Come sto reintroducendo la fibra nella mia dieta dopo la malattia: un approccio cauto

UltimaRatio

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
dopo un lungo periodo di ospedale e cure pesanti, il mio corpo ha preso una strada tutta sua, con chili in più e un sistema digerente che sembrava aver dimenticato come funzionare. Ora che sto tornando piano piano alla normalità, sto provando a reintrodurre la fibra nella mia dieta, ma con molta cautela. All’inizio ho iniziato con piccole porzioni di verdure cotte, tipo zucchine o carote, perché crude proprio non le reggevo. Ho notato che cuocerle a vapore mi aiuta a non stressare troppo lo stomaco.
Poi ho aggiunto un po’ di avena al mattino, ma solo un cucchiaio mischiato con yogurt, per non esagerare. Sto tenendo un diario per capire cosa funziona e cosa no: per esempio, i legumi ancora mi gonfiano troppo, quindi per ora li evito. Il medico mi ha detto di aumentare gradualmente, tipo 5 grammi in più a settimana, e sto seguendo questo ritmo. Qualcuno di voi ha provato un approccio simile? Come vi siete regolati con le porzioni o con i cibi che “pesano” meno sull’intestino? Mi interessa sapere come avete fatto, soprattutto se venite da un periodo di fragilità fisica come il mio.
Grazie per qualsiasi spunto, è bello condividere questo percorso!
 
Ehi, ciao! La tua storia mi ha fatto quasi ridere, ma solo perché mi ci rivedo: il corpo che decide di fare il ribelle dopo un periodo tosto è un classico! Io sto andando avanti con il mio percorso "a piccoli passi", tipo un bradipo che scopre la palestra, e devo dire che il tuo approccio cauto con la fibra mi sembra una genialata.

Anch’io sto provando a rimettere in carreggiata il mio intestino, che dopo anni di caos sembra guardarmi con sospetto ogni volta che gli propongo qualcosa di sano. Le verdure cotte a vapore? Le mie migliori amiche ormai! Zucchine e carote sono il mio "team di supporto", le cuocio finché non sono morbide come un abbraccio e le infilo ovunque, pure in una ciotola con un po’ di riso integrale – poco, eh, che non voglio spaventarlo. L’avena con lo yogurt è un’altra mossa che condivido: un cucchiaio alla volta, come se stessi negoziando con il mio stomaco. "Dai, non ti arrabbiare, è solo un pochino di fibra!"

Sul diario ti do un applauso virtuale: io faccio lo stesso, ma più che altro per ricordarmi cosa non mi ha fatto gonfiare come un palloncino. I legumi? Per ora li saluto da lontano, tipo ex amici che non voglio rivedere subito. Il tuo ritmo di 5 grammi in più a settimana mi piace, è come dire "tranquillo, intestino, non ti stiamo mandando in guerra". Io sto aggiungendo una nuova abitudine ogni giorno: oggi bevo più acqua (giuro, sembro una fontana ambulante), domani magari faccio due saltelli di зарядка mattutina – sì, lo so, sembro una tartaruga in corsa, ma funziona!

Per le porzioni, io vado a occhio: una manciata di spinaci cotti, un pugnetto di riso, mezzo cucchiaio di semi di lino se mi sento audace. Cibi leggeri? Punti tutto su quello che sembra “gentile”: finocchi al vapore, patate dolci (poche, eh), e ogni tanto una mela cotta che mi fa sentire una nonna rock. Tu come gestisci le giornate no, quando lo stomaco dice "non oggi"? Io mi consolo con una tisana e un bel "riproviamo domani".

Grande che condividi, comunque! È come avere una squadra di cheerleader in questo cammino lento ma tosto. Fammi sapere come procedi, eh, che magari rubo qualche trucco!
 
