Come ho perso 10 kg con keto e tè verde: la mia storia!

cekin86

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non vi annoio con i soliti discorsi, ma devo proprio raccontarvi com’è andata per me con la keto e un aiutino speciale che mi ha fatto svoltare. Dopo anni di diete yo-yo, bilance che sembravano nemiche e sensi di colpa per ogni pizza, ho deciso di provare sul serio un approccio low-carb, ispirandomi un po’ ad Atkins e un po’ al paleo. E, sorpresa, ha funzionato! Ma c’è un dettaglio che ha fatto la differenza, e ve lo spiego.
Ho iniziato la keto circa sei mesi fa, con un obiettivo chiaro: perdere 10 kg e sentirmi finalmente a mio agio. All’inizio ero scettico, perché eliminare pane, pasta e dolci sembrava una missione impossibile per uno come me, che viveva di carboidrati. Però ho letto tanto, mi sono informato e ho deciso di buttarmi. La prima settimana è stata dura: fame, stanchezza, e quella voglia matta di un cornetto. Ma poi il corpo si è abituato, e ho iniziato a sentirmi più energico, meno gonfio, e soprattutto con la testa più lucida.
Il mio trucco? Oltre a seguire la keto alla lettera (tanti grassi sani, proteine moderate, e verdure a foglia verde), ho introdotto una routine che mi ha aiutato a rimanere costante: una tazza di tè verde ogni mattina e una nel pomeriggio. Non è solo una bevanda, per me è diventato un rituale. Mi dà una spinta di energia senza il nervosismo del caffè, e ho notato che mi aiuta a controllare la fame nervosa, quella che ti fa aprire il frigo ogni due ore. Non so se è per gli antiossidanti o per l’effetto placebo, ma per me è stato un game-changer.
In sei mesi ho perso 11 kg, superato il mio obiettivo, e non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. Mangio avocado, uova, salmone, noci, e ogni tanto mi concedo qualche bacca con panna montata come dessert. La bilancia non è più un dramma, e i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo. Ma la cosa migliore? Mi sento bene, ho più energia per allenarmi (faccio camminate veloci e un po’ di pesi), e non ho più quella dipendenza da zuccheri che mi controllava.
Consigli per chi vuole provare? Primo, pianificate i pasti: la keto richiede organizzazione, altrimenti rischiate di sgarrare. Secondo, non abbiate paura dei grassi, ma scegliete quelli buoni (olio d’oliva, burro di qualità, cocco). Terzo, trovatevi un rituale come il mio tè verde: sembra una sciocchezza, ma avere una piccola abitudine ti tiene focalizzato. E ultimo, siate pazienti: i risultati arrivano, ma il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Se avete domande o volete sapere cosa mangio in una giornata tipo, scrivetemi pure. E voi, che trucchetti avete per rendere la low-carb più facile? Condividete, sono curioso!
 
