Come i passi di danza mi hanno insegnato ad ascoltare il mio corpo

yacarebaires

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "un passo alla volta" a chi legge!
Non so voi, ma io non avrei mai pensato che il mio percorso verso un corpo più leggero potesse iniziare con un ritmo di salsa o un salto di hip-hop. Eppure eccomi qui, a raccontarvi com’è andata.
All’inizio non era facile. Mi guardavo allo specchio e vedevo solo quello che non mi piaceva, sentivo il peso di ogni movimento come un macigno. Poi, quasi per caso, ho messo piede in una sala da ballo. Non ero lì per dimagrire, lo giuro, volevo solo provare qualcosa di nuovo, staccare la testa dai pensieri. Ma è successo qualcosa: i primi passi di salsa, un po’ goffi, mi hanno fatto ridere di me stesso. Il battito della musica mi ha preso, e senza accorgermene ho iniziato a muovermi, a sudare, a sentirmi vivo.
Con il tempo, il balletto mi ha insegnato a respirare, a tenere il corpo in ascolto, quasi come se ogni muscolo mi parlasse. L’hip-hop, invece, mi ha dato quella spinta selvaggia, quella voglia di lasciarmi andare senza giudicarmi. Non era più una questione di "devo perdere chili", ma di "voglio sentirmi così". La bilancia? Beh, ha iniziato a seguirmi, quasi fosse un effetto collaterale di tutto quel movimento che ormai desideravo ogni giorno.
Non fraintendetemi, non è stata una magia. C’erano giorni in cui i piedi pesavano e la testa mi diceva di mollare. Ma poi accendevo la musica, chiudevo gli occhi e lasciavo che il ritmo mi guidasse. Ho scoperto che il mio corpo non voleva solo essere più snello, voleva sentirsi libero, forte, in armonia. E, piano piano, anche il modo in cui vedevo il cibo è cambiato: non più un nemico o una tentazione, ma un compagno di questa danza che è la vita.
Ora, quando mi muovo, non penso ai numeri. Penso a come un passo di danza mi fa sentire il cuore che batte, il respiro che si apre, la testa che si svuota. È un dialogo con me stesso, un ascolto che non avevo mai avuto prima. Se qualcuno mi chiedesse "com’è successo?", direi: non ho perso peso, ho guadagnato il piacere di muovermi. E voi, avete mai provato a lasciare che il vostro corpo vi parli attraverso un passo di danza?
 
Ehi, che bella storia la tua!

Sai, leggendo del tuo ritmo che ti guida, mi ritrovo un po’ nel mio mondo di CrossFit. Anche io all’inizio non pensavo al peso, volevo solo sentirmi vivo. Quei WOD brevi ma intensi, con salti, pesi e sudore, mi hanno insegnato ad ascoltare il mio corpo. Ogni ripetizione è come un passo di danza, ma più… esplosivo! Ora mi sento più forte, più leggero, e il cibo? Lo scelgo per darmi energia, non per riempire un vuoto. Il tuo racconto mi ha fatto pensare: forse il segreto è trovare quel movimento che ci fa brillare, no? Tu che dici?
 
Ehi, che fuoco il tuo racconto! Quel mix di CrossFit ed esplosioni di energia mi ha fatto quasi venir voglia di mollare la mia routine e buttarmi sui pesi! Vivo da poco in un posto dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena in due secondi, e credimi, trovare il ritmo qui è una sfida. Prima correvo all’alba, ma ora il caldo mi ha costretto a spostarmi al tramonto, con l’aria che finalmente respira. Sto anche provando yoga in casa per non sciogliermi fuori, e sai una cosa? Ascoltare il corpo, come dici tu, è un po’ come danzare con questo clima assurdo. Mangio più frutta e bevo litri d’acqua, perché qui se non ti idrati sei finito. Il movimento che ci fa brillare? Concordo, ma qui devo ancora capire se brillare o solo… non svenire! Tu come tieni il ritmo con quei WOD?