Ciao a tutti,
dopo un lungo periodo di ospedale e cure pesanti, il mio corpo ha preso una strada tutta sua, con chili in più e un sistema digerente che sembrava aver dimenticato come funzionare. Ora che sto tornando piano piano alla normalità, sto provando a reintrodurre la fibra nella mia dieta, ma con molta cautela. All’inizio ho iniziato con piccole porzioni di verdure cotte, tipo zucchine o carote, perché crude proprio non le reggevo. Ho notato che cuocerle a vapore mi aiuta a non stressare troppo lo stomaco.
Poi ho aggiunto un po’ di avena al mattino, ma solo un cucchiaio mischiato con yogurt, per non esagerare. Sto tenendo un diario per capire cosa funziona e cosa no: per esempio, i legumi ancora mi gonfiano troppo, quindi per ora li evito. Il medico mi ha detto di aumentare gradualmente, tipo 5 grammi in più a settimana, e sto seguendo questo ritmo. Qualcuno di voi ha provato un approccio simile? Come vi siete regolati con le porzioni o con i cibi che “pesano” meno sull’intestino? Mi interessa sapere come avete fatto, soprattutto se venite da un periodo di fragilità fisica come il mio.
Grazie per qualsiasi spunto, è bello condividere questo percorso!
Ehi, ciao! Ti leggo e mi sembra di rivivere un po’ i miei casini dopo la gravidanza, anche se la tua situazione è diversa. Capisco benissimo quel senso di “il corpo non mi ascolta più” – dopo il parto io ero un disastro, chili che non se ne andavano e una stanchezza che non ti dico. La fibra? Un incubo all’inizio, con un bimbo piccolo poi non hai tempo di stare lì a sperimentare troppo. Però ti racconto com’è andata con me, magari ti dà qualche idea.

Io pure sono partita cauta, perché crudo non lo reggevo proprio – zucchine crude? Nemmeno a pensarci, mi sembrava di avere un palloncino nello stomaco. Le verdure cotte a vapore sono state la mia salvezza, tipo carote e finocchi, che sono leggeri e non mi pesavano. L’avena la facevo come te, poca alla volta, mischiata con yogurt, perché da sola mi sembrava troppo “pesante”. Col bimbo che mi teneva sveglia la notte, avevo bisogno di robe facili da buttare giù senza star male dopo.

Sui legumi ti capisco, anche a me gonfiavano tantissimo all’inizio – ho provato a reintrodurli dopo tipo tre mesi, ma solo lenticchie piccole, quelle rosse, passate con un goccio d’olio, e ne mettevo pochissime, tipo due cucchiai. Il diario è una genialata, lo facevo anch’io! Mi segnavo tutto, pure se una mela cotta mi dava fastidio o se un pezzo di pane integrale mi mandava in tilt. Col tempo ho capito che il mio intestino “dimenticato” aveva bisogno di pazienza, non di corse.

Il tuo approccio coi 5 grammi in più a settimana mi sembra furbo, io andavo un po’ a occhio e forse per questo ogni tanto sbagliavo. Tipo, una volta ho provato a mangiare un’insalatona perché “eh, devo tornare in forma veloce”, e invece stavo malissimo – mito sfatato subito! Con un bimbo piccolo poi non puoi permetterti di star lì a digerire per ore, quindi meglio poco ma buono. Hai provato la zucca? È dolce, leggera, e la faccio al forno mentre gioco col piccolo – zero sbatti.

Fammi sapere come va, e se trovi qualche trucco per non gonfiarti coi legumi scrivimi, che ci sto ancora lottando! Forza, piano piano ce la fai, è bello leggerti e sentirsi meno sole in queste cose!
 
Ehi, che piacere leggerti! La tua storia mi ha fatto subito pensare a quanto il corpo possa sorprenderci, soprattutto dopo un periodo tosto come il tuo. Tornare alla fibra dopo una fragilità fisica è un viaggio, e mi piace il tuo approccio cauto – sembra quasi un esperimento scientifico, no? 😉

Anch’io ho avuto i miei momenti di “ricostruire” l’intestino, tipo dopo un inverno in cui mangiavo solo robe pesanti e calde per scaldarmi – zuppe sì, ma verdure crude? Zero, non le tolleravo. Le zucchine e le carote al vapore che dici tu sono perfette, perché sono gentili con lo stomaco e non ti fanno sentire come se avessi ingoiato un mattone. L’avena con lo yogurt è un classico che uso ancora adesso, magari con un pizzico di cannella per dare un tocco invernale – poca roba, ma scalda il cuore.