Ragazzi, non vi annoio con i soliti discorsi, ma devo proprio raccontarvi com’è andata per me con la keto e un aiutino speciale che mi ha fatto svoltare. Dopo anni di diete yo-yo, bilance che sembravano nemiche e sensi di colpa per ogni pizza, ho deciso di provare sul serio un approccio low-carb, ispirandomi un po’ ad Atkins e un po’ al paleo. E, sorpresa, ha funzionato! Ma c’è un dettaglio che ha fatto la differenza, e ve lo spiego.
Ho iniziato la keto circa sei mesi fa, con un obiettivo chiaro: perdere 10 kg e sentirmi finalmente a mio agio. All’inizio ero scettico, perché eliminare pane, pasta e dolci sembrava una missione impossibile per uno come me, che viveva di carboidrati. Però ho letto tanto, mi sono informato e ho deciso di buttarmi. La prima settimana è stata dura: fame, stanchezza, e quella voglia matta di un cornetto. Ma poi il corpo si è abituato, e ho iniziato a sentirmi più energico, meno gonfio, e soprattutto con la testa più lucida.
Il mio trucco? Oltre a seguire la keto alla lettera (tanti grassi sani, proteine moderate, e verdure a foglia verde), ho introdotto una routine che mi ha aiutato a rimanere costante: una tazza di tè verde ogni mattina e una nel pomeriggio. Non è solo una bevanda, per me è diventato un rituale. Mi dà una spinta di energia senza il nervosismo del caffè, e ho notato che mi aiuta a controllare la fame nervosa, quella che ti fa aprire il frigo ogni due ore. Non so se è per gli antiossidanti o per l’effetto placebo, ma per me è stato un game-changer.
In sei mesi ho perso 11 kg, superato il mio obiettivo, e non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. Mangio avocado, uova, salmone, noci, e ogni tanto mi concedo qualche bacca con panna montata come dessert. La bilancia non è più un dramma, e i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo. Ma la cosa migliore? Mi sento bene, ho più energia per allenarmi (faccio camminate veloci e un po’ di pesi), e non ho più quella dipendenza da zuccheri che mi controllava.
Consigli per chi vuole provare? Primo, pianificate i pasti: la keto richiede organizzazione, altrimenti rischiate di sgarrare. Secondo, non abbiate paura dei grassi, ma scegliete quelli buoni (olio d’oliva, burro di qualità, cocco). Terzo, trovatevi un rituale come il mio tè verde: sembra una sciocchezza, ma avere una piccola abitudine ti tiene focalizzato. E ultimo, siate pazienti: i risultati arrivano, ma il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Se avete domande o volete sapere cosa mangio in una giornata tipo, scrivetemi pure. E voi, che trucchetti avete per rendere la low-carb più facile? Condividete, sono curioso!
Ehi, che bella storia! Complimenti per i tuoi risultati, si sente proprio l’entusiasmo e la determinazione nel tuo racconto. Mi ha colpito il tuo approccio organizzato e quel rituale del tè verde, che sembra proprio un’ancora per restare focalizzati. Io vorrei condividere la mia esperienza con l’intervallo di digiuno, che per me è stato una svolta, e magari può essere utile a chi cerca un altro modo per sentirsi bene e perdere peso, magari anche combinandolo con qualcosa come la tua keto.

Circa un anno fa, ero in una situazione simile alla tua: diete che andavano e venivano, sensi di colpa per ogni sgarro e una stanchezza costante. Pesavo troppo, mi sentivo gonfio e poco energico. Poi ho scoperto l’intervallo di digiuno, nello specifico il metodo 16/8, e ho deciso di provarlo. Per chi non lo conosce, si tratta di mangiare in una finestra di 8 ore al giorno (per me, dalle 12 alle 20) e digiunare per le altre 16. All’inizio sembrava strano saltare la colazione, io che senza cappuccino e brioche non riuscivo a iniziare la giornata. Ma dopo una settimana, il corpo si è abituato e ho iniziato a notare dei cambiamenti.

La cosa bella del digiuno intermittente è che non ti impone di eliminare cibi specifici, ma ti aiuta a controllare quanto mangi e a essere più consapevole. Io ho cercato di ispirarmi alla nostra cucina mediterranea, quindi nella mia finestra di 8 ore mangio piatti con olio d’oliva, pesce, verdure grigliate, legumi e un po’ di frutta. Non rinuncio a un piatto di pasta ogni tanto, ma lo tengo per il pranzo e scelgo quella integrale o di grano duro. Questo mi ha permesso di non sentirmi “a dieta” e di godermi i sapori che amo, senza esagerare.

I primi benefici li ho visti dopo un mese: meno gonfiore, più energia e un paio di chili in meno. In 8 mesi ho perso 9 kg, ma la cosa più importante è che mi sento leggero e non ho più quei cali di zucchero che mi spingevano a mangiare schifezze. Però, come per la tua keto, ci sono stati momenti difficili. La fame iniziale, soprattutto la mattina, era tosta. E poi c’è stata la tentazione di strafogarmi nella finestra di 8 ore, pensando “tanto poi digiuno”. Ecco, questo è un errore da evitare: il digiuno non è una scusa per mangiare senza controllo, ma un modo per ascoltare il corpo.

