Ciao ragazzi! Quando ho iniziato con il crudismo, pensavo che mangiare pesce e frutti di mare sarebbe stato noioso, ma mi sbagliavo di grosso! Per esempio, ieri ho preparato una tartare di salmone con avocado e un po’ di succo di limone fresco, semplice ma deliziosa. Oppure, per cambiare, provo a marinare dei gamberi crudi con olio d’oliva, aglio tritato e prezzemolo, lasciandoli riposare un’oretta in frigo: il sapore è pazzesco! Se vi piacciono le cozze, si possono aprire a crudo con un coltellino e condire con qualche goccia di aceto balsamico. Quali sono i vostri trucchi per non annoiarvi mai con questi ingredienti? Mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo!
Ciao a tutti, il tuo post mi ha fatto venire voglia di sperimentare ancora di più con pesce e frutti di mare, che nel crudismo sono una base fantastica! Mi piace il tuo approccio creativo, e devo dire che anch’io ho trovato modi per rendere tutto più interessante, soprattutto seguendo i principi di Montignac. Visto che parliamo di variare, ti racconto come la scelta degli ingredienti può fare la differenza, non solo per il gusto ma anche per il controllo dell’indice glicemico, che per me è fondamentale.
La tua tartare di salmone con avocado è un’ottima idea: il salmone ha un IG pari a zero e l’avocado, con i suoi grassi sani, rallenta l’assorbimento degli zuccheri, anche se qui non ce ne sono molti da temere. Io a volte ci aggiungo qualche fettina di cetriolo crudo per una nota croccante e fresca, perfetta per l’estate. Sui gamberi marinati con olio, aglio e prezzemolo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda: io li lascio riposare con un filo di succo d’arancia al posto del limone, che dà un tocco dolce ma non alza l’IG in modo significativo. Le cozze con aceto balsamico mi intrigano, anche se l’aceto ha un gusto forte che può coprire un po’ il sapore naturale: magari proverei a bilanciare con qualche erba fresca come il coriandolo.
Per non annoiarmi, punto molto sugli abbinamenti con verdure a basso IG. Ad esempio, preparo spesso un’insalata di polpo crudo (tagliato finissimo dopo averlo congelato per sicurezza) con finocchi e rucola, condita con olio extravergine e un pizzico di pepe. Oppure, un carpaccio di tonno con zucchine crude a julienne e qualche seme di sesamo per variare la consistenza. La chiave per me è scegliere “carboidrati buoni” da affiancare: niente patate o mais, che spingono troppo l’IG, ma magari un po’ di quinoa fredda (IG medio, intorno a 50) se ho bisogno di energia extra.
Rispetto al classico conteggio delle calorie, Montignac mi ha insegnato a guardare oltre i numeri e a pensare a come gli ingredienti lavorano insieme. Ad esempio, una tartare come la tua potrebbe avere le stesse calorie di un piatto di pasta, ma l’impatto sul metabolismo è completamente diverso. Tu che ne pensi di questa differenza? E quali verdure crude abbini di solito al pesce per mantenere tutto leggero e vario? Mi piacerebbe sapere come tieni viva la tua creatività in cucina!