiari e un giorno in palestra per cambiare aria. E voi, come fate a tenere il ritmo con tutta la ciurma?
Partiamo dalla casa. Allenarsi tra le mura domestiche è una manna per la logistica. Niente orari fissi, niente corse per arrivare in palestra prima che chiuda. Abbiamo trasformato il salotto in una mini palestra: un tappetino, qualche pesetto e video su YouTube. Il bello? Puoi farlo in pigiama, senza giudizio. E i bambini adorano saltellare con noi, anche se spesso finiscono per usare i manubri come spade giocattolo. Il risparmio è un altro punto forte: niente abbonamenti, solo una connessione internet e un po’ di creatività . Però, diciamocelo, la motivazione a casa a volte crolla. Basta un divano che ti chiama o una pila di piatti da lavare, e addio workout. Senza contare che lo spazio è quello che è: se sei in quattro a saltare, rischi di abbattere un lampadario.
Ora, la palestra. Qui si fa sul serio. L’ambiente ti gasa, c’è la musica, gli attrezzi giusti e, ammettiamolo, vedere altra gente che suda ti fa venire voglia di non mollare. Per la famiglia è un’esperienza diversa: noi abbiamo trovato una palestra con corsi per bambini, così mentre io e mio marito ci sfiniamo sul tapis roulant, loro si divertono con attività pensate per loro. È un modo per insegnargli che muoversi è figo, senza forzarli. Il contro? Costa. E non poco, soprattutto se devi pagare per tutti. Poi c’è il fattore tempo: tra andare, allenarsi e tornare, ti parte mezza giornata. E se uno dei bimbi ha il raffreddore? Salta tutto.
Insomma, la mia conclusione è che dipende da come siete organizzati e da cosa vi motiva di più. A casa hai flessibilità e risparmi, ma serve disciplina d’acciaio. In palestra hai l’atmosfera e l’attrezzatura, ma devi incastrare tutto e aprire il portafoglio. Noi per ora alterniamo: due giorni a casa con workout familiari e un giorno in palestra per cambiare aria. E voi, come fate a tenere il ritmo con tutta la ciurma?