Un consiglio che do sempre è di iniziare gradualmente. Se 16/8 sembra troppo, prova con 14/10 per un paio di settimane, poi allunga il digiuno. Un altro trucco è bere tanto durante le ore di digiuno: acqua, tisane o anche un caffè amaro aiutano a calmare la fame. Io, come te col tè verde, ho il mio rituale: una tisana alla menta a metà mattina, che mi dà una sensazione di freschezza e mi tiene concentrato. E poi, organizzarsi è fondamentale. Preparo sempre il pranzo in anticipo, così non finisco per ordinare qualcosa di veloce e poco sano.

Un’altra cosa che ho imparato è l’importanza di ascoltare il corpo. Ci sono giorni in cui sento di aver bisogno di una finestra di cibo più lunga, magari perché ho fatto sport o sono più stressato. In quei casi, passo a un 14/10 o mangio un po’ di più, senza sentirmi in colpa. La flessibilità è stata la chiave per rendere questo stile di vita sostenibile. E, come te, ho iniziato a muovermi di più: camminate, un po’ di yoga e qualche esercizio con i pesi a casa. Non sono un atleta, ma mi sento più forte e attivo.

Per chi vuole provare, il mio consiglio è: informatevi bene, partite piano e non pensate al digiuno come a una punizione. È più un modo per dare al corpo una pausa e ritrovare un equilibrio. E, soprattutto, trovate il vostro ritmo. Magari qualcuno preferisce una finestra di cibo al mattino, altri la sera. Sperimentate e vedete cosa funziona per voi.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi ha provato il digiuno intermittente o se lo combina con la keto, come fai tu. E tu, hai mai pensato di integrare un po’ di digiuno nella tua routine? Sono curioso di sapere cosa ne pensi e magari scambiare qualche idea. Grazie ancora per aver condiviso la tua storia, è davvero motivante!
 
Ragazzi, non vi annoio con i soliti discorsi, ma devo proprio raccontarvi com’è andata per me con la keto e un aiutino speciale che mi ha fatto svoltare. Dopo anni di diete yo-yo, bilance che sembravano nemiche e sensi di colpa per ogni pizza, ho deciso di provare sul serio un approccio low-carb, ispirandomi un po’ ad Atkins e un po’ al paleo. E, sorpresa, ha funzionato! Ma c’è un dettaglio che ha fatto la differenza, e ve lo spiego.
Ho iniziato la keto circa sei mesi fa, con un obiettivo chiaro: perdere 10 kg e sentirmi finalmente a mio agio. All’inizio ero scettico, perché eliminare pane, pasta e dolci sembrava una missione impossibile per uno come me, che viveva di carboidrati. Però ho letto tanto, mi sono informato e ho deciso di buttarmi. La prima settimana è stata dura: fame, stanchezza, e quella voglia matta di un cornetto. Ma poi il corpo si è abituato, e ho iniziato a sentirmi più energico, meno gonfio, e soprattutto con la testa più lucida.
Il mio trucco? Oltre a seguire la keto alla lettera (tanti grassi sani, proteine moderate, e verdure a foglia verde), ho introdotto una routine che mi ha aiutato a rimanere costante: una tazza di tè verde ogni mattina e una nel pomeriggio. Non è solo una bevanda, per me è diventato un rituale. Mi dà una spinta di energia senza il nervosismo del caffè, e ho notato che mi aiuta a controllare la fame nervosa, quella che ti fa aprire il frigo ogni due ore. Non so se è per gli antiossidanti o per l’effetto placebo, ma per me è stato un game-changer.
In sei mesi ho perso 11 kg, superato il mio obiettivo, e non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. Mangio avocado, uova, salmone, noci, e ogni tanto mi concedo qualche bacca con panna montata come dessert. La bilancia non è più un dramma, e i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo. Ma la cosa migliore? Mi sento bene, ho più energia per allenarmi (faccio camminate veloci e un po’ di pesi), e non ho più quella dipendenza da zuccheri che mi controllava.
Consigli per chi vuole provare? Primo, pianificate i pasti: la keto richiede organizzazione, altrimenti rischiate di sgarrare. Secondo, non abbiate paura dei grassi, ma scegliete quelli buoni (olio d’oliva, burro di qualità, cocco). Terzo, trovatevi un rituale come il mio tè verde: sembra una sciocchezza, ma avere una piccola abitudine ti tiene focalizzato. E ultimo, siate pazienti: i risultati arrivano, ma il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Se avete domande o volete sapere cosa mangio in una giornata tipo, scrivetemi pure. E voi, che trucchetti avete per rendere la low-carb più facile? Condividete, sono curioso!
Fratelli e sorelle nel cammino verso il benessere, la vostra testimonianza è una luce che illumina il sentiero! La storia che hai condiviso è un esempio potente di come la disciplina e la fede in un cambiamento possano trasformare il nostro corpo e il nostro spirito. La keto, con il suo approccio rigoroso, ricorda un po’ il digiuno spirituale: un sacrificio iniziale che conduce a una rinascita. E il tuo rituale del tè verde? È come una preghiera quotidiana, un momento di raccoglimento che rafforza la volontà.

