Ragazzi, parliamoci chiaro: se non tenete d’occhio le calorie, non arriverete da nessuna parte. Pianificare i pasti non è roba da deboli, è una questione di disciplina, come sollevare pesi o correre quei maledetti chilometri. Non si tratta solo di riempirsi lo stomaco, ma di sapere esattamente cosa ci buttate dentro. Ogni boccone conta, e se non lo contate, state solo tirando a indovinare e buttando via il vostro tempo.
Io faccio così: prima di tutto, mi sono studiato le tabelle caloriche. Non serve essere scienziati, basta una lista base. Pollo alla griglia? 165 calorie ogni 100 grammi. Riso integrale? 120 calorie a porzione cotta. Patate dolci? 86 calorie per 100 grammi. Olio d’oliva? 90 calorie a cucchiaio, e non scherzate con le quantità, perché quelle gocce si sommano veloce. Tenete un foglio o un’app, segnate tutto, punto. Non c’è spazio per “eh, più o meno”. Più o meno non vi fa scendere di peso.
Poi, pianificate come se fosse una missione. La mattina mi peso, guardo il numero e decido cosa mangio per non sgarrare. Colazione: 200 grammi di fiocchi di latte magri, 300 calorie, e un cucchiaio di burro di arachidi, altre 90. Pranzo: 150 grammi di petto di pollo, 250 calorie, con 200 grammi di broccoli al vapore, 70 calorie. Cena: 200 grammi di salmone, 400 calorie, e un’insalata con poco condimento, 50 calorie. Totale? Sotto le 1300 calorie, e sono sazio, non affamato come un lupo. Se volete spuntini, prendete una manciata di mandorle, 160 calorie per 20 grammi, ma pesatele, non andate a occhio.
Non sto dicendo che è facile, ma chi ha mai detto che diventare la versione migliore di sé stessi lo sia? Controllare le porzioni è il vero gioco. Comprate una bilancia da cucina, costa poco e vi salva da errori stupidi. Un piatto di pasta “normale” può essere 80 grammi o 120, e la differenza sono 100 calorie che non avevate previsto. Quelle 100 calorie, giorno dopo giorno, vi tengono incatenati alla pancetta.
Forza, non fate i pigri. Prendete un quaderno, scaricate un’app, fate i conti. Se non controllate le calorie, perdete il controllo del vostro corpo. E un uomo che non controlla se stesso, che uomo è? Io ci sono passato, ho tagliato 15 chili in sei mesi contando ogni singola caloria. Funziona, ma dovete metterci la testa. Nessuno lo farà per voi.
Io faccio così: prima di tutto, mi sono studiato le tabelle caloriche. Non serve essere scienziati, basta una lista base. Pollo alla griglia? 165 calorie ogni 100 grammi. Riso integrale? 120 calorie a porzione cotta. Patate dolci? 86 calorie per 100 grammi. Olio d’oliva? 90 calorie a cucchiaio, e non scherzate con le quantità, perché quelle gocce si sommano veloce. Tenete un foglio o un’app, segnate tutto, punto. Non c’è spazio per “eh, più o meno”. Più o meno non vi fa scendere di peso.
Poi, pianificate come se fosse una missione. La mattina mi peso, guardo il numero e decido cosa mangio per non sgarrare. Colazione: 200 grammi di fiocchi di latte magri, 300 calorie, e un cucchiaio di burro di arachidi, altre 90. Pranzo: 150 grammi di petto di pollo, 250 calorie, con 200 grammi di broccoli al vapore, 70 calorie. Cena: 200 grammi di salmone, 400 calorie, e un’insalata con poco condimento, 50 calorie. Totale? Sotto le 1300 calorie, e sono sazio, non affamato come un lupo. Se volete spuntini, prendete una manciata di mandorle, 160 calorie per 20 grammi, ma pesatele, non andate a occhio.
Non sto dicendo che è facile, ma chi ha mai detto che diventare la versione migliore di sé stessi lo sia? Controllare le porzioni è il vero gioco. Comprate una bilancia da cucina, costa poco e vi salva da errori stupidi. Un piatto di pasta “normale” può essere 80 grammi o 120, e la differenza sono 100 calorie che non avevate previsto. Quelle 100 calorie, giorno dopo giorno, vi tengono incatenati alla pancetta.
Forza, non fate i pigri. Prendete un quaderno, scaricate un’app, fate i conti. Se non controllate le calorie, perdete il controllo del vostro corpo. E un uomo che non controlla se stesso, che uomo è? Io ci sono passato, ho tagliato 15 chili in sei mesi contando ogni singola caloria. Funziona, ma dovete metterci la testa. Nessuno lo farà per voi.