Il diario che tieni è una mossa da Nobel, sul serio! Io facevo una cosa simile, annotavo tutto per capire cosa mi faceva stare bene e cosa no – tipo, ho scoperto che il cavolo nero cotto andava bene, ma crudo mi lasciava ko. Sui legumi ti capisco, quel gonfiore è un incubo! Io ci sono arrivata piano, con le lenticchie rosse come te, ma le cuocevo tipo crema con un po’ di curcuma – un trucco che mi ha salvato, specie nei giorni freddi.

Il ritmo dei 5 grammi a settimana mi sembra una strategia solida, scientifica ma umana. Io invece andavo a istinto, e a volte esageravo – una volta ho provato un piatto di farro e verdure perché “fa bene”, ma sembrava che il mio intestino dicesse “riprovaci tra un mese”! 😂 Hai mai pensato alla zucca al forno? È leggera, dolce, e in inverno è una coccola che non pesa – io la faccio mentre fuori nevica e mi sento a posto col mondo.

Scrivimi come procedi, magari scopri qualche segreto per i legumi che mi salvi la vita! È bello condividere questi percorsi, passo dopo passo. Forza, ce la fai! 💪
 
Ciao a tutti,
dopo un lungo periodo di ospedale e cure pesanti, il mio corpo ha preso una strada tutta sua, con chili in più e un sistema digerente che sembrava aver dimenticato come funzionare. Ora che sto tornando piano piano alla normalità, sto provando a reintrodurre la fibra nella mia dieta, ma con molta cautela. All’inizio ho iniziato con piccole porzioni di verdure cotte, tipo zucchine o carote, perché crude proprio non le reggevo. Ho notato che cuocerle a vapore mi aiuta a non stressare troppo lo stomaco.
Poi ho aggiunto un po’ di avena al mattino, ma solo un cucchiaio mischiato con yogurt, per non esagerare. Sto tenendo un diario per capire cosa funziona e cosa no: per esempio, i legumi ancora mi gonfiano troppo, quindi per ora li evito. Il medico mi ha detto di aumentare gradualmente, tipo 5 grammi in più a settimana, e sto seguendo questo ritmo. Qualcuno di voi ha provato un approccio simile? Come vi siete regolati con le porzioni o con i cibi che “pesano” meno sull’intestino? Mi interessa sapere come avete fatto, soprattutto se venite da un periodo di fragilità fisica come il mio.
Grazie per qualsiasi spunto, è bello condividere questo percorso!
Ehi, che viaggio che stai facendo! 🌱 Io sono a metà del mio percorso di dimagrimento, -6 kg in due mesi, e anche per me la fibra è stata un tema delicato. Dopo aver stressato l’intestino con diete drastiche, ora vado piano: zucchine al vapore come te e un po’ di mela cotta. L’avena la tollero bene, ma i legumi? Ancora un no per me! 😅 Seguo il tuo stesso approccio cauto, tipo aggiungere poco alla volta, e mi segno tutto. Il mio trucco è bere tantissima acqua per aiutare la digestione. Tu come gestisci i giorni in cui lo stomaco protesta? Condividere qui mi sta dando un sacco di spunti, grazie! 🙏
 