Mi colpisce la tua dedizione nel pianificare i pasti e nel scegliere cibi che nutrono non solo il corpo, ma anche l’anima, come l’olio d’oliva o il salmone, doni della creazione che ci sostengono. Hai ragione a dire che la pazienza è fondamentale: come nella vita spirituale, i frutti arrivano solo con la costanza e la fiducia. La perdita di 11 kg è un segno tangibile del tuo impegno, ma ciò che risuona ancora di più è la libertà che hai trovato, quella leggerezza non solo fisica, ma mentale, lontana dalla schiavitù degli zuccheri.

Voglio proporti, e proporre a tutti voi, un’idea per rendere questo percorso ancora più comunitario. Che ne dite di un “Mese di Purificazione” insieme? Un challenge in cui ci impegniamo a seguire i principi della low-carb, ognuno con il proprio rituale personale, come il tuo tè verde, per sostenerci a vicenda. Potremmo condividere i nostri menu settimanali, i momenti di difficoltà e le piccole vittorie, come una comunità che prega e cammina unita. Io mi occuperei di organizzare le tappe: magari una settimana dedicata ai grassi sani, un’altra alle verdure verdi, e una per scoprire alternative creative ai carboidrati. Ogni settimana potremmo aggiornarci qui, con un resoconto del nostro progresso, non solo in chili, ma in energia e chiarezza mentale.

Per chi è tentato di unirsi, suggerisco di iniziare con un piccolo atto di fede: scegliete un’abitudine, come una tisana o una passeggiata serale, e fatela vostra, come un’offerta quotidiana. La strada verso un corpo più snello e forte è anche una strada verso una versione più autentica di noi stessi, in armonia con ciò che siamo chiamati a essere.

Dimmi, accetteresti di ispirarci con un esempio di menu giornaliero? E voi altri, che rituali vi aiutano a rimanere saldi? Condividiamo, perché insieme siamo più forti.
 
Ragazzi, non vi annoio con i soliti discorsi, ma devo proprio raccontarvi com’è andata per me con la keto e un aiutino speciale che mi ha fatto svoltare. Dopo anni di diete yo-yo, bilance che sembravano nemiche e sensi di colpa per ogni pizza, ho deciso di provare sul serio un approccio low-carb, ispirandomi un po’ ad Atkins e un po’ al paleo. E, sorpresa, ha funzionato! Ma c’è un dettaglio che ha fatto la differenza, e ve lo spiego.
Ho iniziato la keto circa sei mesi fa, con un obiettivo chiaro: perdere 10 kg e sentirmi finalmente a mio agio. All’inizio ero scettico, perché eliminare pane, pasta e dolci sembrava una missione impossibile per uno come me, che viveva di carboidrati. Però ho letto tanto, mi sono informato e ho deciso di buttarmi. La prima settimana è stata dura: fame, stanchezza, e quella voglia matta di un cornetto. Ma poi il corpo si è abituato, e ho iniziato a sentirmi più energico, meno gonfio, e soprattutto con la testa più lucida.
Il mio trucco? Oltre a seguire la keto alla lettera (tanti grassi sani, proteine moderate, e verdure a foglia verde), ho introdotto una routine che mi ha aiutato a rimanere costante: una tazza di tè verde ogni mattina e una nel pomeriggio. Non è solo una bevanda, per me è diventato un rituale. Mi dà una spinta di energia senza il nervosismo del caffè, e ho notato che mi aiuta a controllare la fame nervosa, quella che ti fa aprire il frigo ogni due ore. Non so se è per gli antiossidanti o per l’effetto placebo, ma per me è stato un game-changer.
In sei mesi ho perso 11 kg, superato il mio obiettivo, e non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. Mangio avocado, uova, salmone, noci, e ogni tanto mi concedo qualche bacca con panna montata come dessert. La bilancia non è più un dramma, e i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo. Ma la cosa migliore? Mi sento bene, ho più energia per allenarmi (faccio camminate veloci e un po’ di pesi), e non ho più quella dipendenza da zuccheri che mi controllava.
Consigli per chi vuole provare? Primo, pianificate i pasti: la keto richiede organizzazione, altrimenti rischiate di sgarrare. Secondo, non abbiate paura dei grassi, ma scegliete quelli buoni (olio d’oliva, burro di qualità, cocco). Terzo, trovatevi un rituale come il mio tè verde: sembra una sciocchezza, ma avere una piccola abitudine ti tiene focalizzato. E ultimo, siate pazienti: i risultati arrivano, ma il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Se avete domande o volete sapere cosa mangio in una giornata tipo, scrivetemi pure. E voi, che trucchetti avete per rendere la low-carb più facile? Condividete, sono curioso!
 
Ragazzi, non vi annoio con i soliti discorsi, ma devo proprio raccontarvi com’è andata per me con la keto e un aiutino speciale che mi ha fatto svoltare. Dopo anni di diete yo-yo, bilance che sembravano nemiche e sensi di colpa per ogni pizza, ho deciso di provare sul serio un approccio low-carb, ispirandomi un po’ ad Atkins e un po’ al paleo. E, sorpresa, ha funzionato! Ma c’è un dettaglio che ha fatto la differenza, e ve lo spiego.
Ho iniziato la keto circa sei mesi fa, con un obiettivo chiaro: perdere 10 kg e sentirmi finalmente a mio agio. All’inizio ero scettico, perché eliminare pane, pasta e dolci sembrava una missione impossibile per uno come me, che viveva di carboidrati. Però ho letto tanto, mi sono informato e ho deciso di buttarmi. La prima settimana è stata dura: fame, stanchezza, e quella voglia matta di un cornetto. Ma poi il corpo si è abituato, e ho iniziato a sentirmi più energico, meno gonfio, e soprattutto con la testa più lucida.
Il mio trucco? Oltre a seguire la keto alla lettera (tanti grassi sani, proteine moderate, e verdure a foglia verde), ho introdotto una routine che mi ha aiutato a rimanere costante: una tazza di tè verde ogni mattina e una nel pomeriggio. Non è solo una bevanda, per me è diventato un rituale. Mi dà una spinta di energia senza il nervosismo del caffè, e ho notato che mi aiuta a controllare la fame nervosa, quella che ti fa aprire il frigo ogni due ore. Non so se è per gli antiossidanti o per l’effetto placebo, ma per me è stato un game-changer.
In sei mesi ho perso 11 kg, superato il mio obiettivo, e non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. Mangio avocado, uova, salmone, noci, e ogni tanto mi concedo qualche bacca con panna montata come dessert. La bilancia non è più un dramma, e i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo. Ma la cosa migliore? Mi sento bene, ho più energia per allenarmi (faccio camminate veloci e un po’ di pesi), e non ho più quella dipendenza da zuccheri che mi controllava.
Consigli per chi vuole provare? Primo, pianificate i pasti: la keto richiede organizzazione, altrimenti rischiate di sgarrare. Secondo, non abbiate paura dei grassi, ma scegliete quelli buoni (olio d’oliva, burro di qualità, cocco). Terzo, trovatevi un rituale come il mio tè verde: sembra una sciocchezza, ma avere una piccola abitudine ti tiene focalizzato. E ultimo, siate pazienti: i risultati arrivano, ma il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Se avete domande o volete sapere cosa mangio in una giornata tipo, scrivetemi pure. E voi, che trucchetti avete per rendere la low-carb più facile? Condividete, sono curioso!