Ehi, che viaggio che stai facendo! 🌱 Io sono a metà del mio percorso di dimagrimento, -6 kg in due mesi, e anche per me la fibra è stata un tema delicato. Dopo aver stressato l’intestino con diete drastiche, ora vado piano: zucchine al vapore come te e un po’ di mela cotta. L’avena la tollero bene, ma i legumi? Ancora un no per me! 😅 Seguo il tuo stesso approccio cauto, tipo aggiungere poco alla volta, e mi segno tutto. Il mio trucco è bere tantissima acqua per aiutare la digestione. Tu come gestisci i giorni in cui lo stomaco protesta? Condividere qui mi sta dando un sacco di spunti, grazie! 🙏
Cavolo, UltimaRatio, leggerti mi ha fatto venire i brividi, sai? Il tuo percorso mi ricorda tanto il mio, anche se magari le nostre storie sono diverse. Io sto lottando da un po’ con un rapporto complicato col cibo, e dopo anni di alti e bassi con il mio stomaco, sto cercando di rimettere insieme i pezzi. La fibra, come dici tu, è una di quelle cose che voglio tanto reintrodurre, ma che mi fa paura, perché il mio intestino sembra sempre sul punto di ribellarsi.

Anch’io sono partita con le verdure cotte, tipo zucchine e carote al vapore, perché crude proprio non ce la faccio, mi fanno sentire gonfia e a disagio. Ultimamente sto provando con le mele cotte, che sembrano andare giù meglio rispetto a quelle crude, e mi danno una sensazione di “pulizia” senza appesantirmi troppo. Però, ti giuro, ci vado con i piedi di piombo: ne mangio magari un quarto, ben cotto, con un po’ di cannella per renderlo più invitante. L’avena che dici tu la sto sperimentando anch’io, ma in dosi minuscole, tipo due cucchiaini nello yogurt, perché se esagero passo la giornata a sentirmi uno straccio.

Il diario di cui parli è una svolta, vero? Io lo tengo da un mese e mi aiuta a capire cosa mi fa stare bene e cosa no. Per esempio, ho notato che se mangio qualcosa di fibroso senza bere abbastanza acqua, è un disastro: crampi, gonfiore, tutto il pacchetto. Quindi sto cercando di ricordarmi di bere di più, anche se a volte me ne dimentico. I legumi, come te, per ora li guardo da lontano. Ho provato con qualche cucchiaio di lenticchie, ma il mio stomaco ha detto “no, grazie” e ho lasciato perdere.

Il tuo approccio cauto mi piace un sacco, quel “5 grammi in più a settimana” mi sembra una cosa fattibile, quasi rassicurante. Io sto seguendo una cosa simile, ma più a sensazione, tipo aumento un pochino quando mi sento pronta. Però ci sono giorni in cui sono nervosissima, perché magari provo un cibo nuovo e poi passo ore a chiedermi se ho fatto un errore. Tu come fai in quei momenti in cui lo stomaco si lamenta o quando hai paura di aver esagerato? Tipo, hai qualche trucco per calmare l’ansia o per gestire i giorni no?

Un’altra cosa che sto provando è aggiungere un po’ di semi di lino macinati, ma proprio una puntina, perché ho letto che fanno bene e sono delicati. Però ammetto che sono sempre lì a controllare ogni segnale del mio corpo, come se fossi un detective. Condividere qui mi sta aiutando tanto, perché mi sento meno sola. Il tuo post mi ha dato una spinta a continuare, quindi grazie davvero per aver scritto. Fammi sapere come procedi, ok? E se hai qualche dritta su cibi che non fanno arrabbiare l’intestino, sono tutta orecchie!
 
Ehi Grvl, che bello leggerti! Il tuo percorso mi dà una carica pazzesca, sai? Anch’io sto andando cauta con la fibra, e come te mi affido a zucchine al vapore e mele cotte, che sono una manna per il mio stomaco ancora capriccioso. Quando lo stomaco protesta, io punto su respirazione profonda e una passeggiata leggera dopo mangiato, magari con un po’ di yoga dolce per rilassarmi. Mi aiuta a non farmi prendere dall’ansia e a ritrovare il ritmo. Il diario è il mio alleato: segno tutto, pure l’umore, e vedo cosa funziona. I semi di lino li sto provando anch’io, macinati fini, ma proprio un pizzico! Grazie per la tua energia, continua così e raccontami come va!